Ti Farò Vedere Il Mondo Attraverso I Miei Occhi (Erik Durm)
27 marzo.
Caro diario,
Oggi a scuola è arrivata una ragazza nuova. Si chiama Caroline ed è cieca. A primo impatto mi è sembrata timida e chiusa però vorrei conoscerla meglio perché nessuno dei miei compagni ha voluto fare amicizia con lei e questo mi dispiace perché le persone non dovrebbe fermarsi solo alle apparenze ma bisogna scavare a fondo dell'anima di qualcuno e conoscerlo per tutti i piccoli pregi ma soprattutto per i difetti che ci rendono unici. Perciò ho deciso di distinguermi dalla massa e non badare alle 'diversità' delle persone, tanto neanche io sono poi così normale. Ho 16 anni e non so ancora cosa fare della mia vita: mio papà vorrebbe che lavorassi nella sua banca, invece io vorrei diventare calciatore; più precisamente vorrei diventare difensore del Borussia Dortmund. E poi niente, il resto lo sai già.
Erik.
5 aprile.
Caro Diario,
È da qualche giorno che ho fatto amicizia con Caroline ed è davvero una ragazza simpatica e carina. Ha dei lunghi capelli rossi naturali e degli occhi verdi come le foglie degli alberi che vedo dalla finestra di casa mia. Questo pomeriggio siamo andati a fare un giro al parco. Lei è venuta con il suo cane guida, Leopold, un Golden Retriver di circa tre anni. È stato divertente, ma non come quando sto con i miei amici al bar a bere birra e fumare. Con lei mi sono divertito con poco. Abbiamo passeggiato ed io intanto le descrivevo il paesaggio intorno a noi, poi l'ho aiutata a lanciare i bastoncini a Leopold. Mentre la stavo riaccompagnando a casa lei mi ha preso a braccetto. Nessuna ragazza mi aveva mai preso a braccetto. Ed è stato tenerissimo. Magari domani usciamo ancora... e ti farò sapere cosa succederà.
Erik.
19 aprile.
Caro diario,
Domani andrò al mio primo appuntamento! Sono contentissimo. Ieri ho chiesto a Caroline se voleva uscire con me e lei, dopo aver riflettuto falsamente per qualche minuto, ha detto di SI. Non so cosa indossare, help me. I miei amici - più che altro solo Joseph Marcel - hanno iniziato a prendermi per il culo.
"Perché esci con una sfigata, Durm?" Mi ha chiesto Marcel. Mi hanno fatto venire il nervoso e così ho deciso che per un po' non uscirò con loro. Sono tutti degli stronzi! Per fortuna che c'è il calcio a tirarmi su il morale. Il mister mi ha detto che se continuo così di sicuro farò carriera. Però adesso il mio unico pensiero è Caroline. Ti scriverò domani per farti sapere cosa succederà.
Erik.
22 aprile.
Caro diario,
L'appuntamento con Caroline è andato benissimo. Siamo usciti a prendere la pizza dal kebabbaro all'angolo. Poi l'ho portata a giocare a bowling. Lanciavamo le palle insieme ed abbiamo pure fatto tre strike. Verso le undici siamo ritornati a casa, perché lei era stanca, e ho conosciuto sua madre. È una donna adorabile proprio come la figlia. Prima di andarmene ho dato un bacio a Caroline; sua mamma ha fatto finta di non vederci ma quando mi sono girato aveva un sorriso che era grande come tutta la stanza in cui eravamo. Eh già, sono proprio innamorato di Caroline.
Erik.
30 aprile.
Caro diario,
Ho litigato con un ragazzo oggi a scuola. Ha iniziato a prendermi in giro perché esco con Caroline. E tutto ciò davanti a lei. Continuava a dire che è una sfigata e le continuava a lanciare frecciatine sul fatto che fosse cieca. Poi io non c'è l'ho fatta più: ho iniziato a tirargli calci e pugni. È arrivata la professoressa di chimica e mi ha portato dal preside. Quel bastardo se l'è cavata bene perché mentre è entrata in classe la prof lui faceva finta di piangere e robe del genere. Hanno chiamato a casa e mio papà è venuto subito a prendermi a scuola. In macchina mi ha fatto una predica che ne basta la metà. Ho cercato di difendermi dicendogli di Caroline e di quel cretino che la prendeva in giro e sai cosa mi ha detto lui?
"Erik, figlio mio, tu hai bisogno di una ragazza che ti faccia sentire importante. Non di una sfigatella da quattro soldi." Non ci ho visto più. Sono sceso dalla sua auto costosa e me ne sono andato al bar. Tanto non spreca tempo e fiato per seguirmi. Lì ho conosciuto una ragazza, Alice. È una figa mostruosa: tette grosse, bel culo, fisico da modella. Le ho dato il mio numero ma non so il perché. Caroline è più carina di lei, nel senso di persona. Infatti me ne sono pentito subito perché 'sta biondina mi ha detto che mi avrebbe chiamato. Mi sento stupido perché io sono - credo- innamorato di Caroline. Lei è sempre nei miei pensieri.
Beh, adesso vado.
Erik.
5 maggio.
Caro diario,
Ieri ho chiesto a Caroline se vuole essere la mia fidanzata e lei mi ha detto di NO! Mi si è spezzato il cuore. Non capisco cosa ho fatto di male con lei. L'ho trattata come nessun'altra ragazza in vita mia. Mi ha detto che le dispiace ma non vuole una relazione con me. Allora io ho preso e me ne sono andato, lasciandola da sola al parco. Le ho detto che ho chiuso con lei. Non voglio una ragazza che mi prenda in giro. Caspita, l'ho baciata più volte, siamo usciti assieme quasi tutti i giorni da due mesi a questa parte, regalini a non finire e lei mi dice: "No, Erik, mi dispiace ma non posso." Le cose sono due: o ha un altro ragazzo oppure non le piaccio. Mi ha chiesto di essere semplicemente suo amico ma niente non ne più voglio sapere. Ho deciso di provarci con la tipa del bar, Alice. Tra un po' viene a casa mia e credo che mi farò una bella scopata.
Erik.
P.s. Sono le dieci di sera, prima era pomeriggio. Comunque niente, volevo dirti che quando ero a letto con Alice ha bussato alla porta Caroline. Ha iniziato a scusarsi e io stavo quasi per perdonarla perché ci tengo davvero a lei, quando Alice ha gridato: "Erikuccio vieni nel letto, la mia patata ti vuole." Caroline ha capito tutto senza neanche vedere niente. Ho visto delle lacrime rigarle le guance lievemente arrossate per la rabbia. Si è girata e, con Leopold a farle strada, è uscita da casa mia. Non l'ho inseguita tanto non mi avrebbe dato retta e sinceramente io non ho giustificanti per quello che è successo, cioè non c'è niente che Caroline abbia frainteso. Forse è meglio così: niente relazioni e solo del puro sesso. Però il mio cuore mi tradisce perché da quando ho visto Caroline piangere mi sento distrutto, come quando mi ha rifiutato. Forse Caroline è il mio primo grande amore.
6 maggio.
Caro diario,
Caroline è morta.
Erik.
16 maggio.
Caro diario,
Ho appena passato i dieci giorni peggiori della mia vita. Caroline è morta, per colpa mia. Dopo che è uscita da casa - quel giorno in cui mi ha trovato con Alice - è andata subito al parco, quello dove andavamo sempre insieme. Era seduta su una panchina, Leopold stava inseguendo i piccioni che volano sempre li. È stato questione di un secondo: le si è avvicinato un ragazzo, le ha puntato una pistola alla tempia e le ha detto di darle tutti i soldi. Lei aveva sì e no dieci euro ed un braccialettino d'oro, un mio regalo. Il malvivente non si è accontentato e quindi le ha sparato un colpo alla testa. È morta subito. È solo colpa mia, cazzo. Se non l'avessi trattata male a quest'ora sarebbe qui con me. Magari era venuta per dirmi di sì. Ed io ero già con un'altra ragazza. È solo colpa mia. Quando sua mamma mi ha detto della sua morte io sono crollato. Ho pianto per i primi due giorni e l'ho fatto anche al suo funerale. Tutto ciò è così sbagliato: lei meritava di vivere una vita felice e serena. Cazzo, aveva solo 16 anni. È solo colpa mia. Solo colpa mia.
Erik.
22 maggio.
Caro diario,
La polizia è riuscita ad identificare l'assassino di Caroline: Frank Steiger.
È un drogato che per comprarsi la roba farebbe di tutto, anche ammazzare un'anima pura ed innocente come Caroline. So dove trovarlo, i poliziotti no. Ho deciso di ucciderlo. Lui mi ha portato via Caroline e voglio fare lo stesso con lui. Non merita di vivere un essere così malvagio e crudele. Mi sono comprato una pistola. Stasera quel bastardo morirà.
Erik.
25 maggio.
Caro diario,
Sono riuscito ad uccidere Steiger. Ho messo in scena il suo suicido così la polizia non mi rintraccerà. Però tutto questo non riempie il vuoto lasciato da Caroline. Lei mi ha fatto vedere il mondo attraverso i suoi occhi ciechi e niente è stato o sarà più bello di quello che ha fatto lei.
La mia vita non ha più senso senza di lei. Sono diventato cieco a tutte le emozioni e a tutto ciò che mi circonda. Niente a senso, nemmeno il calcio che amavo tanto. Adesso è solo una perdita di tempo inseguire una palla per novanta minuti. Ho lasciato la squadra. Non vado più a scuola. Non mangio. Mi taglio i polsi. Sono sempre cattivo con tutti, persino con mia mamma che è l'unica che cerca di aiutarmi. "Niente a senso." Ripeto mentre sto per gettarmi da un ponte. La mia vita non ha senso senza di lei. Caroline sto per raggiungerti...
FINE.
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