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Capitolo 106 - Accuse

Harper
Un anno. È passato ufficialmente un anno dalla fine della guerra e dalla fine di tutte le sofferenze a cui sia io che altri abbiamo partecipato.
Questo anno è stato travagliato da avvenimenti strani ma piacevoli, come se per ripagarmi di tutte le cose brutte che mi sono capitate.
Ricordo con piacere il matrimonio di Damar con Valila, figlia di Apollion.
I due avevano da tempo un flirt, a dire il vero da pochi giorni dalla loro conoscenza, ma per motivi o per altri non hanno mai approfondito questa cosa e ad un mese dalla battaglia ecco che a me e a Lucifer giunge la richiesta di matrimonio da parte dei due. È stato così inaspettato, io stessa non avevo idea che si fossero messi insieme e quando ho cercato di dissuaderli da quel grande impegno qual è il matrimonio, Damar mi ha zittita dicendomi:
Damar:”Non posso affrontare altri guai che mi porterebbero nuovamente a perderla per un soffio, io la voglio mia.”
Beh, come si può dire di no ad una richiesta così? Quello fu un giorno felice, molto felice, contornato d'amore e dai festeggiamenti, ai quali ho assistito con gioia.
Un altro giorno felice invece è stato quando, dal nulla più assoluto, Dephana annuncia che è in dolce attesa, una notizia avvenuta così, dal niente.
Ricordo che ero in ufficio con Lucifer, stavamo parlando di pratiche e di affari interni dell'Inferno, quando dal niente sbuca Dephana, senza neanche bussare e con un fare risoluto e a petto in fuori dice semplicemente:
Dephana:”Aspetto una bambina, da tipo sette mesi. Lo so che non la stazza di un fiorellino ma potevate quantomeno notarlo.”
Lucifer ride ancora pensando alla mia faccia scioccata e mi confessò che lui lo aveva notato eccome, ma non me l’aveva detto proprio per assaporarsi un momento come quello.
Beh, la piccola Rose è nata da qualche mese ormai e non ho mai visto Apollion e Dephana così felici; finalmente possono crescere la loro bambina assieme senza esili.
Gioco spesso con Rose. Passando il tempo con lei mi sono balenati in testa tanti pensieri… beh, sarebbe bello avere un pargolo o una pargola tutta per me e Lucifer, no? E invece no. Quando ho parlato a mio marito dell'idea di avere un bambino mi ha congedata con testuali parole:
Lucifer:”Io? Un erede?! Ma per favore! Harper non farti strane illusioni, ne parliamo, forse tra qualche secolo… oppure millennio.”
Non descrivo neanche la mia delusione a riguardo.
Ed ecco perché è da qualche settimana che sono giù di morale e provo tanti di quei timori che stento a riconoscermi.
Il mio flusso di pensieri viene interrotto dalla porta che sbatte.
Lucifer:”Insomma?! Sei pronta o no? Dannazione moglie, ogni volta che devi prepararti per qualche evento ci metti un'eternità.”
Lucifer entra nella nostra stanza dal nulla, facendomi sobbalzare.
Harper:”Mi sto aggiustando un attimo gli orecchini.”
Faccio semplicemente, suscitando in lui un alzata di sopracciglio, ma distende subito i muscoli del viso appena mi scruta con quegli occhi affilati.
Lucifer:”Sei un incanto…”
Sussurra, avvicinandosi a me e poggiando le mani sui miei fianchi.
Lucifer:”Al pensiero che tutti quei nobili ti guarderanno, ti ammireranno sotto i miei occhi… mh... mi fa uscire di senno.”
Sibila le ultime parole, con voce roca, poi si avvicina a me, tentando di darmi un bacio sul collo, ma io mi sposto. Rimane interdetto, osservandomi con sguardo accusatorio.
Lucifer:”Hai un amante, Harper?!”
Io che mi ero seduta sul letto, nel tentativo di mettermi le scarpe, lo guardo come se avesse detto una bestemmia.
