Capitolo 43 -Il segreto di Ingrid-
Jade continuò a guardare Ingrid, in completo silenzio per qualche minuto, in attesa che la sua amica trovasse il coraggio di parlare.
Ingrid sospirò "Ok....potrei... avere una cotta...per un ragazzo" disse a fatica, tenendo lo sguardo fisso in basso.
L'espressione di Jade si trasformò, stupore e sorpresa invasero la sua mente, insieme ad un sorriso ampio ed estasiato "Davvero?! Ingrid... è una cosa stupenda!" esclamò entusiasta.
Ingrid annuì lievemente senza riuscire ad aggiungere dell'altro, Jade la guardò pensierosa, ripensò a quella strana mattinata, a quando aveva intravisto la sua migliore amica sulla cima delle scale che portavano ai sotterranei, Jade si bloccò di colpo.
"Aspetta un secondo.... è un serpeverde, vero?" chiese convinta della sua teoria, a quelle parole, gli occhi di Ingrid si sbarrarono.
"C..come lo hai capito?" le chiese, stupita da quella domanda.
"Beh eri davanti ai sotterranei senza nessun motivo, certo poteva anche essere un tassorosso... ma non è la prima volta che ti becco a spiare dei gruppi di serpeverde di nascosto" spiegò Jade ridacchiando divertita, poi aggiunse "Allora... chi è?" con un ghigno incuriosito.
Ingrid sembrò bisbigliare qualcosa, completamente rossa in volto, Jade ridacchiò dicendole "Coraggio, hai bisogno dell'incantesimo Sonorus?", a quelle parole la sua amica prese un gran respiro.
"È....S...Severus Piton" disse Ingrid con coraggio, dopodiché si coprì il volto con le mani, totalmente imbarazzata.
Jade si immobilizzò, gli occhi sbarrati guardavano verso il vuoto, non sapeva cosa pensare ne cosa dire, ma doveva in qualche modo riprendersi e rispondere.
"D..dici sul serio?" chiese Jade incredula, Ingrid annuì piano.
Nonostante fosse ancora sconvolta, sul volto di Jade apparve un piccolo sorriso sereno, si avvicinò a Ingrid, togliendole delicatamente le mani dal viso, lei la guardò immobile.
"Ingrid... sono davvero felice per te, davvero" disse Jade.
A quelle parole, Ingrid aggrottò le sopracciglia, perplessa "Ma... io so che voi Malandrini...non siete in buoni rapporti con S..Severus, tutti sanno che vi odiate, l'ho visto coi miei occhi" disse confusa.
"No, non è vero" rispose Jade ridacchiando "Oh almeno non è vero per quanto riguarda me, io non lo odio, è solo che c'è una strana aura tra me e lui, non è proprio disprezzo... direi più menefreghismo... io detesto solo i tipi di persone con cui gira... ad esempio Bellatrix..." continuò, con una nota di fastidio nel suo tono, poi riprese "e forse per lui la cosa è reciproca; credo che nemmeno lui mi odi, almeno non quando odia il resto dei Malandrini" concluse.
"Beh non ha importanza se tu lo odi o meno... tanto per lui nemmeno esisto... non più da quando..." sussurrò Ingrid.
"Da quando... cosa?" insistette Jade, curiosa.
"Vedi...io lo conoscevo già... prima della scuola" rispose Ingrid, poi passò a spiegare "Quando ero piccola, andavo spesso in un posto speciale, tutto per me... era una grande quercia accanto ad un piccolo lago; ci andavo per trovare un po' di pace, mi arrampicavo fino in cima e mi rilassavo tra le sue fronde; un giorno un ragazzo... S..Severus... ha iniziato a frequentare quel posto, non ho mai avuto il coraggio di parlargli... ero troppo timida...".
Jade annuì attenta ma comprensiva, conosceva bene la timidezza di Ingrid, continuò ad ascoltare senza staccare lo sguardo da lei.
"Ogni giorno si metteva a studiare ai piedi della mia quercia, io lo osservavo dai rami, senza farmi notare" aggiunse Ingrid e le sue guancie si arrossarono, un sorriso sereno trionfava sul suo sguardo, ormai assorto dai pensieri.
"Era un giorno come tutti gli altri, Severus stava leggendo, quando all'improvviso scivolai da un ramo, precipitando... quando riaprii gli occhi, mi ritrovai stesa sopra di lui, appena me ne resi conto, mi rialzai subito, completamente rossa dalla vergogna, mi chiese se stavo bene... e nonostante il mio imbarazzo, iniziammo a chiacchierare...era... davvero dolce con me... scoprii che anche lui era un mago; per alcuni giorni... continuammo a trovarci sotto quella quercia... ma poi..." Ingrid si bloccò, il suo sorriso scomparve e i suoi occhi allegri si spensero.
