Capitolo 5
Mi svegliai da sola senza il mio Joker in una cella buia e sporca , al lato aveva un letto con delle lenzuola nere e dall'altra parte c'era un water con accanto un lavandino schifoso.
"C'è qualcuno?" Chiesi con aria impaurita "aiuto!" Continuai ad urlare, speravo di sentire la voce o la risata di Joker ma essa era solo nella mia mente "tu sei Harley Quinn" disse una donna di colore attraverso le celle "si sono io, tu chi sei e cosa ci faccio qui!" La donna sorrise "sta calma, io mi chiamo Amanda Waller, sei in prigione" disse lei tranquillamente, in prigione? Come potevo essere in prigione e chi mi ci aveva portato? Perché il mio puddin non c'era?
"Dov'è il Joker! Dove sta il mio puddin?" Dissi con una voce da bambina, mi avvicinai e toccai le sbarre "non devi toccare le sbarre!" Amanda alzò la voce e mi guardò male "cazzo guardi! Dimmi dove sta il mio puddin!" E si avvicinò alle sbarre e io la guardai "rispondi puttana" dissi dando una botta alle sbarre "non l'abbiamo preso" si girò e se ne andò, avrei voluto ucciderla.
"Dolcezza è inutile che urli e ti disperi, rimarremo qui per sempre" disse un uomo di colore da un'altra cella, non riuscì a capire quale cella fosse ma poi lui si alzò e mi guardò. Era un bell'uomo, muscoloso e alto.
"Tu chi sei? Il diavolo?" Dissi io sorridendo a 32 denti, ero molto contenta di non essere da sola "mi chiamo Deadshot, hanno preso i più cattivi della città per creare non so che cosa" disse lui guardandomi dritta negli occhi, abbassai lo sguardo e notai di non avere i miei soliti vestiti, ma un vestitino bianco che arrivava a metà coscia "e perché Joker non c'è? Chiesi con le lacrime agli occhi, mi mancava il mio amore "perché è riuscito a scappare" si mise seduto e guardò avanti "cosa hai fatto di tanto cattivo per essere qui?" Chiesi a Deadshot "ho ucciso molte persone" disse lui abbassando lo sguardo e guardando il suo letto "tu invece perché sei qui?" Chiese sorridendo "anche io ho ammazzato tante persone, e poi...andiamo...sono la donna del Joker, la regina del male" Risi e mi misi seduta.
"Siamo solo noi due?" Dissi guardandomi intorno, ma non vidi molto "no...ci sono altri cattivi oltre a noi che avrai l'opportunità di conoscere" guardò il suo orologio "tra mezz'ora" si mise sdraiato sul letto e non mi parlò più.
Anche io mi sdraiai e guardai il soffitto.
Pensai ai miei genitori, ai miei fratelli insomma alla mia famiglia...se così può essere chiamata, la mia famiglia era Joker e io volevo pensare solo a lui.
Perché era scappato senza portarmi con se? Non mi amava abbastanza? Ero solo una sua pedina? No, non è possibile perché lui mi amava e voleva stare insieme a me. Io sono quella giusta, erano queste le sue parole, io potevo aiutarlo a mettere in atto i suoi piani.
"Aprite i cancelli!" Sentii urlare, una gruppo di poliziotti e si avvicinò a me uno in particolare venne verso le sbarre "scendi da quel letto" disse, io sorrisi e andai da lui, misi le mani sulle sbarre e iniziai a fare su e giù lentamente, lui mi guardava con uno sguardo eccitato.
"Tesoro sai quali sono le regole anche se sei qui da poco" sorride e alzò un sopracciglio "non puoi toccare le sbarre" disse sorridendo "quali sbarre? Queste?" Dissi con aria cinguettante, leccai la sbarra che stavo toccando tutto questo guardando la guardia "o mio dio..." Disse lui distogliendo lo sguardai "perché non mi ai uscire da qua e ci andiamo a divertire?" Avvicinai il viso alle sbarre e continuai a guardarlo "oppure entra e gioca con me. Ti prego vieni a giocare con me, mi annoio" dissi io cinguettando e facendo la voce da bambina "aprite la cella" disse lui prendendo un paio di manette dalla cintura, venne dietro di me e mi ammanettò velocemente, non feci nulla per non peggiorare la mia situazione. Avrebbero potuto mettermi in isolamento e sarei diventata più pazza di quello che sono.
Mi sfiorò il sedere con una mano e sentii il suo alito puzzolente sulla spalla destra. Era troppo.Gli diedi un calcio in mezzo alle gambe e uscii dalla cella velocemente, ma non abbastanza velocemente da non farmi prendere.
