9. "Ho trovato un nuovo lavoro"
MEGAN
- Quindi mi stai dicendo che ora andrai anche a lavorare? - mi chiese Eric sedendosi accanto a me sulla solita panchina.
- Mah un piccolo lavoretto come barista da quel che ho capito, mio padre ha un amico che è il proprietario ed ha bisogno di una mano - spiegai portandomi alle labbra la mia solita sigaretta mattutina.
Ebbene sì.
Il giorno prima mio padre mi aveva detto che un suo amico aveva bisogno di personale nel suo pub in pieno centro città.
E visto che volevo dare una mano con qualche lavoretto part-time avevo accettato.
- E.. quando dovresti andare a lavorare? - mi chiese il mio amico.
- Il fine settimana.
La sera, perché lì fanno spesso le feste ed è sempre abbastanza pieno - spiegai.
- Ma è un pub? - mi chiese ancora.
Annuii.
- Bo uno in centro città - borbottai.
- C'è solo un pub nel centro città dove fanno spesso molte feste - mi spiegó Eric.
Alzai le spalle.
- Oh.. okay - risposi con poco interesse.
E infatti non ero molto interessata a quanto era famoso il luogo dove andavo a lavorare oppure no, a me interessava solo fare qualche lavoretto per mettere un paio di soldi da parte per non star sempre a chiedere ai miei genitori.
- Ci vanno spesso molti ragazzi della scuola.. quindi preparati mentalmente - mi informó lui ridacchiando.
- Uff.. penserò a fare solo il mio lavoro ignorando tutti come sempre - borbottai buttando fuori il fumo e alzando la testa verso il cielo.
- Beh allora ti verrò a fare compagnia qualche volta - disse infine Eric.
Spostai subito lo sguardo verso di lui e lo ritrovai fermo a guardarmi trattenendosi dal fare una risata.
Roteai gli occhi.
- Basta che non impicci nel mio lavoro - lo avvisai.
- Ai suoi ordini capitano - borbottó lui portandosi una mano sulla fronte come i pirati.
Alla fine scoppiai a ridere anche io.
Ultimamente, con tutto il tempo che passavo in compagnia di Eric.. stavo ridendo il più del solito e iniziavo anche a parlare più spesso.
Alzai lo sguardo per buttare la mia sigaretta e vidi una figura alta poco più lontano da noi.
Colin Taylor.
Ovviamente era lui.
Lo vidi entrare dal cancello con passo sicuro e testa alta e il suo solito sorrisetto strafottente stampato sul viso.
Indossava dei jeans strappati e una maglietta nera infilata dentro il pantalone in modo abbastanza disordinato, visto che metà maglia era fuori dal pantalone, aveva i suoi ricci biondi scompigliati più del solito, ma i suoi occhi rimanevano sempre uguali: azzurri come il cielo e attenti ad osservare tutti.
Per una frazione di secondo ripensai a quel che era successo ieri, durante la nostra punizione, e mi si fermó il respiro per un momento.
- Com'è andata ieri? - sentii la voce di Eric accanto a me.
Si era accorto che stavo guardando nella direzione di Colin.
Alzai le spalle.
Non volevo farlo preoccupare raccontandogli quello che era successo.
- Ah bene, ma quello lí è proprio insopportabile - risposi senza distogliere lo sguardo da quell'idiota.
Lo stavo osservando con espressione abbastanza schifata visto che gli si era appena avvicinata una ragazza, per di più una che non avevo mai visto insieme a lui prima, che lo stava letteralmente limonando e che gli accarezzava il petto con le sue mani, mentre lui stava arrivando a poggiare le sue manacce sul suo sedere.
Ma anche davanti a tutti.
Bah, che schifo.
Spostai lo sguardo per incontrare quello di Eric, che aveva la mia stessa espressione, e quando mi rigirai vidi che Colin si era staccato da quella ragazza e stava venendo verso la nostra direzione.
Aspetta aspetta.
Che cosa stava facendo!?
Si stava avvicinando a noi ora?
Quando incontrai il suo sguardo notai che i suoi occhi erano fissi su di noi e la sua espressione era cambiata, era diventato serio tutto d'un tratto.
- Eric devo parlarti - disse con tono fermo e deciso guardando il mio amico senza dare attenzione a me.
Aveva di nuovo quell'espressione.. inquietante.
- Che cosa vuoi? - gli chiese subito Eric buttandosi sulla difensiva.
- Dobbiamo parlare - rispose lui.
- Non ora - ribattè Eric.
Avevano entrambi lo sguardo fisso davanti a loro.
Avevano di nuovo quell'espressione così seria che mi mandava su di giri.
Colin spostó per un momento lo sguardo verso di me senza dire nulla.
Non volevano mettermi in mezzo nelle loro discussioni.
- Dopo pranzo - disse poi Taylor.
Eric annuí.
- Solo noi due - disse.
Anche Colin annuí e poi se ne andó via senza aggiungere altro.
Rimasi in silenzio senza riuscire a dire una parola.
Perché stavo sempre in mezzo io?
Notai che Eric stava fissando il vuoto senza aprire bocca, mentre Colin era tornato da quella ragazza che gli stava spalmata addosso.
Non sapevo che fare in certe situazioni.
Ma dovevo.. in qualche modo aiutare Eric, visto che non mi sembrava star bene.
Cercai di pensare il più possibile a cosa dire e presi un gran respiro per poi richiamarlo poggiandogli una mano sul braccio.
- Er.. - lo richiamai.
Lui alzó lo sguardo, per incontrare il mio e mi osservò attentamente con i suoi occhi verdi.
- Mi dispiace.. so che la sua presenza ti infastidisce, infatti l'ho mandato via scusami per i suoi atteggiamenti - disse.
Si stava scusando lui?
Non sapevo esattamente cosa era successo tra loro due ma credo che in fondo entrambi tenevano all'altro.
Capisco che ancora si preoccupano dall'espressione di Eric.. quanto a Colin beh.. sembra solo un'idiota al quale non gli importa nulla di nessuno.
Scossi subito la testa.
- Non ti devi scusare tu.. volevo solo sapere se stavi bene - chiesi con un filo di voce.
Il mio amico rimase per qualche secondo in silenzio e poi accennó un piccolo sorriso.
- Si Megan tranquilla.. ti prometto che appena troveremo del tempo ti racconterò tutto - disse.
Annuii.
- Starò qui ad ascoltarti - risposi accennando un sorriso.
Avevo appena detto questa frase..
Io?
Io, Megan Jonshon, la ragazza menefreghista che riesce solo a litigare con le persone, avevo detto ad Eric che lo avrei ascoltato quando voleva.
Sapevo il motivo di questo mio cambiamento.
Era la presenza di Eric.
Non sembra ma passare del tempo insieme a lui mi sta facendo cambiare e riesco ad essere anche più gentile in confronto a prima.
Suonó la campanella e ci alzammo entrambi.
- Beh grazie.. davvero - disse lui sorridendo.
Ricambiai quel sorriso e ci dirigemmo insieme all'entrata della scuola.
- Poi continuerai a parlarmi di quel lavoro eh - aggiunse infine Eric.
Ah giusto il lavoro!
Avevo iniziato a pensare ad Eric e Colin che mi ero dimenticata del discorso iniziale riguardo il lavoro nel pub.
Beh oggi era giovedì, quindi da domani sera avrei iniziato a lavorare.
Spero solo che riuscirò a trovarmi bene e a fare un buon lavoro.
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