4. "Una giornata in famiglia"
MEGAN
Erano passate già due settimane dall'inizio della scuola.
Come stava andando?
Beh come sempre... stavo continuando a starmene per i fatti miei, però Eric aveva deciso di passare la maggior parte del tempo con me e allora, per non essere troppo scortese lo lascio fare.
Ho iniziato a conoscere anche i suoi amici e devo dire che sembrano abbastanza simpatici.
Per quanto riguarda quell'odioso ragazzo di nome Colin beh.. ho avuto altri battibecchi con lui ma alla fine di ogni discussione me ne sono sempre andata ignorandolo.
Era sabato pomeriggio e in questo momento me ne stavo allungata sul letto con la porta chiusa per cercare di riposarmi ma fui risvegliata da quel rompiscatole di mio fratello.
- Mamma e papá vogliono uscire - mi informó Adam.
Alzai la testa ed incontrai gli occhi verdi di mio fratello che mi osservavano.
Adam faceva la terza media e spesso avevamo diversi battibecchi ma stranamente era uno delle poche persone con il quale riuscivo ad andare d'accordo.
Sbuffai mettendomi seduta.
- Dove vogliono andare? - chiesi.
- Al centro commerciale dicono - borbottó lui roteando gli occhi.
Neanche Adam aveva intenzione di uscire.
Sbuffai di nuovo e alla fine decisi di alzarmi.
- Dicono che così avremmo modo di fare un giro anche nella città e bla bla - borbottó di nuovo mio fratello.
Roteai gli occhi e senza aggiungere altro frugai nell'armadio per indossare qualcosa di abbastanza decente.
- Va bene.. mi vesto e scendo - risposi.
Adam annuí e se ne andó in camera sua.
Faceva abbastanza caldo: quindi optai per indossare dei jeans strappati e un top bianco, indossai le mie scarpe da ginnastica e prima di uscire dalla camera presi la borsa a tracollo e gli misi dentro il telefono, il portafoglio e le sigarette.
Se mia madre dovesse entrare in camera mia e scoprire che ancora fumo dovrei mettermi a discutere di nuovo e non ne ho la minima intenzione.
Uscii dalla mia camera e scesi al piano di sotto dove trovai la mia famiglia in salotto ad aspettarmi.
- Allora! Pronti ragazzi? - ci chiese nostro padre con un gran sorriso.
Annuii sforzandomi di sorridere e così uscimmo tutti insieme.
Dopo esser saliti in macchina, riaprii la mia borsa per ricontrollare se avevo messo tutto e notai che Adam mi stava osservando.
Alzai lo sguardo e vidi che mi stava guardando con un sopracciglio alzato.
- Che c'è? - chiesi guardandolo
Lui indicó con un cenno della testa verso la mia borsa.
Capii subito che stava parlando delle sigarette.
- Fatti gli affari tuoi - risposi con un filo di voce per non farmi sentire dai nostri genitori.
- Quando smetterai? - mi chiese lui.
Alzai le spalle.
- Prima o poi - risposi prendendo il telefono per evitare il discorso.
Sentii che Adam fece un sospiro rassegnato ma non disse altro.
Sapevo che lui lo stava dicendo per me, ma quando si parlava dell'argomento fumo, cercavo sempre di cambiare discorso.
Alla fine iniziai a giocare con il telefono senza dire altro, fino a quando non arrivammo al centro commerciale.
***
Mio padre parcheggiò la macchina e così scesi chiudendomi lo sportello alle spalle.
- Mamma e papá devono andare a fare spesa.. noi andiamo a fare altri giri? - mi chiese subito Adam affiancandomi.
- Va bene - risposi senza troppi giri di parole.
E così entrammo tutti nel centro commerciale.
- Bene ragazzi noi andiamo a fare spesa.. poi vi chiamo quando abbiamo finito e ci ritroviamo qui va bene? - ci chiese nostra madre guardandoci.
Io e mio fratello annuimmo e dopo aver salutato i nostri genitori, iniziammo a girare tra i vari negozi.
- Megan.. - mi richiamó ad un certo punto Adam.
- Mmh - risposi girandomi verso di lui.
- Perché hai iniziato a comportarti così? - mi chiese diventando stranamente serio.
Alzai un sopracciglio.
Perfavore Adam non toccare i miei tasti dolenti..
- In che modo mi starei comportando? - risposi buttandomi subito sulla difensiva.
Lui alzó le spalle e si sedette su una panchina.
