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Capitolo 47 -Il cane al villaggio-

Jade raggiunse i giardini del castello, diretta verso il salice accanto a lago, dove poco dopo trovò Ingrid, intenta a giocare con la sua piccola volpe Calcifer. Alla sua visione, Jade sospirò di sollievo e, dopo averla salutata, si sedette accanto a lei.

"Allora... voglio sapere tutto" disse Jade che, grazie al sorriso entusiasta di Ingrid, era riuscita a risollevarsi il morale.

Ingrid le raccontò tutto ciò che accadde nell'aula di Pozioni il giorno prima "... e oggi ci siamo incontrati dopo le lezioni, abbiamo chiacchierato e riso per tutto il tempo, è stato stupendo!" concluse ridendo felice.

"È meraviglioso! Sono davvero felice per te" rispose Jade con un sorriso sereno. Ingrid annuì, ma d'un tratto sembrò rendersi conto che la sua amica le stesse nascondendo qualcosa.

"Che ti prende? Sembri... nervosa" chiese Ingrid perplessa.

Jade sospirò "Si ho appena litigato con Sirius e gli altri...".

"Oh... e come mai?" le domandò, sospettosa.

"Perché mi sono stancata del loro atteggiamento possessivo, James continua a fare il fratello maggiore trattandomi come una bambina, e Sirius è sempre più scontroso da quando c'è Danny, non capisco che diavolo gli abbia fatto di male!" esclamò Jade, sbuffando con nervosismo.

"Mhm... ti sembra diverso dal solito?" continuò Ingrid pensierosa.

"Altroché! Avresti dovuto sentirlo quando sono tornata da un giro con Danny, ha iniziato a dare di matto, mi ha ordinato di non uscire più con lui, e non mi dice nemmeno il motivo!" sbottò Jade.

"Forse è solo preoccupato per te, forse lui è..." iniziò Ingrid ma, guardando Jade nei suoi occhi nervosi e confusi, si fermò dal concludere la frase, fece un sospiro "ti vogliono bene Jade... da a Sirius... ehm... a loro... un'altra possibilità".

Jade analizzò a lungo le parole di Ingrid, riflettendo su cosa fare, poi sospirò arresa "...Va bene... ma per oggi voglio evitare".

"Perfetto" rispose Ingrid soddisfatta, poi sussultò alzandosi di scatto "Devo scappare, ho lezione di Incantesimi, ci vediamo... A proposito! Io e Severus andiamo ai Tre Manici di Scopa domani, ti racconterò tutto, ciao!" concluse e si avviò al castello.

Jade invece, si diresse verso la radura dei Thestral, dove passò il resto del pomeriggio, senza incontrare nessuno, in completa tranquillità. Al crepuscolo si sentirono delle campane annunciare l'ora di cena, Jade osservò il sole calare dietro le mura del castello, il suo stomaco iniziò a brontolare, lei sospirò "Non ho voglia di vederli... ne loro ne altri" disse tra sé e sé.

All'improvviso un'idea le balenò in testa, aspettò ai margini della Foresta fino a quando l'oscurità inondò tutta la valle e le montagne, dopo che tutti gli studenti ritornarono nelle loro rispettive sale comuni. A quel punto raggiunse la porta d'ingresso, avviandosi di soppiatto verso il terzo piano, quando le tenebre invasero anche l'intero castello, Jade si trasformò a fatica, in modo da poter vedere meglio attraverso il buio.

"Eccola" sussurrò Jade con un lieve sorriso, una volta giunta di fronte alla statua della Strega Orba, lo stesso luogo in cui, la notte prima, lei e Sirius avevano scoperto un passaggio segreto.

Dopo aver controllato che non ci fosse nessuno nei dintorni, Jade si mise dietro alla statua, afferrò i margini del masso sia con gli artigli che con la punta della coda, ed iniziò a tirare con forza.

