
i. pilot
▂▂▂▂▂▂▂ 𝐜𝐡𝐚𝐩𝐭𝐞𝐫 𝐨𝐧𝐞
𝒑𝒊𝒍𝒐𝒕 ▎🌄:: 2687 𝖜𝖔𝖗𝖉𝖘
Mi guardai attorno e riuscii solamente a scrutare i pollici di John B e JJ puntare verso l'alto, così, con un'espressione altezzosa mi posai docilmente al bancone, scuotendo i capelli e mettendo in mostra le mie palpebre svolazzanti. Si, ragazze, Lola Bunny ci ha insegnato un metodo di persuasione che va oltre il naturale. Capelli e ciglia sono la vostra arma letale. E tette. Tante tette.
"Scusi, potrei avere un'intero cartone di quella birra lì?" Domandai, richiamando l'attenzione di un giovane ragazzo, che lavorava proprio in quel piccolo negozietto in riva al mare. Avevo lentamente spostato i capelli dietro la schiena, cercando di beccare il momento in cui i suoi occhi si posavano verso di me.
Lui si girò nella mia direzione e mi dedicò una registrazione da capo a piedi, che mi fece capire di essere a buon punto, soprattutto per il luogo in cui i suoi occhi si fermarono. Che vi avevo detto? "Certo bellezza, hai una carta d'identità?" Chiese con un sorrisetto che nascondeva fin troppo bene.
"Mh" mugolai, mostrando una fossetta sulla guancia sinistra, poi abbassai la testa sul mio portafoglio sfoggiando il mio falso documento.
"Qui dice che sei Riley Isabella Collins e che hai ventun'anni appena compiuti" lesse con maestria, mentre scorreva con il dito sulla superficie liscia del documento.
"Beh, lo dice il documento" feci spallucce, avvicinando il mio viso a quello del ragazzo, per persuaderlo a credere a quel piccolo blocco di plastica.
Un angolo della sua bocca si sollevò verso l'alto e, in un piccolo istante, tentò di baciarmi, ma mi allontanai di pochi centimetri sorridendo falsamente. Riley stava per vomitare.
"No no no" finsi interesse quando volevo solo prendere quella birra e fuggire da quel negozietto puzzolente.
"Certo, tutto per lei" mi fece l'occhiolino il ragazzo, facendo spallucce. Mi ridiede istintivamente il documento e mi fece pagare precisamente sei dollari e cinquanta. "Spero di rivederti presto, Collins" sussurrò, io ridacchiai falsamente e uscii dal negozio.
"Spero di rivederti presto, Collins. Patetico." Lo imitò JJ alle mie spalle, mentre ci avvicinavamo, facendomi ridere divertita. Il suo braccio mi avvolse i fianchi con fare protettivo ed a quel contatto non riuscii a fare altro che sorridere.
"Oh non essere geloso JJ, Riley è tutta tua" scherzai, avvicinando il viso al suo per poi allontanarlo pochi istanti dopo, svolazzando il cartone di birra che tenevo in mano mentre sculettavo verso il Twinkie assieme ai due amici con la J.
"Ti piacerebbe Ray Ray" rispose alla mia provocazione con un sorrisetto sul viso, mentre raggiungevamo il Twinkie, dove Kiara e Pope ci aspettavano impazienti.
Vi assicuro che ogni giorno con loro era una cazzo di avventura.
"Avete fatto? Sono passati venti minuti!" Ci rimproverò Pope, preparando le mani sul volante mentre si girava nella nostra direzione per poi riposare lo sguardo sulla strada. Cantiere stiamo arrivando!
"Ray era troppo impegnata a scoparsi con gli occhi il ragazzo della birra!" Gridò John B come difesa, facendomi alzare gli occhi al cielo. Chi mai gli avrebbe detto che la mia vita non si basa sul flirtare con il primo che passa?
"Garret? Sul serio Riley?" Domandò leggermente disgustata Kiara, rivolgendo un occhiata fugace nella mia direzione.
Io sbuffai un'ulteriore volta. "Non ci stavo provando con quello! Ray Ray è uno spirito libero!" Gridai all'aria, con un sorrisetto imprinto sulle labbra.
Tra le tante cose che amavo del Twinkie era il vento che mi travolgeva i capelli. Era pazza la maniera in cui piccoli dettagli come quello mi rivoltavano completamente la giornata.
"Spirito libero, eh?" Domandò in un sussurro JJ, con un piccolo sorrisetto, mentre mi avvolgeva il corpo con un braccio. Io gettai la testa sulla sua spalla ridacchiando.
