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Capitolo 7 -Lo smistamento-

La luna era appena comparsa in quel cielo colmo di stelle, quando l'Hogwarts Express finalmente arrivò al capolinea.

Si sentì il brusio di centinaia di studenti, scorrere nel corridoio del treno. I tre stavano per prendere le valigie quando una voce annunciò: "Gli studenti sono pregati di lasciare nelle carrozze tutti i propri effetti personali, questi verranno trasportati in seguito".

"Meglio così, faremo meno fatica, andiamo!" disse James aprendo la porta della cabina e facendo il segno di seguirlo agli altri due; Jade salutò Axel e li seguì.

Appena uscirono dal treno, Jade vide gruppi di studenti più grandi avviarsi fuori dalla stazione, verso un grande cancello dove, sopra le due colonne laterali, erano posizionati due cinghiali in pietra seduti. Oltre quel cancello il buio fitto degli alberi rendeva quasi impossibile capire dove erano diretti quegli studenti; le uniche cose che si riuscivano a vedere erano delle carrozze nere, senza però nessun cavallo a trainarle.

Poco dopo, Jade si accorse che in quella stazione erano rimasti non più di una trentina di studenti, probabilmente del primo anno; tutti si stavano guardando attorno, alcuni meravigliati, altri preoccupati.

"PRIMO ANNOH!! PRIMO ANNOH!!" urlò un uomo dall'incredibile altezza, doveva raggiungere almeno i 3 metri; sebbene le sue dimensioni e la sua chioma e barba folta incutessero timore, sembrava essere d'animo dolce. Questo suo lato pareva lo notasse solamente Jade poiché gli altri studenti lo guardarono con occhi sbarrati e bocca aperta.

Il gigante parve accorgersi subito delle loro reazioni poiché, schiarendosi il vocione, ripeté in tono più calmo: "Tutti quelli del primo anno mi seguano, le barche per la prima visione del castello sono pronte".

A quelle parole tutti gli alunni, un po' titubanti, lo seguirono e dopo qualche minuto a piedi arrivarono sul ciglio di un enorme lago; delle luci provenivano da dietro gli alberi e legati a dei pali vi erano circa una decina di barche.

"Salite a gruppi di tre su una barca e poi vedete" disse l'uomo che dopo aver controllato gli studenti, si avviò verso un'altra barca un po' più grossa delle altre.

Appena Jade, Sirius e James salirono, e tutti gli altri furono pronti, le barche si slegarono e iniziarono a navigare da sole; qualche studente rimase stupito più degli altri. Dopo qualche metro le barche virarono verso destra e appena superarono un angolo coperto da folti alberi, apparve una visione celestiale: un gigantesco e meraviglioso castello si stagliava davanti a loro dall'altra parte del lago, le migliaia di luci provenivano da tante piccole finestre, a prima vista sembrò quasi animarsi. Ci fu un eco di "Oooh" a confermare la bellezza di quella visione, e dopo qualche minuto le barche attraccarono sulla riva di una scogliera, lì era situato un sentiero tortuoso tra scogli e massi, che tutti scalarono fino ad arrivare in cima, proprio al'ombra del castello.

Si accalcarono tutti davanti ad un immenso portone di quercia dove il gigante bussò tre volte.

Poco dopo questo si aprì e apparve una strega alta vestita di verde smeraldo, con dei capelli corvini legati in un chignon e un paio di occhiali sottili; a prima vista sembrava una persona da non contrariare poiché il suo sguardo severo si posò su tutti gli studenti.

"Le ho portato gli studenti del primo anno professoressa McGranitt" disse l'uomo.

"Grazie Hagrid" disse la professoressa "ora li accompagnerò io" aggiunse e fece segno agli studenti di seguirla.

Superarono una grande sala, e salite alcune scale arrivarono davanti ad un altro portone, da questo però proveniva un forte brusio.

