7. "E facciamoci una chiacchierata con la preside"
MEGAN
Dove sono ora?
Esattamente nello studio della preside.
Ebbene sì.
Il professore si stava lamentando del fatto che lo stavamo ignorando mentre ci richiamava e che avevamo alzato le mani.
Che poi 'alzato le mani ' è un parolone visto che era Colin quello che aveva iniziato ed io me lo stavo solo togliendo di dosso perché gli avevo detto di non toccarmi.
Ma quel 60enne che mi ritrovo come professore non ha voluto sentire scuse.
E adesso?
Eccomi qui seduta sulla sedia di fronte alla scrivania della preside e con accanto quell'odioso ragazzo che non sopporto.
La preside della nostra scuola è una donna sui 30 anni, abbastanza alta e snella, ha dei lunghi capelli biondi con gli occhi azzurri ed è sempre vestita e pettinata in modo perfetto.
Il suo studio non è molto grande ma è perfettamente in ordine e molto illuminato.
La preside poggió i gomiti sulla sua scrivania e uní le mani per poi poggiarci il mento sopra.
Fece un sospiro e ci osservò attentamente.
- Ragazzi.. perché dovete rischiare così di farvi mettere in punizione? - ci chiese con un tono calmo e tranquillo.
Io all'inizio non risposi.
Mi limitai solamente ad osservarla.
Spostai per un attimo lo sguardo verso Colin, che era seduto con la gamba destra sul ginocchio sinistro e aveva le braccia incrociate sotto al petto.
Neanche lui rispose subito.
Un altro sospiro da parte della donna che era di fronte a noi.
- Soprattutto tu Colin.. perché devi sempre farti mettere in punizione? - chiese poi lei spostando lo sguardo verso di lui.
Colin alzó le spalle.
- Che cosa c'è? Non è contenta di vedermi così spesso nel suo studio, preside? - ribattè lui facendo un sorrisetto.
Dio che idiota.
La preside scosse la testa e ignoró quella domanda.
- Da quel che mi hanno raccontato voi due non andate molto d'accordo vero? - ci chiese poi rivolgendosi ad entrambi.
Io scossi subito la testa, mentre Colin non rispose.
- Megan.. tu sei nuova da quest'anno, ho saputo anche della tua situazione nella scuola passata e posso capire che sia molto difficile per te ambientarti perfettamente... ma dovresti evitare il più possibile situazioni di questo genere - mi spiegó facendo un sorriso gentile.
Annuii.
- Ora mi dispiace ma per disciplinare il vostro comportamento sono costretta a mettervi in punizione - disse infine con uno sguardo dispiaciuto.
Colin alzó le spalle e parló di nuovo dopo esser stato zitto per tutto il tempo.
- Tanto io dovevo comunque stare in punizione probabilmente - borbottó lui.
La preside sospiró di nuovo.
- Colin non dire così.. devi solo imparare a migliorare il tuo comportamento - disse ancora lei mantendo il suo tono gentile.
Beh ci mancava la punizione anche in questa scuola adesso.
Ci fu qualche minuto di silenzio tra noi tre fino a quando fu di nuovo la preside a riprendere parola.
- Durante la punizione dovrete collaborare per dare una mano a rimettere a posto la scuola alla fine dei laboratori pomeridiani - ci informó.
Collaborare?
In un batter d'occhio mi alzai appena sentii pronunciare le sue parole.
- Dobbiamo collaborare? Noi due? Preside ma sa che non ci sopportiamo.. - dissi alzando il tono della voce.
La preside cercó di calmarmi.
- Lo so.. ma voi due siete due ragazzi molto intelligenti, quel che dovete disciplinare è il vostro comportamento e Megan... tu mi sembri la persona adatta per aiutare il tuo compagno a migliorare la sua situazione - mi spiegó.
Io?
Ma mi stava prendendo in giro?
Scossi subito la testa.
- No no. Io non lo accetto.
Senta Preside.. posso fare qualsiasi cosa durante la mia punizione ma non stare nella stessa stanza con lui - dissi cercando di mantenere la calma.
Lei fece un gran respiro.
- Dovete riuscire ad andare d'accordo.. diverse volte avete già dato spettacolo con le vostre discussioni e oggi non stavate neanche ascoltando il professore per colpa dei vostri continui litigi e battibecchi.
Io non voglio entrare nelle vostre vite private, ma quando siete a scuola vi dovete comportare bene.
