Capitolo 62 - Epidemia
Harper
Harper:”…ebbene, si può dannatamente fare!”
Spiego euforica a tutti i Consiglieri, qui nella sala delle riunioni.
Le facce di tutti sono in preda allo stupore, tutti con gli occhi sgranati, tranne Apollion che, composto com'è si limita a guardarmi in modo strano ma sorpreso.
Apollion:”Scusaci Harper, perché non ce ne hai parlato?! Una cosa così importante! Come ti è venuto in mente di fare di testa tua?!”
Sbotta proprio lo stesso consigliere, contrariato.
Si riferirà sicuramente al fatto che non gli ho detto che mi sono consultata con Samaiah.
Harper:”Certo che tu non sai essere felice di una cosa! E comunque ho fatto così per non mettere la pulce nell'orecchio a nessuno e anche perché non volevo nessun freno da nessuno, mettendomi in pausa sul da farsi, quindi ho fatto così e ha funzionato.”
Sorrido fiera, incrociando le braccia al petto e distendendomi sulla grande poltrona.
Nicole:”Regina, ma come la mettiamo con il patto?! Se lei dovesse uccidere un Angelo, l'Inferno avrebbe immediatamente fine.”
Fa Nicole preoccupata.
Harper:”Ma se il soggetto in questione è d'accordo non è stata infranta alcuna legge, anzi, gli Angeli praticamente sono fatti per sacrificarsi per le buone cause.”
Sorrido fiera.
Momento di silenzio, nessuno sa più cosa rispondere.
Belial:”Avvertiamo il popolo?”
Domanda poi Belial, incerto.
Apollion:”Assolutamente no, se la cosa non dovesse funzionare al meglio tutti ne approfitterebbero del momento di debolezza, dobbiamo sempre risultare forti, altrimenti la vita della Regina sarebbe seriamente in pericolo dopo.”
Fa Apollion, convinto.
Tutti gli danno ragione, ma io sono un po' scettica.
Harper:”Perché non dovrebbe andare per il meglio? Se non funzionasse Lucifer morirebbe direttamente, e invece deve funzionare.”
Sbotto.
Thoth:”Mia Regina, dovrebbe averlo già imparato: mai dare tutto per scontato agli Inferi.”
Mi riferisce Thoth, con un velo di malinconia.
Finita la riunione ognuno di noi ritorna alle proprie mansioni, ed io stavolta seguo il mio Consigliere Andras, che ha richiesto il mio aiuto per dare una calmata ai nuovi Demoni soldato provenienti dalla Terra.
Andiamo in un piano molto inferiore dell'Inferno, essendo fatto su vari strati. Imbocchiamo vicoli oscuri e quasi mi vengono i brividi sentendo la moltitudine di grida che si estendono per tutti gli Inferi.
E pensare che per demoni comuni è come sentire un canto celestiale per gli Angeli.
Arriviamo ai margini di un palazzo enorme, duro, con sopra inciso Milizia Infernale, in enochiano.
La struttura è molto simile ad un tempio greco, ma nessuno sa che sono stati loro a copiare noi.
Pff, dilettanti.
Entriamo e il mio Consigliere mi porta sul retro, dove si tengono gli addestramenti e anche dove ci sono per l'appunto schiere e schiere di Demoni in divisa ognuno con la precisa distanza di un metro l'uno dall'altro, il che reca una boccata d'aria fresca a quella mia piccola parte ossessiva compulsiva.
Appena varco l'enorme portone, ognuno di loro si inchina contemporaneamente, alzando poi il palmo della mano sulla fronte.
Faccio cenno di abbassare le mani, e tutti obbediscono.
Ah, sono in questi casi che adoro essere una Regina.
Harper:”Ebbene, qual è il problema?”
Domando.
Arnek:”Mia signora.”
Interviene un Demone inchinandosi, che conosco e so chi è, ma proprio non mi ricordo il nome, praticamente è il generale di tutto ciò.
Balthazar:”È stata scoperta una cosa veramente terribile; venite!”
Chiama qualcuno in un punto a caso.
Medici umani e Demoni che trasportano un corpo di una Demone. Di primo impatto non capisco più di tanto, poi noto che la donna ha il collo con varie strisce nere che lo solcano. Com’è se non bastasse, i suoi occhi sono iniettati di sangue e guarda l'infinito, immobile.
Ok, ammetto che è abbastanza inquietante.
Harper:”Ma che ha?”
