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37.

Kol non mi ha mai più calcolata dopo quel pomeriggio e pochi giorni dopo il suo 'risveglio', Klaus decide di riunire tutta la famiglia, compresa la mamma che in realtà non era morta..
Il che mi porterebbe a molte domande ma ormai ho capito che in tutte queste cose la scienza e la ragione non c'entrano nulla.
Klaus organizza una festa in onore della loro famiglia che si terrà nella nostra enorme casa.. nostra.. si... nostra..
Decido di uscire per comprare un vestito da mettere per l'occasione, arrivo davanti ad un negozio e inizio ad osservare la vetrina
<<Questo negozio non fa per te!>>
Mi giro di colpo.
Kol.
<<Ma tu cosa ci fai qui?>>
Ignora la mia domanda.
<<Andiamo! Ti porto io in un negozio adatto>>
Senza che io possa dire nulla, mi trascina in un negozio non molto distante da dove eravamo.
<<Qui possiamo entrare>> dice facendomi strada
Senza che io apra bocca dice ad una ragazza di portarmi dei vestiti.
<<Non mi hai ancora detto per quale ragione sei qui>>
<<Credo di capirne molto più di te per quanto riguarda i vestiti che si indossano alle feste dei Mikaelson>> dice e mi fa entrare nel camerino.
Inizia a passarmi vestiti.
Ho perso il conto di quanti vestiti ho provato, ma alla fine siamo riusciti a trovarne uno: verde acqua, di velo, molto molto semplice ma devo dire che mi piace e anche molto.
Usciamo dal negozio e Kol mi trascina in una tavola calda.
<<Perché siamo qui?>> chiedo
<<È ora di cena e quindi ceniamo?>>
Quanto è strano questo ragazzo?
Tutto il pomeriggio non ho aperto bocca.
E diciamo che anche lui ha parlato ben poco, aveva già deciso tutto, o forse no, ma sembrava così.
Ordiniamo da mangiare e lui è molto silenzioso.
<<Non mi piacciono le persone che non parlano>> dico
<<A me non piacciono le persone che non mi dicono il loro nome>> mi sfida.
<<Tutto questo è solo perché non conosci il mio nome?>> ridacchio
<<Dimmelo e lo scoprirai..>>
Arrivano i piatti e ritorno in silenzio.
<<Harper...>> dico
<<Cosa?>>
<<Il mio nome.. il mio nome è Harper>>
<<Harper>> sorride
Il suo sorriso.
<<Pensavo non me lo avresti mai detto>> ridacchia
Sorrido.
La serata passa tra uno sguardo e l'altro, tra piccole frasi accompagnate da piccoli sorrisi.
Tutto molto strano.
Molto.

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