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37. "Just some girl"

Due settimane dopo, Tara entra in travaglio. Devon ci chiama nel cuore della notte, proprio mentre sto sognando pacificamente, avvolta tra le braccia di Hunter.

A quanto pare "non la sta affrontando troppo bene" e quando l'ha detto ho dovuto ridere. Mi dispiace per Devon, Tara è abbastanza difficile da affrontare in un giorno normale, temo di pensare come sia in travaglio.

Christine e Devon sono in sala parto con lei, mentre io ed Hunter aspettiamo pazientemente nella sala d'attesa.

Sono passate quasi due ore da quando siamo tornati da New York, il che è pazzesco. Quanto tempo potrebbe volerci per far uscire un paio di bambine?

Hunter è un fascio di nervi, preoccupato sia per le sue nipotine che per sua sorella. C'è un'eccitazione ansiosa che gorgoglia nel fondo del mio stomaco. Voglio solo che nascano in questo momento.

"Per favore, smettila di camminare", dico ed Hunter si ferma nei suoi passi. "Andrà tutto bene."

"Dovrebbe volerci così tanto? Non capisco perché non siano qui ormai". Lui risponde e io scrollo le spalle. Non ho risposte per lui.

"Hunter, Emily." Christine ci sorride dalla porta, facendo correre Hunter da lei.

"Come sta? Come stanno le bambine?"

"Tara sta bene, una bambina è felice e sana, l'altro ha bisogno di un po' di ossigeno, ma starà bene".

La preoccupazione si riversa in entrambi all'istante, poi improvvisamente mi rendo conto di quello che ha detto Christine.

"L'altro?"

Christine sorride. "Sembra che il piccolo Arlo volesse essere una sorpresa". Ride passandosi una mano sul viso. È esausta e non ha nemmeno fatto nessuna parte del lavoro. Non vedo l'ora di vedere come sta Tara. Forse per una volta nella sua vita, non sarà perfettamente perfetta.

"Arlo? È così che lo chiamano?" Hunter chiede.

Christine alza le spalle. "A quanto pare, ci hanno appena pensato."

"È bello" dico con un sorriso malinconico pensando a tutti i possibili nomi che potrei dal al mio bambino.

Quando o se succederà.

"Lo è" Hunter accorda mettendo un braccio intorno a me e avvicinandomi a lui. Pianta un morbido bacio sulla mia fronte probabilmente pensando alla stessa cosa a cui sto pensando io.

"Tara è stata brava, avresti dovuto vederla, era fantastica", ci informa Christine con un sorriso orgoglioso. "Devon, invece..."

"Cosa ha fatto Devon?" Hunter chiede.

Christine scoppia in un impeto di risatine e non posso fare a meno di provare la stessa quantità di gioia.

"Sono svenuto" Devon ci interrompe come se stesse per morire.

Io e Hunter ridiamo a sue spese. Sembra così stanco. È piuttosto divertente. Non vedo l'ora che arrivino le prossime settimane, le notti insonni e i cambi di pannolino. Sarà così divertente da guardare... Ok, quindi sono cattiva, ma sarà comunque divertente.

"Sei svenuto? Cazzo fratello!" Hunter ridacchia forte.

"Va bene, va bene. Vaffanculo" Devon alza gli occhi crollando su una sedia vicina. Sa che Hunter non lo lascerà mai in pace dopo questa.

"Basta con quella lingua, ora che i bambini sono nati, non sentiranno nessuna parolaccia!" Christine ammonisce entrambi i ragazzi e in realtà sembrano colpevoli.

Non pensereste mai che uno è suo figlio adulto e l'altro è appena diventato lui stesso un padre.

"Congratulazioni Devon", dico mentre mi muovo dalle braccia di Hunter e vado ad abbracciare uno dei miei amici più cari. "Sono così felice per entrambi"

"Grazie, Em." Sorride con gli occhi stanchi.

"Congratulazioni amico" Hunter gli batte forte sulla schiena facendolo sussultare, ma sorride. "Un figlio e una figlia, questo ti terrà sicuramente occupato".

"Non abbiamo assolutamente nulla per Arlo. Tara è impazzita con il rosa una volta che abbiamo scoperto che erano due bambine". Devon dice con umorismo. "Baby Emmy sarà una piccola principessa viziata".

"Emmy?" Sorrido all'istante. "Da dove viene?"

"Solo una ragazza" sorride sfacciatamente. "Nessuno di speciale" Devon mi scrolla di spalle. "Come potremmo non lasciarti influenzare uno dei loro nomi? Sei uno dei motivi per cui sono qui dopo tutto".

Non posso credere che abbiano chiamato uno dei loro bambini con il mio nome. Beh, non proprio, ma il fatto che sia così simile significa moltissimo per me. Penso che sia il privilegio più grande che una persona possa avere. Mi sento così sopraffatta in questo momento. Le lacrime iniziano a traboccare i miei occhi ma le tolgo via.

"Sì. Se la mia ragazza non fosse tornata in sé e non si fosse resa conto che sono l'uomo migliore del mondo". Hunter scherza guadagnandosi un pugno al braccio dal suo migliore amico.

Roteo gli occhi al cielo. "Quando possiamo vederli?" Chiedo impaziente di incontrare i gemelli e dare a Tara un'enorme abbraccio.

