Green Hair (Kevin De Bruyne)
"Mamma, ho 17 anni! Non ho bisogno di una babysitter e posso curare io Jeanette." Urlò per l'ennesima volta a sua madre.
"No! Jeanette ha bisogno di qualcuno che la curi in mia assenza e tu sei la persona meno adatta: hai bisogno anche tu di qualcuno che ti curi, Ceylon." Rispose la donna disperata, era stanca del comportamento immaturo della figlia.
L'ultima che aveva combinato era quella di tingersi i capelli di verde, un colore orribile secondo il parere dalla mamma che l'aveva messa in punizione per un mese vietandole di uscire - tranne che per andare a scuola, ovviamente.
"Adesso preparati, tra un po' arriverà la babysitter per te e tua sorella." Fu l'ultima cosa che disse la donna prima di tornare a fare quello che stava facendo, cioè truccarsi per l'appuntamento che aveva organizzato per quella serata.
In risposta, Ceylon uscì dal bagno sbuffando e se ne tornò in camera ad ascoltare musica a palla. Naturalmente, la madre le urlò di abbassare la musica, cosa che ignorò e - per sfidarla - alzò il volume delle casse al massimo.
La voce di Billie Joe Armstrong risuonava per tutta la casa come una minaccia.
"Io esco!" Disse Jane aprendo la porta della camera della figlia maggiore. "Divertitevi." Aggiunse poi richiudendola.
Ceylon sbuffò e scesa al piano di sotto, giusto in tempo per vedere la madre nel suo striminzito vestito rosso uscire di casa.
Prese in braccio la sorellina di quattro anni e la portò in cucina, aveva intenzione di preparare la cena visto che la madre non aveva neanche avuto la decenza di lasciargli un piatto di pasta caldo.
Armeggiò ai fornelli per qualche minuto, non ci sapeva fare e quindi poco dopo si arrese decidendo così di ordinare una pizza.
Conosceva il proprietario della pizzeria ed infatti il suo ordine arrivò in tempo record.
Invece la babysitter si sta facendo aspettare; pensò e magicamente qualcuno bussò alla porta di casa.
Si alzò controvoglia dal divano, lasciando la piccola Jeanette a mangiucchiare la pizza con i suoi piccoli dentini.
"Chi è?" Gracchiò avvicinandosi alla porta di legno bianco. Non aspettò neanche la risposta ed aprì.
Un ragazzo con degli strani capelli arancioni entrò in casa.
"Tu chi saresti?" Domandò sorpresa squadrando da capo a piedi lo strano ragazzo che aveva fatto capolino in casa sua.
"Sono il babysitter, mia sorella Stephanie non è potuta venire." Si giustificò e poi chiese sfacciato: "Dov'è il moccioso da curare mentre tu vai a fumare marijuana in qualche discoteca fuori città?"
Ceylon scoppiò a ridere.
"Devi curare me e mia sorella." Disse dopo aver smesso di ridere come una pazza e portandosi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
"Okay, Capelli Verdi. Fai finta che io non ci sia e cura tu tua sorella, io credo che mi ubriacherò."
Per un'attimo gli occhi di Ceylon e di quello strano ragazzo si incontrarono, ma durò così poco.
Però lei sentì benissimo una scarica di brividi percorrerle la spina dorsale.
"Mi chiamo Kevin De Bruyne, tu invece Capelli Verdi?" Chiese appoggiando uno zainetto dal contenuto sospetto in terra.
"Sono Ceylon." Rispose e poi si voltò, tornando in salotto da Jeanette.
Kevin la seguì portandosi appresso lo zaino che appoggiò sul tavolino difronte al divano ed estraendone due bottiglie di birra Heineken.
"Ne vuoi una?" Tese la mano destra con la bottiglietta verde a Ceylon e poi si sedette sul divano.
Lei annuì e si avvicinò a lui per prenderla.
Le loro mani si sfiorarono per una frazione di secondo e poi lei si ritrasse di colpo, come se si fosse scottata.
Kevin, invece, continuò a sorseggiare la sua birra non curandosi delle due ragazzine.
Bevve una birra dopo l'altra, fino a quando sul tavolino immacolato del salotto non ci furono sei bottiglie allineate in fila.
Aveva gli occhi lucidi e la sua pelle pallida era lievemente arrossata sulle guance.
Ceylon lo trovava fottutamente irresistibile.
"Vieni qui, Capelli Verdi." Le ordinò Kevin battendosi una mano sulla coscia.
Ceylon lo guardò stranita per qualche secondo e, quando il suo sguardo si fece più insistente, si alzò e lo raggiunse - infondo neanche lei era poi così sobria, anche se aveva bevuto solo una birra.
"Sei carina, Ceylon." Le disse Kevin fissandola con i suoi magnifici occhi azzurro pelo di unicorno blu.
Era lo stesso azzurro che scintillava sulle unghie smaltate di Ceylon.
La ragazza ridacchiò in risposta e Kevin la fissò ammaliato facendo già pensieri poco casti sulle labbra così rosse di lei.
"Ti va di divertirti un po' con me stasera?" Le chiese appoggiando una mano sulla sua guancia lattea.
Ceylon si fece piccola piccola contro il suo petto ed annuì.
"Adesso metti a dormire tua sorella mentre io ti aspetto in camera tua." Si alzò, scrollandosi di dosso il corpo minuto della ragazza che si affrettò a prendere in braccio Jeanette che non si era accorta di niente perché troppo impegnata a guardare uno stupido episodio di Peppa Pig.
Ceylon portò la piccola nella sua cameretta color rosa pastello e la adagiò nel lettino.
Prima di andarsene, diede un leggero bacio sulla fronte della sorellina e poi si diresse in camera sua.
Kevin era già là che l'aspettava senza maglietta.
[la mattina dopo.]
"Come è andata ieri sera?" Fu la prima cosa che mamma Jane chiese alla figlia maggiore, una volta entrata in cucina.
Ceylon si spostò i capelli dalla fronte e strizzò gli occhi.
Le faceva male la testa e dei ricordi vaghi della sera prima si fecero largo nella sua mente.
Si ricordava di lei che faceva un pompino ad un ragazzo dai capelli color carota e poi si ricordò dello stesso ragazzo sopra di lei intento a ripulirla dalla birra che si era accidentalmente versata sul ventre.
Che serata! pensò anche se non si ricordava ogni singolo dettaglio.
"Allora?" La spronò a parlare la madre che la fissava in attesa di una risposta.
Non si ricordava neanche cosa le avesse chiesto.
"Come è andata ieri sera?" Ripeté esasperata la donna accorgendosi dello stato comatoso della figlia.
"Uhm... Bene." Mormorò. "A te?"
"Benissimo! Stasera inviterò a cena il signor De Bruyne con suo figlio Kevin. Ieri sera è stato dolcissimo con me." Urlacchiò Jane eccitata e battendo le mani fresche di manicure.
Ceylon aveva un brutto presentimento: era certa di aver già sentito quel nome; chissà perché era convinta di aver già conosciuto quel Kevin De Bruyne.
FINE.
dedicato a xkeylormoonx
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