Il masso si spostò con facilità rispetto allo scorso tentativo, "Mhm... forse eravamo entrambi stanchi, la prima volta che abbiamo provato a spostarlo" disse Jade, cercando di darsi una spiegazione plausibile.

Dopo di ché si addentrò nel tunnel sotterraneo, richiudendo l'uscita alle sue spalle, non appena si voltò una brezza fresca le scorse sul viso, Jade afferrò la propria bacchetta ed iniziò a incamminarsi lungo il corridoio oscuro.

Una mezz'ora dopo circa, sotto le sue zampe sentì che il terriccio aveva ceduto posto alla pietra e infine a del legno, non appena alzò lo sguardo, vide di fronte a sé una piccola scaletta, simile a quella presente all'ingresso della Stamberga Strillante.

Poco prima di salire gli scalini, Jade avvertì un calore improvviso provenire dal suo polso e si accorse che esso era sprigionato dal bracciale d'oro dei Malandrini, rimasto anche durante la trasformazione, a differenza dei vestiti, che sparivano, mostrando un corpo dalle forme umane della creatura stessa, ma ricoperto da una corazza di squame, e riapparivano nell'attimo in cui Jade tornava nella sua forma umana, grazie ad un incantesimo insegnatole da Remus. Jade volle ignorare il richiamo del bracciale "Non sarà niente di che, di sicuro un altro litigio tra Sirius e James per l'ultima partita a Scacchi Magici...".

Arrivata in cima alla scaletta, Jade scrutò una botola, sollevandola di poco, un profumo intenso dall'aroma dolce invase l'intero tunnel sotterraneo, Jade ne rimase inebriata e, dopo aver aperto del tutto la botola, entrò in quella che sembrava una vera e propria cantina, attorno a sé vide scatoloni e pacchetti di tutti i tipi e dalle forme più stravaganti, Jade riconobbe quel profumo, "Devo trovarmi sotto il negozio di Mielandia" affermò convinta.

Prima di poter continuare ad esplorare i dintorni, il bracciale emanò un secondo getto di calore che la fece sobbalzare in quel completo silenzio.

"Chi c'è?!" tuonò una voce profonda, proveniente dal piano superiore, dove si trovava il negozio.

Jade spalancò gli occhi e, prima che il proprietario iniziasse a scendere le scale della cantina, lei saettò all'interno della botola richiudendola con la coda, iniziò poi a correre per parecchi minuti, fino a quando non fu abbastanza lontana.

Un'altra mezz'ora dopo, raggiunse la torre di Grifondoro, sussurrò la parola d'ordine e, dopo essere tornata in forma umana, entrò attraverso il quadro della Signora Grassa.

Non appena sollevò lo sguardo, Jade si bloccò sorpresa, la sala comune era quasi del tutto vuota, Remus era intento a ripassare alcuni tratti della Mappa, Peter a quanto pareva era già crollato dal sonno nel dormitorio, James era di fronte al caminetto mentre si esercitava con qualche incantesimo di Trasfigurazione, infine Sirius continuava ad aggirarsi per la sala passandosi la bacchetta da una mano all'altra con nervosismo e preoccupazione.

"Ehm... ciao ragazzi" disse Jade stranita da quella scena.

I tre si voltarono all'unisono "Visto Felpato? È viva e vegeta" disse Remus con un sorriso soddisfatto, poi tornò a guardare la Mappa.

James sospirò sollevato e Sirius si avvicinò a lei "Sei coperta di polvere, stai bene?" le chiese con tono tranquillo ma serio, togliendole un po' di polvere e terriccio dal collo e dalle braccia.

"Perché fai tanto il preoccupato? Non sei arrabbiato perché non sono venuta a cena e non ho fatto la bimba ubbidiente?" ribatté Jade con sarcasmo, rimanendo immobile e guardando in basso con uno sguardo nervoso.

"Senti... mi... mi dispiace, forse... ho leggermente esagerato prima..." disse Sirius senza voler aggiungere il motivo.

