Una pausa?
Non avrei mai potuto credere che alla cosa che in questo preciso momento, i miei occhi stanno vedendo.
Chiudo le mani in pugni ben serrati, la rabbia era troppa, ma decisi di guardare e basta. Il cuore che accelerava per la rabbia.
"Adesso si spiega il suo comportamento in questi giorni"
-La mattina (di quel giorno)+
Mi sono svegliato normalmente e dopo aver avuto la "stupenda" sorpresa di vedere mia madre preparare la colazione, ho deciso finalmente di andarmene a scuola.
Mi guardo la mano. Penso a qualche giorno fa. Quando avevo perseguitato Ackerman e quando mi ha toccato era come se...
-Ma si può pensare a certe cosee!!- urlo e quando mi rendo conto della mia azione, ringrazio Cristo. Perché nella via in cui mi trovavo c'eravamo solo io, il cemento e tutto il mondo dietro e avanti. Ma nessuna persona.
Dopo essermi maledetto, finalmente ritorno sui miei passi e arrivo a scuola. Come sempre le ragazze mi circondano.
-Buongiorno, ragazze. Scusate ma per oggi non posso fermarmi con voi- faccio un sorriso falso e mi tocco i capelli.
Era da un paio di giorni che Mikasa, non si faceva vedere. Non rispondeva alle mie chiamate, i miei messaggi e non vieniva nemmeno più in mio soccorso, come adesso.
Cercando di non farmi troppe domande sull'azione della mia ragazza decido di entrare in classe, ma prima vado a cercarla nella sua classe, ma niente. Ritorno in classe.
"Strano lei non è mai in ritardo"
Come ogni volta, tutti mi fanno largo e mi dicono in coro "buongiorno".
Nemmeno fossi il Professore. Poso la cartella e aprendolo prendo i quaderni.
Quando arrivò il professore, cominciammo la lezione e proprio nell'esatto momento una faccia da cavallo sbatte la porta facendo, tutti e tra il professore voltarsi verso la persona.
-Ma bene signorino Kirschstein. Finalmente ci ha dato l'onore della sua presenza. A cosa dobbiamo questo suo ritardo- vedo il prof alzare un sopracciglio.
Vedo Jean agitarsi.
-Semplicemente. La sveglia. Tutto qui. Se adesso posso vorrei andarmi a sedere-
-Per questa volta du lascio passare Kirschstein. Ma riazzardati a venire di nuovo in ritardo nella mia lezione e passerai tutto il pomeriggio a scuola a pulire i bagni-
-Certamente- vedo Jean sedersi al suo posto.
Mi volto verso il prof e lo vedo spiegare, mi rigiro verso Jean e lo vedo perdersi nei suoi pensieri, per poi addormentarsi.
-Ricreazione+
Sento picchiettami sulla spalla, alzo il viso e vedo il viso di Armin.
-Mangiamo?-
-Mh...va pure. Io arriverò tra poco-
Detto ciò lo vedo allontanarsi, poso tutto nello zaino per sicurezza e prendo il mio pranzo fatto da mia madre.
Mentre cammino, nel lungo corridoio delle quarte, poso gli occhi sulla finestra della classe di Mikasa.
Vedo proprio Mikasa. Senza nemmeno pensarci entro, ma senza farlo apposta sbatto contro qualcuno.
Grazie a Dio avendo un buon livello di equilibrio non cado, ma questo non vale per la persona davanti a me.
Quando mi accorgo che è Jean, faccio una faccia stranita, ma poi gli do la mano e lo aiuto ad alzarsi. Lo sorpasso e vedo diretto da Mikasa.
-Ehi....ciao. Oggi sono venuto non c'eri?- mi avvicino lentamente e gli prendo le mani.
-Eren?! A...capisco. Non preoccuparti. Non è niente di grave. Solo che non ho dormito troppo-
-Allora vuoi venire a mangiare con me e Armin?- dico facendole un sorriso.
Poi la vedo posare gli occhi dietro di me, per poi guardarmi.
-Mi dispiace non posso. Ho promesso a una ragazza di terza che l'avrei aiuta nella merenda, in inglese-
La vedo correre e uscire dalla classe. Ma nel mentre anche Jean se ne era andato via.
Rimango deluso da quelle parole. Preferiva una di terza! Che me. Poi penso e sorrido. Lei pensa sempre agli altri e mai a se stessa.
Con questo pensiero vado da Armin.
Ecco là insieme a tutto gli altri.
-Ehi ragazzi come va? Di cosa parlarte?- mi siedo sull'erba vicino a Connie.
-Solamente che Ackerman non viene a scuola da un paio di giorni ed è insolito da parte sua-
Appena pronuncia quel nome mi viene un brivido e mi guardo la mano come stamattina.
-Eren secondo te perché non è venuto? Eren?- sento la voce di Sasha riportarmi alla realtà.
-E? Cosa? A..ecco. Alla fine non mi interessa nemmeno saperlo. Meglio così almeno la scuola guarderà di più il sottoscritto- mi atteggio e poi sento una fragorosa risata da parte di tutti e alla fine rido anch'io.
+Dopo le lezioni-
Sto aspettando che tutti se ne andassero e finalmente quando vedo campo libero. Corro verso la classe di Mikasa ed ecco qui. Il momento che sto provando dall'inizio.
Rimago immobile dietro la porta della classe. La rabbia si fa largo più velocemente, di un veleno.
Una cosa che fino ad allora pensavo impossibile. Invece eccola lì.
Jean e Mikasa troppo vicini e troppo intimi per i miei gusti. Ed eccola qui. La goccia che fa traboccare il vaso.
