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Capitolo 84 - Chiave

Harper
Emachiele:”Saranno un maschio e una femmina. Congratulazioni ragazzi.”
Sorride Emachiele.
Guardo entusiasta Seraphine e Hayden, contentissimi per la scoperta del sesso dei loro due gemelli. Mi sciolgo per un istante in quel momento di gioia per la coppia, anche se Hayden ha una reazione veramente moderata, a differenza della mia amica che si trova al settimo cielo. In questo periodo di guerra un po' d'amore è sempre qualcosa di buono e positivo, anche se si tratta di noi Demoni.
Seraphine:”Ho già in mente i nomi!”
Ridacchia la ragazza, entusiasta.
Hayden:”Ho paura.”
Hayden non sembra tanto fiducioso, ma sotto i baffi si cela l'ombra di un sorriso.
Emachiele:”Ragazzi, sono contento per voi, ma posso permettermi di rubare la Regina per qualche istante?”
Domanda Emachiele con una cordialità che non ho mai conosciuto.
Lui e i suoi cambi radicali di personalità… mi domando come faccia a reggere lo stress.
Seraphine:”Ma si, tanto Harper è salva finchè non riesce a salvare il mondo, dopodiché potrò lamentarmi di quanto mi ignora essendo Regina.”
Sorride la mia amica, facendo sorridere anche me.
Saluto entrambi e io ed Emachiele usciamo della stanza, dirigendoci in silenzio nel mio studio. Una volta arrivati mi siedo dietro alla mia scrivania e poggio i gomiti sui braccioli della grande poltrona.
Harper:”Nuovo accessorio?”
Domando, notando sul suo collo qualcosa di nuovo.
Emachiele:”Un regalo di un'amica.”
Giocherella con quella che sembra una piuma di un nero molto scuro, differente dal tipico colore che hanno i Demoni comuni, che è di qualche tono più chiaro, ma non così tanto da sembrare grigio.
Harper:”Pare che tu abbia amici potenti.”
Alzo un sopracciglio.
Emachiele:”Che ci vuoi fare…”
Alza le spalle.
Emachiele:”Essere l'unico ibrido ad essere in vita, il Sommo Chiaroveggente e il portatore della Parola di Dio… beh, ha il suo fascino.”
Si passa una mano tra i capelli, simulando l'ombra di un sorriso malizioso.
Harper:”Allora anziché farmi perdere tempo perché non chiedi a questi amici di darci una mano? Non mi dispiacerebbe averne giusto un po' anche da chi pare far parte dei Quattro Cavalieri dell'Apocalisse.”
Alzo gli occhi verso il cielo, sbuffando.
Emachiele:”Equilibrio, mia cara Harper, ricorda. E… beh, non è esattamente uno dei Cavalieri.”
Spiega, facendomi imprecare sul fatto che devo vedermela da sola anche quando il problema non è solo il mio.
Emachiele:”Calmati, tsunami, sono qui per dirti che il tempo stringe e tu continui a non capirci un emerito… niente, sul da farsi.”
Harper:”Ma grazie genio, lo so benissimo anche da sola, emerito idiota portatore di ansia. Tra te e Lucifer non saprei chi è più misterioso, che per l'amor del Cielo, è un lato intrigante in un uomo ma dopo un po' fai l'abitudine e ti rompi.”
Commento, facendolo sorridere.
Emachiele:”Comunque sia ti volevo avvertire che io molto probabilmente non farò parte della battaglia.”
Abbassa la testa, sconfitto.
Harper:”Cosa?! Emachiele, ma perché? Tu sei uno dei pochi che ha dei poteri nettamente maggiori alla media e se usati a dovere potresti aiutarci molto!”
Sbotto.
Harper:”Insomma! È anche la tua battaglia. Non comprometti i due Mondi se entrambi combattono la stessa cosa.”
Alzo la voce, contrariata.