"Vi trovate nella Sala di Ingresso,fra poco avrà inizio il Banchetto di Benvenuto, ma prima verrete smistati in una delle quattro case di Hogwarts, il rito dello Smistamento è molto importante, perché per tutto il tempo che passerete ad Hogwarts i vostri compagni di casata saranno un po' come la vostra famiglia, difatti dormirete nei dormitori della vostra Casa, farete lezione insieme e potrete passare il vostro tempo libero nella vostra sala comune. Le quattro case sono Grifondoro, Tassorosso, Corvonero e Serpeverde. Per il tempo che starete qui i vostri tronfi faranno guadagnare punti alla vostra casa mentre le infrazioni gliene faranno perdere, alla fine dell'anno la Casa con più punti vincerà la Coppa delle Case" disse e poco dopo richiuse il portone alle sue spalle.

Non appena scomparve dietro la porta si sollevarono numerosi brusii, Jade stava chiacchierando con James e Sirius quando notò che lo sguardo di James era fisso su Lily e Severus in fondo al gruppo; sembravano parlare animatamente.

"Tutto ok ?" gli chiese Jade.

"Io non capisco...." disse James a denti stretti e con occhi semi socchiusi. Jade scrutò il suo sguardo, "Dai lascia perdere" disse Sirius "Finalmente sapremo dove ci collocheranno!"

"E se non fossimo nella stessa casa?" chiese Jade preoccupata.

"Non ti preoccupare" le rispose Sirius, "Ci vuole altro per fermare noi tre" aggiunse ridendo.

Jade a quelle parole si tranquillizzò e si guardò attorno, c'erano ragazzi e ragazze che stavano iniziando a farsi domande, chi già sapeva cosa li avrebbe aspettati; poi li vide, i due studenti che poche ore prima erano alle prese nel catturare una piccola volpe, la ragazza bionda sembrava preoccupata.

I suoi pensieri furono interrotti dalla professoressa McGranitt che, dopo essere rientrata, si rivolse agli studenti: "Ora siamo pronti a ricevervi, siete pregati di seguirmi". Senza farselo ripetere un'altra volta il gruppo la seguì e varcò il portone.

Quello che si presentò davanti a loro fu una gigantesca sala illuminata da migliaia e migliaia di candele sospese a mezz'aria; sotto di esse si estendevano quattro lunghi tavoli decorati da piatti e calici scintillanti, li intorno vi erano seduti tutti gli altri studenti; in fondo, su un piano rialzato c'era un altro tavolo lungo, dove erano seduti tutti gli insegnanti.

Attraversarono tutta la sala e si raggrupparono davanti ad uno sgabello con sopra un vecchio cappello consunto.

"Ora vi chiamerò per nome e verrete ad indossare questo cappello così che vi possa collocare nella casata a cui appartenete" disse la professoressa afferrando per la punta il vecchio cappello.

"Non voglio finire in Serpeverde..." sussurrò Sirius tra sé e sé.

"Hey non preoccuparti, ricordi?" le disse Jade e i due si sorrisero.

La professoressa chiamò alcuni nomi in ordine alfabetico, "Black Sirius", a quelle parole Sirius socchiuse gli occhi e andò verso lo sgabello, passarono dei secondi che sembrarono interminabili e Jade notò che un ragazzo molto alto, seduto nel tavolo dei serpeverde stava fissando Sirius.

"GRIFONDORO!" annunciò il cappello parlante.

Sirius sembrò tirare un forte sospiro di sollievo e si diresse verso il tavolo eclatante dei Grifondoro.

Poco dopo tocco anche a lei "Drakemare Jade" disse la professoressa con un tono leggermente sorpreso.

Jade si sedette sullo sgabello e le venne appoggiato il cappello sulla testa.

"Mhm... vedo molto talento, arguzia ma anche molta determinazione" sembrò che una voce le stesse parlando nella mente. "Si è deciso....GRIFONDORO!" quando le venne tolto il cappello un urlo si levò dal tavolo dei grifondoro, Jade si diresse verso di loro, sedendosi vicino a Sirius "Si! Siamo nella stessa casa!" le disse sorridente, "Già!" rispose Jade felice.

