Pov's Eren
In questi giorni, mi sto godendo la vita se così possiamo dire. Non do più peso a quel nano di Ackerman o a quella ragazza che fino a qualche giorno fa era la mia fidanzata. Adesso la cosa importante è che mi rilassi, anche se.

-Uff...-dico sospirando guardando fuori dalla finestra.                                                                                 
"Questa normalità mi sta uccidendo"     
Così con la scusa di andare al bagno esco da quella classe, con gli occhi di Armin addosso. Da qualche giorno anche lui si è allontanato, ma non gli do colpe per questo, infondo siamo stati tutti e tre contro il mondo e adesso siamo uno contro l'altro.                                                                                        
 Mentre cammino in quei corridoi dalle fattezze simili, decido di andare  verso la biblioteca. Nel mio tragitto, mi si palesa davanti la classe dell'ultima persona che vorrei vedere al mondo. Mi fermo davanti all'enorme finestra che si affacciava alla sua classe, e lo vedo lì con un paio di auricolari a sentire una canzone a me non consentita conoscere. Ed in un momento per la milionesima volta associo quello che dovrebbe essere il mio acerrimo nemico, all'unica  persona che non ha fatto altro che portare il sole, in una giornata di pioggia.

Un movimento che mi viene naturale è guardarmi la mano, stessa mano che ad Halloween era intrecciata a quella di Ackerman e stessa di quando fermai Ackerman avendo come risposta una carica elettrica che ci invase ad entrambi il corpo. Non voglio sapere perché il mio corpo reagisce così alla vista di quel nanerottolo, ma la mia unica via di uscita è far finta che non esista e pensare alla prossima sfida in cui potrò dimostragli che sono il migliore!

-Dopo le lezioni+          
Con il cellulare impugnato nella mano scorro quella galleria del mio cellulare, contenitrice tutte le foto fatte sia con Armin e Mikasa purtroppo, ma soprattutto una risalta ai miei occhi.

Ricordo perfettamente il giorno scatta, come potrei. Anche se eravamo a mare avevo sfidato a una gara di nuoto Ackerman e incredibile ma vero, avevo vinto. Quel momento era stato così magnifico che abbiamo scattato questa foto, in ricordo di quel giorno.

Spengo il cellulare e decido di tornare a casa, ma proprio a metà tragitto decido di cambiare direzione e di andare a cercare quel raggio solare.

Pov's Levi       
 Mentre scendo le scale, dell'entrata scolastica, mi sento tirare leggermente e così lentamente vedo chi sia. Alla fine è solamente Petra con la testa totalmente abbassata.                 

-Petra. È  successo qualcosa?- dico posandole una mano su una spalla.     

-No, niente di...-disse flebilmente, sussultando.
-Petra non mentirmi-dico alzandogli il viso, facendo in modo che i nostri occhi si incontrassero ed unirsi.
-Sai che per qualsiasi cosa, io ci sono-
-Hanji mi...ha raccontato che...be, ecco tu sei sempre stressato...perché noi non facciamo quelle cose- disse deviando il mio sguardo con lo sguardo totalmente rosso.

Il mio corpo cominciò a ribollire dalla rabbia.
-Quella maledetta di una Quattrocchi, quando la vedo solo Dio sa cosa- dico a denti stretti.
-Petra non starla a sentire, l'unica che qui deve farsi na scopata è proprio lei- la guardo e mi allontano.
-Io vado a casa-
-Aspetta! Sai è da un po' che non stiamo insieme come una volta e...-disse lei fermandomi per il braccio e poggiarsi contro esso.
-Vuoi venire da me?- dico mettendomi le mani nelle tasche dei pantaloni.   
-Posso?!- disse con voce speranzosa, facendosi che i suoi occhi brillassero.
-Certo-dico con tranquillità.   

Pov's Eren
Sono tornato di nuovo nel Swetty Kiss, sperando che le parole di quel giorno siano tutto fuorché verità.
Entro e quell'aroma di caffè e di dolci mi entra nelle narici  come una brezza. Mi avvicino al bancone e con mia grande sorpresa ci vedo una ragazza che non avevo mai visto prima. Ha i capelli di un color rame scuro, legati con due codini ai lati e degli occhi di un bellissimo verde.
- Mi scusi, vorrei sedermi a un tavolo, per favore-dico mostrando un dolce sorriso.

