"Allora Giada, stasera usciamo ancora insieme?" Mi domanda Mesut.
"Sì certo, tesoro." Gli rispondo sorridendo.
È da un mese che esco con questo ragazzo fantastico: Mesut Özil.
Alto, moro, occhi color della notte e soprattutto simpatico.
È sempre un piacere stare in sua compagnia perché nonostante sia uno dei migliori centrocampisti dell'Arsenal è un ragazzo semplice.
Le nostre uscite sono davvero piacevoli e spiritose: kebab e film a casa sua, una combinazione perfetta.
Ci diamo appuntamento per questa sera e poi ritorno a casa mia, lasciandolo finire di farsi la doccia nello spogliatoio dell'Emirates Stadium.
Appena rientro nel mio appartamento Mesut mi manda un messaggio:

«Posso venire a casa tua, Giada? Non ho voglia di stare a casa mia, ho litigato ancora con i miei. -M xx»

Gli rispondo che mi va bene.
Appoggio il telefono e sospiro frustrata: la casa è peggio di uno stadio dopo un concerto. Cose ovunque, mancano solo i topi che girano ovunque.
Di solito sono i ragazzi ad avere l'appartamento in disordine e le ragazze sono tutte quelle un po' perfettine. Io invece sono l'apposto: animo ribelle in una mente da amante del caos.
Le mie passioni sono i cavalli e lo sci di fondo.
Adoro tutti gli animali possibili ed inimmaginabili.
Cerco di mettere in ordine il salotto per renderlo presentabile a Mesut ed intanto il mio piccolo Border Collie di tre mesi mi guarda con i suoi occhioni teneri.
"Okay, Pongo." Gli dico dolcemente. "Domani andiamo a fare una passeggiata con Thor."
Thor è il mio cavallo, un Halfinger di circa due anni. Ultimamente non ho dedicato tanto tempo a Thor e a Pongo perché sono sempre stata impegnata con Mesut.
Pongo si avvicina a me ed inizia a scodinzolare. Gli gratto la piccola testolina bianca e nera e lui mi risponde leccandomi le mani.
È davvero un cucciolo adorabile!
Finisco di sistemare il resto della casa e poi mi cambio.
Visto che Mesut è un ragazzo - come di dire - pratico e semplice, indosso semplicemente un paio di jeans, una maglietta azzurra e una delle mie mille felpe Hollister.
Mi suona il telefono e guardo lo schermo. Con piacere noto che è un altro messaggio di Mesut.

«Sarò li da te in meno di cinque minuti, Hazine.
-M xx»

Sorrido al telefono e mi preparo mentalmente per incontrarlo.
Non vorrei fare figuraccia come è successo la prima volta che ci siamo incontrati.
Ero al parco, quello vicino a casa mia, e ad un certo punto Pongo si è allontanato. Ero disperata perché quel cagnolino è un po' come se fosse mio figlio. Però - per fortuna - dopo aver chiesto a quasi tutte le persone nel parco, ho trovato Pongo in braccio ad un ragazzo. Mi sono avvicinata a quello strano tipo e gli ho tirato uno schiaffo in pieno viso.
Ho gridato a pieni polmoni: "Tu brutto maniaco come ti permetti di toccare il mio cagnolino!"
Lui mi ha guardata malissimo e mi ha risposto: "L'ho trovato in giro da solo. Ho pensato che qualcuno lo stesse cercando."
Io sono arrossita di colpo e gli ho mormorato per un'infinità di volte scusa però lui non sembrava molto arrabbiato.
Mi ha proposto che per sdebitarmi per averlo schiaffeggiato dovevo uscire con lui ed io naturalmente ho accettato. Infatti adesso siamo qui, da un io e lui siamo diventati un noi.
Bussa leggermente alla porta ed appena gli apro lo abbraccio forte forte a me. Ci baciamo dolcemente per qualche secondo fino a quando Pongo non gli appoggia le zampine sulle gambe per attirare la sua attenzione. Mesut si abbassa ed inizia a grattare le orecchie del cucciolo che lo adora dalla prima volta che l'ha visto, proprio come la padrona.
"Giada, ho portato il kebab." Dice appena ha finito di coccolare il cane.
"Aw, ti adoro Mesut." Gli rispondo sorridendo. Lui sorride a sua volta e mi si scioglie il cuore alla vista del ragazzo che amo felice.
"Ho portato anche un film Horror." Dice sempre col sorriso.
"Aşk sai che odio i film Horror." Gli dico tirandogli una pacca sul braccio. "Mi fanno paura."
"Stai tranquilla amore, ci sono io con te."
Mi prende per mano e ci sediamo sul divano. Mangiamo il kebab mentre guardiamo il film spaventoso ed ad ogni scena paurosa io nascondo il viso sul suo petto. Lui per rassicurarmi mi accarezza dolcemente la schiena. Pongo se ne sta in braccio a noi ed anche lui ogni tanto nasconde la piccola testolina impaurito.
La serata passa così. Credo che sia stata una delle più belle delle mia vita. Sono felice con Mesut perché lui è la ragione dei miei sorrisi.
Dopo aver visto il film gli dico di non lasciarmi da sola perché durante la notte potrei avere paura.
Lui non se ne va.
Dormiamo abbracciati e finalmente posso dire di essere felice per davvero.
L'unica cosa che mi basta è lui: il mio kebabbaro turco, Mesut.

FINE.

*Hazine = tesoro
*Aşk = amore

dedicato a donatigiadaaaaa