Passarono altri nomi: la ragazza dai capelli rossi di nome Evans Lily entro nei Grifondoro, invece la ragazza dai capelli biondi di poco fa, Hook Ingrid, fu smistata in Corvonero e il ragazzo che era in cabina con lei, Lupin Remus, in Grifondoro; ormai mancavano pochi studenti, dopo che Piton Severus fu smistato in Serpeverde, finalmente toccò a Potter James che entrò esaltato in Grifondoro e si sedette vicino a Jade e Sirius.

Quando la professoressa portò via lo sgabello e il cappello parlante, il preside Albus Silente augurò a tutti un felice e nuovo anno scolastico, dando il benvenuto ai nuovi studenti e avvertendoli delle restrizioni, riguardo ad alcune aree dove era proibito per i più giovani recarsi.

Dopo il suo discorso un meraviglioso banchetto apparve su tutti i tavoli e tutti gli studenti, ormai affamati, si tuffarono gustandosi un ottima cena. Lì nel mentre fecero la conoscenza dei vari fantasmi presenti nel castello, tra cui Nick-quasi-senza-testa uno spirito quasi decapitato.

Dopo aver cenato uno dei ragazzi più grandi si alzò, al petto portava una spilla con la lettera "P" incisa.

"Salve a tutti i nuovi grifondoro, il mio nome è Malcom e sono il prefetto di Grifondoro, vi mostrerò come raggiungere la nostra sala comune, ogni sala è nascosta in un luogo del castello e per entrare nella nostra è necessario conoscere una parola d'ordine che cambia di volta in volta. Seguitemi."

Il prefetto si incamminò con i piccoli studenti alle spalle, dopo aver attraversato vari corridoi e salito con scale in grado di cambiare direzione, arrivarono ad una torre, davanti a loro c'era un grande quadro, in questo come negli altri il personaggio all'interno era senziente e in grado di parlare e muoversi.

"Parola d'ordine?" chiese una signora molto robusta al prefetto.

"Fenix Canticus" disse il prefetto e subito dopo il quadro si girò di lato mostrando un piccolo ingresso dove tutti entrarono.

Quella che trovarono dall'altra parte fu una sala circolare ornata dai colori rosso-oro, con poltrone, librerie, tavoli e persino un caminetto acceso; in fondo vi erano due scale a chiocciola.

"Questa è la nostra sala comune dove potete studiare e rilassarvi" disse Malcom "Comunque ora è tardi, potete dirigervi verso i vostri dormitori, le ragazze prenderanno la scala a destra e i ragazzi quella a sinistra, tutti i vostri effetti personali sono già all'interno delle vostre camere. Buonanotte a tutti!"

"Beh buonanotte ragazzi" disse Jade a James e Sirius.

"Buonanotte" le risposero in coro.

Così Jade si diresse verso la sua camera su per le scale; quando entrò nella stanza, trovò disposti quattro letti con una piccola stufa al centro della stanza. Sistemò la nuova divisa da grifondoro trovata sopra il letto, nel suo baule e, mentre aprì la gabbia di Axel si accorse che altre tre ragazze stavano mettendo in ordine le proprie cose, tra queste c'era anche Lily Evans.

"Hey" disse Jade cercando di non sembrare imbarazzata.

"Ah sei tu...ciao" le rispose Lily.

"Ti chiedo scusa per ciò che è successo sul..." disse Jade ma venne interrotta. "Tranquilla non è stata colpa tua, tu non hai fatto niente, ma quei ragazzi..." disse mostrando evidenti segni di collera.

"Lo so, gliene ho già dette quattro" le rispose e si misero a ridere.

Dopo essersi finalmente presentate si misero in pigiama e si diedero la buonanotte.

Finalmente Jade poté sdraiarsi su quel letto comodo. Era stata una giornata magnifica, tante cose a cui pensare e ancora troppe domande, dopo qualche minuto gli occhi di Jade si chiusero e alla fine si addormentò.

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