Capitolo 19 -Thestral-
"Ah quindi anche a te piace volare?" chiese James curioso, quando Ingrid rivelò loro che il volo, era una delle sue più grandi passioni.
Era ormai aprile, gli esami si stavano avvicinando sempre di più, questo però non poté impedire a lei e i Malandrini di passare un tranquillo pomeriggio accanto a lago, per poter avere qualche meritata distrazione dall' intenso studio.
"Si adoro volare, ogni estate mi alleno con la scopa" rispose Ingrid.
"Beh è fantastico! Quindi ti piace anche il Quidditch?" le chiese Jade esaltata.
"Certo, lo amo! Mi sarebbe sempre piaciuto giocarci..." le rispose.
"Ma allora perché non fai le selezioni l'anno prossimo? Sono sicura che ti prenderebbero immediatamente!" la incoraggiò Jade.
"Tu dici? Io non penso di essere così brava..." disse Ingrid timidamente, "Ah non dire sciocchezze! Non ascoltatela, lei è una forza della natura quando è in groppa ad una scopa" intervenne Remus con sguardo indeciso.
"Davvero? E che ruolo ti piacerebbe giocare?" chiese Sirius curioso.
"Beh mi piacciono un po' tutti ma... il ruolo del Cercatore è decisamente il mio preferito!" disse Ingrid esaltata.
"Bene! Finalmente una buona avversaria! Il mese scorso abbiamo battuto i Corvonero dopo neanche venti minuti dall'inizio della partita..." disse James con energia e orgoglio.
"Si lo so..." rispose Ingrid con un sussurro.
Jade notò l'incertezza nei suoi occhi e con una mano sulla sua spalla enunciò "Allora vorrà dire che Ingrid farà le selezioni! E dopo che verrà presa, tu caro Ramoso dovrai metterci il triplo dell'impegno per provare a starle dietro!" concluse con una risata.
"Certo! Non vedo l'ora!" disse James e con sguardo deciso, tese una mano verso Ingrid che, con riluttanza la strinse. "Non appena passerai le selezioni, ci troveremo in campo. Dovremmo metterci tutto noi stessi!" aggiunse James, Ingrid annuì con un sorriso.
"Sai cosa Jade, forse anche tu dovresti imparare a volare" le disse James, "Ma io sono già brava con la scopa, o almeno... abbastanza" disse Jade con una risatina imbarazzata.
"No no hahahaha, intendevo... con le tue ali" aggiunse James con un sussurro, "Cosa?! Ma se non riesco nemmeno a muoverle..." gli rispose Jade guardando in basso, con volto triste.
"Forse ha ragione" disse Peter " Forse non è una buona idea...".
Sirius si avvicinò a Jade, appoggiando entrambe le mani sulle sue spalle "Hey, tu ci hai tanto aiutato con i nostri Animagus, ora noi ricambieremo il favore" disse con un sorriso, poi aggiunse "Ti aiuteremo noi! Così forse in questo modo, riuscirai a controllare di più le tue trasformazioni".
Jade alzò di poco lo sguardo, ora pensieroso ed indeciso. "Mhm... allora facciamo così, noi due faremo un patto" aggiunse Sirius con una risata e Jade lo guardò confusa.
"Se tu provi ad imparare a volare, io ti prometto che ci proverò anch'io con la scopa, con tutte le mie forze!" spiegò Sirius sorridendole, "Così potremo volare tutti assieme" aggiunse.
Dopo qualche secondo di silenzio, Jade sorrise ed annuì "Va bene, ci sto!" disse ridendo felice.
"Bene vuol dire che tutti avremo dei grandi obiettivi per il prossimo anno!" disse Ingrid felice, "A questo proposito... voi come siete messi con i vostri Animagus?".
"Non ci manca molto in realtà, ormai riusciamo quasi a trasmutarci del tutto!" spiegò James orgoglioso e risistemandosi i capelli.
"Si ma dovrete imparare a farlo senza bacchetta" aggiunse Remus, "Già è vero" disse James con un sospiro.
"Beh ora come ora, dovremmo concentrarci più sugli esami, ormai manca davvero poco..." disse Jade preoccupata.
"Ah perché me lo hai fatto ricordare..." disse Peter con espressione nervosa, tutti scoppiarono in una risata.
Fu un mese molto intenso, verso fine Aprile fu richiesto ad ogni studente del secondo anno quali materie facoltative si volessero aggiungere o continuare a studiare, potendo scegliere fino a due opzioni. Jade e gli altri scelsero Cura delle Creature magiche e Divinazione, quest'ultima era una novità per loro, ma sembrava affascinarli molto di più rispetto a materie come Aritmanzia e Antiche Rune.
Mancavano pochi giorni agli esami, Ingrid e Jade stavano ripassando gli ultimi argomenti, nella tranquillità del lago, dopo un po' decisero di fare una piccola pausa.
"Sai Ingrid, io non te l'ho mai chiesto, non volevo metterti a disagio..." disse Jade incerta.
"Non preoccuparti, chiedimi quello che vuoi" le disse Ingrid con un sorriso sincero.
"Non abbiamo mai parlato delle nostre famiglie, io v...volevo chiederti se anche i tuoi genitori sono..." chiese Jade con timidezza.