"Tesoro non scappare che peggiori le cose" sorrisi e mi feci portare dove volevano loro accanto a me c'era Deadshot che mi guardava dalla testa ai piedi "sei carina dolcezza" disse lui sorridendo dolcemente "grazie" dissi io a bassa voce, ci portarono in una stanza dove c'erano altre persone e quando entrammo ci guardarono.
"Tu devi essere Harley Quinn" disse una ragazza dai capelli rossi e lunghi, anche lei aveva la mia stessa divisa e mi sorrise dolcemente "io mi chiamo Poison Ivy" le guardie mi tolsero le manette e lei mi prese per mano facendomi conoscere anche gli altri.
"Lui è Capitan Boomerang" disse facendomi conoscere il ragazzo, anche lui non era niente male, mi sorrise con aria sexy e guardò il mio corpo come se fossi una caramella "lei è Katana, è capace di uccidere una persona con una sola mossa" Katana mi guardò e io le feci un sorriso "è simpatica" dissi annuendo "lui è El Diablo, diciamo che gioca molto bene con il fuoco" aveva dei super poteri e io lo guardai, aveva tantissimi tatuaggi sul viso e avrei voluto toccarli, ho sempre avuto una passione per i tatuaggi...come per quelli di Joker, che non ero riuscita a guardare.
"E lui è Killer Croc" assomigliava ad un coccodrillo e infatti si poteva capire molto dal nome. Faceva impressione.
"Basta chiacchiere! Disse una voce femminile, mi girai e vidi un televisore con sopra la faccia di Amanda Waller "oh c'è anche una televisione!" Dissi indicando la TV "Zitta Harley!" Abbassai lo sguardo perché mi aveva risposto male e poi continuai a guardarla.
"Vi starete chiedendo perché siete qui" fece una pausa e guardò in basso "siete qui perché noi del governo vogliamo creare una squadra suicida, una squadra formata dai più cattivi della città che possono darci una mano a controllare meglio la Gotham. Fate bene le vostre missioni e avrete uno sconto di pena, sarebbe seguiti dall'agente Rick Flag" mi guardai intorno e vidi che anche gli altri avevano la mia stessa faccia allibita, cioè questa stupida voleva creare una squadra formata da cattivi ? Speravo stesse scherzando. Ci sarebbe dovuta essere lei al manicomio, è una pazza.
Ci riportarono nelle nostre celle e ci spensero tutte le luci, l'unica luce che avevo era quella della finestra sopra la mia cella. Non sparavo che ora fosse, ma sapevo che era buio.
"Buonanotte Deadshot" dissi coprendomi con le lenzuola "buonanotte dolcezza" sorrisi e mi misi a dormire.
Quella notte sognai il mio Joker, eravamo insieme in una casa grande con due bambini. Avevamo una gita normale e noi eravamo normali. Ma la domanda è...mi sarebbe piaciuta un vita qualunque come quella? Non penso proprio.
AMANDA'S POV
Avevo preso tutti quanti, ma adesso dovevo far conoscere il mio punto forte agli altri, l'incantatrice.
"Salve a tutti" dissi io entrando dentro la sala riunioni con una valigetta nera in mano.
"Amanda..."disse il presidente "sei riuscita a mettere in atto i tuoi piani, hai creato la squadra suicida...cosa c'è adesso?" Sorriso e guardai la dottoressa Moone, era lei il mio punto forte. La ragazza che aveva rinato il cuore a Rick Flag.
"C'è un'altra cosa che vorrei farvi vedere, la cosa migliore il punto forte...come dire la ciliegina sulla torta" dissi io guardando la dottoressa, lei si avvicinò a me e guardò tutti quanti.
"Salve a tutti sono la dottoressa Moone" si presentò e continuo a guardare "sono un'archeologa" decisi di interrompere la dottoressa perché la stava facendo troppo lunga e continuai a parlare io " diciamo che la dottoressa è caduta nella grotta sbagliata e ha fatto amicizia con una strega, l'incantatrice" avevo detto a quel l'essere quello che doveva fare per convincere il presidente, si sarebbe teletrasportata per andare a prendere un documento che cercavamo da anni.
È quello fece. Si trasformò e riuscì a prendere il documento.
Sarei diventata una salvatrice per l'umanità.
Fine capitolo.
Scusate se ci sono degli errori ma l'ho scritto molto velocemente e non ho avuto il tempo di ricontrollarlo perché devo studiare!!! Ciao belli! Spero vi piaccia.
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