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Juliette (Julian Draxler)

«Hey Julian, vieni subito da Starbucks - quello dove andiamo sempre.
Ti devo dire una cosa importante.»

Julian ed io usciamo insieme da qualche mese e un po' di settimane fa abbiamo fatto "il grande passo" cioè ho perso la verginità con lui. È stato stupendo, Julian è stupendo. Alto, capelli mori, occhi color nocciola e soprattutto dolcissimo. L'ho conosciuto perché è amico di mio fratello Lorenzo e da poco frequenta la mia stessa scuola solo che lui è due classi più avanti di me, quindi ha 18 anni. Julian è un ragazzo semplice e non si nota molto a scuola perché preferisce essere riservato e stare per i fatti suoi.

«Okay Chiara. Arrivo subito :)»

Risponde dopo qualche minuto. Infatti è sempre puntuale e non faccio neanche in tempo ad alzare gli occhi dal telefono che lui è già qui davanti a me tutto sorridente.
"Hey Chiaretta. Come stai? Perché oggi non c'eri a scuola?" Domanda lui.
"Hey Juli. Sto bene ma prima ero dal medico. Ti devo dire una cosa importantissima però non ti devi arrabbiare."
"Dai, dimmi tutto..." Sembra curioso e felice.
Chissà se quando saprà la notizia che gli devo dare sarà ancora così sorridente?
"Okay, Julian. Beh... non so come dirtelo! Io sono contenta ma non so se lo sarai anche tu."
"Dai dimmi quello che mi devi dire e basta!" Sbotta lui.
"Va bene, va bene. Sono incinta!" Ecco, gliel'ho detto.
"Tu cosa?"
"Sono incinta, Julian, e tu sei il padre. Stiamo per diventare genitori."
"Oddio cosa? I tuoi lo sanno?"
"Sì sì, prima ero dal ginecologo con mia mamma."
Rimane in silenzio per qualche minuto e poi dice: "Chiara, io non voglio diventare padre. Ho solo diciott'anni e tu sedici. Abortisci o ti ritroverai da sola a crescere tuo figlio."
Si alza ed esce dal locale, lasciandomi da sola alla mia scelta: Julian o mio figlio?

[9 mesi dopo]
''Okay. Calmati Chiara. Respira e stai tranquilla. Tra poco vedrai la tua piccolina." Continuo a ripetermi. Ho passato gli ultimi nove mesi a prepararmi su tutto. Voglio essere una mamma perfetta però sono senza ragazzo perché Julian se n'è andato e non l'ho più visto, ha mantenuto la sua promessa ed io ho scelto il bambino perché l'amore di una madre per il figlio è per sempre.
Adesso sono in sala parto e sono agitatissima. Davvero, non so cosa fare ma per fortuna  ho obbligato mia madre a farmi fare un parto Cesareo. L'infermiera mi fa l'iniezione di anestesia e poco dopo cado in un sonno profondo.
Non so cosa mi succederà per le prossime ore...

Sento i vagiti di un neonato e questo vuol dire che è appena nata la mia piccola. Non so come chiamarla, volevo scegliere il nome con Julian perché speravo davvero che cambiasse idea ma invece non si è fatto proprio vedere. Però credo ti darle un nome simile a quello del padre tipo Juliette o Julia o Julien. L'infermiera mi chiede se voglio vedere la piccola e io le rispondo di sì.
Mi passa un fagottino rosa piangente che appena entra a contatto con le mie braccia smette subito.
Osservo la neonata - mia figlia. Ha degli occhioni color oro come i miei mentre i pochi capelli che ha sono marroni come quelli di Julian. Il naso e la bocca sono piccoli come i miei mentre la forma del viso è quella del padre. Speravo tanto che avesse dei lunghi capelli neri. Poco dopo bussa mia madre alla porta e con le lacrime agli occhi mi chiede: "Tesoro, come stai? La piccola?"
Gliela porgo e lei inizia ad accarezzarla come una nonna amorevole. Le osservo commossa. Amo già quella bimba più della mia stessa vita e ho deciso di chiamarla Juliette. Mia mamma esce dalla stanza con Juliette e mi dice che ci sono altre visite per me. L'unica persona che non mi sarei mai aspettata di vedere entra dalla porta e si siede vicino a me. Julian è più bello che mai. Mi prende la mano ma io di scatto la allontano. La riprende però non la sposto.
"Ciao, Chiara. In questi nove mesi mi sono pentito ogni giorno di averti lasciata da sola. Ho preso una decisione: voglio aiutarti a crescere nostra figlia. A proposito come si chiama?" Dice chiaramente pentito della sua scelta.
"Juliette." Rispondo fredda e distaccata.
"Chiara ti prego, perdonami."
Non so cosa fare. Infondo non ho mai smesso di amarlo e lui non si è mai comportato male con me - a parte l'abbandono.
"Okay Julian. Ti do una sola possibilità e se sbagli con me hai chiuso per sempre, va bene?"
"Sì, grazie amore mio." Dice ed inizia a baciarmi tutto il viso e le mani. "Posso vedere la piccola Juliette?"
Mia mamma entra nella stanza e porge la piccola a Julian, esce subito lasciandoci da soli.
Di sicuro stava origliando.
Io, Julian e Juliette saremo proprio una bella famiglia.

FINE.

dedicato a ckmazzachiara

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