All I Want For Christmas Is You (Ilkay Gündogan)
Speciale Natale🎅🎄
Natale. Come ogni anno era giunto il momento del Natale. Quella volta però, per Arianna, era giunto troppo presto e sembravano passati solo pochi giorni dall'inizio del suo ultimo anno di università.
Era in ritardo per tutto, non aveva ancora comprato un regalo per i suoi famigliari e la sera della Vigilia si stava avvicinando.
Ilkay Gündogan era un ragazzo che aveva conosciuto una sera mentre era al suo ristorante cinese preferito.
Le sue amiche le avevano dato buca all'ultimo secondo e lei si era ritrovata a cenare da sola: le seccava tornare a casa a stomaco vuoto visto che ormai era già uscita.
Si sedette ad un tavolino e si fece portare il suo piatto preferito - chele di granchio impanate.
Ad un certo punto, un ragazzo alto e moro si era seduto al tavolo accanto al suo.
Anche lui era lì da solo.
Arianna si era trovata improvvisamente attratta da lui. Era bello, molto bello e la barba che gli ricopriva le guance gli dava un aria vissuta. Le erano sempre piaciuti gli uomini maturi e più grandi di lei.
Lo aveva fissato attentamente per parecchi minuti, persa dalla perfezione dei suoi tratti leggermente orientali.
Era perfetto, i suoi capelli neri e la barba lucente si sposavano alla perfezione con il colore olivastro della sua pelle. E poi le sue labbra: erano così carnose e scure.
Arianna arrossì pensando a quelle labbra sul suo collo.
Evidentemente, il ragazzo capì di essere osservato perché si girò verso di lei e la fissò con i suoi occhi penetranti.
"Come ti chiami?" Le domandò dopo qualche secondo ed alzò un sopracciglio in attesa della risposta della giovane donna.
"Arianna." Sussurrò con voce flebile ma poi si riprese subito e con voce più sicura domando: "Tu, invece?"
Ammiccò un attimo e poi rispose: "Ilkay Gündogan."
Arianna pensò subito che avesse una voce estremamente sensuale. Sorrise impercettibile e poi gli chiese se volesse cenare con lei.
Fecero subito amicizia e dopo qualche settimana si scambiarono il loro primo bacio e dopo un mese erano già fidanzati.
Erano perdutamente innamorati l'uno dell'altra ma Arianna era gelosa del lavoro di lui perché non passavano molto tempo insieme.
Ilkay era un calciatore, giocava per il Borussia Dortmund ed era stato anche convocato per la nazionale tedesca.
Si vedevano poco perché lei era sempre molto impegnata con l'università ed Ilkay si allenava tanto e spesso era in trasferta.
Ma la loro storia d'amore andava avanti a gonfie vele.
Tranne quel Natale.
Erano ormai sei mesi che stavano insieme e lei lo aveva invitato a casa sua per conoscere la sua famiglia e tutti i parenti.
Ilkay aveva accettato perché pensava che fosse giunta l'ora di conoscere i genitori della sua fidanzata.
Arianna era seduta da mezz'ora davanti alla finestra del salotto di casa dei suoi, i parenti si stavano già scambiando i regali ma lei si era allontanata perché l'unico regalo che voleva per Natale si stava facendo attendere, ormai da ore.
Aveva provato a chiamare il suo ragazzo più volte ma sentiva sempre e solo l'odiosa voce della sua segreteria telefonica.
Aveva paura, tremava solo all'idea che ad Ilkay fosse successo qualcosa o - peggio - che l'avesse abbandonata.
Rimaneva appostata davanti alla finestra in attesa che comparisse la sua stupida e sfarzosa Audi gialla.
Non era un tipo ritardatario e ci teneva sempre ad essere puntuale agli appuntamenti, soprattutto quando si trattava della ragazza che amava.
Alle nove di sera, Arianna perse ogni speranza e raggiunse i suoi famigliari che erano già attorno al tavolo intenti a cenare.
Suo padre aveva tagliato il tacchino e lei se ne mise una fetta nel piatto, anche se non aveva tanta fame. Solo l'angoscia era riuscita a penetrarle nello stomaco.
Rigirava nel piatto i pezzetti di carne, incurante dei discorsi frivoli dei suoi parenti.
Nessuno osava rivolgerle la parola e nessuno accennava al fatto che il suo fidanzato non si fosse presentato.
Il suono del campanello arrivò come un dono dal cielo, sua madre andò ad aprire ed Arianna sperava solo che fosse il suo Ilkay.
Aveva il cuore in gola.
Sentì la risata di sua mamma e la voce di sua zia, erano solo altri parenti ritardatari.
Le veniva quasi da piangere dalla delusione. Tornò a giocare con il cibo nel che aveva nel piatto.
Prima che sua madre chiudesse la porta sentì una voce troppo famigliare.
"Aspetti signora Schäfer, sono Ilkay, il fidanzato di sua figlia." Urlò il ragazzo prima che la donna gli chiudesse la porta in faccia.
Ilkay entrò in casa, era ricoperto di neve e tra le braccia reggeva una miriade di pacchetti colorati.
Li distribuì ai vari famigliari della ragazza ed ognuno rimase colpito dalla sua gentilezza.
Arianna fissava ancora vacua il suo piatto, era contenta che lui fosse lì ma era allo stesso tempo così arrabbiata con lui che non lo voleva neanche salutare.
Ilkay si avvicinò a lei e le prese una mano.
Alzò di scatto la testa, le lacrime rischiavano di trasbordare dai suoi occhi grigi e freddi come la neve.
Avrebbe voluto urlargli contro per il ritardo e perché lei aveva temuto che se ne fosse andato ma rimase in silenzio.
"So che molto probabilmente sei arrabbiata con me perché sono in ritardo e perché non ho risposto al telefono e ti capisco. Ma vedi, il problema è che non riuscivo a trovare un regalo adatto alla tua bellezza che ogni volta mi lascia senza parole. Ogni cosa mi sembrava banale in confronto a te e al regalo che mi avresti fatto così mi sono detto che l'unica cosa che voglio per Natale sei tu." Indugiò un attimo perché voleva vedere la reazione di Arianna. Una lacrima le scese lungo la guancia.
"Vuoi sposarmi?" Sussurrò Ilkay ma tutti lo sentirono.
Arianna era un uragano di emozioni. Pensò che non si era mai sentita così felice in vita sua. Senza riflettere, baciò il suo uomo ed urlò un "sì" che fece tremare il cuore di Ilkay.
Era tutto ciò che voleva, sia a Natale che nella vita.
FINE.
dedicato a siempremessi
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