Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

22. "E facciamo questo compito per scuola"

COLIN

Ero in camera mia, poggiato al davanzale della finestra a fumare una sigaretta. 

Continuavo a pensare a ció che era successo la sera prima.

Megan.
Quella ragazzina insopportabile mi faceva perdere la testa.

Non riuscivo a ragionare lucidamente quando c'era lei nei paraggi e ieri sera.. quando l'ho vista lí con quel pazzo non sono riuscito a resistere.

Non so spiegarmi ancora il perché ma ho agito d'istinto per difenderla dal suo ex ragazzo e mi ero fatto picchiare per lei.

Io?
Colin Taylor mi ero davvero messo in mezzo in quella storia?

Merda ero messo proprio male.

Controllai l'orologio.
Tra pochi minuti sarebbe arrivata proprio lei a casa mia per fare quel diavolo di compito per scuola.

Per fortuna in casa mio padre non c'era e almeno lei non doveva assistere alle solite scenate dei miei genitori.

Finii la mia sigaretta e scesi al piano di sotto.

- Sta per arrivare una ragazza qui - dissi rivolgendomi a mia madre che era in cucina.

Lei si giró subito verso di me.

- È la tua fidanzata? - mi chiese subito.

Scossi immediatamente la testa.

- Oddio no ti prego tutte ma non lei - borbottai addentando una mela.

Mia madre ridacchió.

- Non andate d'accordo? - ipotizzó.

- Risposta esatta - dissi.

- Beh di solito le ragazze che porti a casa sono le tue fidanzate - borbottó lei.

Sbuffai.

- È solo una compagnia di classe e ci hanno obbligati a fare un compito insieme - spiegai finendo di mangiare la mela.

Mia madre stava per ribattere ma sentii il campanello suonare proprio nel momento in cui stava per parlare.

Mi alzai di scatto e feci un gran sospiro.

Ecco arrivata la ragazzina.

Senza dire altro, andai verso l'ingresso per aprire la porta e ritrovai Megan lí davanti che si osservava intorno.

Indossava dei jeans strappati e larghi, con una felpa abbastanza grande per la sua taglia e aveva i suoi lunghi capelli neri sciolti che le ricadevano sulle spalle.
Mi stava squadrando dalla testa ai piedi con i suoi occhi blu.

- Allora? Vuoi rimanere fuori? - chiesi per rompere il silenzio.

Non sopportavo quel silenzio che si creava ogni volta.

Lei sospiró.

- Non farmi perdere tempo che ho da fare - disse entrando dentro casa.

Si guardó intorno per qualche minuto restando in silenzio.

La mia casa non era enorme ma fortunatamente era abbastanza in ordine e spaziosa.

- Come stai? - borbottó lei ad un certo punto girandosi verso di me.

Si stava preoccupando?

Alzai le spalle.

- Bene grazie - risposi massaggiandomi l'occhio che era ancora un po' gonfio.

- Ti fa ancora male è normale - disse lei.

Annuii e dopo decisi di fare ciò per cui era venuta.

- Senti dobbiamo andare sopra in camera mia, qui c'è mia madre che deve vedere la televisione e fare le pulizie - dissi dirigendomi verso le scale.

Non avevo voglia di stare qui dove c'era anche mia madre che si faceva strane idee.

Megan mi seguì senza ribattere ma fu bloccata proprio da mia madre.

- Ciao signorina! - esclamó lei rivolgendole un gran sorriso.

Megan ricambió il saluto accennando un sorriso.

- Siete amici stretti voi due? - chiese subito mia madre.

Lei stava per ribattere ma io la presi per il polso per trascinarla con me.

- Scusa mamma ma Megan ha da fare dopo e dobbiamo fare un compito per scuola - dissi subito.

La ragazzina stava per ribattere ma io le lanciai un'occhiataccia e alla fine andammo di sopra.

                          ***
- Che problemi hai? Non vuoi che tua madre sappia quanto ti odio? - disse Megan appena chiusi la porta della mia camera.

Sbuffai.

- Non voglio che si impiccia dei cavoli miei ok? - ribattei prendendo i libri.

Lei stava per parlare ancora ma decise di stare in silenzio e si sedette sul mio letto.

Le lanciai un'occhiataccia.

Perché mi sentivo così agitato?
Di solito la presenza di ragazze in camera mia non mi faceva essere così agitato..

- Sulla sedia - dissi.

Lei mi guardò con un sopracciglio alzato.

- Siediti sulla sedia - ripetei.

Megan roteó gli occhi e alla fine si sedette sulla sedia accanto a me, mantenendo una certa distanza.

- Guarda che non mordo - borbottai.

- Non voglio starti appiccicata - rispose lei.

Alzai le spalle.

- Fa come ti pare - dissi accendendo il computer.