"Se sono dei licantropi?" intuì Ingrid, Jade annuì in silenzio. "In realtà non lo so... mio padre è un mago e di quello ne sono sicura, mentre per mia madre..." per qualche secondo rimase in silenzio, Jade la osservò attenta.
"Mia madre... è morta quando ero davvero molto piccola, davanti ai miei occhi... non so come sia morta, ne se fosse una strega o un licantropo... mio padre non ne parla mai..." concluse cercando di trattenere le lacrime e guardando verso il basso.
Jade la guardò ad occhi spalancati, non immaginava che anche Ingrid sia dovuta crescere senza una madre, proprio come lei.
Dopo qualche secondo, Jade la abbracciò all' improvviso stringendola forte, Ingrid ne rimase sorpresa.
"Non sai quanto possa capirti..." le sussurrò Jade, mentre qualche lacrima iniziava a rigarle il volto, "anch'io non ho mai conosciuto mia madre, non so nemmeno come sia fatta...".
Il loro abbraccio si sciolse e le due si guardarono.
"D...davvero?" chiese Ingrid stupita.
"Si... mio zio non vuole raccontarmi cosa le sia successo, e il Ministero mi ha affidato a mio padre... Lui è un babbano, non sapeva nemmeno della mia esistenza... e nemmeno gliene importa..." spiegò Jade con rammarico, Ingrid parve diventare pensierosa.
"Quindi non ti ricordi davvero niente di lei?" le chiese curiosa.
"N..no" disse Jade, ma all' improvviso qualcosa le scorse nella mente, "Io... io ricordo solo... la sua voce... non so cosa mi dicesse, ma qualche volta..." iniziò, appoggiando la mano sul proprio petto, poco dopo estrasse il medaglione dalla maglietta, "Qualche volta mi sembra ancora di sentirla" disse con un sussurro, osservando il medaglione.
"Questo... questo te lo ha dato lei?" chiese Ingrid ispezionando il medaglione incantata, Jade annuì, "È davvero bellissimo", entrambe sorrisero.
"Aspetta un secondo!" disse Ingrid all' improvviso e, alzandosi di scatto afferrò il polso di Jade tirandola a sé, "Cosa c'è?" chiese Jade confusa.
"Devo farti vedere una cosa!" disse Ingrid estasiata.
La portò con sé, facendole attraversare gli immensi giardini, fino ad arrivare ad una delle entrate per la Foresta Proibita, sotto lo sguardo confuso di Jade, le due entrarono e dopo qualche passo, arrivarono in una piccola radura.
"Perché mi hai portata qui?" chiese Jade curiosa, guardandosi attorno.
"Io vengo qui molto spesso, quando voglio stare un po' da sola, voglio verificare una cosa..." le disse Ingrid, scrutando Jade con espressione incuriosita.
Jade era ancora confusa, iniziò a guardarsi attorno, quando ad un certo punto sentì un fruscio tra gli alberi, il rumore si stava avvicinando sempre di più, ma davanti a lei non c'era assolutamente nulla.
Mentre Ingrid continuava a guardare la scena molto attentamente, Jade senza accorgersene, iniziò ad avvicinarsi verso quel rumore, dopo qualche passo si bloccò, davanti a lei sentiva come se ci fosse una sorta di presenza.
Le venne spontaneo tendere lentamente la propria mano, verso quel rumore, sembrava una specie di respiro. Poco dopo la sua mano urtò delicatamente qualcosa, e all' improvviso, dove prima c'era solo il nulla, apparve una strana creatura.
Jade spalancò gli occhi; la creatura era simile ad un cavallo alato ma era molto più particolare, completamente nera e talmente gracile da sembrare un scheletro, le ali erano simili a quelle di Jade ma molto più sottili, le orbite degli occhi completamente vuote. Sebbene Jade ne rimase sconvolta, continuò ad accarezzargli il muso, la creatura sembrava del tutto innocua.
"Allora li vedi anche tu!" disse Ingrid felice.
"Cosa... cosa sono?" chiese Jade curiosa, mentre altre creature simili a quella si stavano avvicinando cautamente.
"Sono dei Thestral, creature magiche simili a cavalli alati, sono loro a tirare le carrozze che usiamo ad ogni inizio anno, ma non tutti sono in grado di vederli" le spiegò Ingrid accarezzando un altro Thestral.
"E perché?" chiese Jade, siccome neppure lei, fino a quel momento, li aveva mai notati.
"Perché solo chi ha visto la morte ne è in grado... io ho sempre potuto vederli" spiegò Ingrid seria.
"Ma io no" disse Jade osservando la creatura, "Forse aver ripensato alla morte di mia madre... ero troppo piccola ma..." iniziò senza riuscire a concludere la frase.
"Comunque sono davvero bellissimi" disse Jade all' improvviso per cambiare discorso.
"Già ma non tutti la pensano come noi... tutti li temono per la loro storia... ma in realtà non sono in grado di fare del male a nessuno, sono solo diversi..." le disse Ingrid.
"Diversi..." ripeté Jade pensando a loro due, anche loro erano temute per le loro diversità, poiché le persone riuscivano a fermarsi alla sola apparenza.
Le dueragazze passarono quasi l'intero pomeriggio in compagnia dei Thestral, per poitornare in Sala Grande all' ora di cena.
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