"Leggermente?! Sir tu sembravi impazzito!" esclamò Jade guardandolo negli occhi, con le sopracciglia aggrottate.

Non appena sentì che Jade aveva ricominciato a usare il soprannome con il quale solo lei lo chiamava, Sirius si rilassò e un sorriso sereno spuntò sul suo volto. Le scompigliò i capelli ridacchiando in modo scherzoso, Jade rimase sbigottita all'inizio da quella felicità improvvisa, poi si fece scappare un sorriso senza volerlo e scansò la mano dai suoi capelli "Eh smettila Sir" disse con una piccola risata, seguita da quella di Sirius.

"Quando avete finito con la vostra dolce scenetta..." intervenne all'improvviso James, guardandoli con un ghigno soddisfatto, "...volevo sapere, dove ti eri cacciata fino ad ora, non hai nemmeno risposto al richiamo, Squama Alata" le chiese.

"Ho esplorato il passaggio che abbiamo scoperto io e Sir ieri notte, a quanto pare conduce fino a Hogsmeade, esattamente sotto la cantina di Mielandia, dovrebbe essere sicura se usiamo il Mantello di Ramoso" concluse con tono soddisfatto.

"Perfetto! Domani si va a Hogsmeade ragazzi!" esultò James.

Jade sorrise soddisfatta, "Tieni Lunastorta, ho tracciato tutto" disse consegnando con orgoglio, un pezzo disegnato di pergamena a Remus, che si affrettò ad aggiungerlo alla Mappa.

Il giorno dopo, finita la colazione, i Malandrini si diressero fuori dalla Sala Grande, sotto lo sguardo attento e sospettoso della professoressa Mc Grannitt. Una volta raggiunto il corridoio del secondo piano, i cinque amici controllarono che non ci fosse nessuno nelle vicinanze, dopodiché James tirò fuori con sguardo sprezzante, il proprio Mantello dell'Invisibilità.

"C'è solo un piccolo problema... non ci stiamo in cinque qua sotto" spiegò James, analizzando l'ampiezza del mantello.

"Beh basterà che qualcuno si trasformi, così che in quattro potremmo essere più comodi..." disse Remus. A quelle parole, tutti si voltarono verso Peter, intento a sgranocchiare dei biscotti.

"Che c'è?" chiese Peter, con la bocca piena di cibo, guardandoli con sguardo perplesso e vagamente preoccupato.

"Codaliscia, tu sei l'animagus più piccolo, devi trasformarti tu" rispose Jade, cercando di convincerlo.

"Che?! No scordatevelo... troppi pericoli...e io sarei solo un topo".

A quelle parole, Jade sbuffò con nervosismo, prima che potesse sfociare dell'altra tensione, Remus intervenne "Codaliscia, rimarrai con noi sotto il mantello ma come animagus, ti terrò in tasca così non rischi di perderti".

"...o di essere mangiato" aggiunse Jade con un ghigno divertito, vedendo il volto spaventato di Peter che, poco dopo, si trasmutò arrampicandosi nella tasca di Remus.

Dopo che i restanti quattro si strinsero stretti tra loro sotto il mantello, entrarono nel passaggio segreto, iniziando ad attraversarlo in silenzio. Una volta arrivati, uscirono tutti dalla botola e salirono le scale fino ad entrare nel negozio.

"Shh...ragazzi attenti a non colpire nessuno o ci scopriranno"

sussurrò Jade in tono serio. "La fai facile... c'è una marea di gente" rispose James che, insieme agli altri, cercò di avanzare con attenzione e sicurezza.

Dopo aver rubato qualche dolcetto dal negozio, i Malandrini raggiunsero l'uscita e si ritrovarono nel bel mezzo del villaggio di Hogsmeade, mentre gruppi di maghi adulti e studenti continuavano a sfrecciare da ogni parte.

"Sarà meglio spostarsi da qui, dobbiamo capire come muoverci" consigliò Remus e quando gli altri annuirono in segno di conferma, si diressero nei pressi della Stamberga Strillante.

