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18. "Rinchiudetemi in casa vi prego"

MEGAN

Come stavo?
Di merda.
Come stava andando la mia vita?
Uno schifo.

Non dovevo andare a quella festa.
Cavolo non dovevo davvero andare a quella dannata festa.

Prima che mi trasferissi, vivevo con la mia famiglia in un piccolo quartiere dove conoscevo praticamente tutti.
Avevo molti amici ed ero la classica ragazza che passava la sua vita tra feste, alcool, ragazzi, musica, shopping e altre cazzate di questo tipo.

Avevo avuto diversi fidanzati, ma la relazione che era durata di più è stata quella con Martin, siamo stati insieme per circa 2 anni: è un ragazzo affascinante e divertente si, ed era anche molto dolce con me fino a quando lui ha iniziato a frequentare alcune compagnie e spesso anche io uscivo con i suoi amici che erano tutto fuorché bravi ragazzi.
E alla fine la nostra relazione era diventata tossica e dopo averlo lasciato ha iniziato a dare di matto e a fare più cazzate di prima.

Nella mia vecchia scuola ero considerata un pó come la reginetta.. ero amica con tutti e cadevano tutti ai miei piedi.
All'inizio mi piaceva questa cosa.. il fatto di stare al centro dell'attenzione, ma poi con il passare del tempo le amicizie si sono rivelate tutte false e il mio carattere è cambiato totalmente.

Avevo anche una migliore amica: Charlotte, una ragazza bellissima e gentile con tutti.. sembrava una divinità.
Eravamo amiche dalle scuole medie e non ci eravamo mai separate.
Io ero quella che piaceva a tutti e lei era sempre insieme a me, fino a quando ha trovato persone che le piacevano di più e ha deciso di abbandonarmi senza darmi una spiegazione concreta. 

Da lí ho iniziato a litigare con tutti e non volevo più sentir parlare di amicizia.
In quello stesso periodo c'è stata anche la morte di mio nonno, che era l'unica persona con cui stavo bene.
Il mio carattere era cambiato molto: stavo iniziando a prendere una brutta strada, passavo le mie serate tra alcool e fumo da sola ed ho iniziato a rovinarmi anche la salute.
Stavo passando un brutto periodo: avevo smesso di mangiare, il mio corpo aveva dentro solo cose che lo stavano distruggendo e anche la mia testa iniziava a vacillare.

I miei genitori mi avevano anche mandata dalla psicologa e dopo diverso tempo sono tornata in me.. anche se adesso ero diventata una menefreghista con un brutto passato che aveva tentato più volte di porre fine alla sua vita.

E adesso eccomi qui.
Sono proprio io, Megan Jonshon.

Da quando mi sono trasferita ho incontrato diverse persone come Eric e i suoi amici ma dopo ieri sera io ed Eric non ci siamo rivolti parola.

Ero ubriaca e in quel momento non riuscivo a pensare lucidamente ma i sentimenti del mio amico penso che siano abbastanza veri e ho paura che questa situazione possa cambiare il nostro rapporto.

Adesso me ne stavo tornando a piedi a casa, visto che non avevo voglia di prendere la circolare con tutte quelle persone.

Volevo passeggiare da sola per schiarirmi le idee.
Visto che già la mia situazione non era delle migliori.. la scuola ha deciso di mettersi in mezzo ed ora dovrò fare un compito insieme a Colin Taylor.

Eh giá.. proprio lui.

Questo sabato dovrò andare a casa sua per fare questo dannato compito ma non ne ho la minima voglia, l'unico motivo per cui ho accettato è perché non voglio sentire i miei genitori che rompono se non consegnerò il compito.

Cavolo dovevano mettermi per forza in gruppo con quell'idiota!?

Frugai nella tasca del pantalone per prendere una sigaretta e iniziai a fumare guardandomi intorno tranquilla. 

Almeno scacciavo via i miei pensieri in qualche modo..

Stavo camminando con la testa bassa quando andai a sbattere contro qualcuno.

- Che cazzo! - imprecai spostando subito la mano prima di schiacciarmi la sigaretta sul viso.

- Ciao anche a te - parli del diavolo..

- Che cosa vuoi ora? - chiesi guardando Colin.

Lui alzó le spalle.

- Stavo solo camminando sei tu che non guardi davanti - rispose.

Roteai gli occhi e tornai a fumare.

- Comunque non mi hai neanche ringraziato - disse ad un certo punto.

Lo guardai con un sopracciglio alzato.

- E per cosa scusa? - ribattei.

- Per ieri sera.. sai ho evitato che ti investisse una macchina - mi ricordó.

Alzai le spalle.

- Ero ubriaca fradicia non ricordo niente di ieri - dissi.

Colin mi guardò con un sorrisetto.

- Proprio niente? - chiese.

Scossi subito la testa.

- Non sono affari tuoi - ribattei provando a camminare per superarlo ma lui mi si piazzó davanti.

Dio che fastidio!

- Ringraziami e ti lascerò stare - disse sfidandomi con lo sguardo.

- Se ti dava così fastidio aiutarmi potevi anche evitare - risposi buttando fuori altro fumo.

- Non mi ha dato fastidio - ribattè lui.

Mi stava di nuovo fissando.
Ma che cavolo voleva da me adesso?

Sbuffai.

- Senti.. qualsiasi cosa sia successa ieri non ha importanza, se ho detto o fatto qualcosa di diverso non ero in me e se ti sono sembrata diversa e vulnerabile solo perché non ragionavo lucidamente dimenticati tutto quanto.
Quella non sono io e adesso non ho voglia di perdere tempo con te - dichiarai guardandolo dritto negli occhi.

Colin mi stava osservando in silenzio con quegli occhi azzurri fermi. 

Mi salii una strana sensazione.
Perché adesso mi guardava con quello sguardo?.. quei dannati occhi mi ipnotizzavano..

Lui non rispose subito e io feci per andarmene ma mi bloccó da un polso.

- Almeno un grazie potresti dirmelo - disse con una strana espressione.

Non sembrava stesse scherzando o si stesse divertendo a sfidarmi.. la sua espressione era cambiata totalmente.

Avevo forse detto qualcosa che lo aveva reso così diverso?
Nah non mi importava nulla.

Non avevo tempo per mettermi a pensare a certe cose.

- Grazie - risposi in modo sbrigativo e girai subito la testa.

- Se sapevo che non volevi nessun aiuto la prossima volta starò fermo a guardare - sentii la sua voce seria dietro di me.

Feci un gran respiro per non rispondergli male e poi me ne andai senza girarmi.

Perché cavolo si stava comportando in questo modo ora?

La mia vita stava prendendo una piega che non mi piaceva per niente.

Dovevo subito riuscire a risolvere le cose con Eric e dovevo allontanare da me quel Colin.

Non volevo tornare nel mio periodo buio e non volevo neanche far preoccupare nessuno.

Dovevo farmi forza e andare avanti.. altrimenti il mio passato sarebbe tornato a tormentarmi.

ANGOLO ME:

Ciao a tutti!
Eccomi qui.. dopo tanto sono riuscita a pubblicare un altro capitolo.

Vi chiedo scusa se ultimamente non aggiorno più ma ci sono periodi dove sono abbastanza impegnata e non ho idee da scrivere.

Però volevo dirvi che anche se pubblicherò dopo tanto tempo, vorrei finire questa storia nonostante tutto.

Quindi vi chiedo di continuare a leggere anche se dovreste aspettare dei nuovi aggiornamenti, perché prima o poi questa storia arriverà ad un finale.

Detto questo.. ci vediamo al prossimo aggiornamento!




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