26. "Credo di essere troppo impulsivo."
COLIN
Uscii in cortile insieme a Lucas.
- Mi dici che ti prende ora? - mi richiamó lui notando che non mi ero ancora fermato.
Eravamo usciti e continuavo a camminare per arrivare ad una panchina all'angolo lontana dalle altre e mi sedetti lí prendendo una sigaretta.
- Ma vuoi rispondere! - esclamó il mio amico piazzandosi davanti a me.
Mi stava guardando con espressione di rimprovero.
Avevo di nuovo agito senza pensare durante l'ora di pranzo quando ero andato a richiamare Lucas mentre parlava con Megan.
Perché?
Non lo sapevo neanche io.
Ero così curioso di sapere cosa pensasse di me che non ho avuto pazienza di aspettare.
- Che dice di me? - chiesi.
- Che sei insopportabile - rispose subito lui.
Fantastico!
Questo non andava per niente bene.
Sbuffai nervoso e mi portai la sigaretta alle labbra.
Lucas sospiró rassegnato sedendosi al mio fianco.
- Amico penso che devi rivedere un paio di cosette per parlare con una ragazza - disse lui guardandomi.
Certo!
Peccato che questo era proprio il mio carattere.. o meglio, la mia maschera.
Non risposi subito al mio amico, visto come ero impegnato a torturare il filtro della sigaretta con le dita.
- E smettila di essere così nervoso cavolo! Se non la smetti con questa tua agitazione continua mi farai impazzire - mi rimproverò.
Lanciai la testa all'indietro sbuffando.
Rimasi in silenzio per qualche secondo a guardare il cielo e istintivamente pensai a Megan.
Perché continuavo a pensare a quella ragazza?
Perché continuavo ad essere così nervoso?
- Quindi mi odia eh? - dissi accennando un sorrisetto.
Lucas scosse la testa.
- Ma dai è ovvio che mi odia - borbottai.
- Beh se tu ti fai odiare è ovvio - mi fece notare lui.
Beh Lucas non aveva tutti i torti ma ormai se questo era il mio carattere, cosa potevo farci?
- E cosa dovrei fare? - chiesi ad un certo punto.
Il mio amico sospiró rassegnato e si giró verso di me.
- Amico senti.. intanto inizia con il comportarti diversamente.
Cavolo con lei ti comporti davvero da stronzo! - inizió.
Mi portai la sigaretta alle labbra sbuffando.
- Ma lei non ha nessuna intenzione di parlare con me - ribattei.
- Beh è normale se tu ti comporti sempre in quel modo - mi rimproverò.
Iniziai a giocare con le unghie in modo nervoso.
- Eppure mi sembra così fragile.. - dissi con un filo di voce.
Mi girai verso Lucas e lo vidi mentre si teneva la testa tra le mani sospirando.
Sembrava quasi disperato.
- Sono un caso perso lo so - borbottai.
- Colin quello che devi fare è essere te stesso, non comportarti da stronzo usando sempre la tua solita maschera.
Non agire in modo impulsivo e pensa a come parlarle senza farti odiare.
Cioè amico buttati! Però sempre mantenendo una certa calma senza la tua solita impulsività.
E poi.. se lei non cambierà idea non possiamo obbligarla, ma cavolo amico il mondo è pieno di ragazze e ce ne sono molte che vorrebbero stare con te, se una non ti vuole ne hai molte altre che puoi trovare.
Questo è il mio consiglio da amico.. se vuoi ascoltarmi bene, l'unica cosa che ti dico è di non essere impulsivo e di essere te stesso - disse lui guardandomi serio negli occhi.
Cavolo quando Lucas voleva darmi consigli ci si impegnava!
Sospirai rassegnato.
Lui aveva ragione e forse dovevo dargli ascolto, ma non sopportavo l'idea che lei si credeva di avere del potere su di me e mi rispondeva male quanto voleva.
E poi volevo toglierle a tutti i costi quella maschera di strafottenza che aveva.
Avevo deciso che volevo conoscere davvero quella ragazza e non mi avrebbe messo i piedi in testa così facilmente.
Se volevo ottenere qualcosa, l'avrei ottenuta a tutti i costi.
- Hai capito cosa ti ho detto? - mi chiese Lucas risvegliandomi dai miei pensieri.
Finii la mia sigaretta e annuii.
- Si grazie amico davvero.
Le farò togliere quella maschera che indossa - dissi alzandomi.
Lucas mi aveva appena detto di non essere impulsivo e io stavo facendo tutto il contrario.
- Ma dove vai adesso? - mi chiese lui quando vide che mi stavo allontanando.
- Vado a cercarla per parlarle - dissi senza troppi giri di parole.
Lui si alzó subito per seguirmi.
- Colin non essere impulsivo! - mi richiamó.
Mi incamminai verso l'ingresso di scuola e cercai tra tutte le persone, una chioma nera.
Quando la vidi mi bloccai per un momento.
Megan era poggiata con la schiena contro il muro e davanti a lei c'era un mio 'amico' del gruppo.
Era uno di quelli che stava facendo dei commenti su di lei.
Lui le stava parlando ridacchiando e pian piano si stava avvicinando, mentre lei aveva un'espressione abbastanza annoiata ma manteneva una certa distanza.
Lucas mi aveva detto di essere me stesso e di buttarmi.
Peccato però che aveva anche detto di non essere impulsivo e forse mi avrebbe rimproverato dopo ma vedere quel ragazzo provarci così con lei mi mandava sui nervi e non mi faceva ragionare lucidamente.
Probabilmente dopo ciò che stavo per fare anche lei mi avrebbe odiato ancora di piú, ma non riuscivo a non fare niente.
Iniziai a camminare a passo svelto per il corridoio verso la loro direzione.
Molte ragazze e ragazzi mi richiamarono, alcuni per parlare con me e altre per provarci ma feci finta di non ascoltarli.
Quando arrivai davanti a loro due mi fermai.
- Ei Taylor dov'eri? Da qualche parte insieme alla tua ragazza eh! - mi salutó il mio amico.
- Scusa ti rubo la tua nuova amichetta un momento - dissi.
Lui stava per ribattere ma non gli diedi tempo per parlare.
Megan invece mi lanció un'occhiataccia ma feci finta di non averla notata.
Senza pensarci due volte le presi il viso tra le mie mani per farla voltare verso di me e posai le mie labbra sulle sue.
La baciai subito e sentii le sue labbra morbide a contatto con le mie.
Avevo così tanta voglia di baciarla che mi sembrava essere un sogno.
Peccato però che quel momento duró poco perché lei si allontanó subito fulminandomi con lo sguardo e mi diede uno schiaffo dritto sulla guancia.
- Ma che cazzo fai? Idiota! - esclamó.
- So che mi odi ma pensare a te mi fa impazzire - dissi guardandola dritta negli occhi.
Mi guardó spalancando i suoi occhi blu e sembró davvero tanto arrabbiata.
Forse avevo esagerato..
- Tu sei già pazzo idiota! - esclamó ancora.
Feci per ribattere ma lei si giró e se ne andó subito.
Dio che stupido!
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