False Identità (Christoph Kramer)
Martina sbuffò ancora: quello strano ragazzo le aveva scritto di nuovo su SECRET, l'app che usava per messaggiare in anonimo con ragazzi che non conosceva nemmeno.
@chritheking: Sai, mi piacerebbe tanto incontrarti... Ormai sono tre mesi che messaggiamo insieme. :)
Martina di quel ragazzo sapeva che aveva sei anni in più di lei, ovvero ventiquattro, ed abitava nella sua stessa città, Mönchengladbach.
Sapeva solo questo di @chritheking e basta.
Messaggiavano spesso ma non si parlavano di certo della loro vita privata, i loro messaggi erano più casuali e si erano detti davvero poco l'uno dell'altra.
Anzi, un'altra cosa la sapeva: quel ragazzo si chiamava Christoph.
Ma sospettava che fosse qualche suo compagno di classe.
@martisaurus: Non lo so, Christoph... Potresti anche essere un maniaco sessuale!
Rispose lei sorridendo per le parole che aveva scritto; non pensava ciò di Christoph ma voleva solo metterlo alla prova.
@chritheking: Ti assicuro che non sono un maniaco! x)
Sorrise ancora, voleva tenerlo sulle spine e non avrebbe accettato subito. Martina continuò a stuzzicarlo rispondendo con 'Non lo so...' oppure 'Potrei essere impegnata quel giorno...'
Continuarono a messaggiare così per quasi un'ora e alla fine accettò.
Christoph le disse che si sarebbero visti la settimana seguente al centro commerciale perché lui era all'estero per lavoro.
La settima di Martina trascorse lentamente e la ragazza era sempre più in ansia man mano che il fatidico giorno si avvicinava.
*
Si guardò allo specchio indecisa sul cosa mettersi. Martina non voleva sembrare n'è troppo elegante n'è troppo casual. Pensò che un paio di jeans ed una camicia a quadri sarebbero stati l'ideale.
Così indossò il tutto accompagnato da un paio di All Stars rosse, abbinate alla camicia dello stesso colore, e si truccò leggermente.
Si guardò allo specchio compiaciuta: era sempre stata una bella ragazza, di quelle che si notano per strada. Aveva delle belle curve che sapeva mettere in mostra senza essere volgare.
Prese una borsa nera dove ci mise il telefono, le chiavi di casa ed il portafogli. Poi salutò i genitori ed uscì di casa.
Il centro commerciale non era molto distante dalla sua abitazione quindi camminò allegramente per le strade poco affollate di Mönchengladbach.
Era una di quelle belle giornate con il sole che spacca le pietre e il cielo limpido.
Era così contenta che salutò tutte le persone che le passavano accanto.
Arrivò al centro commerciale in perfetto orario e si mise seduta su una delle panchine del grosso atrio, era convinta di riconoscere Christoph una volta entrato nel locale.
Il suo sguardo si posò su un ragazzo moro che le sorrise ma che poi si allontano perché era arrivata una ragazza che lo prese a braccetto.
Passarono altri tre o quattro ragazzi ma nessuno era intenzionato a fermarsi da lei.
Si alzò dalla panchina. Martina aveva gli occhi rossi ed era quasi sul punto di piangere, Christoph non sarebbe venuto.
"Martina?" Una voce la fermò e lei era più sicura che fosse lui, che fosse Christoph.
Si girò e per la prima volta vide il suo messaggiatore anonimo.
Era strano come incontro.
Lui era alto, capelli color birra chiara e basta.
Lei lo immaginava diversamente.
Era così normale e lei si sentì delusa.
Christoph indossava un paio di jeans neri attillati ed una t-shirt verde. Ai piedi aveva un paio di Vans nere e gli occhi erano coperti da un paio di Rayban.
Semplice, ecco l'aggettivo per descriverlo.
"Sei tu Martisaurus?" Le chiese il ragazzo, la sua voce era dolce e sembrava quella di un bambino.
"Sì, sono io. Tu devi essere Chritheking, giusto?" Si mise una ciocca di capelli mori dietro l'orecchio e si dondolò da un piede all'altro, era nervosa.
"Sì, però puoi chiamarmi Christoph." Gli sorrise dolcemente.
Martina avrebbe voluto che si togliesse gli occhiali per vedere i suoi occhi che desiderava tanto ammirare.
"Io sono Martina." Allungò una mano e il ragazzo la strinse calorosamente.
"Posso offrirti un gelato?" Le chiese il ragazzo.
Lei annuì e con lui entrò in una gelateria lì vicino.
Christoph ordinò un gelato al pistacchio e cioccolato mentre Martina preferì di gran lunga quello allo yogurt e ai frutti di bosco.
Si sedettero ai tavolini della gelateria del centro commerciale, nessuno dei due osava proferire parola.
Però Martina si fece coraggio e gli domando una cosa che gli frullava nella testa da quando l'aveva visto.
"Perché non ti togli gli occhiali da sole?" Domandò impertinente.
"Non voglio farmi riconoscere." Rispose lui con nonchalance.
"Ecco, lo sapevo! Sei un serial killer!" Esclamò fingendosi preoccupata.
"Hey! No, non sono un serial killer." Ridacchiò divertito lui.
"Allora perché non li togli?"
Il ragazzo si tolse gli occhiali, Finalmente! Penso lei.
"Ecco, mi riconosci?" Domando scrutandola con i suoi bei occhi color cioccolato.
"Ehm... Aspetta!" Lo fissò per qualche secondo e l'immagine del ragazzo di fronte a lei ma con una divisa bianca e rossa le balenò in mente.
"Ti ho già visto! Mi ricordi qualcuno... Sì, so chi sei ma non mi ricordo il tuo nome ne dove ti ho visto." Cercò di ricordarsi dove avesse visto quel ragazzo.
"Se ti dico 23 ti viene in mente qualcosa? Ovviamente oltre a Michael Jordan, io non gioco a basket." Il ragazzo fece un mezzo sorriso.
"Christoph Kramer, centrocampista della nostra nazionale." Sussurrò ricordandosi di averlo visto in televisione durante la partita della finale dei mondiali in Brasile.
"Sì, sono io... Adesso devo andare, ho gli allenamenti, però sarei più che contento di rincontrarti qualche volta. Tanto sai dove contattarmi..." Gli fece l'occhiolino, poi si rimise gli occhiali e si allontanò salutandola con la mano.
Martina rimase imbambolata per qualche secondo e poi ritornò a casa correndo.
Avrebbe voluto che Christoph la contattasse subito.
Ma invece non si fece più risentire.
FINE.
dedicato a @piercethemarti
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