Il segreto rivelato
Quaranta giorni, tredici ore e ventisette minuti.
«Lily!» esclamò James non appena aprì la porta di casa «Siete state fuori per tre ore! State bene?» La rossa ridacchiò: «Tranquillo Jamie, ci abbiamo messo un po'» In quel preciso istante comparve Sirius: «Alla buon'ora!» Esclamò l'uomo chiudendo la porta di casa. Remus raggiunse il gruppetto e prese in braccio Teddy, poi spostò gli occhi dubbioso su una figura che si nascondeva dietro a sua moglie.
Parvero notarla anche James e Sirius, quest utlimo chiese: «Chi è?» Molly Weasley sorrise e fece avanzare la ragazzina, ella alzò incerta lo sguardo verso i due uomini e fece un inchino con il capo, poi si presentò: «Mi chiamo Ariana Silente»
Felpato alzò un sopracciglio, mentre il lupo mannaro guardò dubbioso Dora chiedendole: «E' davvero chi dice che sia?» Lei annuì e allora il padrone di casa disse: «Molly che ne dici di portare la nostra ospite dai ragazzi? Mentre noi è meglio che ci sediamo e ci raccontiate tutto con calma» La donna acconsentì e, quando Ariana e Molly scomparvero dalla visuale di Sirius, egli si sedette e fece accomodare sui divani anche gli amici.
«Credo di non aver capito» iniziò Remus.
Lily e Tonks spiegarono, quindi, loro di come avevano trovato Ariana, delle numerose domande che le avevano posto e alle quali lei aveva risposto soltanto a monosillabi o rimanendo in silenzio. Dopo circa una buona mezz'ora, agli uomini fu più chiaro il quadro; ma gli interrogativi restavano ancora molti, primo fra i quali come avesse fatto la ragazza a tornare in vita.
Avevano poi convenuto a non stressate di domande Ariana e che solo quando Silente sarebbe tornato dalla sua missione, lo avrebbero aggiornato sulla situazione.
***
Ariana si guardò intorno, quella casa era veramente enorme per i suo standard, quando abitava a Godric's Hollow aveva una piccola villetta molto più modesta e umile, rispetto alle sfarzose decorazioni e ornamenti di cui Grimmuld Place era pieno. La ragazza si guadava in giro, cercando di provocare il minor rumore possibile, seguendo la donna dai capelli ramati che aveva capito chiamarsi Molly Weasley.
Arrivata al terzo piano iniziò a percorrere un lungo corridoio, Molly la condusse verso una porta sulla sinistra, bussò poi e quando le venne aperto, sentì numerosi voci di ragazzi e ragazze. Ariana rimase attaccata alla parete, non sbirciando nella stanza per educazione, poi quando Molly la invitò ad avvicinarsi, finalmente fece capolino dalla porta.
La donna parlò con tono materno: «Ragazzi, volevo presentarvi una nostra ospite, starà qui per un tempo indeterminato, su forza! Vi lascio soli» Detto ciò spinse con un colpetto Ariana dentro la stanza e chiuse la porta alle sue spalla, la ragazza rimase in una posizione rigida e scrutò i presenti: c'erano seduti sul pavimento due bambini, uno dai capelli neri e l'altro rossi, sul letto v'era una ragazza dai ricci castani, di fronte a lei, seduto su una sedia, un altro ragazzo dai capelli ramati; infine sul divano c'erano una ragazza dai capelli neri e uno dai capelli biondi.
La ragazza dai capelli castani le sorrise e disse: «Piacere, mi chiamo Hermione Granger, loro sono Tobias Potter -e alluse la bambino dai capelli rossi- Regol Black -indicando l'altro bambino- Rachel Potter -facendo un cenno con il capo in direzione della ragazza seduta sul divano- Ron Weasley -il ragazzo sulla sedia- e Draco Malfoy -quello accanto a Rachel sul divano- tu invece sei?»
«Ariana Silente» disse semplicemente lei facendo scorrere lo sguardo sui ragazzi.
«Quella Ariana Silente? La sorella del Preside morta anni fa?» domandò Tobias sgranando gli occhi. «Tobias!» lo ammonì la sorella fulminandolo con un'occhiata.
«Ma non era morta?» domandò Ron incalzando la domanda del giovane Potter «Ronald! Ma ti pare il caso?!» esclamò Hermione lanciandogli la stessa occhiata intimidatoria di Rachel.