Se Emachiele non dovesse far parte della battaglia mi sentirei ufficialmente la sola a combattere, e certo, ci saranno anche Demoni e Angeli al mio fianco, ma senza Lucifer e Michele non abbiamo speranza alcuna, con Ema avremo potuto prendere più tempo.
Emachiele:”Mi dispiace Harper. Ordini del Capo…non vedo la battaglia.”
Harper:”Allora… può essere che non si farà?”
Domando, speranzosa.
Emachiele:”Impossibile, è stata scritta dall'inizio dei tempi, vigono una decina di profezie in merito. Sarò io a non esserci.”
Abbassa il capo, affranto.
Rimaniamo in silenzio tra i pensieri. Ultimamente capita spesso, qualcuno dice qualcosa che contrasta in modo perfetto con le mie idee o soluzioni e poi io non ho più il coraggio di rispondere, facendo in modo che nessuno parli più. Ma ormai tutto quello che si dice sono parole buttate al vento, ormai la speranza, la minima speranza di un qualcosa che possa anche solo minimamente cambiare, sta svanendo assieme al tempo che continua inesorabilmente a ticchettare, ignobile. Poi m'illumino.
Harper:”Lucifer nel contatto mi ha detto di una chiave. Verso la fine ha detto qualcos'altro, ma c’è qualcosa che mi impedisce di ricordarlo. Un qualcosa tipo: “Tue con mie” oppure “Prendi ma tue”. Tutto molto confuso, insomma.”
Emachiele sentendo quelle parole fa qualcosa che non mi sarei mai aspettata. Si infuria talmente tanto che tira un pugno allo cupo, crepandolo. Il viso è cruciato della rabbia, un sentimento che pare portarsi in petto da una vita. Mi alzo di scatto, guardandolo incredula.
Harper:”Ma che succede?!”
Sbotto.
Emachiele:”Succede che non capisco perché Lui ti stia sottoponendo a tutto questo!”
Urla, arrabbiato. 
Harper:”Il Padre?!”
Domando, allibita.
Emachiele:”Si! Sarebbe un concetto molto semplice, qualcosa che risparmierebbe tantissimo e tantissimi. Tutto questo perché?! Perché proprio a te?!”
Continua ad alzare il tono di voce, sembrando straziato.
Mi siedo, realizzando ciò che mi sta dicendo. In pratica è stato l'Altissimo a confondere ciò che ha detto Lucifer, in modo tale che io non capissi. Ma perché?! Lui non ha controllo su Demangelus e su cosa potrebbe fare, Lui effettivamente non sa se distruggerà il Tutto, perché rischiare così tanto?! Mettendomi un puzzle a metà tra le mani, sperando che io dal nulla trovo i tasselli.
Harper:”Non ci posso credere…”
Sussurro.
Emachiele:”Harper… se ti dovesse accadere qualcosa io non saprei come perdonarmelo.”
Ringhia tra i denti.
Harper:”Tu lo sai cosa ci vuole.”
Bisbiglio ,assottigliando il mio sguardo.
Emachiele:”Mi pare ovvio.”
Increspa le labbra, come se quell'informazione così da me ambita, lo ripugnasse.
Sbuffo sonoramente, consapevole del fatto che se anche dovessi insistere, convincendolo, l'Altissimo a costo di non farglielo dire lo fulminerebbe all'istante.
Harper:”Ma perché non fuggi…”
Sussurro, guardandolo rammaricata.
Far finta di nulla è impossibile anche per una come me, che cerca in tutti i modi di scansare i problemi futili. Come se mi fossi dimenticata che il cuore di Emachiele è stato da sempre rivolto nei miei confronti. Una delle punizioni più crudeli che Dio gli avesse mai potuto dare, solo perché nato per mano di un sacrilegio vietatissimo: ha creduto da sempre che io fossi destinata a lui, lo vedeva nelle sue visioni e il destino era stato scritto, quando poi, un giorno, a quanto pare tutto è cambiato. Io sono stata legata a Lucifer e lui mi ha vista letteralmente scivolargli dalle dita. Un amore che lo tormenta, una congiura che continua a logorarlo dall'interno. Come vorrei che tutto questo dolore che prova si placasse all'istante, e anche se non sono colpevole di niente, mi sento come se fossi l’assassino del suo cuore.
