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Capitolo 81 - Il Bacio Divino

Harper
Belial:”Cosa hai fatto?!”
Belial mi sbotta contro, mentre Apollion pare stia quasi per svenire, di fatto si porta una mano sulla fronte e si accomoda sulla poltrona.
Michele:”Harper questo è… non riesco nemmeno a descrivere cos'è.”
Sbotta anche Michele, soprappensiero. Non mi guarda nemmeno in faccia, cammina avanti e indietro al centro della stanza.
Apollion:”Tu hai la minima idea di cosa potrebbe comportare?! Lucifer è forte, se perde la pazienza e rompe i sigilli possiamo dire addio ad ogni cosa.”
Sbotta quello più saggio tra i consiglieri, nonché quello più severo.
Al mio silenzio, tutti mi guardano e posso vedere Apollion che prende fiato, per aggiungere qualcos'altro, ma quando mi vede suppongo che le parole gli muoiano in gola, facendogli contrarre la mascella. L'espressione che ho assunto l'ho spudoratamente copiata da Lucifer, quando alle riunioni nessuno era pienamente d'accordo con lui. Ho imparato che, se usato nella maniera corretta, è come se permessi il tasto muto. Eh già, perché silenzio va a braccetto con timore.
Harper:”Ho avuto modo di parlare con il Re e ho notato il suo stato instabile. Cambia idea su chi lo circonda in modo repentino e assolutamente preoccupante. Infondo, l'avete sentito tutti, Michele tu non c'eri, quando ha detto che di questo posto non gliene frega niente. Ah, e inoltre, Apollion caro.”
Vedo il Demone alzare un sopracciglio seguendo con lo sguardo la mia mano che si infila nello scollo del mio abito, cacciando fuori l'anello. Sgrana gli occhi, ma non gli do nemmeno il tempo di aprire bocca.
Harper:”Lo aveva il Re in persona. Glielo misi io quando era in coma, per richiesta sua in un sogno che feci tempo fa. Ebbene, aveva questo per tutto il tempo, ed ecco spiegato il motivo dei suoi strani comportamenti e spostamenti nel Castello non possibili se non si ha una parte di esso. E si, mi sono documentata, questo anello consente di spostarsi per le mura, guardare tutto quello che succede negli Inferi e se si diventa abbastanza bravi, può uccidere secondo il nostro volere, anche se si tratta di legioni di demoni soldato. So anche che crea dipendenza e che porta all'autodistruzione se lo si indossa per un tempo troppo prolungato. Lo consegno a voi, di fatto.”
Lo faccio passare sulla scrivania del mio studio.
Apollion guarda l'oggetto con occhi vacui. Posso notare la grandissima lotta interiore che sta prendendo piede in sé stesso; per quanto possa amare Lucifer in modo talmente incondizionato da essergli leale in qualsiasi forma egli possa stare, ama anche la sua nuova famiglia, un amore che non aveva mai provato e che sono certa gli dia la più completa pienezza interiore, cosa veramente rara per i demoni. In pochi sanno che, i Demoni sono più simili agli umani di quanto loro stessi siano mai pronti ad ammettere. La punizione di Dio per coloro che disprezza il suo Capolavoro fu quella di renderli quasi simili. Lucifer però, colmo di un odio a trecentosessanta gradi impose, sin dal principio, pratiche dolorose che reprimessero tali futili debolezze, come Lui stesso citava nell'antico diario che ho letto giusto ieri sera. Il Re ne ha scritti centinaia e mi sono ripromessa di leggerli tutti. Le parole di Raymond sulle pratiche che infliggevano ai Demoni mi avevano colpita, così ho voluto fare ricerche e… Dio solo sa quante verità ci sono in quei diari.
Apollion:”Capisco.”
Afferma semplicemente il Demone, distogliendo lo sguardo dall'anello e fissando un punto indefinito del pavimento.
Belial:”Te l'avevo detto.”
Proferisce finalmente parola Belial, in piedi e poggiato con la schiena su di una antica libreria.
Belial:”Le notti passate a parlare con lui… te l'avevo detto, ma sei troppo legato a ciò che ormai non c'è più.”
Le sue parole risultano come macigni anche per me a cui non sono rivolte.
Belial:”Colui a cui abbiamo dedicato l'esistenza è ridotto ad un cumulo di caos interiore, che se scatenato…”
Fa una leggera pausa, pesando le parole che sta per dire.
Belial:”Preferirei morire per mano di Demangelus, piuttosto.”
Ognuno tace a quelle parole così vere, dette proprio dal più imprevedibile dei Consiglieri. Belial: un tempo il più temuto, il più sanguinario. Adesso noto come lotta contro la sua natura ogni giorno, distaccandosi da ciò che era, ma il suo essere vive in lui, esamine, e solo ora, come una stupida, mi accorgo di quanto cervello si addentra nel cranio di colui che più avrei sottovalutato.