Harper:”Ma ti pare?!”
Faccio scioccata.
Lucifer:”Mi eviti da settimane, quando siamo insieme perdi il sorriso e talvolta mi riferiscono che sgattaioli fuori dal castello e sparisci dalla vista di tutto e di tutti. Ti ripeto: hai un amante?! Potrei farti giustiziare per alto tradimento contro la Corona ma se me lo dici potremmo arrivare ad un compro…”
Alzo la mano, facendolo zittire.
Harper:”Non ho nessun amante per l'amor del… niente.”
Mi tappo subito la bocca e cambio l'ultima parola, vedendolo alzare gli occhi al cielo.
Harper:”È che…”
Ma appena proferisco queste parole la porta si spalanca.
Apollion fa la sua comparsa, vestito di tutto punto.
Apollion:”Mie maestà… manca solo l'Inferno alla festa.”
Sorride.
Lucifer:”Aspetta un…”
Ma anche stavolta non faccio finire Lucifer di parlare.
Harper:”Arriviamo, sono pronta.”
E mi incammino verso la porta, sentendo mio marito dietro le mie spalle che fa un forte sospiro, sicuramente facendo appello alla sua calma.
Proseguiamo verso l'uscita degli Inferi, per arrivare poi al grande spiazzale, laddove c'è una grande festa che ci aspetta.
In comune con il Paradiso ci siamo accordati che finché vigerà il Patto d'Alleanza tra luce e tenebre, ogni anno si terrà una festa in nome della guerra contro Demangelus, in modo da commemorare i caduti in battaglia e la vittoria avuta.
Appena io e Lucifer arriviamo ci annunciano e tanti applausi ci accolgono, anche dal lato delle chiome bionde. Mi scappa un sorriso, vedere così tanti volti gioiosi mi riempie il cuore, per non parlare delle splendide decorazioni che sono state fatte; è tutto un mix di cose bianche e cose nere, ci sono lui, fiocchi, piante e persino un buffet per i demoni.
Evitando di proposito Lucifer corro immediatamente verso Michele e Samaiah, i quali conversano con Sandalphon.
Samaiah:”Harper!”
Samaiah, amica mia da anni, corre da me abbracciandomi, cosa che faccio anche io. Quando si stacca però, mi guarda con uno strano occhio, io le faccio segno di no col capo, indicando Michele poco dietro di lei che ci raggiunge.
Michele:”Tesoro, non in queste occasioni, lo sai.”
Sorride Michele, regalandomi un piccolo inchino.
Harper:”Ah… portare questa pesante Corona è l'unica cosa negativa di tutto ciò. Ricevo più inchini che saluti, non che la cosa non mi piaccia, ma vorrei almeno vedere i volti di costoro.”
Ridacchio, sentendo anche gli altri farlo.
Sandalphon:”Regina Harper.”
Sandalphon si inchina a me.
Sandalphon:”È un piacere rivedervi.”
Harper:”Anche per me.”
Sorrido, facendo un piccolo cenno col capo.
Lucifer:”Ma ciao fratello… sempre a saltellare attorno alla mia Regina.”
Lucifer sbuca dietro di me,  il che mi porta ad alzare gli occhi al cielo.
Michele:”Buonasera fratello! Ebbene si, ma non preoccuparti, sono pur sempre con la mia dolce consorte.”
Sorride raggiante il biondo.
Lucifer:”E dimmi… È così tutte le volte?”
Il Re fa un passo svelto verso l'Arcangelo, il quale lo guarda stranito.
Oh no… Lucifer pensa che Michele sia un mio possibile amante… cioè… Michele!
Mi paro fra loro.
Harper:”Lucifer posso andare a conversare con la mia cara amica o devo temere che tu faccia scoppiare una qualche guerra o causare direttamente la tua morte infrangendo il Patto d'Alleanza?!”
Lo fulmino con lo sguardo, cosa che fa anche lui, ma io non demordo e continuo, finché non si arrende.