«Come ha fatto a resuscitare?» chiese invece Regol con un briciolo di speranza «E' impossibile, non credo sia resuscitata» rifletté Draco.
Si instaurò così una fitta conversazione, che diventò presto una baraonda, nella quale i fratelli Potter discutevano su cosa si poteva o no dire in certe situazioni, stesso discorso valeva per Hermione Ron; mentre Draco e Regol osservavano divertiti la scena, dopo aver chiarito che nessuno sfugge alla Morte.
Nel frattempo Ariana se ne stava in imbarazzo, ancora con le spalle appoggiate alla porta, tanto che quando qualcuno l'aprì barcollò indietro per non cadere e si voltò di scatto. Un ragazzo dai capelli rossi fece tacere gli altri con un gesto della mano, spostò poi lo sguardo sulla nuova arrivata e domandò: «Mi meraviglio di voi, accogliete così questa ragazza?» Dopo di che si rivolse ad Ariana dicendole: «Piacere, Bill Weasley» «Salve, Ariana Silente» rispose lei con tono flebile.
Il ragazzo inarcò un sopracciglio: «Dammi del tu ti prego, comunque vedo che questi scalmanati non ti hanno accolto come si deve. Ho delle missioni da sbrigare, voi evitate di sbranarvi a vicenda» Esclamò poi rivolgendosi a Hermione e Ron «E forza, socializzate; insomma devo fare tutto io?» detto ciò uscì dalla stanza.
Allora Rachel prese parola: «Forza siediti pure e dicci un po' di te» Fece come le era stato detto e si sistemò sul tappeto, poi Ron domandò: «Sei una strega anche tu giusto?» Lei serrò le labbra, irrigidendo i muscoli, poi scosse il capo. «Sei una babbana? Dobbiamo obliviarla?» domandò Draco. «Calmati Malfoy» iniziò Hermione «Non è di certo babbana, se è la sorella di Silente, al massimo sarà una maganò»
Intervenì dunque la diretta interessata: «Sono una strega, ma è complicato» «In che senso? Non capisco» replicò Regol «Hai si o no una bacchetta? Sai fare le magie?» Ariana scosse il capo: «Non ho frequentato Hogwarts» «E come mai-» fece per chiedere Ron, ma Hermione gli scoccò un'occhiataccia.
«In che anno siamo?» chiese poi Ariana. «Oggi è il venticinque gennaio 1999» rispose Rachel. «Quasi cento anni» mormorò lei, ma nessuno la udì. Passarono gran parte del tardo pomeriggio a chiacchierare, la giovane non rispondeva alla maggior parte delle domande e faticava a dire più di quanto non le fosse chiesto. Quando si fece sera Molly Weasley chiamò i ragazzi per cena.
***
«Credi sia davvero lei? Sirius, dovrebbe essere morta: è impossibile»
«Non può essere un Mangiamorte, Remus, insomma non è possibile fabbricare la Polisucco senza un capello»
«Lo so anche io Felpato, ma è troppo sospetto: devo farle molte domande!»
«James, Lily ti ucciderebbe, lei, Dora e Molly hanno detto che è instabile, l'unico che può saperne qualcosa qui è Silente, ma fino a che sarà in missione c'è poco che possiamo fare»
«Sembra quasi una presenza, non lo so, ma è come se fosse invisibile, vedremo che farà a cena»
«Mi sembra una buona idea, Sirius»
Lily Evans giunse nella stanza e si sedette di fronte al marito, domandando: «Voi tre, avete finito di confabulare?» I tre Malandrini sorrisero divertiti, vennero poi raggiunti da Nimphadora, Molly e Arthur, i fratelli Weasley e tutti i ragazzi. Ariana entrò timidamente nella stanza e rimase in piedi, incerta sul da farsi. Nel trambusto della scelta dei posti, gara piuttosto importante per la supremazia in casa Grimmuld Place, solo Dora parve accorgersi della ragazza e la fece sedere accanto a sé.
