Capitolo 10
Una strana sensazione alla bocca dello stomaco mi risali su per l'esofago fino ad uscire come se fosse una sorta di
gemito dovuto allo stupore e allo stesso momento alla paura,il dolore che riuscivo a percepire da quelle parole appena emesse da Ash. D'un tratto la mia mente si ottenebró e l'unica cosa a prendere il sopravvento in quel momento fu il mio istinto.
Nel giro di un millisecondo mi ritrovai col fiato di Ash che s'intrecciava al mio e riuscivo a sentire solo il suo deglutire
quando però tutto questo udire di sensi e sensazioni furono bloccate dal grido lasciato dalla vocina fastidiosa che governava la mia mente la quale mi ricordò di un certo Liam Payne
-Ash sei ubriaco- gli carezzai il volto ruvido
notaii le sue iridi arrossate posare lo sguardo perso verso le mie che imploravano nel silenzio un modo per far terminare tutto ciò
-Buonanotte-appoggiai la mia testa lassa sulla sua spalla che inizialmente rigida e infreddolita da tale mio comportamento si lasciò poi andare
-Buonanotte Shenly-posó la sua
testa,contornata dalla folta chioma color oro,sulla mia per poi lasciare un sospiro
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Amber's Pov
Quella mattina il mio risveglio fu insolito e vago,dato che per la prima volta ero io a vedere il sole sorgere,piuttosto che esso vedesse me svegliarmi,come al solito brutalmente.
Non ricordo bene il perché,ma un non so che quella fredda mattina autunnale mi aveva risvegliata. Forse era ancora per la sbronza del giorno prima o forse era per il fatto che ancora dovevo capire cosa io e Luke rappresentavamo.
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Shenly's Pow
Fui risvegliata dal corpo tremolante di Ash che gemendo si risvegliò di colpo
-Ma cosa è successo?-chiese perplesso strofinandosi gli occhi stanchi
-Niente ieri eri ubriaco e volevi ucciderti- annuii lasciando una vena di sarcasmo nell'ultima parola
-Cosa?-allargò le orbite -Ed io e te che ci facciamo qui?-lasciò che un
espressione maliziosa gli travolgesse il viso
-Niente Ash,ti ho solo aiutato-annuii sminuendo il suo entusiasmo
-Eh ho detto qualcosa che non dovevo dire?-si grattò la nuca perplesso
Improvvisamente una serie di parole,quelle parole,risuonavano a raffica nella mia mente stanca -Niente-sospirai ritornando coi piedi per terra
-Ah-sospirò quasi sollevato
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Amber's Pov
Ero sveglia e pronta già da un bel po' per recarmi al solito è noioso edificio comunemente chiamatosi 'scuola',ma stranamente non vi era alcun ombra di Ash e così decisi di aspettare ancora bruciando il tempo giocando col cellulare. La mia partita fu interrotta dal campanello che suonò insistentemente.Doveva essere Ash.
Corsi lungo il corridoio che quel giorno sembrava più immenso del solito per poi aprire di fretta la porta.
-Ash guarda che mi fai fare tard-fui interrotta dal vedere quell'individuo
-Ciao anche a te Amber-annuì Luke
-Ah Luke-sorrisi imbarazzata-Che ci fai-mi interruppi-Ceh vuoi entrare?-domandai con imbarazzo
-Ah no grazie,non c'è bisogno-lasciò un mezzo sorriso malizioso allargarsi sulle sue labbra carnose
-Che vuoi di-fui interrotta nuovamente dalla sua lunga mano che afferrò il mio avambraccio per poi tirarmi via con se
-Ti porto in un posto-caló la voce alludendo un sorriso
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Shenly's Pow
Nonostante la nottataccia è il dolore lancinante che colpiva la mia spina dorsale fino ad arrivare all'osso sacro decisi,almeno per distrarmi da tutto ciò che mi stava opprimendo,di andare a scuola diligentemente come al solito.
Arrivata nella vettura rossastra di Ash al cortile vi notaii Liam infondo che sembrava ansioso,quasi come se stesse aspettando qualcuno
-Grazie-scesi dalla vettura tenendo lo sguardo fisso su Liam che pareva avermi notata -Ci vediamo a casa-chiusi lo sportello arrugginito lasciandomi Ash alle spalle
Guardai Liam che sembrava avermi rapita con lo sguardo e lo raggiunsi rapidamente
-Ciao-annui gelidamente
-Shenly-approvó il senso di sfida
-Come è andata col tuo amichetto?-annuì lasciando una smorfia che sembrava stesse straripando gelosia da tutti i pori
-Liam ma la smetti-gridai
accorgendomi solo dopo qualche secondo che qualcuno ci stava guardando o meglio ascoltando -Tu stai male-calai il tono trascinando Liam nel retro dell'edificio
-Ah sto male?Io?-scrolló le spalle -Tu hai passato la notte col tuo 'amico' al posto di passarla con me- gridò esausto
-Ma cosa vai a pensare?-mi strofinai le palpebre quasi fossi basita da quelle testuali parole -Io e lui sai da quando ci conosciamo? Da quando eravamo bambini-annuii disperata
-Eh quindi?Questo non cambia le prospettive-si impose -Sai,quando ti piace una persona non esiste alcun lasso di tempo o alcun spazio ultraterreno,ti piace e basta-
Fui travolta da una grassa risata -Tu credi che a me piaccia Ashton?-la mia risata si fece ancor più forte -Liam io ed Ash siamo solo amici,io gli voglio bene e l'ho aiutato,punto-mi avvicinai al suo petto che sembrava finalmente contenere ormai un respiro più calmo
-Shenly tu mi piaci ed è per questo che sono così geloso-annuì carezzando con le sue mani ruvide il mio volto
-Eh,tu piaci a me.Per te non esiste alcun lasso di tempo e alcuno spazio ultraterreno siamo solo io e te-gli sorrisi dolcemente
notai un sorriso aprirsi sul suo volto ormai illuminato -Scusa-
ricambiai alludendo un sorriso delicato
Ipnotizzò le mie iridi con le sue per poi lasciarmi un umido bacio sulle labbra stringendomi al suo petto caldo
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Amber's Pow
Per tutto il tragitto Luke mi tenne gli occhi bendati ed io riuscivo solo a sentire rumori e ad annusare odori,ma di quello che concretamente stava accadendo non riuscivo a percepirne alcun segno
-Eccoci-sentii il suolo sotto i miei piedi farsi diverso dal solito asfalto grigiastro,
le mani lunghe e raffinate di Luke mi sfiorarono gli zigomi per poi sfilarmi lentamente quella benda che fino ad allora mi aveva privata del dolce senso della vista
Riaperti gli occhi un filtro di luce li abbagliò e dopo aver ripreso 'conoscenza' mi resi conto di essere al Kol Park
-Ti va se facciamo colazione qui?-
non avevo mai visto sorriso più luminoso prima
-Qui?Ma io-fui interrotta dal suo entusiasmo
-Si qui-cacciò da uno zaino che portava alle spalle una tovaglia con dei pancake appena sfornati dato il fumo che riuscivano ad emanare
-Vuoi dirmi che hai fatto tutto per me?-nelle mie iridi si riaccese un non so che di luminoso
-Si Amber-afferrò la mia mano sedendomi al suo fianco su quel prato fresco di rugiada
-Luke-calai il tono rompendo quell'entusiasmo
-Si?-morse con gli incisivi uno dei pancake
-Io e te-mi schiarii la voce-Ceh dico-sfumai le ultime sillabe dando un senso di profondità a quella frase vuota
-Cosa io e te-afferrò la mia mano tentando di farmi sentire a mio agio
-Cosa siamo?-dissi d'un fiato
-Come cosa siamo?-graffiò una lieve risata
-Amici,fidanzati,sconosciuti che fanno finta di conoscersi-chiesi intimorita
-Tu cosa vuoi che siamo?-ingerì l'ultimo pezzetto di pancake
-Quello che tu vuoi,io lo sarò-lasciando la presa della sua mano che sembrava non aver opposto resistenza a tale decisione
-Io voglio che io e te diventiamo un 'noi',voglio mandarti il buongiorno,voglio andare a scuola con te e tornare insieme a te,voglio uscire la sera con te,risvegliarmi con te,voglio un altra colazione sul prato e voglio cucinare i pancake con te-disse d'un fiato quasi come se avesse finalmente respirato dopo mesi di apnea
-Oh Dio-sospirai per colmare la mia assenza momentanea di parole adatte
-Ah-gridò
-Hai cambiato idea?O mi stavi prendendo in giro?-sbarrai le orbite
-Voglio anche un cane-trattenne una grassa risata per poi cedere
-Ma sei proprio uno stupido-gridai sollevata mollandogli una pacca sul braccio saldo al suolo
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Shenly's Pow
La sera arrivò in fretta,e come la sera anche la serata con Liam al Kolus non fu da meno
-Shenly comunque io devo scappare-disse Liam frettoloso appena finiti i nostri drink
-Ma sono le 11-annuii perplessa
-Eh lo so per questo devo andare-si alzò di scatto prendendo il cappotto poggiato disordinatamente sullo schienale della sua sedia
-Ma Liam proprio sta sera che c'è la luna piena-implorai capricciosa
-Devo andare Shenly,ci sentiamo sta sera-lasció un bacio svelto sulla mia fronte per poi svanire tra i tavoli del Kolus.
Data la mia solitudine decisi di lasciare alla svelta il Pub. La strada era buia e isolata e per sovrastare quel forte senso di paura che stava per prendere il sopravvento mi misi ad osservare ogni mio passo,e notaii che essi si facevamo sempre più brevi e stanchi.Presa da tanta stupidità d'improvviso udii tuonare.Alzai di fretta il passo ma non feci in tempo da percepire sul dorso della mia mano sinistra una goccia.Piano piano le gocce si fecero sempre più grosse e più verticolose così ormai mezza zuppa decisi di ripararmi sotto un palazzo che era a poche miglia da casa mia almeno fino a che la pioggia non cessasse.
-Vuoi un passaggio?-
una voce mai udita prima,forse perché unita al rumore della pioggia,sfumò..
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