"Non commentare" pronunciai sarcasticamente, ispirando il suo profumo. Mi piaceva tanto, se dovevo essere onesta, mi ricordava particolari momenti della mia vita che non potevo che associare al nostro piccolo JJ.
Noi eravamo i Pogues e la nostra missione per quest'estate è di divertirci da matti tutto il tempo. Eravamo meglio conosciuti come i lavoratori sottopagati, o il gabinetto della società, per intenderci. Insomma, avevamo una buona reputazione da mantenere!
Tuttavia vi dico che la mia famiglia era tra quelle che componette questa nomina, perciò non mi potevo lamentare se non fosse del tutto la più dolce e coccolosa.
Insomma, ero nel bilico tra la mia vita da Kook, ricca e viziata, e quella Pogues.
Ma per certo posso dirvi che le amicizie più strette le ho legate con i Pogues ed è ora che ve li presenti tutti e quattro.
Il leader del gruppo era John B, o almeno così gli piaceva definirsi, in realtà ero io. Tuttavia lui somigliava di più al Freddie Mercury del gruppo ed in più usavamo la sua casa come punto di ritrovo, perciò si, dovetti cedergli il posto.
Poi c'era Pope, il cervellone. Lo adoravo. Quando non studiava i suoi infiniti libri di fisica si degnava di presentarsi, ma nemmeno io c'ero, perciò poco mi cambiava.
Kiara, invece, era l'unica amica femmina del gruppo. Era una principessa, un po' come me. Viziatina e piena di soldi, ma allo stesso tempo se dovesse mai vedere qualcuno uccidere anche semplicemente una zanzara probabilmente impazzirebbe. Quando non salva tartarughe o disegna segni di pace per il suo attivismo da hippie gira con i Pogues, ma ripeto, poco importa perché nello stesso momento io sono dall'estetista a farmi le unghie. Almeno la sua occupazione era consistente.
Infine c'è JJ. Forse colui con cui ho legato di più, ma non si può dire, perché per me erano tutti allo stesso piano. Classico biondino sciocco che nasconde un mondo dentro. Con lui non ho quasi mai fatto un discorso serio, forse perché ci mette a disagio, o semplicemente perché lui le cose le affronta a modo suo: bevendo o fumando roba che nessuno mai riuscirebbe a reggere. Trattava sé stesso come vera e propria spazzatura ed io lo odiavo per questo.
Poi c'ero io. Non mi definivo una persona con la puzza sotto al naso, soprattutto dopo aver mangiato il panino scaduto di JJ dopo due giorni di sopravvivenza alla Pogues, ma non ero sicuramente la più povera dei tre.
Mio padre era il tipo di uomo che stringeva rapporti con persone come il presidente dello stato per poi invitarlo ogni tanto a cena come se fosse un fattore qualunque. Era anche colui che disprezzava più di tutti la feccia della società, cioè noi.
Mia madre invece era quel tipo di donna che dopo il matrimonio perdeva ogni genere di diritto e, la cosa più sorprendente, era che questa fosse persino una sua decisione. Semplicemente non le importava della sua vita e di come mio padre stesse rovinando la nostra.
"Principessina" mi richiamò JJ con fare altezzoso, mentre mi porgeva la mano per scendere dal Twinkie. Quei tre erano soliti a prendersi beffe di me e Kie per avere un saldo monetario superiore al loro, ma quelle battute avevano corta vita quando mostravamo di che pasta eravamo fatte.
"Wow JJ è diventato un gentil'uomo. Da quando questa novità?" Ressi lo scherzo con una risatina, mentre scendevo dal furgoncino per seguire il mio gruppo di amici verso il cantiere.
"Che ti posso dire Ray Ray? Sono sempre stato un gentleman di primo livello."
Il cantiere era il nostro posto di bevuta, la cosa che più ci divertiva era Pope che in maniera goffa cercava di sfuggire dai lavoratori. Ma in fondo anche vedere John B ubriacarsi e rischiare ogni volta di cadere a terra ci faceva ridere. Si, avevamo l'umorismo di piccoli bambini di dodici anni in pieno sviluppo ormonale, ma che ci potevamo fare?
Ci arrampicammo attraverso la scala di emergenza che scricchiolava lentamente ad ogni nostro passo e, con piena destrezza, arrivammo in posizione. JJ poggiò le birre sul tetto dell'appartamento, mettendosi al suo solito posto dove si assicurava una minuziosa abbronzatura che tanto lo caratterizzava.
"Ringraziamo Riri per averci procurato il nettare degli dei!" Gridò John B, aprendo la prima birra mentre posava la schiena sul tetto pieno di macerie di calcestruzzo.
