Il loro amore era impossibile.
Ogni volta che i loro sguardi si incrociavano, capivano che l'unica cosa che volessero realmente era l'amore dell'altro.
Si scambiavano occhiate fugaci ed eloquenti durante gli allenamenti di calcio, prestando attenzione ai compagni di squadra perché non volevano che qualcuno li scoprisse.
Lionel Messi e Neymar Da Silva Santos Jùnior si amavano anche se nessuno dei due se ne rendeva conto.
Leo era fottutamente innamorato dal brasiliano con gli occhi color caffè e Neymar era fottutamente innamorato dell'argentino con i capelli color della terra più secca.
Si amavano alla follia e a loro bastava questo.

Quella sera Neymar non ne voleva sapere di andare a dormire e vagò per le strade deserte di Barcellona senza una meta precisa.
Dopo qualche ora si fermò davanti ad un cancello ormai famigliare.
Inconsapevolmente si era fermato davanti alla casa di Leo.
Il cuore iniziò a battergli più forte quando si accorse di dove fosse finito.
Non voleva svegliarlo ne tantomeno citofonare alla grande villa, sapeva che molto probabilmente gli avrebbe aperto la porta di casa Antonella.
Ma Neymar mandò comunque un messaggio all'argentino, voleva fargli sapere che alle tre di notte era davanti a casa sua e pensava a lui continuamente.
Leo comparì alla fine del vialetto dopo un quarto d'ora abbondante.
Era sorpreso e assonnato.
"Che c'è Neymar? È notte fonda." Disse sbadigliando ed il brasiliano ebbe un tuffo al cuore. Si aspettava di essere accolto più calorosamente.
"Ero in giro." Rispose vacuo e senza guardarlo in faccia, si sentiva un po' in imbarazzo.
"Okay e perché sei qui davanti a casa mia?" Ribatté l'argentino, si vedeva che dei due il più grande fosse lui.
Riusciva ad imporsi su quel ribelle di Neymar come nessun altro.
Il moro abbassò il viso e mormorò: "Scusami Leo."
Si sorprese quando le dita del più grande gli presero il mento e lo fecero alzare.
Si fissarono a lungo e poi Lionel lo baciò.
Non era un bacio ardente di passione, era più che altro timido ed insicuro.
Le loro labbra si sfiorarono appena come se avessero paura di scottarsi con la pelle dell'altro.
Ney - che dei due era il più coraggioso - gli prese il volto tra le mani ed approfondì il bacio.
Le loro lingue si sfiorarono come per conoscersi e, quando ebbero assaggiato la consistenza della bocca dell'altro, si intrecciarono.
Le dita lunghe e sottili di Leo si fecero largo tra i capelli ribelli di Neymar.
Si staccarono con la consapevolezza che quello che avevano appena fatto era così sbagliato per gli altri ma così giusto per loro.
Si guardarono imbarazzati mentre entrambi cercavano di riprendere il respiro.
Leo alzò impercettibilmente il labbro superiore e sorrise leggermente.
Neymar lo fissò tra l'incredulità e la gioia del bacio appena consumato.
"Scusami, Ney." Disse Messi vendendo che il brasiliano non voleva parlare. Si pentì subito di quello che aveva appena fatto ma era contento perché finalmente era riuscito a baciarlo.
"Di cosa?" Borbottò Neymar.
L'aveva baciato e poi si era pentito, questo era un comportamento da codardi.
"Lascia stare, fai finta che non sia successo niente." Mormorò ancora l'argentino.
Neymar si sentiva usato.
Per attimo aveva creduto che Lionel Messi ricambiasse il suo amore insano ma si sbagliava.
"Leo, io non posso fare finta di niente. Io ti amo." L'ultima parte del suo discorso uscì un po' incerta e flebile come se lo stesso Neymar avesse paura di pronunciare quelle parole.
"Tu mi ami?" Domandò Leo quasi sconvolto.
Il più piccolo annuì.
"Davvero?"
Un altro cenno con il capo.
"Perché non me l'hai detto?" Continuò Lionel.
Neymar lo fissò incredulo: "Avrei dovuto dirti che ti amo e poi tu come avresti reagito?!"
"Sarei stato contento perché ti amo anch'io."
Era incredulo: Lionel ricambiava il suo amore.
Lo stesso Leo che era sposato con una donna meravigliosa ed aveva due figli.
Lo stesso Leo che era il suo migliore amico.
Leo amava Neymar.
Il moro si fiondò ancora sulle labbra della Pulce e lo baciò come se non ci fosse un domani perché infondo loro si amavano dall'alba al tramonto.

FINE.

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