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54.

<<È ora di scoprire cosa ti succede Harper>> dice Klaus chiudendo la porta
<<Klaus sono io quella bambina.. la strega vampiro.. sono io.>> dico mentre i miei occhi si riempiono di lacrime <<Non mi sono mai spiegata come io sia diventata un vampiro.. allo scoccare della mezzanotte del mio diciottesimo compleanno c'è stata la trasformazione. Non sono mai morta. Nessuno mi ha mai dato del sangue di vampiro, ma il giorno dopo mi sono ritrovata a bere dalla vena di un uomo. Lo sono diventata e basta.>> una lacrima riga la mia guancia
<<Ricordi di avere quella cassa?>> mi chiede Klaus sedendosi accanto a me
<<Si.. è a casa>> dico asciugando le lacrime
<<Bene.. questo vuol dire che faremo un viaggio a Mystic Falls>>
Mystic Falls.
Quanto tempo è passato dall'ultima volta?
Ci sono giorni che mi sembrano essere lunghissimi ed eterni, altri che volano.
Mi toccherà risfogliare le pagine del passato.
Vado in camera a preparare una borsa con il minimo indispensabile, non credo staremo lì per molto.

<<Ah Kol.. direi che la bravata che hai fatto in questi giorni non ci voleva proprio con tutto questo che sta succedendo. Come farai a dire ad Harper che l'hai tradita?>>
<<Che?>> esclamo entrando in cucina e lanciando la borsa sul tavolo
I due fratelli si voltano verso di me.
<<No Harper. Posso spiegarti..>> dice Kol ma è troppo tardi io sono già fuori in lacrime.
<<Harper, per favore>> dice avvicinadosi
<<È vero? È vero quello che ha detto Klaus?>>
<<Si..>> sussurra Kol con la testa bassa
<<Perché Kol? Perché? Dopo tutto quello che abbiamo condiviso. Dopo tutto quello che mi hai detto. 'Il più a lungo possibile'. Mi prendi in giro?>> dico piangendo <<Non voglio più vederti. Davvero. Non avresti dovuto farlo.>> dico e ritorno dentro asciugando le lacrime
<<Possiamo partire>> dico a Klaus prendendo la borsa
Lui non dice nulla e mi accompagna all'auto.
Accende il motore e partiamo.
Anche questa volta, appena mi lascio andare vengo pugnalata. Come è successo con Damon ora anche con Kol.
Dovrei smetterla.

<<H-Harper..>> dice Damon aprendomi la porta
<<Damon>> sorrido e mi abbraccia
Entro in casa e lui sta per chiudere la porta.
<<No aspetta..>> dico ed entra Klaus
<<Che piacere rivederti, Damon>> sorride solo come lui sa fare e a me scappa una risata
<<Klaus..>> sospira Damon alzando gli occhi al cielo <<A cosa si deve questa visita?>> mi chiede
<<Devo prendere una cassa>>
<<Una cassa?>> mi chiede Damon seguendomi.
Arrivo davanti alla porta di quella che era la mia stanza, la apro.
Tutto è uguale.
Guardo il letto: è ancora un po' stropicciato e il cuscino è messo male, proprio come l'avevo lasciato.
<<L'unico ad esserci entrato sono stato io ma non ho toccato nulla. Appena vorrai tornare troverai tutto come prima.>> dice guardandomi negli occhi
<<Nulla è come prima qui... né io, né tu.. nulla>> sospiro
<<Hai ragione, forse io sono diverso, forse anche tu. Evidentemente la situazione in questa casa, in questa città, è diversa. Ma questa resta sempre casa tua Harper.. e io sono pur sempre il tuo fratello maggiore>>
<<È proprio questo che è diverso>> sospiro iniziando a cercare nell'armadio
Damon continua a fissarmi senza capire.
L'ho trovata.
È proprio come me la ricordavo.
Una vecchia cassa con sopra inciso il mio nome e che non si apre
<<E questa da dove esce?>> mi chiede Damon vedendo tra le mie mani questa cassa
<<Dentro questa cassa c'è il perché tutto è diverso..>>
Senza continuare a capire Damon mi segue fino a giù dove c'è Klaus che mi aspetta.
Poggio la cassa sul tavolo del salone.
<<Bene. Possiamo andare>> dice Klaus
<<Harper!>> esclama Elena entrando
<<Elena!>> corro ad abbracciarla <<Ma i tuoi capelli!>> esclamo guardandola.
Ha una ciocca fucsia.
<<Lunghissima storia.>> esclama Damon
<<Ci sono troppe cose che devo raccontarti>> ridacchia la ragazza <<Klaus>> sospira al vedere l'originale
<<Ho avuto la stessa reazione>> dice Damon e io rido
<<Elena. Che piacere rivederti>> sorride Klaus
<<Non per me>> dice Elena fredda
<<Possiamo andare cara Harper?>> mi chiede Klaus
<<No.. stiamo qui>> dico prendendo la cassa e sedendomi su un divano
<<Come vuoi>> dice Klaus sedendosi accanto a me
<<Che cos'è questa?>> chiede Elena
<<È quello che sto cercando di capire da vari minuti>> esclama Damon sedendosi sul divano difronte
<<È chiusa con un incantesimo>> dico guardando Klaus
<<Sei capace di scioglierlo?>> chiede Klaus
Sospiro.
Non credo proprio.
Osservo la cassa.
Tocco tutta la sua superficie sperando ci sia qualcosa che mi possa aiutare.
Elena mi si avvicina.
<<Aspetta..>> dice e tocca la piccola targhetta in legno dove è inciso il mio nome
La targhetta si sposta.
C'è un foglio.
<<È questo..>> sussurro
Apro il foglio.
<<Non so in che lingua sia..>> esclamo dopo aver osservato a lungo il contenuto del foglio
<<Io si..>> dice Klaus

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