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4. I want to get married here

"Non dovresti mangiare quella merda" commenta Tara dal suo lato del tavolo mentre si infila in bocca un altra foglia di lattuga.

Alzo gli occhi al cielo, dando un morso esagerato al mio grande e succoso hamburger. Ha un sapore migliore rispetto al suo aspetto. "Non mangiarlo se vuoi entrare nel tuo vestito" insiste.

"Non ho un vestito, quindi è meglio che mangi questa roba ora prima che ne acquisti uno che mi stia bene piuttosto che mangiarlo dopo" sorrido masticando forte solo per infastidirla.

"Odio quando fai così"

Sorrido. "Lo so, ma tu mi adori".

Lo shopping è stato divertente, Tara ha comprato una nuova gonna e un crop top per la mia festa di fidanzamento. Mi fa ancora così strano dirlo. Io invece ho comprato diverse paia di scarpe.

Non posso farci niente, ho un'ossessione.

Devon è andato a fare visita a sua nonna all'ospizio. Abbiamo fatto il patto che se mai uno dei due non fosse potuto andare saremmo andati l'uno al posto dell'altro a visitare rispettivamente mio padre e sua nonna Betty. È un'adorabile anziana, molto brusca e schietta, ma comunque adorabile. Un marcato accento scozzese e occhi scintillanti ti accolgono quando parla, anche se la maggior parte delle volte lei non ha la più pallida idea di cosa stia dicendo.

La piccola tavola calda in cui siamo sedute mi ricorda il mio viaggio a Parigi. Io ed Hunter ci siamo stati due volte negli ultimi due anni. La prima un paio di settimane dopo che gli hanno sparato e la seconda qualche mese fa. 

L'arredamento del locale è rosso e bianco con dettagli neri. I candelabri pendono dalle pareti e dal soffitto e c'è molta illuminazione. Sembra piuttosto elegante considerando che siamo in una piccola città, ma è bellissimo e molto invitante. 

Mi riporta così tanti ricordi dell'hotel in cui siamo stati la seconda volta.

"Ciao! Terra chiama Emily!" Tara fa un gesto con la mano davanti al mio viso e io scatto dal mio stato catatonico. "A cosa stavi pensando?"

Sospiro felice "Parigi"

Tara alza gli occhi al cielo. "Sì, sappiamo tutti quanto sia fantastica Parigi. Hey, forse questo potrebbe essere il tema del tuo matrimonio?"

"Forse" dico sognante, immaginando di svegliarmi con Hunter e guardare l'alba sulla città più romantica del mondo. 

"O forse potresti sposarti a Parigi?" suggerisce Tara. Per quanto ami quell'idea, fidatevi di me, ci ho già pensato, non è un'opzione. Portare tutti a Parigi, incluso mio padre, non è un'opzione. 

"Voglio sposarmi qui" le dico mentre prende un pezzo di pollo. "Voglio che mio padre mi accompagni all'altare."

Non riesco ad immaginare nessun altro al suo posto. Mio padre è la mia vita. Anche se nove volte su dieci non si ricorda nemmeno di me, sarò sempre la piccola principessa di papà. 

"Mi sembra giusto" dice comprensiva "Ma almeno dammi qualcosa su cui lavorare! Quanti chilometri al di fuori di questa piccola città di merda sei disposta a percorrere per trovare il luogo perfetto?" 

"Non lo so Tara davvero, non ci ho pensato" alzo le spalle. "Sedici chilometri?"

"Facciamo ottanta?" Tara ha un'aria offesa dalla mia offerta, e questo mi fa sorridere. 

"Va bene" rispondo. Ottanta chilometri non sono troppi, ma abbastanza da darle qualche opzione in più.

"Hai deciso quando vuoi andare a fare shopping?"

"Possiamo non parlarne ancora?" dico. Ovviamente prima o poi dovrò pensarci, ma tutto insieme mi stresserà. "Parliamo della festa di fidanzamento" dico cambiando argomento. "Mi puoi aiutare?"

Il viso di Tara si illumina alla prospettiva di una maggiore pianificazione ed organizzazione. "Ci sto già lavorando" ammette allegramente. "Ho l'idea perfetta, penso che ti piacerà. C'è un hotel non troppo lontano dalla casa di Dec che è adatto alle cerimonie, è davvero elegante e so per certo che Hunter lo adora."