Domando, non capendo.
X:”Mia signora. Questa è una follia, dobbiamo evacuare gli Inferi immediatamente!”
Afferma un medico demone.
Arnek:”Non si scomponga! Se voi foste stato davanti al vostro eterno e gloriosissimo Re, vi avrebbe già tagliato a fette per la vostra codardia! Vostra altezza, questo è un virus veramente pericoloso per la mala sorte degli Inferi, tale malattia è dettata dal deterioramento del nostro posto. Questa donna, non guardatela ora, è stata paralizzata con erbe rarissime e antichissime, ma da cosciente, sono capaci di creare un caos che nemmeno gli Inferi raggiungono! Noi Demoni siamo bloccati da Principio, perché dotati di enormi forze, esse con tale virus rompono i sigilli di cui il Sovrano ci fece dono, ed esplodono in forza bruta e animale. Siamo demoni, esseri spietati e senza ritegno, ma questa… cosa, è molto più grande di noi e può arrivare a distruggerci.”
Afferma con fare autoritario il Comandante della Malizia Infernica.
È estenuante il fatto che appena c'è la vaga speranza di una vittoria, ecco che tutte le speranze si sfracellano come un piatto lanciato su di un muro. Ma la cosa più estenuante è che sono completamente impreparata su ogni cosa.
Harper:”Siete informato a quanto vedo. Ditemi l'ultima volta che c’è stata un'epidemia del genere.”
Faccio verso il comandante.
Arnek:”Poco prima che Demangelus fece la sua prima comparsa, vostra magnificenza.”
Questa frase, detta in un sussurro, fa scattare in me un brivido che non credevo fosse possibile provare. Paura, mista consapevolezza, ma devo mantenere la calma, ho centinaia di migliaia di soldati posti davanti a me, ma le parole mi muoiono in gola.
Silenzio, e ancora silenzio, cosa farebbe Lucifer in un caso del genere?! Cosa ordinerebbe?! Come gestirebbe la situazione?!
X:”… non sono venuto qui per essere carne da macello.”
X:”…ci hanno portato via dalla Terra per venire incontro a questo?!”
X:”…basta, non ne posso più, questa non ha la più pallida idea di cosa fare.”
Brusii, ma li sento benissimo. Le reclute precedentemente bandite dagli Inferi iniziano ad opporsi, cerco lo sguardo di Andras, che già aveva trovato il mio, sgrana gli occhi ad intermittenza e pare abbia un tic alla mano, cerca di dirmi qualcosa, ovvio, che devo fare qualcosa.
Apollion:”Ebbene?! Rinchiudete la ragazza, controllate dimora per dimora, girone per girone, non possiamo permettere che altri ne siano infettati. Che qualcuno contatti gli Angeli, le loro lacrime fungono da antidoto distillante in una miscela con le nostre ali. Abbiamo un'alleanza, sfruttiamola! E voi, mia signora, venite con me.”
Apollion spuntato da non so dove, mi salva sul capolino della situazione, vedo tutti scattare, il Comandante dare ordini, tutti che vanno avanti e indietro e in pochissimo tempo, tutti sono impegnati.
Seguo Polly a macchinetta, torniamo al castello e non faccio in tempo ad accorgermene che lui ha già trovato un posto appartato.
Apollion:”Ma cosa ti è preso?! Hai fatto cadere le difese d'innanzi a migliaia di soldati valorosi che tutto vogliono anziché una Regina spaesata e spaventata!”
Mi rimprovera immediatamente.
Harper:”Lo so, scusami, mi sono paralizzata per non so nemmeno io cosa. Penso sia tutto il peso, lo stress, quel dannato diamante che mi confonde ogni volta di più, le speranze che salgono e si abbassano.”
Sputo fuori cercando un appoggio.
Ma esso non arriva.
Apollion:”Sentitemi bene…”
E già che usa il tono formale non è normale.
Apollion:”…siete la Regina di questo impero, Lucifer vi ha fatto dono di una perla che per quanto sia grezza e sporca è inestimabile e fondamentale nel ciclo del Tutto è parte integrante di un equilibrio che in pochi hanno il permesso di vedere il normale andazzo. Non stiamo giocando Harper, svegliati prima che ad addormentarti ci pensino forze maggiori, e stavolta per sempre.”
E detto questo, con espressione dura e che non perdona, si volta con tutta la compostezza con passi lunghi ma leggeri.
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