Emachiele:”Fuggire? E come potrei.”
Chiude gli occhi, come se reprimesse un dolore lancinante. Quando li riapre un occhio è di un azzurro potente, candido, mentre l'altro coperti interamente di nero.
Emachiele:”Guardami. Sono contro natura, sono legato ad un ruolo che non ho mai scelto, ignaro di quello che mi potrà succedere ma sicuro della fine di ognuno di noi, tranne alcuni casi. Potessi fuggire lo farei anche adesso, ma quello che mi ha sempre spinto a restare è la donna che mi è stata sottratta.”
Harper:”Mi dispiace…”
Sussurro, non sapendo cosa dire.
Emachiele:”La colpa non è mai stata tua, nemmeno di Lucifer, ma dell'amore che prova l'Altissimo nei confronti del suo Primo Essere, il Figlio dell'Aurora, il Portatore di Luce e tanti altri soprannomi.”
Harper:”Se Lucifer fosse stato qui ti avrebbe insultato in otto lingue diverse, forse.”
Ridacchio.
Emachiele:”Anche lui ama immediatamente suo Padre, ma non ha mai digerito il fatto che ha preferito il genere umano a lui, e qui si può conoscere quanto forte e potente può essere l'orgoglio. Lucifer cela tanti di quei segreti che nemmeno lui conosce appieno, troppo arrabbiato per riconoscerlo.”
Confessa.
Harper:”Ammetto che a questo non c'ero mai arrivata.”
Lo guardo quasi sbalordita.
Emachiele:”Il Diavolo è un abile giocatore di carte false, l'unica che è stata capace di smascherarlo però sei tu. Sono sicuro che l'Altissimo ha pensato bene a tutto, se solo sapessi il marchingegno che c'è dietro.”
Si passa una mano tra i capelli, facendo tornare i suoi occhi normali, di un nero profondo, che non fa distinguere la pupilla dall’iride.
Harper:”E adesso non voglio nemmeno saperlo. Devo cercare questa stupida chiave.”
Confesso, facendo sprofondare il viso tra le mani.
Sento dei passi, quando apro gli occhi il viso di Emachiele è vicino al mio, vicinissimo. È seduto sulla scrivania in modo scomposto, mi fissa coi suoi occhi neri lucenti e grandi. Annusa un poco l’aria.
Puzzo?
Emachiele:”Di cosa ti stai nutrendo ultimamente?”
Domanda, facendomi sobbalzare.
Ma che c'entra?
Harper:”Beh… sangue dalle riserve… alle volte digiuno per giorni, dipende.”
Rispondo, balbettando un poco.
Emachiele:”Ti stai indebolendo, di questo passo quanto arriverà Demangelus sarai una mezza bagnata. Inoltre hai ancora i residui del Diamante Infuocato.”
Constata, facendomi alzare un sopracciglio.
Harper:”Me la cavo benissimo, infondo ho il sangue di Lucifer dentro di me, no?”
Faccio risoluta, facendolo sbuffare.
Emachiele:”Certo che non sai proprio nulla. Hai il sangue di Lucifer, si, ma non sei Lucifer. Gli Inferi sono concepiti dalla rabbia e dalla distruzione, la stessa che se mal equilibrata nel tuo corpo ti porta a valere meno di zero. La moglie del Re a maggiore di logica dovrebbe bere il suo sangue, ma nessuno aveva previsto questo.”
Spiega, crucciando le sopracciglia.
Harper:”Non posso bere il sangue di Lucifer. Rischierei di farlo ricadere nuovamente in coma.”
Emachiele:”Il suo no, ma il mio si.”
Assume un sorrisino consapevole.
Cosa?!

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