- Non so.. sei diventata così fredda ultimamente e poi sei sempre così nervosa e di poche parole.. - inizió a parlare.
Feci un piccolo respiro e poi mi sedetti accanto a lui.
Iniziai a mordere in modo nervoso le mie unghie.
- Quello che intendo dire è che.. mi manca la mia sorellona Megan - disse lui abbassando lo sguardo per non far notare la sua espressione.
Anche Adam era estremamente chiuso quando si doveva parlare di lui oppure doveva affrontare determinati discorsi.
Sospirai.
- Adam mi dispiace.. anche se sono cambiata sono pur sempre la tua sorellona e.. - feci faticare a finire la frase - ..e.. non potrei mai abbandonarti.. - dissi con un filo di voce.
Lui alzó subito lo sguardo.
- Quindi mi stai dicendo che.. il nostro rapporto potrà tornare come prima e che sarai meno fredda del solito? - mi chiese.
Spostai lo sguardo iniziando ad agitarmi.
Dovevo fare uno sforzo.
Dovevo fare un piccolo sforzo almeno per Adam.
Dovevo riuscire a trattare bene almeno mio fratello.
- Potrei provarci - risposi.
Lui non disse altro ma un attimo dopo me lo ritrovai attaccato al collo ad abbracciarmi.
Per un momento mi irrigidii.
Era da diverso tempo che non ricevevo più un abbraccio del genere da qualcuno..
Alla fine mi arresi e ricambiai quell'abbraccio.
Quando ci staccammo Adam mi sorrise guardandomi con i suoi occhi verdi e mi sforzai di ricambiare quel sorriso per lui.
- Bene... continuiamo a girare per i negozi? - mi chiese dopo un pó mio fratello per cambiare discorso.
Annuii e così ci alzammo dalla panchina per tornare ai nostri giri.
***
Eravamo entrati in un negozio sportivo solo maschile perché Adam aveva visto una tuta che gli piaceva e mi aveva trasportata lí dentro.
- Allora? Mi sta bene? - disse uscendo dal camerino.
- Una meraviglia! - esclamai ridacchiando.
Lui mi squadró per bene dalla testa ai piedi.
- Sei sicura? - mi chiese.
- Si.. ma devi prendere una taglia più piccola.. è abbastanza enorme - risposi.
Lui mi guardò con un sopracciglio alzato e alla fine si arrese e decise di darmi ascolto.
Dopo aver comprato la tuta uscimmo dal negozio e ci dirigemmo verso l'entrata, dove ci avrebbero aspettato i nostri genitori.
Mentre stavamo camminando mi fermai di colpo.
- Che succede ora? - mi chiese Adam con uno sguardo abbastanza preoccupato.
Non poteva essere lui.
Merda non avevo proprio voglia di incontrare quell'idiota fastidioso.
Poco lontano da noi c'era Colin seduto su una panchina e seduta sulle sue gambe c'era una ragazza, impegnata a ridacchiare e a baciare quell'idiota.
- Li conosci? - sentii la voce di mio fratello accanto a me.
Adam aveva seguito il mio sguardo e adesso anche lui stava guardando quella scena.
- No - risposi tornando a camminare abbassando lo sguardo per non farmi riconoscere.
Sentii i passi di mio fratello che mi seguivano e camminando a passo veloce riuscii ad evitare di incontrare Colin Taylor.
- Allora? Chi era? - mi chiese Adam una volta arrivati all'entrata del centro commerciale.
Spostai una mano come per scacciare una mosca.
- Ah nessuno... solo un rompiscatole che è nella mia scuola - risposi senza troppi giri di parole.
Adam continuava a guardarmi con un sopracciglio alzato ma alla fine si arrese e decise di non fare altre domande.
Non mi andava di parlare di quel ragazzo e neanche di rivolgergli parola.
Mi faceva saltare i nervi solamente la sua presenza.
- Ragazzi! Che ne dite di andare a cena fuori? - sentii la voce di mia madre alle nostre spalle.
Mi girai e ritrovai i miei genitori con in mano diverse buste della spesa.
Io e Adam ci lanciammo un'occhiata.
- Va bene! - rispondemmo insieme.
E così andai insieme alla mia famiglia a cena fuori senza avere troppi pensieri per la testa.
ANGOLO ME:
Ciao a tutti!
Eccomi qui.. dopo diverso tempo, con un nuovo aggiornamento!
Chiedo scusa per questa mia assenza ma spero che riuscirò a trovare del tempo per aggiornare.
E niente.. detto questo.. ci vediamo al prossimo capitolo!
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