Annuisco mentre lei tira fuori il telefono ed inizia a scorrere sullo schermo mentre farfuglia. Alla fine gira lo schermo verso di me permettendomi di vedere il sito su cui si trova. "È letteralmente nel bel mezzo di New York City e ovviamente visto che ci sono le stanze lì, nessuno dovrebbe prendere un taxi".

"Pensavo che saremmo rimasti a casa di Sophie?"

"Sì, ma intendo i nostri genitori e altra gente estranea che deciderà di venire"

Almeno una di noi sta pensando al futuro. 

"Giusto" annuisco "Quanto costa?"

"Non preoccuparti, ci penso io" sorride e io aggrotto la fronte. 

Cosa diamine significa?

"Non pagherai la nostra festa di fidanzamento Tara." mi oppongo. Questa è la mia festa, è stata una mia idea e dovrei essere io a pagare.

"Non lo farò" risponde "Ma ti prometto che non ti manderò il conto in banca in rosso. Per favore puoi fidarti di me?"

Tra i lati positivi che ha, Tara mi conosce abbastanza bene da sapere che non potrei mai giustificare una spesa di migliaia di euro per una notte, sa come mi piacciono le cose e che non deve esagerare, quindi mi fido di lei. 

"Ti prego?" implora "Dammi una fascia di prezzo e ti prometto che la seguirò".

* * *

(18:47) Hunter:

Come sta la mia bella mogliettina?

Sorrido leggendo il messaggio. È così affascinante. 

(18:48) Io:

Meglio ora che ti ho sentito. Oggi sono andata a fare shopping, ho comprato altre scarpe. Mi dispiace. 

Accompagno il mio messaggio con una gif di un gattino carino e soffice che sembra scusarsi, sperando abbia pietà di me e si renda conto di quanto mi senta in colpa. 

(18:49) Hunter:

Più scarpe? Accidenti, dovrò comprare una casa più grande. Simpatico il gattino tra l'altro. 

(18:50) Io:

Ho pensato che ti sarebbe piaciuto...Magari concentriamoci prima sul matrimonio, poi possiamo comprare una casa più grande in cui tutti i nostri figli si adatteranno comodamente.

(18:53) Hunter:

A quanti figli pensavi?

(18:55) Io: 

Il più possibile. Odiavo essere figlia unica.

Crescere da sola è terribile, guardavo Hunter, Tara e Declyn ed ero così invidiosa del loro rapporto. Certo, litigavano come cane e gatto ma sono certa che se ne avessero avuto bisogno avrebbero ucciso l'uno per l'altro.

Non ho mai avuto un fratello maggiore che diventasse iperprotettivo nei miei confronti e mi sarebbe piaciuto avere una sorellina. 

(18:57) Hunter:

Ti prego di ripensarci. I fratelli sono la cosa peggiore. Anche se penso mi piacerebbe concepirli.

Alzo gli occhi al cielo. Certo, è da Hunter dire qualcosa del genere.

All'improvviso arriva un altro messaggio e il mio telefono trilla. È Candice. Apparentemente, Dean si sta comportando da stronzo e lei l'ha buttato fuori...Di nuovo.

Onestamente non capisco quei due. Litigano più dei Montecchi e Capuleti. Il più delle volte è Dean quello che si scusa, ma non so se è perché ha davvero torto o se Candice è semplicemente troppo testarda e volitiva perché lui trovi più facile fare in quel modo.

(19:00) Io:

Candice mi ha scritto.  Dean ha fatto di nuovo lo stronzo.

(19:01) Hunter:

Oppure Candice è una rompiscatole e lui finalmente ne ha avuto abbastanza della sua merda. Adoro quella ragazza ma cazzo, non è facile per niente da gestire.

Anche io la adoro, ed è vero che è difficile da gestire. Non so come faccia Dean. 

(19:03) Io:

Anche tu sei difficile da gestire. Ma ti amo. 

Faccio clic sul pulsante di invio ed aspetto la sua risposta.

Quando non arriva dopo quasi dieci minuti metto il telefono in modalità silenziosa e decido di fare una doccia. 

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