La mano di Jade si posò sulla sua spalla, carezzandola con calma e comprensione, dopo qualche attimo di silenzio ed esitazione, Ingrid si decise a concludere la propria storia.
"Ma un giorno... mentre lo aspettavo sopra la quercia... vidi due ragazze giocare in quello stesso prato... Severus si mise a parlare con la ragazza dai capelli rossi, l'altra se ne andò e loro due iniziarono a chiacchierare.... Da quel giorno... Severus non venne più a trovarmi... lo vedevo giocare e parlare con lei, più passarono i giorni.... più io scomparii dalla sua testa... mentre Evans invadeva i suoi pensieri...." concluse.
A quelle ultime parole, Jade sussultò di colpo, conosceva bene quel cognome, chiese con esitazione "E...Evans? Intendi...Lily Evans?". Ingrid annuì inespressiva "Ormai è troppo tardi... anche con ogni sforzo... non riuscirei a..." disse poi con un sospiro.
"Non è ancora detto, Ingrid" intervenne Jade con determinazione.
"Jade... ormai è lei che vuole" le rispose Ingrid.
"No invece" esordì Jade con un sorriso motivato, lo stesso sorriso di quando un'idea le nasceva in testa, da lì in poi niente e nessuno sarebbe riuscito a superare la sua testardaggine innata, comparabile forse solo a quella di Sirius.
"Beh so per certo che a Lily piace James e..." iniziò Jade ma venne interrotta da Ingrid "Si ma a lui piace lei...".
"No aspetta fammi finire... Ho saputo da Lily... che ultimamente lei e Severus hanno iniziato a non andare d'accordo... lui la sta evitando" spiegò Jade entusiasta.
"E allora?" chiese Ingrid con tono rassegnato.
"E allora?! Beh vuol dire che avrai più possibilità no? Ti basterà parlargli e... beh..." disse Jade con una risatina maliziosa.
"E se non si ricordasse di me?" disse Ingrid, sebbene il suo sguardo triste fosse ancora impresso sul suo volto, Jade capì che le sue parole stavano convincendo l'incertezza della sua migliore amica.
"Si ricorderà, credimi... dovrete solo...rimanere un po' da soli" aggiunse Jade, con un sorriso malizioso e un ghigno divertito, guardava il vuoto mentre delle idee iniziarono a crescere e formarsi nella sua mente.
"Che...che intendi?" chiese Ingrid quasi spaventata.
"Hey ti va una burrobirra?" intervenne Jade improvvisamente, con un tono tranquillo e spensierato, ignorando del tutto la domanda di Ingrid; questa infatti la guardò stranita.
"Ma mi hai detto che finché non avrete la mappa, non potrete andare a Hogsmeade..." disse Ingrid confusa.
"E chi ha parlato di andare a Hogsmeade?" rispose Jade ridendo, poi afferrò il polso di Ingrid e la fece alzare, invitandola a seguirla. "Faremo solo un piccolo salto alle cucine" aggiunse con un tono ingenuo, per nulla convincente.
Poco dopo le due ragazze raggiunsero i sotterranei, l'ingresso delle cucine si trovava alla fine del lungo corridoio, nella sala delle botti dove, si vociferava, si trovasse anche la sala comune dei Tassorosso; iniziarono ad attraversare il corridoio a passo svelto, superando la sala comune di Serpeverde, ma quando arrivarono nei pressi della classe di Pozioni, Jade si bloccò di colpo, Ingrid ebbe un sussulto per la fermata improvvisa.
"Che ti prende?" chiese Ingrid confusa, per un attimo pensò che la sua amica stesse per subire l'ennesima trasformazione involontaria e la guardò con preoccupazione.
"Siamo arrivate" rispose Jade come se fosse una risposta fin troppo ovvia. "Ehm... non mi avevi detto che le cucine erano vicino a..." iniziò Ingrid, ma venne interrotta.
"Oh si certo certo...ma prima una piccola sosta, ho dimenticato le mie provette in aula oggi, vieni!" disse Jade con energia.
"Ma tu oggi non avevi Pozioni, cosa..." disse Ingrid, ma non riuscì nemmeno a concludere la domanda che Jade la afferrò nuovamente, spalancando la porta e trascinandosi Ingrid dietro, mentre entrava nell'aula.
La classe era quasi vuota, il professor Lumacorno non era presente, ma come tutti sapevano, egli forniva ai suoi studenti prediletti la possibilità di allenarsi anche durante le ore libere e fuori lezione. Vi erano infatti molti membri appartenenti al rinomato Lumaclub, un piccolo circolo costituito dagli studenti più abili e preferiti dal professor Lumacorno.
Jade si fermò sulla soglia, guardandosi attorno con circospezione, iniziò quindi a pensare ad alta voce, pur mantenendo un tono basso, sussurrò "Bene...Lei sarà in giro con Ramoso... Regulus è ad allenarsi per il Quidditch...Lucius sta studiando per i M.A.G.O." mentre i suoi occhi guizzarono in un punto preciso della stanza.
Prima che potesse chiederle di cosa stesse parlando, Ingrid posò lo sguardo nello stesso punto, dove stava guardando Jade; i suoi occhi si spalancarono e il suo corpo si immobilizzò.
In fondo all'aula, in uno dei banconi, completamente da solo, era seduto Severus Piton, stava versando alcuni ingredienti in un calderone mentre segnava degli appunti in un piccolo libro di pozioni tutto scarabocchiato.
Ingrid rimase immobile "Oh no....nononono te lo scordi..." disse con voce tremante e per nulla convinta.
Jade ridacchiò divertita "Si invece, è l'occasione perfetta, di solito è circondato da quei suoi stupidi amici serpeverde.... inclusa Bellatrix... ma qui loro non ci pensano minimamente ad entrare, quindi vai" concluse decisa.
"N..no... io da sola non saprei nemmeno cosa dire, come pensi che io possa riuscire anche solo a rivolgergli la parola?" sussurrò Ingrid spaventata e in ansia.
Jade appoggiò una mano sulla sua spalla e la guardò con un sorriso rincuorante "Se non ci provi non lo saprai mai... e avrai i rimorsi di non averci nemmeno tentato... sai... quando ho paura... Sir mi dice sempre... Cos'è la vita senza qualche rischio?...All'inizio non compresi che significasse quella frase, solo dopo capì che aveva ragione... quindi provaci e basta" concluse.
Ingrid guardò in basso, tremava leggermente, ancora incerta su cosa fare, Jade pensò per qualche secondo, poi sussultò ed estrasse la propria bacchetta, Ingrid la guardò confusa ma rimase in silenzio, in attesa di una spiegazione.
"Pensavo di dartelo al tuo compleanno... ma penso che tu ne abbia bisogno..." disse mentre, con un colpo di bacchetta, fece apparire un piccolo pacchetto "Ormai siamo amiche da quasi 3 anni... certo abbiamo i bracciali ma... volevo che entrambe avessimo qualcosa che possa aiutarci se in futuro... ci allontanassimo per un qualsiasi motivo..." aggiunse, porgendo il piccolo pacchetto a Ingrid, lei la guardò perplessa senza alcuna idea di cosa avesse sentito.
Jade la guardò con attenzione mentre Ingrid aprì lentamente il pacchetto; all'interno, adagiati su un tessuto di seta rossa, vi erano due pendenti uniti in un unico simbolo: le due metà erano di colore e di forma opposte tra loro, una rappresentava la metà del volto di un lupo nero dagli occhi celesti, mentre l'altra apparteneva a quello di un drago bianco con gli occhi blu scuro, i due pendenti uniti insieme formavano perfettamente un'unica creatura come una sorta di yin e yang.
Gli occhi di Ingrid si spalancarono "W..wow è... è stupendo..." disse con voce tremula mentre i suoi occhi si inumidirono.
Jade prese delicatamente la metà col volto del lupo e la indossò "Ognuna di noi due avrà la metà dell'altra, le ho create io con l'aiuto di un amico di mio zio Newt, hanno lo stesso potere dei bracciali dorati creati da James e Sir, con alcune differenze... funzioneranno solo tra me e te, saranno in grado di farci riunire per quanto distanti potremo mai essere, gli occhi di entrambi i ciondoli rappresentano la nostra salute... se mai dovremmo trovarci in pericolo di vita questi andranno ad affievolirsi... sei si spegneranno del tutto beh...." concluse Jade.
Ingrid indossò la metà del drago e la guardò sorpresa e incuriosita, "Questa ti ricorderà che io ti starò sempre accanto, qualsiasi cosa accada, e se mai avrai bisogno... ti basterà stringerla ed io arriverò da te, intesi?" aggiunse Jade.
Ingrid annuì lievemente poi, all'improvviso l'abbracciò, stringendola forte sussurrando "G...grazie...Ti...ti voglio bene...", Jade si stupì, poiché nella loro amicizia l'affetto esplicito non era una delle caratteristiche più comuni, "Ti voglio bene Ingrid" rispose e ricambiò l'abbraccio con affetto, poi la afferrò per le spalle e la fissò con decisione "Bene, è ora".
Ingrid annuì, anche se impaurita, "Puoi farcela" le disse Jade che, dopo un sorriso incoraggiante, uscì dall'aula. Ora era rimasta sola, Ingrid guardò verso Severus e, con un passo alla volta, si incamminò verso di lui, pronta finalmente, dopo tanto tempo, a parlargli di nuovo.
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