Ieri mi stava aiutando e mi guardava con quello sguardo che mi stava facendo impazzire, mentre adesso sembrava che mi stesse di nuovo odiando.

Ma che problemi aveva!?

Cercai di non pensare alla ragazzina e portai la mia attenzione al compito.

Ma cavolo forse avevo davvero un serio disturbo dell'attenzione!

- Non ci capisco un cazzo! - imprecai sbattendo i libri.

Megan sobbalzó quando alzai la voce e mi fulminó con uno sguardo.

- Ma che problemi hai - borbottó.

- Tanti che tu neanche puoi immaginare - risposi.

Lei mi guardó con una strana espressione preoccupata.

Merda avevo parlato senza pensare.

Notai che Megan si avvicinó pian piano a me.

- Sei.. sicuro di stare bene? - mi chiese con un filo di voce.

- Sto benissimo - risposi velocemente.

Lei rimase a guardarmi per qualche secondo e per un momento mi sfioró la mano.

Appena sentii le sue dita sfiorarmi mi spostai di scatto.

Il mio battito stava aumentando e mi stavo agitando.

- Jonshon non mi toccare - dissi con tono duro.

Megan fece una strana espressione e si allontanó subito.

- Stupida io che pensavo di aiutarti - borbottó con un filo di voce.

Rimasi a guardarla in silenzio, mentre lei tornó a guardare i libri e a fare il compito.

Forse avevo esagerato..

- Scusa.. - sussurrai.

Megan alzó di nuovo la testa per guardarmi con i suoi occhi blu e scosse la testa. 

- Lascia perdere. Voglio finire questo compito così vado via - disse con tono brusco.

Provai ad aprire bocca per scusarmi di nuovo ma notando la sua espressione cambiare in modo così veloce, decisi di stare in silenzio. 

Questa ragazzina era insopportabile e stronza ma un piccolo lato di sè nascosto voleva aiutare gli altri, ma penso che abbia paura di dimostrare affetto...

Sospirai rassegnato e cercai di concentrarmi per finire quel compito.

                          ***
Era passata circa un'oretta da quando Megan era a casa mia per fare il lavoro di scuola, ma purtroppo non avevamo ancora finito e la mia concentrazione stava finendo.

Mi ero stancato e decisi di alzarmi dalla sedia e mi diressi verso la finestra.

Presi una sigaretta e iniziai a fumare osservando Jonshon che stava scrivendo alcune cose sul computer.

- Il compito dobbiamo farlo insieme idiota - mi informó lei.

- Lo so. È solo una piccola pausa - risposi buttando fuori altro fumo.

- Fammi fare un tiro - disse ad un certo punto.

La guardai con un sopracciglio alzato.

- Hai sentito bene, avanti - ripetè lei muovendo una mano verso di me.

Roteai gli occhi ma alla fine mi avvicinai a lei porgendole la sigaretta.

Se la portó alle labbra aspirando per qualche secondo e quando buttó fuori il fumo, si giró nella mia direzione per colpirmi in pieno viso.

La fulminai con lo sguardo quando mi arrivó il fumo, mentre lei ridacchió come una bambina.

Peccato peró che quel momento di risata duró poco perché tornó con la sua solita espressione seria e annoiata.

In realtà preferivo la sua versione quando si comportava da bambina..

Fece un altro tiro alla mia sigaretta e quando fece per riportarsela alle labbra per la terza volta, gliela ripresi dalle mani.

- Basta, solo uno avevi detto - dissi tornando verso la finestra.

La sentii sbuffare e borbottare qualcosa di incompresibile ma non le dissi nulla.

Megan tornó a fare il compito e quando anche io finii la mia sigaretta mi risedetti alla scrivania.

- È quasi finito - disse ad un certo punto.

Notai che stava aggiungendo le ultime cose sul lavoro e poi si giró verso di me porgendomi alcuni appunti.

- Devi studiare questa parte - disse.

Diedi una letta veloce a quei fogli e poi alzai lo sguardo verso di lei.

- Quindi è finito ora? - chiesi.

Megan annuí e si alzó dalla sedia riprendendo il suo zaino.

- Ora devo andare - disse avvicinandosi alla porta.

Mi alzai anche io.

Volevo dirle qualcosa.. ma non sapevo neanche io cosa.

Alla fine decisi di non dire nulla e la accompagnai al piano di sotto.

- Ci vediamo a scuola - disse lei quando fummo davanti alla porta.

- Mi.. odi ancora? - chiesi con un filo di voce.

Lei mi guardó con un sopracciglio alzato.

- Sei solo insopportabile - disse aprendo la porta per uscire.

Accennai un sorrisetto ma non ribattei e dopo averla salutata, uscí di casa.

Rimasi sulla porta a guardarla andare via per qualche minuto.

Sentivo che quel giorno era cambiato qualcosa..













Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro