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15. "Io ad una festa?.. ma anche no"

MEGAN

Era passata un'altra settimana di scuola e avevo iniziato a passare più tempo anche con gli amici di Eric, visto che io preferivo stare da sola ma lui mi trascinava con sè ogni volta.

Avevo scoperto che erano abbastanza simpatici e sembravano 'normali'.

- Allora Megan? Verrai alla festa? - mi chiese Victoria richiamando la mia attenzione dandomi un colpetto sulla guancia.

Ero impegnata a prendere una sigaretta e quando mi richiamó alzai lo sguardo.

Eravamo tutti insieme ma non avevo molto seguito il filo del discorso tra di loro, però avevo sentito che parlavano di andare ad una certa festa quella sera.

- Rifiuto gentilmente l'offerta - risposi portandomi la sigaretta alle labbra.

- Ma daii che ci divertiamo! - esclamó Nathalie. 

Scossi la testa aspirando del fumo.

- Eii ti offro da bere! - disse invece Jacob.

Beh in questo caso come potevo rifiutare..

- Ei non vale comprarti così Megan! - ribattè Alex.

Ridacchiai.

- Ma non la sto comprando dai - si difese l'amico.

Rimasi in silenzio ad osservare i battibecchi dei due ragazzi continuando a fumare fino a quando fu Eric a rubarmi la sigaretta dalle labbra.

- Dai Er ridammela! - esclamai saltando in piedi per riprendermi quel che mi aveva preso.

Lui ridacchió alzando il braccio in alto.

- Sei bassa non ci arrivi - borbottó senza smettere di ridere.

Lo fulminai con lo sguardo.

Lui si portó la mia sigaretta alle labbra per fumare e io gli diedi uno schiaffetto sul braccio.

- Verrai alla festa questa sera? - mi chiese porgendomi piano la sigaretta.

- Ora mi ricatti anche? - ribattei trattenendo una risata.

Lui alzó le spalle.

- Rispondi - disse con un sorrisetto divertito.

Sbuffai.

Io ad una festa?
Era da tanto che non uscivo per andare alle feste con gli amici, ma forse avrei potuto ricominciare anche solo per divertirmi e per scacciare via i pensieri che mi ronzavano in testa.

- Va bene.. ma solo per questa volta - risposi roteando gli occhi.

Eric sorrise fiero e anche gli altri esclamarono contenti.

Alla fine mi ripresi la mia sigaretta per finirla e poi mi sedetti sulla panchina.

- Questo pomeriggio vieni a casa mia - disse Victoria di punto in bianco.

La guardai con un sopracciglio alzato.

- A fare cosa? - le chiesi.

- Ci prepariamo insieme per la festa! - esclamó.

Le ultime amiche che avevo avuto si erano rivelate delle stronze..

- Ma tranquilla possiamo anche incontrarci direttamente alla festa - risposi cercando di rifiutare l'invito gentilmente.

- Hai qualche vestito da festa? - mi chiese.

Scossi la testa.

- Forse si ma sono di qualche annetto fa e non li metto più, ad essere sincera penso che neanche mi andranno bene ora - risposi pensando ai miei vestiti che utilizzavo prima e che adesso erano buttati dentro qualche scatolone in fondo all'armadio.

- Va bene te ne presteró uno io - disse Victoria con un gran sorriso.

No.. volevo evitare di indossare quei vestitini.

- Vi passo a prendere io? - ci chiese Alex.

Io feci per ribattere ma Victoria accettó subito felice come una bambina.

Sospirai rassegnata.

Vabbè dai.. per una volta potrei anche provare a divertirmi come facevo prima.

- Alle 16 a casa mia. Poi ti mando la posizione - disse infine Victoria sistemandosi bene i suoi lunghi capelli rossi.

                          ***
Dopo la fine delle lezioni, mio padre era passato a prendermi ed eravamo tornati a casa.

- Oggi pomeriggio vado a casa di un'amica e poi andiamo ad una festa - dissi finendo di mangiare.

Eravamo tutti a tavola e quando i miei genitori sentirono la mia frase mi guardarono curiosi.

- E a che ora devi andare? - mi chiese mia madre.

- Dalla mia amica vado alle 16 - risposi.

- A che ora finisce questa festa? - chiese invece mio padre.

Alzai le spalle.

- Poi vi chiamo - risposi tranquillamente.

- Ci sarà alcool? - chiese di nuovo mio padre.

- Ci saranno ragazzi? - chiese invece mia madre.

Sbuffai roteando gli occhi.

- Ma dai non sono una bambina! - esclamai infastidita.

- Lo sappiamo.. ma spesso ti fai trasportare dagli altri - inizió a parlare mia madre.

Ma che cavolo stavano dicendo!?

Mi alzai da tavola infastidita più del solito.

- Pff ma perfavore! Non conoscete neanche bene vostra figlia per non fidarvi cosí - ribattei.

- Megan.. - mio padre provó a richiamarmi ma io presi le mie cose da tavola e me ne andai in cucina per metterle a posto.

Dopo un pó sentii dei passi dietro di me e ritrovai Adam fermo ad osservarmi.

- Non ti arrabbiare così.. loro si preoccupano - disse mio fratello guardandomi dritto negli occhi.

Feci un piccolo sospiro avvicinandomi a lui per scompigliargli i capelli.