Così con una piccola risatina mi girai nella direzione di JJ. "Tra quanto pensi che ci minaccerà di lanciarsi dal palazzo?" Domandai sarcasticamente, facendo sorridere il biondo accanto a me, che già si godeva l'abbronzatura scottare sulla sua pelle.
"Meno di quindici minuti" rispose. Ragazzi, fu esattamente così.
Poco meno di un quarto d'ora dopo John B giaceva proprio sul pricipizio del palazzo con un piede penzolante mentre si teneva in equilibrio.
Il punto è che questa scena era talmente ripetitiva che persino Pope, solito a dare consigli di vita, aveva deciso di mostrare indifferenza ad un chiaro tentato suicidio di John B.
Le sue converse bianche sporche di fango tremarono dopo il secondo sorso della terza lattina di birra, ma lui guardò avanti senza scrupoli. "Una caduta dal terzo piano? Ti do una possibilità su tre di sopravvivere" fu la sentenza di Pope, che guardò il suo amico dal basso senza esprimere nessuna opinione fino ad ora.
John B assunse un'espressione pensierosa quando si leccò il dito e lo puntò verso l'orizzonte, che orientò con un occhio semichiuso. "Dovrei farlo?" Domandò sarcasticamente. Sembrò davvero un uomo saggio mentre osservava una direzione a noi ignota, se non lo fosse anche per lui.
"Si. Ti tengo su mentre cadi!" Rispose alla provocazione Pope, puntandolo con un trapano elettrico, facendomi ridere di gusto.
"Ah si? Mi spari? Pew!" Imitò il suono della pistola John B, socchiudendo un occhio per prendere la mira. Subito dopo il movimento brusco rischiò di sbilanciarsi.
"John B! Fai attenzione!" Lo rimproverai sobbalzando di colpo mentre lo spavento mi avvolgeva il corpo da capo a piedi.
"Ray Ray rilassati, da quando ti importa se John B muore o no? L'assicurazione paga tanti soldi" ridacchiò JJ, ricevendo in viso un perfetto dito medio ricostruito da nemmeno una settimana.
Probabilmente molti pogues odieranno le mie unghie rifatte, i miei modi da viziata e il fatto che nonostante ciò continuassi a definirmi pogues, ma a me non importava. L'unica opinione di cui mi importava era quella dei miei amici, perché sapevo che era anche l'unica sincera.
"L'importante è che ne siate consapevoli" scherzai, mandando un occhiata fugace verso la direzione dove JJ sorseggiava la sua birra tranquillamente. Il sole lo accecava leggermente, facendo risaltare l'azzurro intenso dei suoi occhi. Sembrava un angioletto, ma la verità era che lui era il peggiore fra tutti noi.
"Oh chiaro che lo siamo principessa" mi fece l'occhiolino, alla quale risposi alzando gli occhi al cielo.
La verità era che JJ si fingeva il ragazzo irraggiungibile ma sapevamo tutti che il sole che gli era costantemente puntato in faccia gli faceva salire la febbre al massimo. Tutti facevamo finta di nulla, però.
"Avranno persino i bagni giapponesi con gli scalda asciugamani" entrò in scena Kiara Carrera, iniziando un'altro dei suoi infiniti discorsi sul cambiamento climatico. Brutto tempismo e scelta di amicizie se pensava che in un gruppo di tre maschi anche solo uno di loro potesse mai interessarsi alle tartarughe.
"Sono ricchi. Perché non dovrebbero?" Domandò disinteressato JJ, facendo sbuffare sonoramente Kiara, dimostrando a tutti che la mia teoria era pienamente vera.
"Questo una volta era l'habitat delle tartarughe, ma chissene frega delle tartarughe, no?"
"I ricchi odiano gli asciugamani freddi, confermi Ray Ray?" Mi provocò JJ, socchiudendo un occhio per via dei raggi riflettenti del sole di mezzogiorno.
"Sta zitto" risposi con una risata.
"Cerca di non ucciderti John B" pronunciò Kiara, rivolgendo un occhiata atroce a John B che, ubriaco com'era, la morte sarebbe stata il suo miglior dono.
"E non rovesciare la birra. Sia chiaro che non te ne darò un'altra" specificò inoltre JJ, sapendo in suo conto che questo non l'avrebbe sicuramente fermato dal continuare la sua giocoleria da cavia da circo.
E nello stesso istante in cui pronunciò quelle parole John B si sbilanciò, facendo cadere la birra a pochi centimetri dal viso di Kiara. "Bravo"
"Lo sapevo" "Coglione"
"Corri John B che magari riesci ancora a leccarla dal pavimento" lo incitai, facendolo ridacchiare divertito.