Stabilito che da un capo della tavola ci sarebbe stato Sirius e dall'altro Arthur e che ogni diavoleria dei gemelli era vietata ed era stata prontamente requisita dalla madre, finalmente si poté iniziare la cena. Le donne di casa si misero a servire le portate e allora Felpato disse: «Credo l'abbiate conosciuta tutti, ma volevo presentarvi ufficialmente Ariana Silente che starà da noi per un po'»
Come se la tensione che la ragazza percepiva fino a pochi istanti prima non fosse abbastanza, si aggiunse anche il fatto che almeno una trentina di occhi la stavano fissando. Fece scorrere lo sguardo da un lato all'altro della stanza, chiaramente in imbarazzo, ma per fortuna Molly servì la prima portata e l'attenzione di tutti venne subito rivolta al cibo.
«Allora dimmi, Ariana, cosa ci facevi in quel parco?» domandò James prendendo un pezzo di pane. «James!» «Lily chiedere è lecito!» replicò lui, la rossa alzò gli occhi al cielo. Ariana rispose: «Credo di essermi Smaterializzata lì» Il silenzio cadde sulla tavola. «Sai smaterializzarti?» domandò incredulo Remus «Com'è possibile?»
«Ci riesco solo in certe occasioni» «Resta comunque strano, bisognerebbe fare un esame e essere maggiorenni, quanti anni hai a proposito?» domandò Arthur. «Mi pare quindici o quattordici, ma-» «Ma?» la esortò lui. «Sono nata nel 1885, eppure adesso siamo nel 1999 e non capisco»
«Dovresti avere più di cento anni! Come può essere? Qualcuno ci sta capendo qualcosa?» chiese Ron frastornato. «Taci Ronald! Non dirmi che non conosci la storia della famiglia Silente!?» gli bisbigliò Hermione mollandogli un calcio negli stinchi. «Ahi! Herm, che ti prende? E comunque no non la conosco!» rispose lui alzando leggermente la voce cosicché lo sentirono tutti.
«Di che parli, Hermione?» domandò dubbiosa Rachel. «Ho letto da qualche parte qualcosa sulla famiglia Silente, ma è un ricordo confuso come se...» «sei stata obliviata?» domandò Sirius. «Temo di sì, mi ricordo Dobby, una villa a Londra e Harry, o per Merlino, era quella volta con Harry!» «Quando? Di che parli?» scattò James. «Quella volta?» chiese invece Ron.
Rispose al padre del ragazzo sopravvissuto: «Sì ero con lui, ma è successo tempo fa, la prima volta che era scomparso, siamo rimasti bloccati in un posto, poi abbiamo incontrato un uomo e siamo finiti in un isoletta a nord dell'Inghilterra, poi abbiamo vagato per giorni, la magia non funzionava, ma è arrivato Dobby che ci ha portati in una casa. Lì Harry ha preso un libro e ha letto qualcosa su un uomo e sulla famiglia Silente»
«Ti ricordi che diceva? Perché Albus non ci ha mai detto nulla!» riflettè ad alta voce Remus, nel frattempo Ariana si fece sempre più piccola, se Hermione avesse rivelato tutto probabilmente l'avrebbero cacciata.
Esitò un momento, poi le venne l'illuminazione ed esclamò: «Ora ricordo! Ariana Silente era l'ultima figlia di Kendra e Percival Silente, dopo la morte della madre in circostanze misteriose, ci fu un litigio tra il preside e Abeforth, il fratello e un altro uomo, dove Ariana rimase uccisa. E' giusto?»
Lei annuì alle parole di Hermione, poi James domandò: «Chi era l'altro uomo?» Hermione scosse il capo: «Non ricordo il nome, ma mi è familiare» «Puoi dircelo tu Ariana?» domandò gentilmente Molly. La ragazza scosse il capo e mentì: «Non lo so, è tutto tanto confuso. L'unica cosa che ricordo è una luce verde e poi più niente»
Quella risposta gelò la tavola e Sirius domandò piano: «E come hai fatto a tornare in vita?» Lei sgranò gli occhi e continuò a mentire, inclinando leggermente il capo e alzando le spalle: «Non ne ho idea, so solo di essermi smaterializzata in quel parco avvolta da un luce bianca»
«Sei sicura? Puoi fidarti di n-» iniziò James. «Ora basta! Credo che le sue risposte siano state più che esaustive: ora forza tutti a letto!» esclamò Molly lanciando un'occhiata di intesa a Ginny, Hermione e Rachel che trascinarono tutti i ragazzi ai piani superiori.