Ed è per questo motivo che dovrete collaborare tra di voi - ci spiegó.
Spostai subito lo sguardo verso Colin, che se ne stava ancora seduto tranquillo.
- A te va bene questo? - gli chiesi guardandolo.
Lui alzó le spalle.
- Io sarei stato in punizione a prescindere, non mi cambia niente - disse e si alzó dalla sedia.
Lo guardai male senza ribattere questa volta.
- Bene.. tolgo il disturbo cara preside - disse poi Colin con un sorrisetto ed uscí.
Non volevo peggiorare la situazione con la preside.
Sbuffai e dopo aver salutato la preside uscii anche io.
***
Era ora di pranzo e mi diressi nella mensa dove trovai Eric ansioso ad aspettarmi.
- Allora? Come va? Che ti ha detto? Si è arrabbiata tanto? Tu cosa hai risposto? - inizió a tartassarmi di domande.
Sospirai roteando gli occhi.
- Punizione - risposi senza troppi giri di parole.
- Ah... beh che devi fare? - mi chiese.
- *Dobbiamo - aggiunsi sbuffando.
Eric rimase a guardarmi per un momento in silenzio.
- Oh merda.. stai scherzando? - mi chiese subito dopo aver capito a cosa mi riferivo.
Scossi la testa.
- Purtroppo no.
La preside ha detto che dobbiamo disciplinare il nostro comportamento e che dobbiamo collaborare insieme e ha aggiunto anche che io sono l'unica che possa far cambiare atteggiamento a quello lí - spiegai sbuffando.
- Ma che si è bevuta oggi! - sbottó il mio amico.
Alzai le spalle.
- Non so.. spero solo che quell'idiota non mi romperá le scatole - risposi dirigendomi all'interno della mensa per andare a mangiare qualcosa.
E così, io ed Eric ci andammo a sedere al tavolo con gli altri suoi amici, e tra una chiacchiera e l'altra passó anche l'ora di pranzo.
Avevamo una decina di minuti liberi prima dell'inizio dei laboratori ed io decisi di andare fuori sulla mia solita panchina e ovviamente anche Eric mi seguí.
***
Mi sedetti a gambe incrociate e frugai nella tasca dello zaino per prendere il pacchetto di sigarette.
- Ne vuoi una? - chiesi porgendolo anche al mio amico.
Lui mi guardó con un sopracciglio alzato.
- Che c'è ti senti generosa adesso? Di solito devo pregarti per chiederti qualcosa - borbottó lui ridacchiando.
Lo fulminai con lo sguardo e feci per rimettere il pacchetto a posto.
- E va bene allora non te lo dirò più - dissi facendo la finta altezzosa.
- Ei no no dai scherzavo! Va bene principessa ti ringrazio dell'offerta - disse prendendo anche lui una sigaretta.
- Non chiamarmi così ti prego - borbottai lanciandogli un'occhiataccia.
Lui rise alzando le mani in segno di innocenza.
Mi sforzai di trattenere una risata.
Ultimamente riuscivo a cambiare atteggiamento in compagnia di Eric.
Mi faceva ridere con le sue battutine e ormai passavamo tutto il tempo insieme.. anche se lui aveva altri amici preferiva stare insieme a me e stranamente mi faceva piacere la sua compagnia.
Ormai ero diventata una stronza egoista a cui non importa nulla degli altri... ma passando del tempo con Eric forse sto cambiando lentamente e potrei tornare ad essere una persona migliore.
Rimanemmo in silenzio a fumare la nostra sigaretta fino a quando non vidi Colin da lontano.
- Cerca di trattenere i nervi Meg.. so che è difficile ed è insopportabile ma in fondo ha un cuore buono - sentii ad un certo punto la voce di Eric accanto a me.
Era ovvio che si stava riferendo a Colin e alla punizione.
L'espressione che aveva quando parlava di lui mi faceva davvero sentire triste.. mi dispiaceva davvero per lui.
Feci un gran respiro e gli posai una mano sulla spalla.
- Sta tranquillo.. cercherò di capirlo senza tirargli qualcosa contro - dissi ridacchiando per alleggerire la situazione.
Per fortuna anche Eric rise.
- Va bene.. ora andiamo dai - disse alzandosi dalla panchina dopo aver sentito il suono della campanella.
E così rientrammo dentro la scuola per andare a fare i laboratori.
Ed io.. mi iniziai a preparare mentalmente per ció che mi aspettava dopo.
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro