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Capitolo 33 -Zacharias Rooch-

La tensione tra Jade e James continuò ad intensificarsi nei giorni seguenti e a premere nel rapporto dei Malandrini: Peter passava la maggior parte del tempo insieme a James che, a sua volta, cercava di evitare ogni scontro o contatto con la sua migliore amica; Remus era totalmente evaso da quella pesante atmosfera, passando le giornate il più possibile insieme a Ingrid; Sirius invece era colui che più soffriva per ciò che stava succedendo, come se si trovasse tra due bombe sull'orlo di esplodere: infatti nonostante cercasse di trascorrere del tempo con James, voleva anche stare accanto a Jade, aiutandola a cercare ciò che aveva perduto, in ogni parte del castello; in tutto questo doveva anche far sì che loro due si incontrassero il meno possibile.

"Jade... questa situazione sta diventando ridicola... perché non fate pace e basta?" disse improvvisamente Remus, lui Jade e Ingrid stavano studiando all'aperto.

Jade lo guardò torva, poi cacciò di nuovo la testa nel grosso libro che stava leggendo con attenzione, Ingrid osservò il volume con curiosità.

"Non sembra uno dei nostri libri scolastici... che stai leggendo?" le chiese Ingrid desiderosa di sapere.

"Non lo è infatti... l'ho...ehm preso in prestito..?" rispose Jade con una voce per niente convincente.

"Mhm... e dove di preciso?" chiese Remus con tono sarcastico.

Jade sospirò "Nel.... Reparto Proibito... ieri notte ho voluto cercare il medaglione in biblioteca... ormai ho cercato in ogni parte del castello...." sussurrò Jade, cercando di scusarsi, "Così ho fatto un salto anche lì..." concluse.

"E perché hai preso proprio questo?" chiese Ingrid confusa.

"In realtà non l'ho preso io... era abbandonato in uno dei tavoli... chi l'ha consultato non lo avrà rimesso al suo posto" spiegò Jade.

"Sembra un libro di pozioni..." disse Ingrid, guardando la copertina dalle figure e i lineamenti particolari.

"Lo è a quanto pare... ed è anche interessante! Ci sono pozioni e veleni davvero incredibili... e terrificanti, per esempio questa!" aggiunse puntando l'indice verso una delle pagine "Distillato della Morte Vivente, chi la beve cade in un sonno profondo simile alla morte... l'antidoto è quasi impossibile da preparare..." lesse Jade curiosa e terrorizzata al tempo stesso; girò quindi la pagina successiva "O questa! Amortensia... il filtro d'amore più potente al mondo... si dice che il suo aroma sia unico per ogni persona a seconda di ciò che le piace" concluse Jade stupita, portò il libro a sé e continuò a scorrere le pagine, interessata.

Ad un certo punto, si bloccò, i suoi occhi erano spalancati e la bocca semi aperta, "J...Jade?" chiese Ingrid confusa.

Jade si alzò di scatto, sussurrò tra sé e sé "Ho capito tutto...", poi guardò i suoi amici perplessi "Devo andare!" esordì e corse via.

"Ma che le è preso.... Ingrid?" aggiunse Remus, mentre Ingrid leggeva il libro misterioso che Jade aveva lasciato lì, spalancato; dopo aver letto il contenuto di quelle pagine, guardò Remus sconvolta, lui rimase in attesa di una spiegazione, Ingrid girò il libro verso di lui e affermò "Pozione Polisucco...".

Remus assunse il suo stesso identico sguardo, poi divenne improvvisamente serio, strinse il bracciale dorato "Ho chiamato gli altri... dobbiamo raggiungerla...".

"So io dove è diretta... raggiungiamo i ragazzi e troviamola... subito!" esordì Ingrid; i due si fecero un cenno d'intesa e si avviarono diretti verso il castello.

Jade corse a perdifiato, attraversando innumerevoli corridoi, fino ad arrivare davanti ad un grosso portone, con mano tremante aprì ed entrò, la stanza era vuota; Jade iniziò ad attraversarla, impaurita ma decisa, lo scheletro di drago la osservava dall'alto mentre si stava dirigendo verso la piccola scalinata, all'estremità opposta della classe.

"Che succede?! Chi di voi ha chiamato?" chiese James che, insieme agli altri due, aveva raggiunto Remus e Ingrid all'entrata del castello.

"É....è per Jade!" esclamò Ingrid col fiatone, dovuto alla corsa, "lei aveva ragione.... Rooch...".

Jade iniziò a salire i primi scalini, diretta verso quella piccola porta.

"Cosa?!" ruggì Sirius furioso per ciò che Ingrid aveva rivelato; lei invitò loro a seguirla con insistenza, ed insieme iniziarono a correre per raggiungerla.

"Alohomora..." sussurrò la voce tremula di Jade, la sua bacchetta era puntata verso la serratura, questa scattò e la porta si spalancò.

Era ormai notte e la stanza era completamente immersa nel buio, Jade entrò rimanendo all'erta con la bacchetta puntata verso il nulla, "Non si vede niente..." pensò e con un colpo deciso verso l'alto esclamò "Lumos Maxima!", una luce intensa venne sprigionata e, posizionandosi sul soffitto, illuminò tutto il luogo dove non sembrava esserci nessuno a parte lei.

Jade rabbrividì e per poco la bacchetta non le cadde di mano, quella visione aveva come paralizzato ogni suo muscolo: la stanza era colma di terrificanti cimeli, corna e spine pendevano dal soffitto come macabre decorazioni, in un mobile erano adagiati lembi di pelle e squame, simili alla giacca che il professore indossava ogni giorno; le pareti invece erano interamente rivestite di foto, disegni e appunti di ogni sorta, dei fili sembravano collegare tra loro le pergamene; le foto ritraevano draghi di ogni tipo e dimensione, gli appunti sembravano scarabocchiati e alcuni erano stati rovinati, probabilmente, da incantesimi scagliati con ferocia, i disegni invece erano sicuramente il dettaglio più particolare di quelle pareti, vi erano ritratti di creature dalle sembianze semi umane e Jade notò che alcuni di essi sembravano assomigliarle, ma molto vagamente.

"Ah!" sussultò Jade, dopo essersi guardata attorno, il suo sguardo si posò sulla scrivania del professore, il suo volto venne rigato dalle lacrime: in un angolo dell'ampia scrivania, al di sopra di un piedistallo, vi era adagiata la testa di un drago dalle squame nere, i suoi piccoli occhi viola impregnati di terrore la fissavano, proprio come la prima volta.

"Incarceramus!" gridò all'improvviso una voce alle sue spalle.

Jade venne avvolta da strette funi in tutto il corpo, cadde a terra dimenandosi in preda alla rabbia, Rooch oltrepassò il suo corpo e si sedette sulla propria poltrona, osservandola compiaciuto.

"Che piacere averti qui Drakemare... non ti sembra un po' tardi per girovagare nel castello?" chiese con irritante dolcezza.

"Mi liberi! Subito!" gridò Jade furiosa.

"Che maniere... dovresti cercare di rilassarti o potresti... farti del male..." disse Rooch con voce suadente.

"Dov'è?!" chiese Jade, mentre lo fissava rabbiosa, sentì un forte calore provenire dal suo corpo, non aveva caldo ma sembrò come se lo stesse sprigionando lei stessa.

"Uh? Intendi questo?" disse Rooch con espressione innocente, mentre estraeva dalla sua giacca il medaglione, facendolo penzolare con disinvoltura.

Jade spalancò gli occhi, "Lo sapevo! Lei lo ha rubato!" esclamò.

"Credo che tu ti riferisca a Potter... e alla buona collaborazione della piccola Hooch..." rispose Rooch con arroganza.

"No! Loro non c'entrano nulla... lei ha obbligato Ingrid e ingannato James, e io me la sono pure presa con lui..." aggiunse Jade; mentre parlava, la corda iniziò ad annerirsi, producendo uno sfrigolio, non appena Jade se ne accorse, si strattonò con forza, la corda bruciata si sbriciolò, e lei riuscì a liberarsi.

La sorpresa sullo sguardo di Rooch non durò molto a lungo, "Molto brava Drakemare... a quanto pare riesci a utilizzare bene i tuoi poteri..." affermò con un ghigno.

"Non...non so di cosa stia parlando..." balbettò Jade, cercando di mantenere la calma.

"Potrai pure ingannare chi vuoi... ma non me... so cosa sei Drakemare..." disse Rooch con una piccola risata, poi guardò con malata soddisfazione la collana che teneva stretta in mano e aggiunse "E grazie a te... ora ho ciò che mi serve".

Jade, nonostante sospettasse che il professor Rooch sapesse tutto, iniziò a tremare ma cercò di fare in modo che lui non se ne rendesse conto; fece qualche lento passo in avanti verso la sua bacchetta caduta a terra.

"Ahahahah, ti sembro così sciocco?" disse divertito Rooch, prima che lei riuscisse a compiere un altro passo, lui le puntò la bacchetta contro, guardandola con fastidiosa superiorità.

"Mi ridia il medaglione, la prego..." disse Jade disperata, pur sapendo dell'inutilità di quella richiesta.

"Vedi Drakemare... in questi ultimi giorni, ho avuto la possibilità di studiarlo a fondo... come vedi ho compiuto diversi studi nella mia vita..." disse Rooch, indicandole fiero le pareti tappezzate, "fin da quando studiavo in questa stessa scuola... la mia passione verso queste creature si è intensificata anno dopo anno, ho catturato migliaia di esemplari, li ho resi miei e devo dire che alcuni di loro sono davvero utili... proprio come il tuo amichetto..." aggiunse dando alcune pacche sulla testa del drago nero.

Jade lo guardava con rabbia, il respiro iniziò ad affannarsi.

"Ma dieci anni fa... sono venuto a conoscenza di una leggenda... parlava di una specie antica quanto il nostro mondo... una specie che rappresentava l'unione tra gli umani... e i draghi... i Drakuman! Creature dagli straordinari poteri del tutto sconosciuti, creature considerate estinte centinaia e centinaia di anni fa grazie alle persecuzione da parte degli umani, ormai viste al giorno d'oggi solo come una vecchia e inutile leggenda" spiegò Rooch squadrando Jade dall'alto in basso.

"Per anni mi sono dedicato anima e corpo, alla ricerca di queste magnifiche creature, nessun libro esistente, nessuna testimonianza a riguardo, tutti mi consideravano pazzo... un mago folle alla ricerca del nulla... ma finalmente... finalmente posso dimostrare che sbagliavano... tutti loro!" la sua voce tremava dall'emozione e il suo sguardo sadico e terrificante fissava Jade, affamato di conoscenza.

"Lei non è in grado di dimostrare nulla, quella è solo una collana! E vorrei che me la ridasse in..."

"SOLO UNA COLLANA?! Tu sei così stolta da non conoscerne nemmeno il potere? Bene allora... lascia che il tuo insegnante ti mostri la verità..." aggiunse Rooch.

"Accio bacchetta!" esclamò, afferrando prontamente la bacchetta di Jade; mantenendo questa puntata su di lei, posizionò al centro del tavolo un piccolo piedistallo dove vi appoggiò il medaglione puntandoci contro la propria, le sue labbra si mossero.

"Bombarda!" la porta venne abbattuta, Sirius era sulla soglia con la bacchetta puntata verso li loro, dietro di lui c'erano anche gli altri, scossi dall'esplosione.

"Expelliarmus!" gridò Ingrid subito dopo, Rooch si parò con prontezza, evitando di essere disarmato.

"Fermi! Tutti voi! O saluterete la vostra amica..." gridò Rooch prima che avanzassero, facendo notare loro una delle due bacchette, puntata verso Jade; a quelle parole, tutti rimasero immobili sulla soglia e furiosi in volto.

"Che intenzioni hai?! Tu lurido, miserabile..." esordì Sirius.

"Dimostrare la verità, vedete... questa magica reliquia... mi ha mostrato più di quanto sperassi! In anni di ricerche ho raccolto molte informazioni ma tutte basate su teorie, dipinti riguardanti le loro forme... informazioni sui loro poteri... e sul Rito..." spiegò Rooch con orgoglio indicando nuovamente tutto ciò che aveva collezionato sulla parete.

"E così... quelli sono ritratti e disegni dei miei antenati? Fatti da coloro che ne sono entrati in contatto? Lui vuole... sapere se sono reali..."pensò Jade, osservandoli con attenzione.

"Il...Rito?" chiese James che, come gli altri, era rimasto confuso da quell'ultima parola.

"Non ascoltatelo! Bisogna toglierli quel medaglione!" esordì Jade con un gesto disperato, ricordandosi di come non aveva ancora accennato loro niente riguardo al Rito, alla sua seconda forma o al suo futuro immortale.

Sfruttando un attimo di distrazione, Ingrid riuscì in un sol colpo a disarmarlo, scagliando la bacchetta di Jade via dalle sue mani.

"Veloci! Siamo cinque contro uno!" gridò Ingrid agli altri.

"E voi pensate di avere la meglio contro di me? Che ho più anni di esperienza di voi tutti messi assieme?" esordì Rooch, scoppiando in una grassa risata.

"Ha ragione..." disse Peter, bianco in volto.

"Se non vuoi aiutarla puoi anche farti da parte Codaliscia!" tuonò James; ad un cenno di Remus, tutti e quattro iniziarono a scagliare incantesimi sul professore, lui parò ogni colpo senza particolari problemi, riuscendo poi a disarmali e ottenendo le loro bacchette.

