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②⑨ Ti amo tanto

⚠️WARNING SMUT⚠️
PACE E AMORE CIÀ
PT.2

Katsuki's POV

Il corpo di Uraraka era caldo e fremeva a contatto con le mie mani. Lei era sdraiata dinanzi a me, lo sguardo intenso e le guance rosee. Guardarla arrossire era così piacevole da farmi mancare il respiro.

Io mi scostai un poco, permettendole di sfilarsi i suoi pantaloncini. Indossavo ancora la mia t-shirt nera, impregnata di sudore. Ochako invece non accennò a rimuoversi il reggiseno, ma mi andava bene così. Volevo che fosse a suo agio.

Mi sporsi a baciarla con foga, soffocando un gemito di piacere, andando nel frattempo a insinuare una mano nelle sue mutandine bianche.

Al mio tocco, Uraraka trasalì. «K-Katsuki...»
La guardai negli occhi, senza smettere di muovere le mie dita su di lei. Sfiorai la sua apertura, che qualche giorno prima io stesso avevo varcato, durante quella notte magnifica a casa mia.

Ebbi dei flashback del suo volto mentre gemeva e della sua tenerezza quando si era addormentata sul mio petto. Indubbiamente, la nottata più bella della mia cazzo di vita!

Sfilai le mani da lì sotto e le portai alla mia bocca, inumidendole. Sapevano semplicemente di pelle. Non sarei riuscito a spiegarlo. Denso, ma privo di un sapore in particolare.

Non appena furono bagnate il gusto, mi abbassai e le rimossi le mutandine, accompagnato dal suono dei gemiti soffocati di Uraraka, che istintivamente si portò il dorso della mano alla bocca.

Aveva la testa rivolta di lato e gli occhi socchiusi. Io sudavo freddo, ma ero terribilmente impaziente. Esitai.

«M-mi... mi fido di te, Bakugou.» mormorò Ochako, accarezzandomi i capelli.
Era come se mi avesse letto nel pensiero. Deglutii a fatica e alla fine inserii le due dita all'interno della sua unica apertura ancora intatta.

Cominciai delicatamente, per poi sprofondare con più decisione. Uraraka inarcò la schiena, rilasciando un verso soffocato. Alzai lo sguardo per osservarla, restando sempre più ammaliato.

Sorretto da una mano piantata al lato della sua testa, io mi sporsi verso di lei e la baciai, con tanto di lingua, come per avvertimento.
«N-non so se riuscirò a fermarmi, Uraraka.» biascicai, inserendo un terzo dito dentro di lei. «Se serve, dammi un calcio, okay?»

Ochako si piegò di nuovo per lasciarmi un bacio sulle labbra, incorniciandomi il volto con le mani. Io continuavo a muovere le dita dentro di lei, per far sì che al mio arrivo la sua apertura non fosse del tutto impreparata.

Non appena le tolsi, mi avvicinai di più col bacino, sfiorandola con la punta. Chiusi gli occhi e andai ad appoggiare la fronte contro la sua. Entrambi eravamo bagnati di sudore e i nostri respiri sembrarono fondersi.

Uraraka passò le sue mani calde sotto alla mia maglietta nera, tastando prima la mia tartaruga, per poi risalire fino si pettorali. Il suo tocco mi fece drizzare i capelli in testa più di quanto non lo fossero già.

Persi la ragione e fremetti ancor di più. Infine, con una lieve spinta, la penetrai.

Uraraka's POV

"Io mi fido di lui."

Non appena Katsuki si spinse dentro di me, avvertii una fitta seguita da un bruciore intenso. Mi morsi le labbra e poi passai al dorso della mano. Dai lati dei miei occhi uscirono delle lacrime salate, pronte a rigarmi il viso.

Bakugou aveva i denti e gli occhi serrati. Rimase fermo in quella posizione, permettendomi di abituarmi a quel corpo estraneo. La testa cominciò a pulsarmi e il bruciore si intensificò.

Morsi con più decisione il dorso della mano. Mi sarebbe sicuramente rimasto il segno.

Katsuki stava ansimando sonoramente, ma non accennava a muovere un muscolo. «U-Uraraka, stai bene?»

Annuii in maniera per niente convincente.

"Accidente a me!"

Bakugou grondò ancor di più di sudore. Dopodiché, si chinò per baciarmi. Il dolore non volle smettere, ma di sicuro i suoi baci lo alleviarono un sacco.

Le nostre lingue si intrecciarono e danzarono all'unisono, facendomi affogare in un mare di emozioni. Appena si staccò, Katsuki passò le labbra sul mio petto, cominciando a farmi un succhiotto.

Mi concentrai sui suoi movimenti, sul suo sguardo concentrato e sulle curve dei suoi incredibili muscoli al di sotto della t-shirt.

Bakugou fece scorrere la lingua sopra al succhiotto ormai evidente con movimenti circolari. Nel mentre cominciò ad uscire piano da me, facendomi rabbrividire. Il bruciore si affievolì e il mio respiro divenne irregolare.

«Mordimi sulla spalla, se serve, okay?» ansimò il biondo, abbassandosi all'altezza della mia faccia. Poggiai la fronte nell'incavo tra il collo e la spalla e annuii.

Con un'altra spinta, stavolta più energica, si ritrovò nuovamente dentro di me, facendomi sobbalzare. Il dolore era fortunatamente oscurato dal piacere e le mie mani si fecero strada sui suoi fianchi, fino a salire alle spalle, dove la mia testa giaceva.

Katsuki non si fermò; continuò a muoversi avanti e indietro, dentro al mio sedere ancora pulsante. Mi morsi il labbro inferiore, rammentando di aver avuto il suo permesso di mordergli la spalla, se fosse servito.

"Non voglio fargli male." Pensai.

I miei occhi cominciarono a lacrimare e dei versetti soffocati provenivano dalla mia gola secca. Bakugou sopra di me gemeva sonoramente e i suoi movimenti divennero più bruschi.

Man mano che accelerava, avvertivo scosse di piacere in un punto in particolare. Quando si accorse quale fosse, fece un sorrisetto malizioso e vi si insediò completamente, costringendomi ad aggrapparmi alle sue spalle e a morderlo.

Trattenni il fiato, mentre sentivo il suo sapore sulla lingua. Premetti i miei denti contro la sua pelle. Bakugou socchiuse gli occhi, la fronte grondante gocce di sudore, gocce che colarono sul mio petto fino a ricadere sul materasso.

Katsuki accelerò notevolmente, facendomi contorcere lo stomaco. Cercai di trattenere un gridolino e di evitare di mostrarmi dolente. Mi aggrappai con le braccia al suo collo, mentre Bakugou balbettò: «Sto... sto per...»

Annuii, in segno che avevo capito. A seguire, gli leccai intensamente l'orecchio, mordendo poi il lobo. Il cuore mi andò in gola quando Katsuki mi prese per il mento e mi serrò la bocca con un bacio colmo di foga.

Mi spinse con prepotenza la testa sul materasso, senza staccarsi, e diede un'ultima energica spinta col bacino. Lo sentii soffocare un versetto a contatto con le labbra, gemito che lasciò uscire solo dopo essersi staccato dalla mia bocca umida.

Avvertii un brivido da parte della mia intimità, così iniziai a stuzzicarmela da sola. Katsuki se ne doveva essere accorto, perché andò a lavorarci lui stesso prima di uscire completamente da me. Mosse le dita con delicatezza, finché non venni anche io con un ultimo gemito soffocato.

Entrambi ci gettammo a peso morto sul materasso, per riprendere fiato. Il petto mi doleva e la stanchezza si fece sentire. Chiusi gli occhi, finendo quasi con l'addormentarmi. Bakugou si drizzò a sedere e mi prese il volto tra le mani. «Stai... stai bene?»

Tenni gli occhi chiusi e sorrisi. «Sì.»
Quando lo riaprii, il suo sguardo, il suo incredibile sguardo, era esausto, ma intenso. Quell'accenno di preoccupazione mi fece sciogliere il cuore e le mie emozioni scoppiarono.

Gli presi la testa e lo feci adagiare al mio petto. Sfregai il mento sui suoi capelli, senza togliermi il sorriso dalla faccia. Ero davvero felice!

Con movimenti lenti, Katsuki si alzò dal letto. «Vado a farmi una doccia.»
Mi tirai su e lo abbracciai da dietro, restando in ginocchio sul letto. «Vengo con te.» mormorai.

[Un'ora dopo...]

Terminata la doccia, mi asciugai i capelli, mentre la stanchezza persisteva. Gli occhi si chiudevano da soli, ma non potevo di certo andare a dormire coi capelli bagnati, così come Bakugou.

«Non ho bisogno di asciugarli.» aveva detto dopo essersi infilato una maglietta pulita.
«E invece sì, vieni qua.» avevo detto io, puntandogli il phon in faccia.

Dopo esserci asciugati le chiome, tornammo a letto. Io più che altro barcollai verso di esso, sia per la stanchezza che per... beh, per il dolore al didietro.

"Domani forse passerà... spero." Ripetevo tra me e me.

Katsuki si infilò per primo sotto le coperte, invitandomi con un cenno a mettermi accanto. Mi attaccai a lui, respirando il dolce profumo dello shampoo. Poggiai il capo sopra ai pettorali, lasciandomi cullare dal suo respiro.

Bakugou passò una mano tra i miei capelli e mi schioccò un dolce bacio sulla fronte, facendomi arrossire fino ala punta delle orecchie. Era una sensazione così piacevole dormire assieme. Sarei rimasta a letto con lui per sempre!

Se non fossi stata così esausta, sarei rimasta sveglia a godermi il suo abbraccio stretto e protettivo. Purtroppo però crollai addormentata, con un unico ultimo sussurro nel mio orecchio da parte di Bakugou; «Ti amo tanto, Ochako-Chan.»

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Piccola nota autrice:

Pronto? Sì... sì... volevo chiedere se c'è posto per confessarsi? Ah non c'è? Okay, vado a nascondermi nell'ammadio :")

Tutto questo perché ci voglio bene, sappiatelo ()🖤

Al prossimo capitolo~

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