Michele:”Il tempo stringe.”
Afferma Michele, dopo poco,
Michele:”Non scordiamoci le priorità. Se al momento non c'è un modo specifico per far tornare di nuovo in noi me e Lucifer, allora tanto vale impegnarsi per trovare un altro metodo.”
Belial:”La Corona di Venere è l'unica speranza. Come puoi solo pensare, minimamente, di fronteggiarlo quando in lui regna il tuo dolore e quello di Lucifer?!”
Gli sbotta contro Belial.
Michele:”Vedi altra scelta?”
Risponde però lui, in modo calmo.
Harper:” Potremmo rallentarlo… questo si. Se solo ne sapessimo un po' di più. Non sappiamo nemmeno cosa sia in realtà, per quanto ne sappiamo è una creatura nata da delle essenze di Michele e Lucifer, non è nemmeno un vero e proprio ibrido.”
Sbuffo, non sopportando l'idea che ci sfuggano dei particolari essenziali.
Ad un tratto Apollion soffoca una risata, che però fatica a trattenere, costringendosi a portare il pugno davanti alla bocca. Tutti lo guardiamo storditi e straniti: Cosa c'è da ridere?!
Apollion:”Beh… dovete ammettere che è come se avessimo a che fare con il figlio di Michele e Lucifer, infondo proviene da loro.”
E scoppia definitivamente a ridere.
Michele:”Che… cosa… macabra…”
Michele rabbrividire.
Scoppiamo tutti in una grossa risata, smorzando la tensione e la serietà che ormai vige su di noi come un Angelo Custode.
Lucifer:”Mio padre crede di avermi fermato, ma ha solo alimentato la rabbia e il disprezzo che mi ha portato ad essere ciò che sono oggi. Queste ali iniziano a ripudiarmi, simbolo della mia unica parte che ha il solo scopo di far poggiare ancora la mia amatissima Corona sul mio corpo. Ella è ancora mia, per diritto, e nessuno la può indossare e se questo accadrà, ebbene, guerra e sofferenze spetteranno ai Cieli. E chi mai oserà poggiarla sul suo capo, chiunque esso sia, soccomberà alla mia ineguagliabile ira. Ho scoperto che se mai dovessi togliere le ali, esse non comporteranno alcun rischio alla Corona e sono più vicino che mai a compiere il doloroso atto, nutrendomi di esso è ripudiando ciò che ero, perché questo è ciò che sono. Pian piano sto scoprendo la brama che provo nei dolci peccati della carne e del sangue, ne voglio sempre di più, sempre più dolori negli occhi delle mie vittime; vittime che lodano questo onore nell’essere scelte. Lussuria: ecco il nome che voglio dare a questa sensazione che mi soddisfa sin dentro alle ossa.”
I diari che solo ieri ho scoperto su Lucifer sono meravigliosi, aprono parametri di lui che… si, sapevo già, ma visti dal suo punto di vista sono molto più intriganti. Raccontano tutto come stanno e… mi aiutano a combattere contro la voglia di andare a trovarlo. Ho deciso che per non farlo sentire solo manderò da lui Michele e talvolta i Consiglieri, ma questo avverrà solo quando saranno più tranquilli, essendo troppo provati dalle sue condizioni. Certo, l'Arcangelo non è di certo da meno, lui soffre in maniera nettamente amplificata, dato il legame, ma è sempre stato un portento a nascondere i propri dolori.
Bussano alla porta della biblioteca e accigliata do il consenso di entrare. Mi ritrovo davanti Reox e Valila, con tanti fogli in mano.
Harper:”Valila!”
Sussurro sorpresa, andando verso di lei, abbracciandola, cosa che lei non ricambia avendo le mani occupate.
Harper:”Come stai?”
La guardo in un sorriso.
Annuisce piano, accennando, anche lei, ad un piccolo sorriso.
Reox:”Non può parlare. Raymond le ha danneggiato le corde vocali. Si rimetterà in poche settimane, ma per ora sarò il suo interprete.”
Ridacchia Reox, il gemello, poggiando tutte le pergamene su di una scrivania e premendo anche quelle della sorella.
Valila alza gli occhi verso il cielo e quasi sbuffa, segno che tutta questa premura nei suoi confronti le da decisamente fastidio.
Harper:”Siete qui di passaggio o mi stavate cercando?”
Domando, curiosa.
Reox:”La seconda; abbiamo trovato un antico scritto appartenente a Lucifer. Lo ha nascosto in un antico mobile dall'altra parte del Castello. Valila ha avuto l'intuizione che forse c'era qualcosa di estremamente segreto, nascosto in un semplice scompartimento, non dandogli importanza.”
Reox, tra il mucchio di pergamene che ha poggiato sulla scrivania, ne prende una più scura di tutte, palesemente quella più vecchia. La apre e me la mostra.
Reox:”Qui dice che gli Angeli, se sotto stretto comando di Dio, hanno la possibilità di creare un nucleo di energia che se volesse potrebbe distruggere gli Inferi e non solo. Lucifer ha voluto testare con quanta facilità questa cosa potesse essere emanata, ma in nessuna guerra hanno usato questa piccola arma segreta. Questo nucleo è chiamato come Bacio Divino e ha una potenza senza eguali.”
Spiega, con quel pizzico di emozione che tremila sulle sue corde vocali, eccitato.
Harper:”Non ne avevo mai sentito parlare.”
Faccio concentrata verso la pergamena che raffigura tante parole scritte in Enochiano.
Reox:”È una cosa off-limits. Lucifer ne era a conoscenza poiché Primo Creato, ma posso scommettere che questo non lo sanno nemmeno gli Angeli facente parti dei vari cori, ma solo gli Arcangeli. E si darebbe il caso che noi abbiamo l'Arcangelo per eccellenza.”
Sorride.
Harper:”Non so… pensi che questo possa fermare Demangelus? La Corona di Venere riesce a rinchiuderlo, non a distruggerlo, figurati se questo Bacio Divino possa veramente competere con la forza di quell'essere.”
Reox:”Beh, potremo usarlo come piano B per indebolirlo e rallentarlo,  non possiamo negare che è veramente potente.”
Insiste il Demone.
Harper:”E va bene, ne parleremo con Michele appena…”
Ma la porta d'un tratto si spalanca, rivelando l'Arcangelo di cui stavamo parlando, dall'aria veramente alterata.
Michele:”Harper, io non ci sto! Fare un discorso con mio fratello è impossibile. Ha tentato persino di corrompermi ad unirmi a lui per fare chissà cosa! Per non parlare delle blasfemie che mi ha detto su mio Padre, me ne sono dovuto andare.”
Sbotta, adirato, camminando avanti e indietro per la stanza.
Harper:”Avanti Michele, non servono io per dirti com'è tuo fratello.”
Alzo gli occhi verso il cielo.
Harper:”Piuttosto, cosa sai dirci sul Bacio Divino?”
Michele si blocca, letteralmente. È di spalle e posso vedere come tutti i suoi muscoli si intorpidiscono, posso sentire come il suo sangue affluisce più velocemente tra le sue vene e come il suo cuore inizi a battere con insistenza.
Michele:”Non… esiste.”
Si gira di scatto, in un sorriso ampio.
Michele:”Semplici leggende che…”
Harper:”Non sai mentre.”
Lo interrompo, scettica.
Harper:”Cosa c’è di tanto segreto? È un arma potentissima che avete a disposizione, potremmo usarla contro…”
Ma stavolta è lui ad interrompermi.
Michele:”Harper, se questa cosa non è stata mai detta allora significa che non si può fare. Non è stabile, riusciremo di distruggere metà della terra e l’altra metà andrebbe a frantumarsi poco dopo.”
Harper:”Allora esiste.”
Sorrido vittoriosa.
Michele:”Si, ma gli Angeli non ne possono disporre se il Padre non da l'incarico, e se questo non è mai avvenuto ci sarà un motivo.”
Harper:”Parlerò io stessa con l'Altissimo, se necessario.”
Affermo risoluta.
Michele soffoca una risata.
Michele:”Tu? Regina degli Inferi, consorte di colui che più odia il suo Creato e ribellata a Lui dopo aver avuto fiducia assoluta su di un compito che hai portato a termine ma che ha comportato tanti altri problemi. Tralasciando il fatto che nemmeno io l'ho mai potuto vedere, come faresti tu a raggiungerlo?”
Fa con ilarità.
Harper:”Michele, io e il Padre abbiamo avuto udienza un po' di volte. Lui stesso mi ha portato nella Sua casa.”
E dopo aver detto questo quasi non collassa.
Harper:”E inoltre, ho già in mente chi mi potrebbe aiutare a raggiungerlo.”
Sorrido vittoriosa.
Michele:”E sentiamo, chi mai potrebb…”
Emachiele:”Mi rischiavano le orecchie, così sono venuto a controllare.”
Sento una voce provenire alle mie spalle.
Reox:”Emachiele, vecchio mio!”
Reox raggiunge il suo amico, che gli sorride e gli stringe la mano, cingendolo poi in un abbraccio.
Michele:”Seriamente?”
Alza un sopracciglio Michele.
Lo raggiungo velocemente, mentre Reox parla con l'ibrido, in modo da essere tanto vicini da avere un minimo di privacy.