Alza le mani e ghigna, io prendo la mano della mia amica e la trascino lontana da tutti, verso il bosco.
Samaiah:”Harper cos’è tutto questo teatrino?! Lucifer non lo sa che rischia molto?”
Sbotta Sam, sussurrando per fare in modo che nessuno ci senta.
Harper:”Te ne sei accorta, vero? Prima intendo.”
La guardo preoccupata, vedendo il suo viso addolcirsi.
Samaiah:”Ma certo che me ne sono accorta… Perché?”
Fa una piccola pausa, ma poi sgrana gli occhi.
Samaiah:”Nessuno lo sa?!”
Sbotta.
Harper:”Zitta non urlare!”
Le tappo la bocca, guardando in lontananza Lucifer che sembra troppo impegnato a mandare frecciatine a Michele.
Harper:”Nessuno lo sa, ma ho le mie ragioni per non averlo detto a nessuno.”
Sussurro al suo orecchio.
Samaiah quasi trattiene il respiro.
Samaiah:”Oh no! Non osare pensare quello che stai pensando! Non puoi! È pur sempre tuo…”
Ma le tappo di nuovo la bocca.
Harper:”Shh! Vuoi che… Lui mi scopra?! Non so che fare, sono in panico. Se dovesse scoprire una cosa del genere penso che entrambi correremo tanti rischi, ecco perché al momento ho deciso di non parlarne.”
Confesso, guardando il suo sguardo accusatorio.
Samaiah:”Questa poi.”
Borbotta, indignata.
Samaiah:”Ebbene Harper, sappi che se lui dovesse dirti qualsiasi cosa che non va io allora…”
Lucifer:”Tu cosa?”
Lucifer esce fuori all'oscurità, facendoci prendere quasi un infarto.
Samaiah:”Eh? Io? Nulla. Michele… mi sta chiamando! Addio.”
E si defila via, sotto il mio sguardo deluso.
Amica mia, una volta avevi le palle, adesso ti hanno piccionizzata.
Guardo Lucifer negli occhi e stavolta non vedo rabbia, dubbio o rimprovero, vedo solo tanta preoccupazione e confusione.
Il vederlo così mi spezza il cuore, ma sono troppo spaventata per dirgli la verità, ho tanti di quei timori, non posso permettere che lo sappia.
Lucifer:”Harper…”
Mi prende una mano, racchiudendola tra le sue.
Lucifer:”Se hai qualcosa contro di me, dimmelo, possiamo lavorarci su.”
Le sue parole risultano così dolci… così rassicuranti. In poche occasioni, molto rare, potrei usufruire di questo lato e quando accade cerco di assaporarmi ogni attimo, perché lui è fatto così, difficilmente si preoccupa o si esterna. Ma stavolta non posso godere di questo amore che mi trasmette, proprio non posso.
Sciolgo la mia mano dalla sua e faccio lo sguardo più duro che i miei occhi mi conferiscono di fare.
Harper:”Basta. Se ho dei problemi sono miei, non ti immischiare come al solito. Mi sono stancata delle tue domande.”
Faccio per andarmene sotto al suo sguardo furioso.
Harper:”Ah… e non osare farne una delle tue, il problema è tra noi due, non rovinare la serata a nessuno.”
Torno in mezzo alla folla col cuore in pezzi.
Scusami Lucifer, perdonami, ma è l'unico modo che ho per proteggermi.
Seguo con lo sguardo mio marito che con degli occhi carichi di ira e di odio torna alla festa e si mette in un posto abbastanza isolato. Inizia a scrutare tutto intorno a sé, spostando lo sguardo e soffermandolo su alcuni punti.
Oh no… forse ho esagerato. Corro da Michele che sta conversando con Anael e Cassiel.
Harper:”Scusate se vi interrompo. Michy, avrei una cosa urgente da dirti.”
Lo prendo per il polso, portandolo dalla mia direzione.
Harper:”La festa deve finire. Penso che Lu da un momento all'altro possa combinare un guaio.”
Indico col capo mio marito e l'Arcangelo si volta verso di lui.
Michele:”Ci penso io.”
Mi regala un sorriso rassicurante, vedendolo raggiungere il fratello.
Si allontanano dopo che Lucifer gli avrà detto una cosa come quindici imprecazioni, a giudicare dalla sua espressione adirata e dal suo labiale.
Spero solo che Michy non glielo dica, quello spetta a me, se mai dovesse accadere.
La festa continua ed io interpreto perfettamente il ruolo della Regina come mi è stato insegnato. Parlo pacificamente con tutti e mi sono concessa anche un piccolo ballo con Rafael, il quale si è complimentato per il mio aspetto sublime.
Dannati Angeli, non gli si può nascondere niente, tutto ciò è snervante.
Mi sto intrattenendo con Hayden e Seraphine, i quali hanno avuto i loro due gemellini ma che adesso sono agli Inferi in compagnia di una tata.
Seraphine:”Che odio tutti questi Angeli, giuro non li sopporto.”
Fa lei, guardandosi attorno con aria infastidita.
Seraphine:”Menomale ci sei tu…”
Sussurra dolcemente, rivolta al bicchiere di vino che tiene tra le mani.
Hayden:”Grazie mille.”
Hayden alza gli occhi al cielo.
Harper:”Alla fine non sono poi così male, suvvia.”
Ridacchio, vedendola che quasi si strozza col vino.
Seraphine:”Ma va! Questi loro sguardi pieni di amore, comprensione e benevolenza, ma a me mi fanno letteralmente voltare lo stomaco, sembra quasi che da un momento all'altro possano arrivare ad abbracciarti, blah.”
La ragazza ha quasi i brividi, professando queste parole, il suo compagno la osserva pieno d'orgoglio ed io rido divertita.
Tra le risate mi volto e mi guardo attorno, soffermandomi su tutti i presenti, i quali conversano, ballano e si scambiano sguardi incerti, ma tra tutti loro non vi è neanche l’ombra di mio marito e di mio fratello.
Speriamo non sia successo niente, o che Michele non gli abbia detto niente.
Belial:”Cos'è questa storia?!”
Sento scottare dietro alle mie spalle. Mi volto di scatto e vedo Belial, con un espressione severa e di fianco a lui Samaiah con uno sguardo mortificato.
Mi allontano da Seraphine ed Hayden, che non notano minimamente la mia lontananza, troppo impegnati a sparlare di Vehuiah e la sua capigliatura troppo elaborata.
Vehuiah e Anael si sono messi insieme e devo dire che sono davvero adorabili.
Harper:”Sam! Non posso crederci.”
La guardo con gli occhi sgranati.
Samaiah:”Harper scusami! Non posso mentire… lo sai, non ci riesco.”
Allarga quei suoi occhioni verdi, tentando di farmi pena.
Harper:”Non puoi mentire, ma puoi omettere delle cose! Come pensi che sia sopravvissuta cinque secoli in Paradiso?! In quanto a te, come diamine hai fatto a…”
Ma Belzebù non mi fa nemmeno finire di parlare.
Belial:”Ho notato come siete sgattaiolate via e come il Re era alquanto arrabbiato quando siete tornati. Ormai tutto il regno sospetta di una relazione fuori dal matrimonio, cosa che ti potrebbe via la testa e le demoni non vedono l’ora che ciò accada, quindi sapevo che con qualcuno ti dovevi essere confidata, o almeno ci speravo, ed ecco che codesto Angelo mi ha fornito un informazione scioccante. Harper… perché non lo hai detto a nessuno?”
Per tutto il discorso è stato serio e pacato, ma l'ultima frase la dice con un velo di preoccupazione, avvicinandosi a me.
Harper:”Sentite… è un problema mio. Sappiamo tutti come la pensa Lucifer a riguardo e non voglio parlarne per un secondo di più. Torno agli Inferi, buonanotte.”
