Stupida
Per la prima volta, dopo diverso tempo, ero di nuovo felice.
Inutile dire che tutto questo - così come la totale apatia ed il completo disagio di quest'ultima settimana - era dovuto a lui.
Fu davvero frustrante dover comprendere ed infine ammettere di dipendere così tanto da un'altra persona, ma cos'altro potevo fare?
Continuare a fingere?
No, assolutamente. La cosa migliore era accettare la verità, qualunque essa fosse.
E in fondo la mia non era neanche così terribile: ero solo pazzamente, follemente ed incondizionatamente innamorata di Scorpius Hyperion Malfoy, nulla di più.
Il mio repentino cambio d'umore aveva messo non pochi dubbi agli invitati, molti si chiedevano a cosa fosse dovuto il sorriso smagliante che aveva sostituito quella brutta smorfia insofferente, altri - i più insolenti - erano certi che i ventisette anni avessero portato un pò di buon senso e che la triste Rose si fosse finalmente svegliata, dopotutto i trent'anni erano vicini e non c'era più tempo da perdere con vane paronoie.
In pratica il mio ottimo umore era evidente a tutti, a differenza - per fortuna - del vero motivo per cui era improvvisamente apparso.
Sarebbe stato piuttosto complicato spiegare a tutti i presenti il bacio dato al mio migliore amico/quasi sposo di un'altra.
Complicato da spiegare, ma soprattutto da capire.
Accontentai Albus chiudendo gli occhi. Voleva che - seguendo la buona tradizione - esprimessi un desiderio prima di soffiare le candeline, neanche avessi dieci anni.
Pensai e ripensai a ciò che potevo chiedere, ma quando il suo viso mi balenò davanti, capii che non avevo più bisogno di nulla, avevo già tutto quello che volevo.
Aprii di scatto gli occhi, respirai profondamente e soffiai più forte che potei.
Ovviamente, riuscii a spegnere solo una parte delle ventisette candeline, grazie al cielo Susan ed Al pensarono alle restanti ventidue.
La sala si riempì di applausi e di urletti più o meno graditi.
Ero felice, non sorda.
Ringraziai tutti sorridendo e strano ma vero al suono della deliziosa canzoncina "Buon Compleanno" riuscii persino a non sbuffare infastidita.
Che cambiamento drastico..
Cercai con lo sguardo François, dovevo parlargli urgentemente.
Lo trovai poco dopo. Appoggiato ad una sedia con gli occhi fissi nel vuoto e una strana espressione sul volto il mio migliore amico non mi stava festeggiando.
Mi avvicinai immediatamente - Franz, tutto bene? - gli domandai sedendomi sulla sedia vuota.
- No.
Quella risposta mi spiazzò.
- Cos'è successo? - gli chiesi allarmata.
Che la sua felicità fosse inversamente proporzionale alla mia?
- Dimmelo tu.
Corrugai la fronte confusa - Io?
- Andiamo in cucina. - mi ordinò senza troppi giri di parole prima di precedermi verso quella direzione.
Lo seguii senza obiettare.
- Tra te e Scorpius è accaduto qualcosa, vero? - s'informò quando fummo arrivati in cucina.
- Co-come hai fatto a ca-capirlo? - balbettai perplessa e un pò delusa, avrei preferito dirglielo io e non il contrario.
- Te lo si legge in faccia. - affermò quasi disgustato. - Quindi?
- Beh si, ehm.. - mi morsi il labbro inferiore - Ci siamo baciati.
- Baciati? - ripetè lui - Tu sai che tra qualche giorno si sposerà con Celine, vero?
- Ma no, non si sposeranno. - ribattei ovvia - Scorpius l'ha lasciata.
- Ah, e questo te l'ha detto lui o l'hai immaginato tu?
- Me l'ha.. - le parole morirono in gola - L'ho pensato io, ma non vuol dire che non sia così!
La convinzione di qualche istante prima stava pericolosamente cedendo.
- Ti ha detto o no di aver lasciato Celine? - m'incalzò Franz.
- No, ma..
- Ma cosa? - m'interruppe - Come sempre hai fatto viaggiare la fantasia, ma non impari mai dai tuoi errori?
Che stupida che sei
tu non impari mai
il tuo equilibrio è un posto
che tu passi e te ne vai
e più stupida di te
sappi non ne troverai
quelle tue paure inutili
non finiranno..
Scorpius non mi avrebbe mai illusa intenzionalmente.
Scorpius non mi avrebbe mai fatto una cosa del genere, di lui potevo fidarmi.
- Ti sbagli. - gli dissi.
- Mi sbaglio? - domandò - Beh, quindi se io mi sbaglio, domenica sposerà te, no? - mi schernì.
Ma perchè si comportava così?
Doveva essere felice per me, dannazione!
Lui era il mio migliore amico.
- Non ho detto questo.