"Allora, finché non troveremo un buon nascondiglio, dovremmo continuare a muoverci sotto il mantello" spiegò Remus.

"Con quattro paia di gambe è già tanto che riusciamo a fare qualche metro" ribatté Sirius con tono sarcastico.

Dopo qualche minuto, i Malandrini ricominciarono a camminare in direzione di Hogsmeade, il mantello teso sopra le loro teste e le gambe che marciavano all'unisono, evitando tutte le persone che venivano loro incontro.

"Ramoso sta attento, mi hai pestato il piede..." sussurrò Jade con uno sbuffo, dopo qualche altro passo esordì "Cerca di andare al passo o rischierò di cad...", la frase s'interruppe, Jade era inciampata, scivolando fuori dal mantello e cadendo sulla neve.

I ragazzi spalancarono gli occhi, sconvolti, cercando un modo per farla rientrare sotto il mantello senza dare troppo nell'occhio.

Jade si scostò la neve dalla giacca e prima che potesse rendersi conto di cosa fosse successo, una mano si tese verso di lei.

"Hey piccolina, hai fatto una bella caduta" disse Danny che da sopra di lei, la guardava ridendo scherzosamente.

Jade afferrò la sua mano con riluttanza e si rialzò, "Ehm... grazie" disse, mentre cercava invano di ritrovare i suoi amici, sebbene essi fossero ora invisibili anche ai suoi occhi.

"Che ci fai qui tutta sola?" le chiese, con un piccolo ghigno.

"Io ehm... stavo cercando... qual...qualcosa" disse Jade che, diversamente dal solito, non riusciva a mettere in piedi una scusa convincente; se Danny avesse scoperto della punizione? Cosa sarebbe successo? Doveva cercare di deviare dal discorso.

"Hahahah certo capisco, beh, in effetti, se ricordo bene... mi dovevi un'uscita... ricordi?" la interruppe Danny.

"G...già è vero ma..." cerco di incalzare Jade, ma venne interrotta.

"Meraviglioso! Allora possiamo andare a prenderci qualcosa da bere, che ne pensi? Coraggio andiamo piccolina" disse Danny tutto d'un fiato, gioioso e sprezzante in volto, ma non appena si avvicinò a lei, cingendole la vita, si sentì un forte verso provenire dalle loro spalle.

Non appena i due si girarono, videro un cane nero delle dimensioni di un Pastore Tedesco, dagli occhi verdi che li osservava, o meglio, sembrava stesse fissando Danny con attenzione. Il cane abbaiò per la seconda volta, ringhiando in modo minaccioso e facendo indietreggiare Danny, allontanandolo da Jade che, non appena vide quell'animale, sospirò arresa, sussurrando tra sé e sé "Sir...davvero? Seriamente?!".

Non appena Danny si ritrovò qualche metro di fronte a Jade, il cane nero si posizionò di fronte a lei, continuando ad abbaiare contro un Danny confuso dalla situazione attuale.

"Che gli prende? Da dove viene?" chiese stranito.

Jade guardò Sirius con sguardo contrariato, sapeva bene che non si sarebbe mosso da lì, a costo di abbaiare per l'intera giornata, non appena Sirius incrociò il suo sguardo aspettando una sua reazione, Jade sospirò nuovamente, sussurrando "Eh va bene...".

"In realtà... è mio" disse Jade cercando di simulare un sorriso.

"Cosa? E che ci fa qui?" chiese Danny, cercando di avvicinarsi.

"Ehm... beh in realtà... di solito lo tiene mio zio, ma a volte scappa di casa e... viene fin qui... perché a quanto pare non riesce a lasciarmi da sola" concluse, pronunciando quell'ultima frase mentre guardava Sir con uno sguardo d'accusa e di intesa.

"Oh quindi era lui, la cosa che dovevi cercare?" chiese Danny.

