①⑤ Rossore
⚠️ATTENZIONE!⚠️
Sta parte contiene smut e blablabla aiuto perderò la comunione dopo questo capitolo, ma shhh! È solo una fanfiction... giusto? GIUSTO? ...
*va a nascondersi sotto ad un ponte per l'imbarazzo*
Buona lettura! :")
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Katsuki's POV
Uraraka era così tenera quando arrossiva da farmi perdere la testa. La sua faccia tonda mi incuteva tenerezza. L'avrei baciata fino a perdere fiato!
Le schioccai un ultimo bacio sulle labbra, per poi ricoprirla sul collo, facendola ansimare. Adoravo quando emetteva quei versetti così innocenti!
Le sue mani delicate e tremanti percorsero incerte i miei addominali. Per la prima volta io ero insicuro sul da farsi. Non volevo ferirla, ma soprattutto non volevo spaventarla. Cominciai a temere di sbagliare qualcosa. Solitamente sapevo sempre come gestire ogni cosa, ma in quel frangente ero terrorizzato.
"Come mi comporto? E se le faccio del male? Non potrei mai perdonarmelo!"
Uraraka mi prese il volto tra le mani. «Bakugou, va bene. Sta' tranquillo.»
"Come se mi avesse letto nel pensiero!"
Lei abbozzò un sorrisetto rincuorante, facendomi sciogliere più delle mie braci. Improvvisamente lei stessa divenne il focolare più caldo che avessi mai sentito, capace di far sciogliere quel mio macigno di ghiaccio, che tutti chiamavano cuore.
La fissai negli occhi, mentre le mie mani le percorrevano le spalle, fino a slacciarle il reggiseno dietro la schiena incurvata. A quella visione persi un altro battito!
Uraraka, rossa in volto, si portò il polso al viso, come per nascondersi.
«Tutti bene?» chiesi, preoccupato.
Lei annuì. «N-non amo un granché il mio corpo.»
Feci una smorfia. «E perché no? Io ti trovo... ti trovo bellissima.»
«Anche tu lo sei.»
Arrossii e guardai altrove. «Pff, lo so da me.»
Lei mi sorrise e mi fece adagiare sul suo petto. Rabbrividii dall'emozione quando la mia guancia sfiorò la sua tetta sinistra.
"STA' CALMO!"
«Non ti facevo così impacciato.» mormorò dolcemente lei, accarezzandomi il capo.
Io mi tirai su di scatto e la guardai con rabbia. «N-non sono impacciato! È che non voglio farti male!»
«Non preoccuparti. Sto bene.»
«M-ma...»
Fece un sorrisetto. «Vuoi una mano per...»
«NO!» la interruppi di scatto.
Esitai per un po', ma poi cercai di mostrarmi il più sicuro possibile e presi la splendida l'iniziativa di sfilarmi la tuta e restare in boxer, mentre il volto rosso di Uraraka mi ammirava, con tanto di bocca semichiusa.
Uraraka's POV
Cosa stava per succedere davvero? Ero incredula, ma impaziente al tempo stesso. Mi coprii la faccia con la mano per il lieve imbarazzo. Mi avrebbe vista senza vestiti!
Bakugou rimase a fissarmi negli occhi, preoccupato. Ricambiai il suo sguardo e sorrisi. «S-scusa. Sono noiosa e ehm... non so che mi prende.»
Bakugou mi accarezzò il viso e mi rilassai subito. «Se non ti senti pronta, non c'è fretta. Non voglio costringerti a fare nulla.»
"Non è da lui." Pensai.
«N-no. Voglio... voglio continuare.» balbettai.
«Sicura? Non so se poi riuscirò a controllarmi. Voglio dire... sei... sei bellissima e...»
Gli posai l'indice sulle labbra. «È okay.»
«E non zittirmi quando ti parlo!» esclamò.
Risi. «Eccolo il Bakugou che conosco.»
Lui sghignazzò e poi fece per togliere i miei pantaloncini neri. Il mio cuore accelerò, ma il mio corpo era immobile. Sembrava così stupido lasciar fare tutto a lui; non avevo neanche il coraggio di levarmi i vestiti da quando ero agitata.
Bakugou rimosse anche le mie mutande bianche, rivelando la mia intimità. Evitai di guardare in basso, per evitare di scoppiare a piangere. Non avrei pianto per ciò che stava succedendo, ma perché provavo un'immensa vergogna di me inspiegabile. Possibile che fossi così insicura del mio corpo?
«Non ti muovere.» mormorò Bakugou, esitante.
Vederlo così impacciato mi fece acquistare un po' di sicurezza. Non ero l'unica a non saper cosa fare, almeno.
Dopo aver rimosso anche il suo ultimo strato di stoffa, Bakugou si chinò su di me e mi fissò intensamente.
"Oddio, è così bello ed eccitante!"
Il biondo mi baciò sul petto, ad occhi chiusi, poi disse: «Ti prego, avvertimi se fa troppo male.»
Annuii, lasciandogli un bacio sulle labbra.
Quando posai di nuovo la testa sul materasso, Katsuki prese la bustina di un preservativo tra le mani.
«D-dove lo hai...?» balbettai ancor più rossa in viso.
Lui sorrise imbarazzato. «Ti ricordo che ho dei genitori.»
Non feci altre domande. Ero troppo imbarazzata, ma sotto sotto ancor più divertita. Lo osservai mentre sfilava il preservativo dall'involucro, senza staccare lo sguardo.
«P-puoi guardare altrove?» disse, facendo una smorfia. «È imbarazzante!»
Trasalii. «Oh, okay. Scusa!» e guardai il soffitto.
Non passarono neanche tre secondi che tornai a guardarlo, o almeno i suoi occhi, concentrati e mezzi arrabbiati. Stava ancora armeggiando col preservativo e non potei fare a meno di ridacchiare.
«Ti ho detto di non guardarlo!» ripeté irritato.
«Infatti sto guardando te!» replicai, gonfiando una guancia.
L'avevo stoppato, perché non replicò. Amavo guardare i suoi occhi e non poteva impedirmelo!
Dopodiché, si chinò nuovamente su di me, per baciarmi con foga. Il respiro era irregolare e la tensione mi fece rabbrividire. Non appena la punta del suo membro toccò la mia entrata, lanciai un gemito che subito fu interrotto da un altro bacio.
Appena ci staccammo, Bakugou cominciò a muovere di più il bacino in avanti. Sussultai, senza replicare, avvertendo una leggera pressione. Lui si sporse e poggiò la fronte sulla mia spalla, continuando a spingere lentamente. Dopo un po', avvertii una leggera fitta, che soffocai mordendomi il palmo della mano.
Bakugou si doveva essere accorto del mio lieve malessere, perché alzò la testa di scatto e mi prese la mano. «Scusa.»
«Tranquillo.» mormorai, prendendo la sua mano con entrambe le mani. Di colpo, mi venne un'idea. «Aspetta, ho un modo per aiutare te e me.»
«Eh?»
Senza rispondere, misi due delle sue dita nella mia bocca e iniziai a leccarle, facendolo trasalire.
«U-Uraraka, ma che...?»
Sorrisi, sentendo già di stare meglio. Il mio stomaco ebbe una fitta di piacere.
Feci roteare la mia lingua sulle sue dita, inumidendole il più possibile e guardando Bakugou negli occhi, con aria maliziosa. Era strano, ma mi stavo divertendo! Di solito, i ragazzi si eccitano di più quando le ragazze fanno le facce... le facce porno.
Katsuki iniziò a sudare e divenne più rosso d'imbarazzo. «C-che c...» non finì la frase che si spinse ancor di più dentro di me, facendomi gridare.
«Non... non volevo! Mi hai costretto.» si affrettò a dire.
Soffocai un gemito di piacere. «Non... non pensavo che questo ti eccitasse di più.» ridacchiai, mentre le lacrime iniziarono a bagnarmi gli occhi.
Bakugou gettò la testa in avanti, finendo di penetrarmi completamente. Strizzai gli occhi, avvertendo un'ultima fitta lancinante, che subito lui stesso colmò con un bacio e un succhiotto sotto al collo. Quell'ultimo mi fece rabbrividire di piacere più di tutto. I suoi baci sotto al collo erano meravigliosi, nonostante fossero i primi.
«T-ti fa male?» mormorò preoccupato.
«Non più tanto.» mi morsi il labbro inferiore.
Bakugou cominciò a muoversi, ansimando. Le gocce di sudore che ricadevano dalla sua fronte si mischiarono con le mie lacrime, ormai intente a scivolare lungo le mie guance rosse.
Non appena accelerò i suoi movimenti, mi fiondai sulle sue labbra umide, approfondendo il bacio. Katsuki spinse con forza le labbra contro le mie, mentre le mie mani si posarono sul suo viso. Gemetti ancora e ancora, avvertendo le farfalle girovagare nel mio stomaco. I nostri respiri si mischiarono e le nostre lingue si ricercavano con impazienza e desiderio.
Dopo poco, sentii Katsuki gemere e spingersi dentro di me con più forza. Mancava poco... era quasi come nei film. Gli toccai i pettorali, la parte del suo corpo che credevo forse la più stupenda.
Lui, come per ricambiare, mi afferrò il seno con una mano e poi diede un'ultima spinta.
Lancia un gridolino, avvertendo un immenso piacere e i brividi lungo tutta la schiena. Katsuki si accasciò di lato, uscendo piano piano da me e riprendendo fiato. Io avevo il respiro irregolare e d'un tratto ebbi la sensazione che mancasse qualcosa.
«Ti ho fatto tanto male?» chiese ansimando.
«No. Sei... sei stato fantastico.»
«N-non hai... gridato il mio nome e mi hai fatto preoccupare.» borbottò, facendo un sorrisetto. «Ma cazzo sei... sei fantastica anche tu.»
Mi coprii la faccia. «S-scusa!»
Lui si voltò verso di me. «Dillo ora.»
«Cosa?»
«Il mio nome. Dillo ora... Ochako-Chan.»
A sentirgli pronunciare il mio nome, il mio cuore perde un battito. Ci guardammo negli occhi e lui mi sorrise. Era così bello.
Poggiai la mia fronte sulla sua, mentre le lacrime scorrevano senza fine dall'emozione. «Katsuki-San.»
«Ochako-Chan.»
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:D Hello...
OKAYYYYYY raga vado a confessarmi...
e sinceramente ho dovuto rendere il tutto il meno perverso e spinto possibile, per far capire che entrambi sono inesperti e quindi timidi e blablabla
Aspettate quando saranno più sereni entrambi, dato che secondo me entrambi hanno una mentalità pareeeeecchio più perversa della mia :")
Vi giuro, ci ho messo due giorni per scrivere una roba decente e non sono manco sicura che sia decente...
Vado a confessarmi sia per gli orrori grammaticali sicuramente presenti su sto testo, sia per... per tutto il resto...
Boh, spero vi sia piaciuto :")
Al prossimo capitolo, piccoli eroi!
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