(Ma quanto è carina la nostra cara Isabel!!!😆) 
-Certamente Padrone-sama! Mi segua- Così la vedo farmi strada.  Mi siedo al tavola che lei mi aveva mostrato, ed appena seduto ho scelto per la seconda volta, il thè ai frutti di bosco che mi piace tanto. Così mentre aspetto che il mio ordine venga servito, cerco di allungare lo sguardo con la speranza che prima o poi incrocerò il suo sguardo. Sarà passato qualche minuto ed io ho già il mio thè tra le labbra, ma ancora niente.

"Non voglio darmi per vinto. Forse arriverà più tardi" penso mentre faccio un altro sorso a quel delizioso thè. Prendo il mio cellulare nella ricerca di qualcosa che mi distragga ed effettivamente c'era qualcosa. Un messaggio lasciatomi su Whatsapp da parte di mia madre:"Dove sei? Sai ho pensato che questo week-end potremmo passarlo tutti insieme. Come una famiglia"

Alla parola "famiglia" mi viene una risata.
"Come se in questa famiglia, si può esserlo"                    
Alla fine decido di non rispondere, perché alla fine si tratta pur sempre di mia madre e non vorrei trattarla male, anche se se lo merita.  

-Passata la bellezza di 2 ore+
Cavoli non so neanche quanto sia passato dall'ultima volta che ho alzato lo sguardo dal cellulare, quello di cui sono davvero sicuro che se ne sono andate e sono arrivate molte persone, non so se questo dovrebbe farmi capire qualcosa ma va be.                         -Non voglio andarmene-dico alzando il viso. Sospiro, e non posso non essere preoccupato per quel raggio solare. "Forza Eren, solo perché sembra che i tuoi migliori amici ti abbiano abbandonato non voglia dire che anche lei possa farlo" 

Penso anche se dentro di me forse so perfettamente la verità, solo che non voglio vederla.           
-Mi scusi potrei, ordinare- dico rivolgendomi ad una ragazza con i capelli di un fantastico azzurro. -Certo, non si preoccupi. Cosa vuole prendere?-sento da lei, anche se si percepiva che non era giapponese, come me. -Prendo una fetta di cheesecake ai mirtilli, per favore-

Vedo la ragazza scrivere tutto sul suo bloc-note e poi andare verso la cucina del maid. "Voglio vederla, solo ancora per una volta. Non mi sembra di chiedere tanto"

Pov's Isabel
Sono appoggiata al muro che collega la sala centrale a quella che da in cucina e sto tenendo gli occhi posati su un ragazzo in particolare.
È la prima volta che lo vedo. Non so cosa stia realmente facendo, però credere che sia un furfante non è un ipotesi sbagliata?
Insomma è lì,  seduto a quel tavolo da quando è arrivato e continua a guardarsi intorno come se stesse aspettando qualcosa.
Non mi fido molto delle persone e credo che questa sensazione me la sia portata grazie alla compagnia di Levi.
Con una scusa,  mi avvicino lentamente a lui. Più lo guardo, e più mi da un senso di inquietudine.
-Mi scusi, l'ho notata per tutto questo tempo e vorrei sapere che cosa vuole-dico guardandolo con uno sguardo scettico.
-Non so cosa, voglia intendere-disse guardandomi stranito.
Mi siedo difronte a lui.
- Non fare finta di niente. Ti ho notato sai. Ti giri intorno manco se avessi rubato qualcosa. Quindi ipotizzare che tu possa essere un malvivente non è poi tanto sbagliato-dico andando dritta al punto.
Sento una risata da parte del ragazzo davanti a me.
-Non so come ti possa essere passata una simile cosa in mente, ma sto aspettando qualcuno-disse asciugandosi la lacrima che fuori usciva dal suo occhio.
-Chi sarebbe quel qualcuno?-dico cominciando a incuriosimi alla questione.
-Già! Potresti dirmi se, oggi c'è una ragazza?-
-Questo è un maid mi sembra ovvio che ci siano ragazze-
-La ragazza che cerco io e bassa di statura, minuta, capelli corvini, occhi di un grigio impressionate-lo guardi e per un momento non credetti alle mie orecchi.
"Questo tizio si è innamorato di Levi?!"
-Mettiamo caso che io ti dicessi che ci fosse, perché vorresti incontrarla?-dico unendo le braccia.
-Devo ringraziarla. Ecco qualche giorno fa, stavo veramente male e la sua unica presenza mi ha fatto bene. È per questo che sono qui-