Non proprio un bacio, ma si poteva comunque definire tale.
Subito la rabbia mi acceca. Ma devo giocarmi bene le carte. Applaudo ed entro in classe.
Vedo Mikasa spaventata e nervosa.
-Adesso capisco, il motivo perché mi evitavi. E scometto che anche oggi, nella ricreazione era una palese bugia. Jean puoi anche tenertela una come- la guardo dalla testa ai piedi-non fa per me. Attento forse la prossima volta ti tradirà con Marco-
Detto ciò con il sorriso stampato in faccia me ne vado. Sono all'entrata e proprio quando stavo per aprire l'armadietto mi viene chiuso. Vedo la persona e vedo Mikasa, affannata sicuramente per una corsa.
La guardo.
-Ci sono cascato. Per tutto questo tempo. Almeno dimmi da quanto?-
-Quanto cosa?-
Spatto un pugno sugli armadietti.
-Cazzo lo sai. Cosa?! Quindi dimmelo.-
-Da quando...be...da..un paio di giorni-
Mi avvicino a lei.
-Quell'intimità neanche a me per "un paio di giorni" me l'hai lasciata. Quindi questa cosa dura da più tempo!!- la guardo con rabbia.
Ma prima di fare qualcosa di cui potrei pentirmene, me ne vado.
-Se vuoi riavere la mia fiducia e il mio amore. Fa una azione che solo la mia ragazza potrebbe fare-
Detto ciò, finalmente esco dall'edificio scolastico. Prendo il cellulare ed erano solo 19.
Non voglio tornare a casa. Sicuramente vuota.
Così mi dirigo in centro. Almeno avrei preso qualcosa in un bar.
Nel mentre cammino una ragazza, da com'è vestita penso che sia una maid, mi si avvicina.
-Buonasera Padrone-sama la invitiamo nel nostro bar- e detto ciò mi porge un bigliettino. Leggo e vedo che non è molto lontano.
"Perché no. Non ho niente da fare. Si i compiti ma quello posso pure farli quanto torno a casa"
Arrivò all'indirizzo ed entro. Un calore si fa largo ed anche una grande sensazione di essere osservato.
Mi siedo al mio tavolo, sento una ragazza con una voce familiare. Alzo il viso ed è bellissima. Anche più bella di Mikasa.
Occhi grigi, argento, la tempesta stessa ma avevano qualcosa di familiare. Pelle candida come il latte, ma aveva sempre qualcosa di familiare e per finire la sua statura è così carina e anche minuta.
La guardo e lei mi guarda con odio, ma prorpio quello profondo.
-Mi scusi ho fatto qualcosa che non avrei dovuto. Questo tavolo è occupato. Ho sporcato qualcosa senza occorgermene?-
La vedo fare una faccia quasi stupita. Ma di cosa?
-Sta bene signorina?-
-P...p...padrone-sama cosa posso fare per lei?- dice come se fosse sotto tortura.
Arrosisco.
-Un tè ai lamponi con una goccia di latte e una mini cheese cake con salsa di lamponi- le sorrido normalmente.
Dopo un po mi arriva il tè.
(Il primo tè che ho preso in vita mia. Al diavolo tè alla pesca o tè alle erbe)
E poi la mini cheese cake.
-Grazie mille. Idatakimas- batto le mani e mentre prendo un sorso del mio tè vedo quella giovane ragazza guardarmi.
Sento come una scarica elettrica, ma anche questa è familiare. Dopo che i miei occhi lasciano i suoi. Decido di mangiare e pensare.
"Davvero posso perdonare Mikasa? Dopo quello che mi ha fatto?"
Nel mentre penso ciò mi cade l'occhio dietro al bancone e vedo lei. Una ragazza che non avevo mai visto. Bella come...
Mi vibra il cellulare. Lo prendo e sul display c'era scritto "Mikasa", rifiuto la chiamata.
Mi avvicino al bancone e mi rivolgo a quella ragazza.
-Non pensare male. Ma è da quando sono entrato che non ti tolgo gli occhi da dosso.- abbasso il capo -So che non ti interessa, ma oggi ho avuto una gran delusione e tu mi hai fatto tornare il sorriso. Il punto è. Domani ci sarei di nuovo?-
Mi innervosisco e la guardo negli occhi, la vedo girarsi di spalle e pulire un bicchiere.
-Mi dispiace. Ma questo è il mio ultimo giorno- dice con un tono quasi freddo.
Rimango deluso da quelle parole. Pago e proprio quella ragazza mi da lo scontrino. Appena fuori esco da quel Maid-Cafè tutto ritorna a fare schifo. Ma il pensiero della sua voce, mi fa ritornare il sorriso.
*Allenatrice di Pokemon*
Ciaooo!! Mi faccio viva ogni morte di Papa. Ma cosa volete farci 😄✌.
Allora miei cari Pokemon o se volete Shinigami...pony?😅
Non so che gusti avete.
Allora dico una cosa, non preoccupatevi sul fatto di scrivermi. Posso benissimo farlo.
Foto special Pokemon:
Foto speciali:
Le persone che io amo!!!❤❤❤😍😍😍 Voglio farne parte pure io di questa famiglia!
Ringrazio natadalluniverso, Yasminackerman15, Rivaille25Ackerman e MarySel01 per i vostri commenti. Grazie mille😄😊. Ma grazie mille anche agli altri. Non faccio comparagoni o cose del genere.
🌺🌺🌺Arrivederci miei cari Magikarp, Milotic e Starmie🌺🌺
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