"Tara sta dormendo in questo momento, forse più tardi?"

Annuisco felice della sua risposta. "Non preoccuparti per Arlo, prenderemo alcune cose per lui e le porteremo quando torneremo". Mi offro cercando di essere utile.

"Grazie, Emily".

"Ti voglio bene amico, sono orgoglioso di te" dice Hunter mentre ci prepariamo ad andare via. È ironico che a un certo punto, Hunter non sopportasse Devon.

"Ti voglio bene anch'io" risponde Devon dando ad Hunter il più grande abbraccio virile che abbia mai visto.

* * *

"Cazzo, sto in pensiero. Gli uomini sono in grado di essere in pensiero?"

Hunter sta prendendo ogni cosa dalle grucce, ci sono tute e giubbotti, pantaloni, t-shirt, piccoli stivaletti e calzini, è tutto così adorabile, ma penso che Hunter stia andando un po' a braccio. Non che glielo direi, sembra così felice.

"Penso di si. Non vedo l'ora di incontrarli".

"Anche io. Riesci a immaginare come saremo quando il nostro bambino verrà al mondo?" Hunter dice con entusiasmo.

Stranamente, non posso. Immagino che dopo tutto quello che è successo non avrei mai pensato che saremmo arrivati a questo punto. Tutto sembra troppo calmo e silenzioso. Non voglio intristirmi quindi decido di non commentare.

"Merda Emily, questo costerà una fortuna" si lamenta Hunter, ma i suoi occhi sono così luminosi e vigili che comincio a ridere di lui. "Non che mi importi. Solo il meglio per mio nipote."

Prende qualche altro pigiama e io protesto. Il bambino ha abbastanza maledette tute da notte per indossarne una diversa ogni notte per almeno i prossimi sei mesi, molto probabilmente crescerà prima ancora di avere la possibilità di indossarle.

"Hunter, penso che ne abbiamo abbastanza".

Hunter guarda attentamente l'enorme mucchio di vestiti, posso dire che sta facendo una lista mentale per assicurarsi che abbiamo tutto ciò di cui Tara e Devon potrebbero aver bisogno per Arlo.

"Va bene." Dice apparentemente soddisfatto della nostra scorta prima di andare alle casse.

Hunter consegna la sua carta di credito mentre io metto i nostri acquisti nelle buste. Quando arriviamo alla macchina, mettiamo tutto nel bagagliaio saliamo dentro. Immediatamente, mi allaccia la cintura di sicurezza.

Quando Hunter sale al volante, mi sorride, la sua felicità è contagiosa.

Gli sorrido.

Avvia la macchina e guidiamo per qualche istante prima che io accenda la radio, una canzone esplode ad alto volume attraverso gli altoparlanti e io la alzo di una tacca, ascoltando il testo morbido di Ed Sheeran.

Mi ricorda il nostro viaggio di ritorno da New York dopo la nostra festa di fidanzamento.

Hunter mi lancia un'occhiata e so che sta pensando lo stesso.

"I'm dancing in the dark
With you between my arms

Barefoot on the grass
Listening to our favourite song

When you said you looked a mess
I whispered underneath my breath

But you heard it
Darling, you look perfect tonight."

Entrambi cantiamo allo stesso tempo e iniziamo a ridere. Non siamo le più intonate delle persone, quindi sembra atroce, posso garantire che Simon Cowell sarebbe mortificato.

"Ami davvero Ed, vero?" Dico scherzosamente.

"Ehi! Ed Sheeran è un genio lirico, non odiarlo o ti butto fuori da questa macchina in questo momento". Dice che sembra mortalmente serio.

"Sei proprio uno strumento" ridacchio e l'auto si ferma improvvisamente sul ciglio della strada.

"Hai appena detto che vuoi il mio strumento?" Gli occhi di Hunter sono pieni di malizia. "Sei la benvenuta se è così."

Non sono mai stata una persona molto audace. Odio fare tutto ciò con cui non mi sento a mio agio, anche quando si tratta di Hunter, con cui mi sento al cento per cento a mio agio e felice. Odio correre rischi e prendere iniziative, ma qualcosa mi travolge con un'improvvisa ondata di sicurezza.

Mi guardo intorno a ciò che ci circonda. Siamo in mezzo al nulla circondati da alberi.

Respiro profondamente, accantonando il fatto che potremmo essere visti in qualsiasi momento e mi tolgo la cintura di sicurezza. Facendolo rabbrividire in attesa, salgo lentamente e con attenzione sulle sue gambe.

"Cosa stai facendo?" Mi sorride, alzando le sopracciglia. Posso dire che è sorpreso. Certo, abbiamo già fatto sesso in macchina, ma non sono stata io a istigarlo. Hunter ha solo fatto la sua magia e in pochi minuti ero un budino nelle sue mani.

"Esattamente quello che pensi che stia facendo" dico prima di baciarlo forte, la sua risposta si perde nel bacio.

🥀🥀🥀

Vi ringrazio per il proseguimento della lettura di questa storia. Vorrei chiedervi il piccolo favore di lasciare un VOTO e se vi va anche un commento per aiutarmi a farla crescere e conoscere il più possibile. Ci vuole un secondo a cliccare su quella stellina, vi sarei davvero grata se lo faceste!⭐️

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