Sono totalmente scioccata, una persona come Levi è riuscito a far innamorare un povero ragazzo, unicamente con la sua presenza. Devo farmi svelare la sua tecnica!
-Mi spiace, ma non c'è. Lei è una mia cara amica e per motivi personali ho preso una pausa e lei ha accettato di prendere il mio posto, finché non sarei tornata-
Alla fine del discorso la faccia di questo povero ragazzo non era luccicante e vivace come prima, mentre descriveva Levi ma ben sì  quella di un cucciolo abbandonato.
-Ah...va bene. Allora tolgo il disturbo-disse con rammarico e tristezza, mentre si alzava.
Lo affero per il polso.
-Aspetta! Senti il mio turno sta quasi per finire. Visto che in questa storia centro anch'io che ne dici se pensiamo ad un modo per farvi incontrare?- dico guardandolo gentilmente.
Ed eccolo lì, lo sguardo di un bambino a natale, neanche se gli avessi regalato un giocattolo o chissà cosa.
-Allora è deciso. Aspettami ok-
Ritorno in cucina e aspetto che il mio turno finisca.

Pov's Eren
Alla fine ho accettato, l'idea di quella ragazza. È andata così spedita con la sua decisione che non gli ho nemmeno chiesto come si chiamasse.
Sospiro, nel mentre guardo lo schermo spento del mio cellulare.
Con decisione, riaggendo il cellulare, pronto per scrivere un qualcosa che avrebbe cambiato un amicizia durata per anni.
Entro nel gruppo in cui cercavamo io, Armin e Mikasa.
"Sentitemi bene, se davvero tutto deve finire, almeno abbiate l'orgoglio di dirmelo in faccia. Sono stufo, di una fidanzata bugiarda e di un migliore amico che non riesce neanche a guardarmi più negli occhi"
Chiudo gli occhi e invio il messaggio, consapevole di quello che sarebbe successo, ma sono davvero stufo di sentirmi così.

Quando riapro gli occhi, mi ritrovo quella ragazza, svestita dal completo di maid e vestita con un paio di jeans, una felpa e una borsa.
Mi alzo, pago e usciamo sentendo il freddo delle otto di sera pungerci le guance.
-Comunque sia io mi chiamo Eren, tu?-
-Oddio scusami, con tutta la fretta mi sono dimenticata di presentarmi. Isabel, molto piacere- la vedo porgermi la mano e io con molto piacere gliela affero.
-Piacere mio, Isabel. Allora dove vogliamo andare?-
-Non importa dove. L'importante ora è come farti incontrare con lei-

Pov's Levi
Sono sul divano di casa a guardare una delle tante serie che ho dimenticato o che non ho mai avuto il tempo di vedere, quando all'improvviso sento il campanello di casa bussare.
Guardo l'orologio di casa. Le 22:30.
Mi avvicino alla porta e l'apro ritrovandomi un Isabel stranamente tranquilla.
-Cosa ci fai qui?-
La faccio entrare.
-Ho qualcosa da dirti Levi. Ma sta calmo. Pensa che anch'io non posso crederci-
.
.
.
-CHE COSA?! UN MOCCIOSO SI È COSA!?!- dico alzandomi di scatto dal divano.
-È un bel ragazzo, dai. Hai i capelli di un bellissimo castano, degli occhi che farebbero invidia ad un smeraldo. Sapessi quanto è dolce-
-Una domanda. Cosa cazzo ti fa pensare che si sia innamorato di me?!-
-Quando ti aveva descritto dovevi vedere i suoi occhi! Non erano occhi di una persona comune-
-Almeno hai scoperto il nome di questo ragazzo?-
-Certo. Si chiama Eren-
Mentre disse quel nome, mi sembrava come se la sua bocca andasse a rallentatore, come se ogni lettera che componeva quel nome doveva sentiersi chiaramente.
-Ti sbagli...-dissi debolmente.

*Allenatrice Pokèmon*
Eeeeeee! Sono ancora viva. Ormai mi conoscete, insomma so benissimo che sono passati mesi, che non aggiorno e vi capisco se vi siete scocciati😂.
Ma ecco un altro capitolo tutto per voi🎉🎊🎉🎉.

1. Foto special🚬:

Ma quando possono essere belli mentre si danno un "bacio" simile.🤩♥️♥️😍

2. Foto special🗡:

Se non hai gli amici su cui contare mio caro Eren, conta sul fatto che l'odio/amore che hai avuto con Levi non ti ha mai lasciato.😌💕

Ed anche con questo vi saluto. Insomma, una cosa è normale, potrò anche essere pigra ma non abbandonerò il progetto di questa storia statene certii☺🤩🤗.

🎉🎉🎉Bye miei cari Scorbunny🔥, Sobble💧 e Grookey🍃🎉🎉🎉