Sbotto scocciata, andando subito via e non aspettando neanche che mi rispondano. Cercano di seguirmi, ma io chiamo a me almeno cinque guardie che mi contornano, aggiungendo le dovute distanze.
Ma tu guarda se io devo dar conto a tutti questi esseri i quali non hanno la più pallida idea di come possa essere difficile avere un matrimonio in corso col Diavolo.
Ma che dico? Lo farei anch'io con tutti loro, di quale ipocrisia mi sto macchiando?!
Appena arrivo a casa sgattaiolo immediatamente nella mie stanze e con altrettanta fretta mi metto una camicia da notte e corro sotto le coperte.
Se Lucifer dovesse tornare deve credere che io dorma, anche se dubito fortemente che questo lo fermi.
E se Michele dovesse dirgli qualcosa? No, non lo farebbe… o spero… infondo lui talvolta sembra essere posseduto da qualche pettegola umana, la quale muore dalla voglia di dire tutto a tutti. Non penso… nonostante sia un Arcangelo e non può mentire, non penso che sia così idiota da dire a Lucifer una simile cosa, potrebbe rimetterci la testa al momento.
Dannazione. Mi giro e mi rigiro nel letto, sembra che siano passate ore ed io non riesco a chiudere occhio e di mio marito non vi è traccia alcuna, sto iniziando a preoccuparmi seriamente.
Ma guarda un po' se per una cosa così bella e immensa io debba avere un tale timore! Posso dire di aver superato cose terribili: l'amore per il demonio, il tradimento fatto agli Angeli, quella gallina di Legione e forse l'essere più potente mai esistito sul Piano Astrale. Sono riuscita a superare l'insuperabile e nonostante ciò non riesco a dire una semplice cosa a mio marito perché temo di ricevere una risposta negativa.
Perché alla fine è questo che mi fa annegare nel timore più assoluto, il timore che egli mi rifiuti dopo una cosa simile, mi ripudi o mi esili e questo non riuscirei a sopportarlo, non per la condizione che mi porto dietro.
Ma perché doveva accadere? Adesso poi, ora che tutto andava bene e finalmente ero felice, adesso il timore di metterci a rischio dallo stesso uomo che amo e venero più di ogni altra cosa al mondo, mi uccide.
Ad un tratto, tra tutti questi pensieri, ecco che sento un grande botto e mi volto di scatto, di rimando, trovando colui infesta i miei pensieri che ha appena aperto la porta con un calcio, quando non c'era alcun bisogno di farlo.
Ha la camicia smessa, i capelli spettinati e tra le mani stringe una bottiglia di vino, la quale però finisce subito per terra, lanciata da lui con ferocia.
Harper:”Ma che cazzo ti prende?! Vuoi farmi morire di infarto?!”
Sbotto scioccata, vedendo lui che barcollando leggermente entra nella stanza.
Lucifer:”Ti conviene dirmi cosa hai che non va altrimenti giuro che ti rinchiudo da qualche parte…”
Sbatte nuovamente la porta, chiudendola stavolta.
Harper:”Come se arrivassi a dirtelo adesso, in queste condizioni. Avanti Lucifer, non sono deficiente.”
Gesticolo, guardandolo scettica.
Lucifer:”Dimmelo!”
Sbotta, prendendo un mobile e scaraventandolo dall'altra parte della grande stanza.
Fisso l'oggetto scioccata, per poi rivolgere lo stesso sguardo a lui. Beh, preferisco rischiare la vita se queste sono le condizioni.
Mi alzo dal letto, raggiungendo la sua figura alta e malandata, puzza di alcol come non mai e i suoi occhi sono iniettati di rabbia.
Harper:”Ho un amante, contento? Un demone che non è sotto il controllo dell'Inferno, ecco perché vado via spesso.”
Penso che queste siano state le parole più brutte di tutta la mia vita.
Gli occhi chiari e pieni di rabbia di mio marito mutano completamente in un espressione quasi assente, fa un passo indietro e si tocca il petto, come se gli avessi appena tirato una pugnalata.
Che Dio mi aiuti.

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