Capitolo 22
Il bordo rigato della felpa nera fredda le ricadevano sulle nocche lattee,i piedi piccoli avvolti in un paio di converse nere battevano sul suolo bianco e lucido di quel l'edificio troppo grande per una bambina di 11 anni. Spinse i polpastrelli sulla porta in legno consumato,in alcune zone era corroso,dovevano essere state le cimici.
Dei singhiozzi oscillanti provenivano da una delle due porte bianche,come l'anima di quella bambina.
-Chi c'è qui?- schiarì il tono flebile la mora
-Nessuno- la voce dall'altra parte della spessa porta era roca,spezzata dalle lacrime
-Shenly ma sei tu?-squittì la mora
-Cloe,-sibilò -cosa ci fa qui?-schiarì il tono poco fondato
-Io sono venuta solo in bagno- deglutì la mora -Ma perché piangi?- continuò biascicando
-Sarah-profetizzò -Mi ha derisa davanti a tutti quelli di classe mia,-sospirò piagnucolando -la odio quella stronza- sentenziò atona
La mora annuì,lei era troppo piccola per capire,lei era il bianco mentre in quel momento la sorella era immersa nel nero più ottenebrato.
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-Eccola quella stronza-biascicò la mora indicando col mento la figura longilinea della ragazza bionda che sfilava per la mensa
Cloe arrancò verso la bionda,lei voleva immergersi nel nero,voleva salvare la sorella
-Ehi tu-gridò puntando l'indice coperto dalla felpona scura verso la bionda
un silenzio usurpò l'aula gremita di sagome pronte a far assaporare alle proprie papille gustative quelle prelibatezze
-Si?- aggrottò la fronte la bionda portandosi le braccia al petto
-Perché hai preso in giro mia sorella?-biascicò la mora sentendosi la schiena bruciare per il continuo mugugnare di ignoti
-Ah allora sei tu la piccola Olsen?-schernì la bionda -Come sei carina,difendi la mia preda preferita?- assottigliò le sopracciglia roteando le orbite -Sei una sfigata,proprio come tua sorella- concluse con una grassa risata.
La mora schiuse le palpebre,stava affondando anche lei nel nero.
Per una volta voleva poter essere la luce del sole, dietro le nuvole dense del temporale,ma alla fine,fu solo uno squarcio di luce che divise ancora una volta il cielo a metà.
-Basta-mugolai chiudendo la copertina spessa di quel diario -Sto infrangendo la sua privacy- sentenziai tra me e me riponendo quel oggetto rigido sotto il cuscino morbido del suo letto ancora intatto
Shenly era andata via,a cercare Liam.
A Rachel aveva detto di dover andare da Liam in montagna per qualche giorno,ma io sapevo che non era così. Shenly era sempre stata così,lei era il nero sul bianco. Era il il tuono dopo il lampo,lei era così silenziosa quanto rumorosa,ed io forse la conoscevo abbastanza da non conoscerla per niente. Io ero una pessima sorella.
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Ashton's Pov
La neve fioccava più del solito,forse era l'effetto del giorno di Natale,ed io ero lì fermo a fissare quei tanti frammenti di cielo bianco schiantarsi contro l'asfalto grigiastro,proprio come me,bianco e leggero che si stava andando a schiantare contro un qualcosa di grande e oscuro,la pazzia. Io ero pazzo di quella ragazza,pazzo delle sue piccolezze,pazzo del suo modo di essere,pazzo di lei .
-Ash c'è Zayn-squittì Amber dal fondo delle scale a gradoni spessi
la sua sagoma oltrepassò lo stipite
-Amico Buon Natale- gridò Zayn allargando le braccia muscolose
-Anche a te Amico-biascicai cingendogli le braccia
-Come stai?-gracchiò il corvino
-Bene-sibilai atono -Tu?-corrugai la fronte
-Io benissimo ma tu,-strizzò le palpebre in due fessure minime che mascheravano i suoi occhi scuri -tu non stai per niente bene-concluse detraendo le dita magre da un guanto di pelle chiaro.
-No infatti-biascicai calzando un maglione rigato dall'armadio -Sto male- soffiai
-La nostra amata Shenly?-schernì il corvino dalla pelle olivastra -Cosa è successo ieri?-domandò atono
Lui sapeva,ma era un bravo giocatore. Lo conoscevo fin troppo bene.
-Mi ha baciato-sputai sistemando la bandana rossa che m'incorniciava il volto scavato
-Lei a te?- soffiò corrugando la fronte ampia
-Ceh io prima,-deglutii -e poi lei-conclusi facendo rigirare la biro tra i polpastrelli
-Amico secondo me,-sentenziò -devi lasciarla perdere-premette le suole scure e consumate sul pavimento per poi fare un giro su se stesso
-Ma io non ci riesco,-biascicai -quando la vedo,io non resisto,devo toccarla,parlarle,devo anche solo guardarla- soffiai
-Ma se la vedi,non la guardi anche?-accigliò il corvino.
-No,guardare vuol dire osservare-schiusi le labbra secche -guardare,vuol dire scrutare,vuol dire perdersi anche nelle minime cose ed io in lei mi perdo sempre- sospirai spingendo il capo sul cuscino pallido
-Amico sai lei dov'è ora?-deglutì il corvino pigiando il corpo magro e longilineo sullo stipite alto di camera mia
-Perché tu lo sai?- assottigliai le sopracciglia alzando il mio corpo lestamente
-È andata a cercare Liam-schiuse le labbra carnose passandosi un palmo tra i folti capelli scuri
Lasciai che il mio corpo cadesse su quel materasso morbido,lo lasciai cascare insieme al mio cuore. Lui aveva resistito, si era rafforzato ma alla fine era caduto,giù nell'abisso.
-Amico su,-boccheggiò il moro -guardati,sei bello- incoraggiò -e hai Lexi che pende dalle tue labbra- mugolò
schiusi le palpebre,dovevo reagire,dovevo uscire da quella selva oscura
-Hai ragione-contrassi gli addominali fino a portarmi su in posizione eretta -Ora chiamo Lexi e la invito ad uscire - sentenziai
-Bravo riccioli d'oro,così si fa- schernì il corvino incoraggiandomi
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-È stato un bella serata,-ampliò gli angoli della bocca in un lineare sorriso -ci voleva per smaltire tutto quel pranzo natalizio- ridacchiò la bionda
-Senti Lexi,- biascicai arrestando le suole in cuoio dei miei anfibi contro l'asfalto -i miei sono dai nonni quindi- soffiai -ti va di venire da me?-sputai atono corrugando la fronte
-Va bene-sputò con un sorriso malizioso inciso sulla bocca rosea
BANG BANG
Ciao bellezze come va?
Avete passato delle buone feste?
anyway so che il capitolo è un po' breve e fa un po cagare ma vabs
il prossimo lo pubblico a 15-20 voti e 10-15 commenti,mi raccomando commentate yay vi voglio attive
Io vvb ricordatelo💘💘
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