"Ehm... si ma ora che mi ha vista, tornerà a casa da bravo cagnolone... vero Felpato?" disse Jade, ma non appena concluse la frase, il cane nero si avvicinò a lei con un finto guaito addolorato, grattandole le gambe con le sue zampe per ricevere delle attenzioni, Danny guardava la scena confuso "Non sembra molto convinto nell'andarsene".

Jade fece una risatina imbarazzata "Dammi solo un attimo" disse, dopodiché si accovacciò all'altezza del cane e gli sussurrò in tono serio, guardandolo negli occhi "So che cerchi di fare Sir, ma non puoi vincere ogni volta, sono grande per cavarmela da sola e decidere se ho voglia di bere con un amico in modo pacifico, ok?".

A quelle parole, nonostante lei sapeva bene che i cani erano incapaci di sorridere, le sembrò di vedere un ghigno divertito sul volto del cane nero, il quale sapeva bene, che in quelle sembianze, avrebbe potuto agire come voleva; iniziò quindi a scodinzolare divertito e a mordicchiare in modo affettuoso e giocoso, la giacca; in fine le leccò il viso, sempre più divertito dalla reazione di Jade.

"Sembra adorabile hahahaha, io adoro i cani, ci vado molto d'accordo" disse Danny all'improvviso, avvicinandosi al cane con la mano tesa per accarezzarlo.

Sirius si girò di scatto ringhiando e provando a morderlo, ponendosi come una sorta di scudo di fronte a Jade, non appena Danny ritrasse la mano in tempo, il cane continuò ad avanzare verso di lui, mostrando i denti aguzzi con un ringhio profondo.

"A quanto pare non gli sto a genio, forza piccolina, mandalo a casa e andiamo a berci qualcosa, riusciremo a stare un po' da soli, no?" continuò Danny con un sorrisetto.

Non appena Sirius provò a scagliarsi su di lui per saltargli addosso, Jade afferrò in tempo il cane dal petto e lo gettò indietro, atterrando a terra con lui sopra.

Danny rimase con gli occhi spalancati "Ma che?! Quel grosso cane ha qualche problema! Stava per azzannarmi".

Jade era ancora seduta a terra col grande cane nero in braccio, cercando di tenerlo stretto per impedire che cercasse di fare un altro attacco, "No è solo un po' protettivo tutto qui" disse Jade ridendo imbarazzata, smorzando un sorriso tranquillo, nonostante fosse tutt'altro che serena in quel momento.

"Non si fa Felpato! No! Cane cattivo..." lo rimproverò Jade cercando di fingere che stesse parlando realmente con un semplice cane, guardandolo con sguardo minatorio.

Sirius sbuffò e impuntò le zampe da sopra Jade, per fare in modo che Danny non provasse ad avvicinarsi nuovamente.

"Forse è il caso che ti occupi di quel cane, usciremo non appena si sarà levato di torno, che ne dici?" domandò Danny arreso.

Jade iniziò ad accarezzare la testa del cane senza nemmeno accorgersene, "Certo, ciao Danny" disse, mentre Sirius continuava a scodinzolare e strusciare il muso sulle sue braccia, fingendo che il motivo fosse dovuto alla sua sorta di "recitazione canina".

"Ciao piccolina" rispose Danny, per poi allontanarsi da lì.

Non appena se ne andò, Jade si rialzò, dirigendosi nuovamente verso una piccola radura nascosta, accanto alla Stamberga.

"Mi dici che diamine ti è preso?!" disse Jade, guardando il cane con aria torva, una risata risuonò accanto a loro.

"Ramoso levati quel maledetto mantello" aggiunse Jade, nervosa.

James si sfilò il Mantello dell'Invisibilità ed insieme a Remus e Peter tornato umano, apparvero tutti accanto a lei.

"La scena più bella che abbia mai visto! È STATO ESILARANTE!" disse James, scoppiando in una fragorosa risata, senza riuscire a smettere, Peter si unì a lui, aggiungendo "Dovevi vedere la tua faccia e quella di Felt!".

