17. "Sarebbe stato meglio rimanere a casa"
COLIN
Aprii gli occhi e mi rigirai più volte sul letto per poi mettermi seduto.
Ricordavo a tratti la sera prima, non avevo esagerato con l'alcool, ma ero abbastanza brillo a quella festa.
Ricordavo che avevo bevuto un bicchiere e fumato qualcosa di forte, poi una ragazza ci stava palesemente provando con me riempiendomi di baci su tutto il collo e sul viso, ma c'erano troppe persone lì dentro e avevo bisogno di uscire a prendere un pó d'aria fresca.
Peccato però che quando uscii fuori vidi Ethan che si stava per baciare Megan.
Ethan è un ragazzo del mio stesso gruppo di amici, ma non andiamo molto d'accordo, quello lí pensa solo a divertirsi, ubriacarsi e fare qualche cazzata con le ragazze solo per il gusto di farlo.
Non mi importava nulla della ragazza nuova, ma lei era decisamente ubriaca e quell'idiota stava approfittando della sua situazione per farle ciò che voleva lui.
Non sono riuscito a resistere e l'ho mandato via senza pensarci due volte.
Poi beh... non so perchè mi ero fermato a parlare con lei, ma dopotutto non pensavo lucidamente in quel momento.
E alla fine ho dovuto correre per andare a recuperare quella cretina che si stava per far investire.
Non mi interessava quella ragazzina, ma non potevo lasciarla andare così.. e alla fine me ne ero andato solo dopo che era arrivato Eric.
Sospirai alzandomi dal letto.
Dovevo andare a scuola e non ne avevo la minima voglia.
Alla fine però decisi di indossare le prime cose che mi capitarono nell'armadio: dei jeans e una felpa con il cappuccio.
Andai in cucina e mi sedetti sulla penisola per mangiare un cornetto con una tazza di latte.
- A che ora sei tornato ieri? - sentii una voce alle mie spalle e quando mi girai ritrovai mio padre sulla soglia della porta.
Ora chiedeva a me quando ero tornato?
Lui probabilmente si era ubriacato anche più di me e adesso aveva intenzione di farmi la ramanzina?
Alzai le spalle.
- Non mi ricordo - risposi continuando a mangiare.
- Quanto hai bevuto? - mi chiese ancora.
Dio che fastidio!
- Non mi sono ubriacato - risposi lanciandogli un'occhiataccia.
Lui alzó le spalle ed entró in cucina mangiando dei biscotti.
- Lo sai che tua madre non vuole che bevi - mi ricordó.
Sbuffai.
- Smetteró di farlo quando lo farete anche voi - ribattei.
Lui sospiró ma non disse altro.
Alla fine finii di fare colazione e dopo essermi preparato uscii di casa per andare a scuola.
***
- Tutto bene? - sentii la voce di Lucas alle mie spalle.
Ero seduto su una panchina sotto gli alberi con una sigaretta in mano ed ero completamente avvolto dal fumo.
Annuii senza dire altro.
- Sei qui tutto solo sicuro di stare bene? - mi chiese lui sedendosi accanto a me.
Soffiai in alto un'altra boccata di fumo e poi rivolsi la mia attenzione verso il mio amico.
- C'erano troppe persone davanti - risposi.
- Ho saputo che ieri stavi per litigare con Ethan - disse ad un certo punto Lucas.
Alzai le spalle.
- Era ubriaco fradicio quell'idiota - borbottai.
- Ma ti sei incazzato con lui perché.. - inizió a parlare ma io mi alzai subito.
Sapevo che stava per cacciare fuori il discorso di quella ragazzina, ma non avevo voglia di parlare di lei.. visto che la conoscevo a malapena ancora.
- Solo perché non era lucido e stava per fare qualche cazzata - risposi buttando la mia sigaretta ormai finita.
- Vabbè.. facciamo finta che hai ragione tu - borbottó lui trattenendo un ghigno divertito.
Gli lanciai un'occhiataccia e quando suonó la campanella ci dirigemmo insieme verso l'ingresso di scuola.
***
Stavamo facendo la lezione di scienze, ma io ero poggiato con il mento sulla mano sinistra, mentre con la destra stavo scarabocchiando il libro.
Avevo perso il filo del discorso già all'inizio e mi stavo anche per addormentare.
Ogni tanto Lucas mi richiamava dandomi qualche gomitata ma tanto la spiegazione della professoressa non l'avevo minimamente ascoltata.
Però il mio cervello riprese ad ascoltare quando sentii il mio nome.
- Allora Colin Taylor e Megan Jonshon farete la ricerca sulle caratteristiche di questo argomento - disse la prof.