Prima che potessero fare altro, Rooch puntò nuovamente il medaglione e in una frazione di secondo, pronunciò delle parole incomprensibili, una luce venne sprigionata dalla bacchetta, colpendo la gemma del medaglione.

Jade urlò, tormentata dal dolore, il suo corpo cadde a terra in balia di forti convulsioni, continuando a dimenarsi sofferente, le sue grida disperate inondarono tutta la stanza.

"JADE!" tuonò Sirius, correndo verso di lei; con una seconda bacchetta, Rooch lo scaraventò verso la direzione opposta.

"La smetta! Sta soffrendo!" urlò Ingrid angosciata; il professore la ignorò, il suo sguardo raccapricciante era fisso su Jade, mentre continuava a lanciare lo stesso incantesimo sulla gemma.

"Funziona! Ma Drakemare sta resistendo... si rifiuta di trasformarsi..." sussurrò Rooch, per poi guardare dietro di sé, verso una grande tenda, "A quanto pare servirà un piccolo aiuto..." disse, sembrando completamente conscio di ciò che stava facendo; con un colpo di bacchetta scagliò via la tenda, mostrando la finestra che vi era dietro.

La luna era alta in cielo, a metà del suo ciclo lunare "Mhm... non è piena... ma dovrebbe bastare" esordì Rooch, poi afferrò con prontezza il medaglione e lo rivolse, con sguardo deciso, verso la finestra. La luce della luna che inondava l'intera stanza, sembrò ritirarsi, stringersi e scagliarsi direttamente sulla gemma.

Tutti guardarono la scena confusi, mentre Sirius si era rialzato, inginocchiandosi accanto a Jade, in preda al panico; "Jade rispondimi!" disse, cercando di mantenerla ferma.

Dopo una frazione di secondo, la gemma brillò intensamente, Rooch la rivolse verso Jade e questa scagliò a sua volta una luce che la colpì in pieno petto.

Jade spalancò gli occhi e il suo corpo venne completamente ricoperto di fuoco dalle sfumature rosse e blu, Sirius si staccò da lei per colpa delle ustioni, guardandola terrorizzato.

Il fuoco intorno a lei si ampliò costringendo lui e gli altri ad allontanarsi, Jade urlò mentre il suo corpo sembrava bruciarsi; improvvisamente la coda e le corna iniziarono a fuoriuscire, seguite dalle ali, che si spalancavano lentamente mentre il resto del suo corpo completava la trasformazione.

Rooch era a bocca aperta, i suoi occhi la guardavano colmi di sadica felicità, mentre la sua risata risuonava sonoramente insieme alle urla di Jade, una risata impregnata da anni e anni di malate ricerche, di derisioni e tentativi falliti.

Le urla di Jade divennero dei ruggiti disperati, con un gesto violento delle ali, il fuoco si dissolse; Jade era in piedi con lo sguardo rivolto in basso e gli occhi chiusi, ansimando silenziosa.

"Non posso crederci... è....è meravigliosa! La creatura perfetta... l'esemplare che ho desiderato per anni...." sussurrò Rooch.

"Sirius... aspetta..." disse James con tono serio, afferrandogli il polso mentre Sirius cercava di raggiungerla, "Ramoso... lasciami" gli rispose Sirius perplesso dalla reazione del suo amico; anche Ingrid venne fermata da Remus prima di potersi avvicinare.

"Ragazzi che vi prende? È sempre lei! Cos'è, avete paura adesso?!" esordì Ingrid confusa poi, insieme a Sirius, riuscì a liberarsi dalla presa, ed entrambi si avvicinarono a lei.

"Jade...?" sussurrò Ingrid preoccupata, "Hey Jade... va tutto bene..." disse Sirius, tendendo una mano verso di lei.

Appena le fu accanto, Jade sollevò di scatto la testa, facendoli sussultare, James e gli altri rimasero paralizzati: il suo sguardo minaccioso li osservava, la bocca semi aperta mostrava i denti aguzzi e gli occhi erano totalmente bianchi e privi di pupille. Poco dopo Jade spalancò le ali ed emise un forte ruggito, facendoli indietreggiare.

"Funziona! Chi possiede il medaglione controlla il Drakuman... ora lei... è di mia proprietà..." spiegò Rooch estasiato.

"No..." sussurrò Sirius scuotendo la testa, incredulo.

"Drakemare...attacca..." ghignò Rooch.

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