Ci Sei, Ci Sono.
Manuel si porta dietro una scatola.
Simone è tanto curioso, prova a non darlo a vedere ma non riesce.
C'è un bel sole nonostante sia marzo, l'aria è frizzantina e il cimitero è vuoto, animato da pupazzetti sbiaditi e girandole che cigolano grazie alla brezza che soffia leggera.
Entrano mano nella mano; s'avviano sul pietrisco con lentezza e in silenzio, gli uccellini che cinguettano tutt'attorno, nascosti tra i rami degli alberi.
C'è profumo di natura.
È un bel posto per riposare. C'è tanto verde, le farfalle che volano.
Arrivano da Jacopo in poco tempo, si siedono entrambi difronte a lui.
Simone gli sorride, appoggia le mani sul terreno e parla a voce bassa, che parla col fratello e non con la sua foto ormai sbiadita.
"Mi sei mancato questa settimana. Tanti auguri Jaco, oggi sono ventiquattro. Stai festeggiando lassù? Mi sa di sì eh, i ventiquattro sono importanti, l'anno prossimo sarà un quarto di secolo, ce la dobbiamo godere prima di farci grandi.
Chissà che musica passano dove stai tu, quando ci vedremo potrai raccontarmelo, e saremo due vecchietti rugosi a parlare assieme dei tempi andati".
Respira forte, stringe gli occhi in attesa di una risposta che sa non arriverà, ma gli uccellini cantano e c'è il sole e tanto basta,
"Ti voglio bene Jaco. Oggi m'ha accompagnato Manuel da te, voleva salutarti".
"Ciao Jacopi'", e anche Manuel sorride, "tanti auguri eh, fatti 'nsegnà er moonwalk da Michele se riesci".
"Si chiama Michael, Manu"
" Si chiama Michael, tanto Jacopo m' ha capito lo stesso, perfettone che non sei altro".
A Simone sfugge una risatina, rivolge uno sguardo complice al cielo limpido, "guarda che me tocca sopportare".
"Oh! Senti apriamo i regali va', che nun me va de risponderti male davanti a tuo fratello".
Simone ridacchia ancora e l'osserva intenerito mentre Manuel, dalla scatola, tira fuori due piantine di Non ti scordar di me.
S'imbarazza quando riporta gli occhi nei suoi, e Simone di riflesso si fa più vicino per poggiargli una mano s'un ginocchio.
Manuel si schiarisce un po' la gola, "ho letto che significa arrivederci, con la promessa di amore eterno. E ho pensato che- insomma, possiamo piantarne una qui e una in villa, sotto la tua finestra, così te ricordi che state sempre assieme. E poi sai quanto se fa bella qua 'sta piantina, vicino a Jacopino? ".
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