Simone canticchia mentre si prepara.

È un' abitudine nuova, in realtà, figlia di pochi mesi - figlia della tranquillità nella quale finalmente si trovano.

Manuel s'è ripromesso di proteggerla senza remore, ché mai l'aveva sentito canticchiare, e questa versione tanto serena e felice di Simone è forse la più dolce che abbia mai visto -la più dolce, che sono tutte belle.

E fa in modo allora di restare in camera, tende le orecchie, si poggia sul letto, e aspetta.

Ch'è pronto da parecchio, e Simone è più lento, e quando infine lo raggiunge in camera a Manuel scappa via un battito, e non riesce a tirar via gli occhi prima che Simone se ne accorga.

"Che c'è?", cinguetta infatti, e osserva come può le maniche a sbuffo della camicia, il petto, "qualcosa non va? Mi so-"

"Sei bellissimo", gli scivola via dalla lingua, e Simone si zittisce e s'arrossa e Manuel pensa d'essere uno stupido che così è ancora più bello, e deve, deve, deve ripeterlo allora, "sei bellissimo".