Bodyguard
"La devi smette' d'andartene in giro da solo, apparte che sei n'cazzo d'imbranato e ogni due passi inciampi tre volte, ma poi che figura de merda me fai fa' ogni santa volta, oh Manuel ma Simone dove sta? Ah boh s'è calato n'altra volta dalla finestra, spero solo non si sia rotto di nuovo qualcosa".
Simone lo guarda e ride di gusto, e Manuel vorrebbe tanto dire che l'unico effetto che ha su di lui è l'irritazione, ma sono mesi che per quel sorriso ci vive.
Simone gli sventola un dito sotto il naso e gli fa l'occhiolino, "Intanto, l'unico che mi chiama per nome sei tu, e non so chi t'ha dato il permesso. E poi, è il tuo lavoro starmi dietro"
"No. No. Il mio lavoro è farti da guardia del corpo. Come lavoro se non c'è nessun corpo da guardare?!"
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"In che senso Simone è sparito?! Sparito come?! Sparito dove?!"
E lo ritrova due giorni dopo, I polsi legati ad un termosifone d'uno squallido seminterrato, le fascette che segnano la pelle delicata e il volto coperto di lividi.
Simone ha gli occhi chiusi, non gli risponde, Manuel taglia via le fascette col coltellino che porta in tasca e lo prende in braccio, ringhia contro chiunque s'avvicina e a stento lo lascia tra le mani dei medici.
Simone si risveglia poche ore dopo, Manuel non s'è allontanato un secondo dal suo letto.
Quando apre gli occhi l'abbraccia di getto, nasconde il viso contro il suo collo,
"perdonami, perdonami, perdonami-"
"Manuel, sto bene".
"Ti giuro, ti giuro che appena trovo chi t'ha fatto questo l'ammazzo".
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Chiunque voglia si senta libero di scriverla
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