Harper:”Michele, non ho altra scelta. Non puoi negare che da come stanno procedendo le cose tu e Lucifer tornerete in voi solo una volta che Demangelus sarà sconfitto. Non ho mai osato dirlo a nessuno, ma penso che lui si sia preso la tua Grazia, mentre di Lucifer la sua memoria, per mettervi definitivamente fuori uso. E se le conservasse dentro di lui, in qualche angolo remoto?”
Michele:”Allora non le riavremo mai.”
Sussurra, piano.
Harper:”Che dici?”
Alzo un sopracciglio.
Harper:”Non intendo questo.”
Michele:”No. Demangelus non può essere ucciso, ma rinchiuso, come è al momento. Come faremo, dunque, a riavere quelle cose?”
Scava dentro di me, con quei suoi occhi infinitamente belli.
Non riesco però a ricambiare lo sguardo, inducendomi ad abbassarlo.
Harper:”Troveremo un modo.”
Mi avvicino ad Emachiele, Reox e Valila. Fermando la loro conversazione. L'ibrido mi guarda con un accenno di qualcosa che non riesco tanto a decifrare, quando poi, ritorna alla sua espressione di sempre.”
Harper:”Pensi che ce la faresti a farmi prendere appuntamento col Padre?”
Faccio con un velo di sarcasmo, vedendolo sciogliersi in un ghigno.
Emachiele:”Giusto mezzo il Bacio Divino, Harper, ma non hai idea di cosa comporta.”
Non abbandona il suo mezzo sorriso, mentre mi scruta coi suoi occhi neri.
Harper:”Odio profondamente quando le persone girano attorno alle cose, dimmelo, per la miseria.”
Sbotto, portandomi l'indice alla tempia e iniziando a massaggiare piano.
Emachiele:”Ecco perché adoro farlo.”
Si allarga in un sorriso.
Michele:”Smettila Emachiele.”
Interviene Michele, il quale gli regalo un'occhiataccia.
Ridacchia, guardando l'Arcangelo mentre contrae la mascella.
Emachiele:”Ti dona la mortalità, sai? Così fragile…”
Calca l'ultima parola con una nota disgustosa.
La mia pazienza arriva al suo limite, cose che mi spinge a prendere Emachiele per il colletto della sua camicia bianca e sbatterlo con forza sulla scrivania lì vicino, non badando assolutamente a tutti i fogli che vi sono sopra.
Harper:”Rompi questo assurdo segreto e  dimmi perché tutti hanno paura di questo dannatissimo Bacio.”
Ringhio a poco dal suo viso.
Emachiele:”Harper, ma così mi fai fremere.”
Si lecca le labbra, facendomi alzare gli occhi al cielo, e anche il mio pugno.
Prima che possa scagliarlo però lui si dimena.
Emachiele:”E va bene, non voglio un altro tuo cazzotto da aggiungere alla collezione. Ti sembro per caso un sacco da boxe?!”
Lo lascio andare.
Michele:”No Emachiele. Il Bacio non si farà, la questione è chiusa.”
Sbotta Michele.
Harper:”Basta così!”
Alzo la voce.
Harper:”Parla.”
Ringhio verso l'ibrido.
Emachiele ridacchia piano, lanciando un'occhiata soddisfatta a Michele, che lo guarda male. Poi si concentra su di me e sorride.
Emachiele:”Il Bacio Divino è una forza molto potente. Riuscirebbe ad indebolire e rallentare Demangelus il tempo necessario. Ma questo potere deve essere scaturito anche da Dio stesso, il quale però impossessandosi di un corpo, un sacrificio per il bene maggiore. Troppo potere si cela, questo corpo servirà da involucro per contenere tutto il potere necessario e dopo l'attacco morirà.”
Afferma risoluto.
Harper:”Tutto qui? Insomma, basterà trovare un altro Angelo che si sacrifichi, come è successo quando dovevo risvegliare la mia parte Angelica.”
Faccio semplicemente, vedendo il viso di Michele rabbuiarsi.
Che ho detto?
Emachiele:”Harper.”
Emachiele mi raggiunge, cambiando radicalmente la sua espressione, rendendola grave.
Emachiele:”Questo Bacio Divino quando è stato creato poteva essere fatto fare solo da Lucifer e qui parliamo del Figlio Perfetto che è vissuto all'alba dei tempi. L'unico più vicino a Dio, perché solo colui che si trova più vicino a Lui può compiere questo atto.”
Piano piano una strana e contorta  consapevolezza affiora nella mia testa.
Emachiele:”Metadron, Harper, da quando Metadron è il comandante dei Serafini è l'unico, tralasciando me, più vicino all'Altissimo.”
Harper:”Mi stai dicendo che…”
Faccio un passo indietro, guardandolo sconcertata.
Emachiele:”Il Bacio Divino dopo ucciderà Metadron.”

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