- Lo so ma spesso sono davvero pesanti.. lo capirai quando crescerai un pó di più - gli dissi accennando un piccolo sorriso che lui ricambió.

Almeno con Adam riuscivo a stare calma senza arrabbiarmi.

Alla fine decisi di parlare con i miei genitori per 'chiarire' come dicevano loro e poi presi le mie cose ed uscii per dirigermi a casa di Victoria.

                           ***
- Temevo che avresti cambiato idea! - esclamó la rossa quando aprii la porta d'ingresso.

Alzai le spalle.

- Non vi ci abituate però a questa mia decisione - dissi.

Lei non ribattè e mi fece entrare dentro casa con un sorriso.

Mi osservai intorno: come casa era molto accogliente e abbastanza spaziosa e c'era un forte odore di pulito.

- Vieni andiamo su - mi incitó salendo le scale.

La seguii e poco dopo arrivammo davanti una porta, lei la aprii e mi ritrovai catapultata in un mondo praticamente pieno di 'rose e fiori'.

Entrare in quella camera mi faceva quasi venire il voltastomaco... era tutto completamente rosa!

Mi osservai intorno: le pareti erano di un rosa molto chiaro, il letto era abbastanza grande con una coperta fucsia sopra e dei pupazzi con diversi cuscini poggiati lí, c'era l'armadio bianco lungo tutto una parete, accanto a questo c'era una scarpiera e una scrivania rosa chiaro sulla quale erano giá posizionati migliaia di trucchi e uno specchio sulla parete.
C'erano anche dei tappeti rosa, fucsia e bianchi e una poltrona dello stesso colore.

- Ti piace? - mi chiese Victoria osservandomi.

Annuii.

- Preferisco dei colori diversi ma si come camera è carina dai - risposi accennando un sorriso.

Lei ricambió quel sorriso e poi andò verso l'armadio.

La osservai per bene: a scuola era sempre vestita bene e truccata perfettamente, mentre ora non aveva un filo di trucco ed indossava una semplice tuta con un top e delle pantofole.
Ma nonostante questo, Victoria era comunque una bella ragazza, aveva dei lunghi capelli rossi, gli occhi verdi, le lentiggini su tutto il viso ed aveva sempre quel gran sorriso.

La vidi frugare nell'armadio e cacciare un paio di vestiti.

- Secondo me staresti da favola con questi vestiti Megan - mi disse lei osservandomi.

Alzai le spalle.

Prima indossavo spesso vestiti corti, gonne o pantaloni attillati.. ma poi il mio stile è cambiato totalmente ed ho iniziato ad indossare solamente vestiti larghi.

Ma forse si.. con il mio fisico potevo vestirmi tranquillamente in quel modo, ma non volevo mostrare troppo il mio corpo...

- Se lo dici tu - risposi.

- Ma certo! Allora.. io metto questo! - esclamó mostrandomi un vestito rosa molto chiaro pieno di perline, corto fino al ginocchio e con le spalline scese sulle spalle.

- Bello! Penso che a te starebbe benissimo - dissi rivolgendole un sorriso.

- Grazie.. ora pensiamo a te - disse iniziando ad osservare diversi vestiti.

Passó un paio di minuti a lanciare sguardi ai vestiti allungati sul letto e a me.

- Questo? - chiese alzandomi un vestito.

Scossi la testa.

Lei sospiró e allora provó un altro, ma rifiutai di nuovo e continuammo così per un altro paio di minuti.

Ad un certo punto Victoria si buttó sul letto esausta.

- Ma non te ne piace uno dai! - esclamó ridacchiando.

Alzai le spalle avvicinandomi al letto per osservare meglio i vestiti.

Lei mi osservò per un altro paio di minuti e poi saltó in piedi tutta contenta.

- Ne ho dimenticato uno! - esclamó dirigendosi verso l'armadio.

Frugó tra i vestiti fino a quando si rigiró verso di me con un sorriso a trentadue denti mostrandomi un vestito.

Lo osservai attentamente..
Wow era molto bello!

Era corto fino al ginocchio, color verde acqua, con le bretelle, era anche questo pieno di brillantini ma non erano troppo appariscenti, aveva una cinta color argento e non sembrava molto attillato.

- Forse questo potrebbe andare bene - dissi accennando un sorriso.

Victoria sorrise soddisfatta e poi prese un paio di tacchi ma quando me li porse scossi subito la testa.

- Preferisco indossare le scarpe da ginnastica - risposi.

Lei spostó lo sguardo verso le mie scarpe che erano molto usate.

- Ho degli stivaletti che potrebbero andare bene - disse porgendomi degli stivaletti neri con il tacco basso.

Li osservai.

Ma si dai.. questi mi piacevano.

- Va bene! - esclami e Victoria sorrise contenta come una bambina.

                          ***
Alla fine passammo tutto il pomeriggio insieme, arrivata una certa ora ci iniziammo a preparare: Victoria si sistemó i capelli con dei boccoli mentre io li allisciai con la piastra, lei decise anche di truccarmi e dopo esserci finite di preparare passó Alex a prenderci.

Non sembrava ma ero stata bene quel pomeriggio.. forse Victoria poteva anche essere una vera amica.

E così, dopo essere salite in macchina partimmo per dirigerci al locale dove ci sarebbe stata questa festa.













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