- No, infatti. - si passò una mano tra i capelli - Rose, io.. - sospirò - Credo di aver fatto fin troppo qui per te e forse è giunto il momento che tu inizi a cavartela da sola.
- François io..
Io non voglio perderti, avrei dovuto e voluto urlarglielo, ma nulla, lasciai cadere la frase.
Ma che stupida che sei
stupida un'altra volta
che parli ad uno specchio
e mai alla persona giusta
e da stupida che sei
tu non farai mai niente
- Spero per lo meno che tutto questo ti serva a qualcosa e che voi possiate essere felici, insieme. - l'ironia e l'amarezza nelle sue parole era una pugnalata dritta al cuore.
Incrociò il mio sguardo un'ultima volta prima di smaterializzarsi via da me.
Cercai di non piangere, non un'altra volta almeno.
Pensare che da piccola credevo che le lacrime mi prima o poi finissero e che un giorno - da grande - avrei smesso finalmente di piangere e sarei diventata forte come i miei genitori.
Questo non è accaduto.
sei una persona tra la gente ma
la gente mente sempre
imparare da sempre
camminare da sempre
e non capirai niente
hai sbagliato da sempre
ed è inutile adesso
che ti guardi a uno specchio che non sa chi sei
a uno specchio che non sa chi sei.
- Rose.
Mi girai.
- Perchè piangi?
- Ho litigato con Franz. - mormorai.
- Per colpa mia? - mi chiese avvicinandosi.
- Più o meno. - tirai su col naso.
- Non gli avrai mica raccontato di noi, vero?
- Beh si. - mi costrinsi a sorridere - Ma non preoccuparti, lui ehm.. - sarebbe stato difficile spiegargli come stessero in realtà le cose senza confonderlo, ma ci avrei provato - Lui non era il mio fidan.. -
- Rose perchè gliel'hai detto? - m'interruppe bruscamente - Non dovevi dirglielo.
- Perchè non avrei dovuto?
- Rose - mi prese per le spalle e appoggiò la sua fronte alla mia - Non voglio che tu non ti sposi per colpa mia..
Sospirai - Io non mi sposo.
Spalancò gli occhi - Cosa?
- Si, è una storia un pò complicata. Avrei preferito raccontartela con più calma, ma comunque.. -
Che stupida che sei
che non ti sprechi mai
le tue poesie sono coriandoli
che non seminerai.
Se poi per ironia
prendessi quota
partendo da un palazzo punteresti in alto
- Cosa vuol dire che non ti sposi? - intervenne ancora una volta allontanandosi e facendomi perdere il filo del discorso.
- Come "Cosa vuol dire che non ti sposi?", Scorpius non mi sposo, non mi sembra difficile da comprendere, no? - sbuffai - Anche tu non ti sposi, giusto?
Non rispose.
- Giusto? - riprovai.
Niente.
- Scorpius - respirai - Anche tu non ti sposi, no?
- Rose - cominciò - Io.. Rose, io mi sposo. - aggiunse tutto d'un fiato.
No, no, no.
Sorrisi, una reazione involontaria dovuta al nervosismo.
Cosa cazzo significa "Io mi sposo"?!
- Tu non hai lasciato Celine?
- No.
Chiusi gli occhi.
Le mani tremavano.
Il respiro sempre più corto ed affannato.
ma che stupida che sei
stupida un'altra volta
nuda di fronte a uno specchio
e mai alla persona giusta
e da stupida che sei
fai pure finta di niente
lui si riveste soddisfatto
e intanto sai che mente sempre
- Perchè diavolo mi hai baciata, allora? Eh? - urlai non controllandomi più - Cos'erano tutte quelle parole, me lo spieghi? COS'ERA QUEL DANNATO BACIO PER TE? - lo strattonai - Cos'era? Rispondimi. Scorpius dammi una stra-maledetta risposta.
- Era l'unica cosa che potevo darti. - sussurrò.
Lo guardai.
Aprii e chiusi più volte la bocca non sapendo cosa dire. Mi sembrava tutto talmente assurdo.
- Rose. - mi strinse un braccio - Mi dispiace, davvero.
- Stammi lontano. - gracchiai spingendolo via - Stammi.Lontano.
- Mi dispiace così tanto, davvero. Rose, per favore..
- Vattene. Non voglio più vederti, mi fai schifo. Sei solo un bastardo.
Non si mosse.
- Sparisci. - singhiozzai - Vattene.Via. Ora.
Crack.
Se n'era andato.
imparare da sempre
camminare da sempre
e non capirai niente
hai sbagliato da sempre
ed è inutile adesso
che ti guardi a uno specchio che non sa chi sei
a uno specchio che non sa chi sei
stupida
stupida...
Hai sbagliato da sempre
ed è inutile adesso
che ti guardi a uno specchio che non sa chi sei
a uno specchio che non sa chi sei..
una stupida.
La felicità dura un attimo,
ciò che resta è un vago ricordo che lascia l'amaro in bocca.
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