L'ha preso in braccio in un secondo e l'ha spinto con la schiena contro la parete della cucina.

Sono vicinissimi, Simone ride d'allegria e contentezza direttamente contro le sue orecchie e Manuel pensa che non ha bisogno d'altro, che sta bene così, che la vita ce la passerebbe volentieri col piccolo tra le braccia che sorride felice.

E il profumo di Simone é così tanto buono, sa di casa e di pulito e di cose belle, gl'invade le narici e il cuore.

Manuel sorride assieme a lui e schiaccia il naso contro il suo, Simone gli avvolge il volto tra i palmi e stringe di più le cosce attorno al suo bacino.

Le fronti si sfiorano, i riccioli s'intrecciano.

Manue ha preso a dondolare e non saprebbe neanche dire da quanto, le braccia di Simone sono attorno al suo collo e gli occhi d'entrambi grondano luce.

Simone gli accarezza le guance mentre ancora sorride e Manuel lo stringe di più, "li hai cacciati tutti Manu".

Manuel strofina il viso barbuto contro il collo di Simone, morde piano la pelle tenera e bacia la punta del mento, "M'hai messo su gli occhi che fai quando facciamo l'amore Simo', n'ce stava altro da fare".