Alzai lo sguardo sgranando gli occhi e mi rigirai subito verso Lucas.
- Che cosa ha detto? - chiesi per avere conferma.
Lui sospiró rassegnato.
- Non hai sentito immagino.. comunque 5 minuti fa ha detto che bisogna fare un lavoro di gruppo - mi spiegó il mio amico.
Lavoro di gruppo?
Io e Megan?
Prima la punizione insieme.. ed ora anche il compito insieme!
Ma questi qui mi volevano proprio male cavolo.
Scossi subito la testa e istintivamente mi girai verso Megan che era seduta all'ultimo banco, accanto ad Eric e seguiva la lezione con noia.
Ero sicuro che fosse successo qualcosa tra quei due.. di solito li trovavo sempre insieme a parlare, mentre adesso, anche se erano vicini non li avevo visti parlare neanche un secondo.
Quando Megan si accorse che la stavo fissando mi lanció un'occhiataccia scuotendo subito la testa.
Non stava seguendo neanche lei la lezione, però aveva sentito i nostri nomi nel lavoro di scienze.
Subito dopo vidi che alzó la mano per parlare.
- Prof potrei cambiare compagno di gruppo? - chiese rivolgendosi alla professoressa.
La donna scosse subito la testa.
- Mi dispiace Jonshon ma ormai sono decisi così - rispose lei.
Megan stava per ribattere ma poi sospiró roteando gli occhi e tornó a farsi gli affari suoi.
La osservai attentamente: si era riseduta e stava giocando in modo nervoso con le unghie e quando incroció di nuovo il mio sguardo mi fulminó senza dire nulla.
Cavolo se uno sguardo potesse uccidere credo che ero già morto da un pezzo!
- Ma la smetti di fissarla? - mi richiamó Lucas.
Scossi la testa e mi rigirai verso il mio amico.
- Ma quella lí mi odia, penso che se dovrò fare il lavoro con lei non mi rivedrai più vivo - dissi.
Lui trattenne una risata.
- Sempre il solito esagerato - borbottó spostando lo sguardo alle finestre.
Stava guardando fuori il piazzale: dove c'era un gruppo di ragazze, probabilmente in mezzo c'era la famosa ragazza di cui è innamorato ma che non ha mai avuto il coraggio di parlarle.
Tornai a scarabocchiare il libro fino a quando suonó la campanella.
- Bene ragazzi, per la prossima settimana c'è la consegna del lavoro di gruppo non dimenticatelo! - ci ricordó la professoressa prima di uscire dalla classe.
Sbuffai e mi rigirai verso l'ultimo banco all'angolo: Megan era rimasta seduta a giocare con il telefono senza guardare nessuno, le altre volte sarebbe stata già a chiacchierare con Eric ma non ora.
Lui invece era abbastanza confuso: sembrava volesse parlarle ma non lo faceva, e alla fine decise di alzarsi per andare dagli altri.
Istintivamente mi alzai anche io e andai verso di lei.
Mi piazzai lí davanti posando le mani sul suo banco.
Megan alzó lo sguardo dal telefono sbuffando.
- Che vuoi? - chiese con aria annoiata.
- Pensavo che il gatto ti avesse mangiato la lingua - borbottai.
Lei alzó un sopracciglio.
- Ma che problemi hai - disse squadrandomi dalla testa ai piedi.
Beh potrebbe anche evitare di guardarmi con quest'espressione schifata.
- Di solito parli sempre con Eric durante le lezioni - spiegai.
Lei alzó le spalle.
- Beh adesso no e non sono affari tuoi - ribattè.
Alzai gli occhi al cielo.
Era davvero testarda la ragazzina.
- Ok non sono affari miei ma dovremmo fare un compito di scienze insieme sai.. - iniziai a parlare.
Megan alzó subito una mano per farmi stare zitto.
- Non pensare nemmeno che verrai a casa mia - disse subito.
Alzai le spalle.
- Non c'è problema, vieni tu da me - risposi accennando un sorrisetto.
- Ci stai provando con me idiota? - ribattè subito lei.
Scossi la testa.
Dio quando faceva così mi mandava sui nervi!
Mi guardò con un sopracciglio alzato e sbuffai.
- Ma che dici perché dovrei provarci proprio con te scusa?
Ho già abbastanza ragazze che mi vengono dietro cara - ribattei con un sorrisetto.
- Pff che schifo - borbottó lei alzandosi dal banco.
- Va bene allora sabato a casa mia.. poi ti mando l'indirizzo - dissi guardandola.
Megan alzó le spalle.
- Forse se mi va verrò - rispose prima di uscire dalla classe.
Bene, perfetto.
Dovevo fare un compito per scuola proprio con quella lí!
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