Quando nella cucina rimasero solo gli adulti, Lily domandò incredula ai Malandrini: «Si può sapere che vi è preso? E' arrivata da neanche un giorno e già le fate domande su come è morta? Siete impazziti!» «Povera era così spaventata, siete insensibili!» annuì Tonks. «Sappiamo tutti che è qualcosa di irreale e praticamente impossibile, ma voglio ricordarti che anche tuo figlio è sopravvissuto alla Morte e un po' di tatto dovresti averlo!»
«Lils, dovevo chiederglielo, ci ha dato delle informazioni importanti e poi potrebbe benissimo essere un'impostora: con Harry è diverso» La rossa non replicò, piuttosto Remus intervenì: «Dora, Lily, ci dispiace, ma era necessario: dobbiamo capire com'è tornata in vita, l'unico che sappia qualcosa probabilmente è Silente»
«Comunque se ciò che Hermione e Ariana dicono è vero, c'era un terzo uomo quella sera con Albus e Abeforth; ma chi?» domandò Sirius. «Davvero non ti viene in mente nessuno, Sir? Chi è che Silente ha sconfitto? Come mai è stato paragonato addirittura a Merlino per quell'impresa?»
«Rem, non siamo più ad Hogwarts! Ramoso tu lo sai?» «Non ne ho idea, Felpato, Lunastorta saresti così gentile da condividere con noi il tuo pensiero?» domandò James fingendo un atto di riverenza nei confronti dell'uomo, il quale alzò gli occhi al cielo e poi disse: «Non riesco ancora a capire come voi due abbiate fatto a superare il corso di Auror. Vi dice niente il nome Gellert Grindelwald?»
I due scossero il capo, mentre Lily e Dora sospirarono, intervenì la rossa: «E' stato il Mago Oscuro più potente, o almeno lo era fino a prima di Voi-sapete-chi; Silente l'ha sconfitto nel 1945» «Ed è morto, quindi?» «Non è morto, cugino, è stato rinchiuso nella prigione che lui stesso fece costruire: a Numengard»
«Continuo a non capire, che ha questo a che fare con il fatto che sia di nuovo viva?» chiese stizzito James. «Ramoso, tu non sai che cosa ha fatto Grindelwald? Come mai è diventato così?» domandò Remus, l'altro scosse il capo. «Non dirmi che non hai mai sentito parlare dei Doni della Morte?» «Certo Felpato, mia madre mi leggeva le Fiabe di Beda Bardo tutte le sere!»
«Grindelwald era ossessionato dai Doni della Morte, si dice che venne cacciato da Durmstrang» «Ma Lils, sono solo una leggenda! E' praticamente impossibile-» si bloccò «No, non può essere: il mio Mantello! Dite che-?» «Non possiamo saperlo con esattezza, ma se Grindelwald ha ricominciato il lavoro...» «Aspetta Remus, per fare questo deve essere scappato da Numengard; cosa molto improbabile»
«Non lo so Sirius, ma se veramente è successo, chi è che ha la Bacchetta di Sambuco? E chi il Mantello dell'Invisibilità?» «Tu-sai-chi ed Harry, perché me lo chiedi?» sbottò lui, poi sgranò gli occhi: «Credi che Grindelwald abbia rapito Harry?» «James, non lo sappiamo con certezza, ma sai cosa succede quando tutti i tre i Doni vengono riuniti? Si dice che colui che riesca a compiere questa folle impresa diventi Maestro della Morte»
«Non è un caso che Ariana sia ricomparsa proprio ora» annuì Lunastorta alle parole della moglie. «State per caso insinuando che Grindelwald sia a piede libero, che sia in contatto con Voi-sapete-chi e che abbia anche rapito Harry?!» esclamò l'uomo fuori di sé.
«C'è un solo modo per scoprirlo» disse Remus e proprio in quel momento una fenice Argentea piombò nella stanza e il Patronus parlò con la voce di Albus Silente:
«Auror state allerta: avevo dei sospetti, mi sono recato a Numengard per assicurarmi che un mio vecchio nemico fosse lì, ecco in che cosa consisteva la mia missione. Siamo in pericolo, è scappato, Gellert Grindelwald è evaso»
Non appena l'animale argenteo si dissolse, i membri dell'Ordine si guardarono tra incredulità e paura, Dora andò a chiamare i ragazzi, mentre gli altri aumentarono le difese della casa; nella consapevolezza che nessuno era più al sicuro.
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