Remus cercò di trattenere le risate e, non appena scrutò l'espressione furiosa di Jade, si allontanò dai due per salvarsi.

Poco dopo, infatti, Jade scagliò uno Stupeficium sopra le teste di James e Peter ed un grosso cumulo di neve cade sopra di loro facendoli sprofondare quasi fino alle spalle.

"Bene e ora passiamo a te" disse, voltandosi verso Sirius che, oramai, aveva riassunto la sua forma umana.

"Jade stavo solo cercando di..." iniziò in sua difesa.

"Di cosa?! Di sbranarlo perché mi ha rivolto la parola?!" lo interruppe Jade, iniziando ad ansimare per il nervosismo, del sangue iniziò a colare dalla sua testa, le corna iniziarono a crearsi un varco per spuntare fuori.

"Ehm SquamaAlata... forse dovresti rilassarti un attimo e..." disse James, ma all'improvviso, una piccola palla di fuoco, proveniente dal palmo ustionato di Jade, lo mancò di un soffio atterrando poco lontano e creando un cratere nella neve.

James si ammutolì e fece uno sguardo d'intesa a Remus e Peter di imitarlo per evitare altri colpi improvvisi.

"Jade..." disse Sirius con tono calmo, sapeva che se la rabbia di Jade non si placava, avrebbe rischiato di trasformarsi, provocandosi solo delle altre ferite. Diversamente dalle trasformazioni volute, quelle involontarie rischiavano di danneggiare il suo corpo ancora poco resistente, e una volta trasformata per via della rabbia, questa avrebbe controllato le sue azioni, spingendola ad agire contro la su volontà.

Sirius fece qualche passo in avanti, Jade iniziò a ringhiare "Non provarci Sirius! Non puoi averla vinta sempre tu! Sono stanca delle tue scenate! Non te la darò vinta di nuovo!". A quelle parole, Sirius continuò ad avanzare senza paura, sotto gli sguardi attenti degli altri ragazzi, "Se solo provassi ad avvicinarmi io in quel modo, rischierei di ricevere un Reducto dritto in fronte" commentò sottovoce James. "Nah... io direi più una combustione istantanea" aggiunse Remus ridacchiando.

Quando Sirius le fu di fronte, Jade sollevò una mano da cui spuntò una fiamma rossa dalle sfumature blu, che le stava a poco a poco ustiando l'intero palmo "Allontanati Sirius..." disse in tono minaccioso. Sirius la osservò con un sorriso tranquillo "Se vuoi arrabbiarti per un mio sbaglio, hai ragione, ma non in questo modo, non voglio che tu ti faccia male, non ti sto dicendo di non essere infuriata con me, ma non posso vederti soffrire, quindi abbassa la mano, prima che le ferite peggiorino..." concluse Sirius, rimanendo immobile di fronte a lei.

Jade esitò per qualche secondo, continuando a ringhiare, poi sbuffò e fece sparire la fiamma, a quel punto Sirius le tamponò il sangue che colava dalla testa, fasciandole poi il braccio. Nonostante Jade, solitamente detestava essere accudita, rimase immobile sbuffando e guardando altrove.

James e gli altri si avvicinarono in silenzio, quando Sirius finì di medicarla, le carezzò il braccio delicatamente "Mi dispiace" disse in un sussurro "Per farmi perdonare, andremo insieme a prenderci qualcosa, che ne dici?" aggiunse con un sorriso.

"No per oggi ne ho abbastanza... io me ne torno al castello" disse Jade in tono serio e impassibile.

A quelle parole gli altri tre ragazzi sbuffarono, ma ricordando la reazione di poco fa della loro amica, decisero di accettare senza troppe lamentele e, indossato il Mantello dell'Invisibilità, rientrarono nel passaggio di Mielandia e una volta tornati al castello, raggiunsero la loro sala comune.

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