Pope si affacciò al balconetto della casa in costruzione, sporgendo la testa verso i lati per avvertire la provenienza del boato appena udito. "Ragazzi, c'è la sicurezza" Ci avvertì e così iniziò la caccia al pogues.
"Oggi sono in anticipo" ci fece notare JJ.
"Vai Humpy Dumpty, non vi temiamo!" Gridai nella direzione dei due poliziotti che iniziavano a cercare di raggiungerci mentre correvamo con dimestichezza fra le macerie dell'abitazione e il calcestruzzo della casa accanto ancora avvolto da sacchi.
"È un piacere rivederti Gary!" Ricambiò JJ, saltando giù invece dal balconetto.
"Si, andatevela anche a cercare" ridacchiò Kiara in seguito alle nostre provocazioni.
Così raggiungemmo il piano terra, ancora in via di costruzione dove giacevano gli uomini di Gary, già pronti ad assalirci. "Girate a sinistra!" Gridò Pope.
Così tutti e cinque seguimmo le indicazioni assegnate, girando a sinistra, dove ci aspettavano due o tre guardie della sicurezza, ma decisamente meno rispetto alla postazione alle nostre spalle.
Corsi per qualche metro, dividendomi dal resto del gruppo, quando due mani possenti mi afferrarono per il braccio. Mi scrollai subito, prima che diventassero fin troppo salde su di me. "Niente abbracci per oggi!" Gridai ridendo e facendo ridere di conseguenza JJ al mio fianco.
"Come siamo forti, Collins!"
Così finsi superiorità, lanciando uno sguardo dall'alto verso il basso mentre salivo la staccionata grazie all'aiuto di JJ, che mi spinse verso l'alto permettendomi di slanciarmi e arrivare in strada. Lui fece lo stesso pochi istanti dopo, entrando assieme a me nei sedili posteriori dei Twinkie, già in moto grazie a John B, seduto al posto del guidatore.
"Guardalo Gary. Vuole un aumento" ridacchiò JJ sporgendo la sua birra verso la porta aperta, dove Gary correva rapidamente, cercando di attaccarsi al Twinkie, ma il respiro mozzato non era dalla sua parte.
"JJ lo ucciderai!" Risi nonostante ciò. Così, dopo qualche risatina, JJ decise di gettare la birra in faccia al pover'uomo, facendolo cascare a terra sfinito.
John B accellerò e JJ mi gettò la testa in grembo.
"Continua a inquinare, JJ, miraccomando" sbuffò Kiara, alzando gli occhi al cielo, mentre il biondo rise di gusto, ignorando l'accusa.
A volte non capisco come sia possibile che una persona se ne freghi così altamente degli altri, ma poi mi ricordo che si parla di JJ, la quale daffa giornaliera di interessamento era riservata esclusivamente a noi. I Pogues.
Per pochi secondi riuscii sul serio a godermi il momento, JJ era appollaiato con la testa sulle mie gambe, il finestrino davanti era aperto mentre il vento mi scompigliava i capelli, Kiara e Pope discutevano su qualcosa a noi indefinito, insomma, era tutto più che perfetto. Ma in non molto questa quiete venne interrotta da il mio telefono, che iniziò a squillare.
JJ lo afferrò prima di me e dalla sua espressione compresi istintivo chi fosse. "Ancora te la fai con il Cameron?" Domandò alzando gli occhi al cielo, arrigidendosi sul posto. "Non so sul serio cosa ci trovi in lui"
"È un bene. Sarebbe preoccupante se ti piacesse qualcosa di un ragazzo" cercai di buttarla sullo scherzo, mentre rispondevo al messaggio di buongiorno, offerto dolcemente dal nostro Rafe Cameron.
Su di lui c'è poco da sapere, so solo che spesso tende a non mostrare sé stesso sul serio e fa trasparire versioni di lui che non gli appartengono, ma forse il fatto che io riesca a vederlo com'è per davvero è la cosa che più mi intriga, devo scavare affondo, ma niente di estremamente complicato.
In più nessuno dei due sta pianificando il matrimonio, a discapito dei nostri genitori, perciò è molto più occasionale di quello che appaia.
Risposi tranquillamente con un buongiorno, spegnendo di conseguenza il telefono, per poi riappoggiare lo sguardo sul finestrino.
Beh, oggi era il primo giorno d'estate e questo sta a significare che da oggi sarebbero iniziate le nostre spericolate avventure.
author notes
ci ho messo letteralmente più di due mesi a scrivere questo capitolo☠️☠️☠️☠️ ma l'ho terminato con 39 di febbre
sono appena tornata a scuola dopo essere stata a casa per una settimana intera per la febbre, dico solo questo😝
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro