"Allora Schürrle, lo vuoi il tuo dieci in matematica?" Domanda la prof Kamilla una volta che il ragazzo l'ha raggiunta nel suo ufficio.
Il biondino annuisce in risposta.
"Naturalmente." Commenta la donna aggiustandosi gli occhiali sulla punta del naso. "Dovrai fare quello che ti dico!"
"Okay. Cosa devo fare di preciso, signorina Rayanovic?" Domanda timido André. Non gli piace il fatto di essere nell'ufficio di quella donna spregevole.
"Devi venire qui, stasera, alle ventidue." Dice con il suo tipico accento russo.
Non gli piace la professoressa Kamilla Rayanovic. È una bella donna sulla quarantina d'anni, e questo sia lui che gli altri suoi compagni di classe l'hanno notato, però a lui incute paura. Sarà perché è nuova al collegio maschile di Ludwigshafen Am Rhein.
La donna è sempre molto severa con i suoi alunni che hanno tutti tra i 12 ed i 18 anni. André è una via di mezzo perché ha 16 anni.
Il ragazzo si affretta ad annuire e ritorna nella camera che condivide con l'amico Mitchell.
"Andrew," il suo amico lo chiama così. "che ne dici se stasera, visto che c'è il coprifuoco a mezzanotte, andiamo al pub con Sebastian e Robert?" Domanda poi passandosi una mano tra i lunghi capelli color oro.
"Ehm.. No, non posso. Mi dispiace Mitch." Dice André con delusione nella voce.
"Hey, cosa c'è di più importante con una birra con i tuoi tre migliori amici?" Chiede alzando un po' la voce.
"Devo fare un recupero di matematica con la Rayanovic." Sbuffa e si butta a peso morto sul suo letto sfatto.
"Oh, capisco. Divertiti allora." Gli dice l'amico diciottenne con l'aria di chi la sa lunga e poi sparisce in corridoio.

André, dopo aver guardato per l'ultima volta il Rolex che ha al polso, bussa lentamente alla porta di legno scuro dell'ufficio della sua professoressa di matematica.
"Entra Schürrle." Risponde lei dall'altro capo della porta, evidentemente è il suo unico appuntamento per la serata.
Il ragazzo spinge lentamente la porta e si ritrova davanti ad uno spettacolo obbrobrioso, per il suo punto di vista.
Kamilla è seduta sulla cattedra del suo ufficio ed indossa un vestitino nero attillato e molto corto.
Le guance di André si colorano di rosso per l'imbarazzo e chiude gli occhi sperando che quello sia un incubo.
"Vieni, André, siediti qui con me." Sussurra la donna con fare seducente.
"Credo che preferisco tenermi il mio cinque." Dice il ragazzo con coraggio e capendo le intenzioni della sua professoressa.
"Vuoi proprio deludere tuo padre?" La donna ha toccato il tasto dolente del ragazzo: il padre. André non vuole assolutamente deludere l'uomo che l'ha rinchiuso in quel collegio per ragazzini snob e viziati.
Abbassa il viso e si fissa la punte delle scarpe nere e lucide con disinteresse.
"Capisco André." Continua la donna. "Infondo ti basta così poco per recuperare quel brutto voto: un bacetto, qualche carezze e il tuo corpo nudo sotto il mio."
Il ragazzo si fa coraggio e si siede davanti alla sua professoressa.
"Vedo che capisci in fretta, caro mio." La donna accarezza lentamente la guancia di André.
"Adesso alzati e baciami." Dice Kamilla con una punta di dolcezza nella voce.
Il ragazzo si alza tremante e si posiziona davanti alla sua professoressa.
Avvicina lentamente il viso a quello della donna che impaziente per la lentezza che ci sta mettendo, con un brusco movimento del busto, si avvicina a quello di André.
Le loro labbra si strusciano lentamente e Kamilla cerca subito più contato con il giovane ragazzo davanti a lei. Le sue mani raggiungono subito i suoi fianchi e lo attira sé. Apre un po' le gambe per permettere ad André di posizionarsi tra di esse.
"Prendimi per i fianchi." Dice lei con un filo di voce.
Subito le mani del ragazzo sono suoi fianchi della donna che ancheggia contro il suo bacino.
"Bravo, adesso baciami il collo." Ordina lei e porta le sue mani tra i capelli biondi del giovane facendogli abbassare la testa fino a farla arrivare sulla clavicola.
Il ragazzo lascia dei baci umidi su sotto il collo fino ad arrivare poi alla scollatura del vestito.
La donna con una mano toglie la maglietta bianca del ragazzo e poi gli accarezza il petto.
La pelle morbida e candida luccica sotto la luce fioca che illumina la stanza.
"André... Sei così innocente." Dice Kamilla accarezzando l'addome piatto del ragazzino. "Scommetto anche che sei vergine perché non ti ho mai visto pomiciare in cortile con le ragazze del collegio qui vicino."
"Diciamo solo che mi piace rispettare le regole." Dice André giustificando i suoi comportamenti responsabili.
"Però stasera ne infrangerai parecchie." Risponde la donna prendendo la mano del giovane e portandosela sulla coscia.
Lentamente gli fa alzare il tessuto nero fino a quando non si riesce ad intravedere il tessuto di pizzo delle sue mutande rosse.
Il ragazzo sussulta perché è la prima volta che si trova a contatto così diretto con una femmina.
Le sue mani curiose vagano sul corpo di Kamilla fino a quando non trovano la zip del vestito.
Con un movimento insicuro la cala mostrando la pelle olivastra della donna.
"André, sei fantastico." Gli sussurra lei all'orecchio e si sfila il vestito dalla testa lanciandolo poi sulla maglietta del ragazzo che si trova già sul pavimento.
Le mani di lei corrono subito a quelle di lui e con un lento movimento le porta sul suo seno.
Il ragazzo inizia ad accarezzare i capezzoli turgidi della donna che risponde gemendo al suo tocco leggero ed inesperto.
"André. Fammi. Tua." Dice ringhiando contro le labbra morbide di Schürrle e poi lo bacia selvaggiamente. Le loro lingue si incontrano e le mani di lui finisco sul pizzo colorato che lo separa del fare sua la donna davanti a sé.
Però quel momento dolce ed erotico che si era creato tra i due viene interrotto bruscamente.
"Professoressa Rayanovic, ho bisogno del suo aiuto perché-" La voce del professor Löw si interrompe alla vista della donna che ha tra le gambe un suo alunno.
"Rivestitevi e poi ci vedremo in presidenza. E stai sicuro che non la passerai liscia Schürrle." Dice minaccioso al ragazzo.

FINE.

dedicato a KAMYLLA4EVERLOVE