Emily POV:

"Come sta?" Chiedo a mia zia Karen che mi rassicura di nuovo, mio padre sta bene. Amo essere a New York con Hunter, ma odio essere così lontano da casa e da mio padre.

"Smettila di preoccuparti Emily!" Mi rimprovera anche se sa che non smetterò di preoccuparmi finché non lo vedrò. "Te l'ho detto, è caduto e ha battuto la testa, il dottore lo ha controllato ma sta assolutamente bene. Sai che ti chiamerei se succedesse qualcosa".

"Lo so." faccio il broncio. So che Karen non mi mentirebbe mai su qualcosa di serio come la salute di mio padre, quindi mi calmo leggermente, ma odio comunque non essere lì per lui. "Come state tu e Stephen?"

"Stiamo una favola tesoro" Lei risponde eccessivamente frivola. "Almeno lo saremmo se non avessimo un certo ospite indesiderato che si presenta alla porta ogni mattina".

La zia Karen lo dice ad alta voce, il che mi fa credere che ' l'ospite indesiderato' sia a portata d'orecchio.

"Mia mamma?" Chiedo.

"L'unica e sola, se Stephen non fosse una spina nel fianco non avrei a che fare con i suoi gemiti e piagnistei tutto il giorno, ma sono stato condannata ad avere un marito idiota che non sa dire di no"

Sghignazzo mentre sento lo zio Stephen protestare in sottofondo.

In realtà sono stupita che mia madre sia ancora nei paraggi. Pensavo che ormai se ne fosse andata. Poi penso che probabilmente spera che mi arrenderò e che voglia incontrare la mia sorellastra di cui non conoscevo l'esistenza prima o poi.

Ho sempre voluto una sorellina. Sempre.

Ho sognato di spazzolarle i capelli e metterla a letto, non avrei mai pensato che sarebbe diventata una realtà, la bambina non avrà più di due anni, ha iniziato a malapena la sua vita, in realtà mi dispiace che abbia mia madre come unico punto di riferimento.

"Comunque, come sta quel tuo splendido fidanzato?" Lei chiede cambiando argomento. "È perfetto come sempre?"

"Anche di più, se è possibile, mi porterà fuori oggi". Gli dico. Odio le sorprese, Hunter lo sa, tutti lo sanno, eppure continuano a tenere segreti e pianificare le cose alle mie spalle. "A proposito, non ho idea di dove, quindi non chiedermelo nemmeno."

"Un'altra sorpresa? Che nostalgia dei tempi passati, lo zio Stephen mi sorprendeva almeno una volta al mese fino a quando non ci siamo sposati, poi tutto si è fermato, i fiori, le gite, le visite alle terme, anche il sesso è andato in discesa dopo-"

"Io devo andare zia Karen" dico rapidamente non volendo più sentire parlare della sua vita sessuale non esistente. Attacco il telefono e lo lascio cadere sul letto accanto a me, Hunter è sotto la doccia, posso sentire l'odore del bagnoschiuma dalla camera da letto.

Mi chiedo brevemente dove mi porterà, ma non ci pensò troppo, so che non importa quanto duramente ci provi, non indovinerò mai.

Il mio telefono fa un din segnalando un messaggio. Guardo il telefono e sorrido. È la nostra chat di gruppo tra ragazze.

(11.02) Tara:

Penso che Devon abbia paura di toccarmi, non facciamo sesso da settimane.

Perché tutti sentono improvvisamente il bisogno di condividere le loro storie di sesso con me? Prima zia Karen e ora Tara.

Ridacchio al suo messaggio e al fatto che l'abbia accompagnato da un'emoji con la faccia che piange. Posso immaginare quanto sia frustrata. Conosco fin troppo bene la sensazione.

Le settimane dopo che mi sono svegliata dal coma mi tornano in mente e così anche quando ho scoperto del bambino che avrei dovuto avere con Hunter. Hunter non si sarebbe avvicinato a me, mi avrebbe trattata come se potessi frantumarmi in qualsiasi momento, come se fossi una piccola bambola delicata preziosa. Ho persino provato a tentarlo con cinquanta sfumature, non che abbia funzionato ovviamente.

Ricordo quanto mi sentivo terribile solo perché Hunter non avrebbe fatto sesso con me, ma dopo quasi un anno in cui non è stato in grado di tenere lontane le mani, sapevo che c'era qualcosa quando il suo comportamento è completamente cambiato.

(11.03) CandyCane:

Indossa qualcosa di sexy, concediti una nuova lingerie. Non sarà in grado di resistere.

(11.04) Io:

Non mi sto in alcun modo vantando, ma ho appena fatto il miglior sesso della mia vita. Scusa Tara, so che non è quello che vuoi sentire.

Immagino che il fumo esca dalle sue orecchie mentre legge il mio messaggio, una risatina mi sfugge.

"Cosa c'è di così divertente?" Hunter chiede uscendo dal bagno. È così hot, tutto bagnato e sexy.

Deglutisco. "Niente" dico rimettendo il telefono sul letto, rivolgendo tutta la mia attenzione su di lui. "Sei quasi pronto?"

"Quasi" risponde con un occhiolino che mi manda una scossa direttamente tra le gambe. "E tu?"

Mi risiedo guardando il mio vestito "sì, perché? Non è appropriato per dove andiamo?" Indosso un top svolazzante rosa cipria e pantaloni attillati, e ovviamente indosso le mie ballerine.

"Sei perfetta, come sempre." Hunter mi sorride sinceramente.

Il mio telefono ronza di nuovo distraendomi e lo prendo, scorrendo il dito sullo schermo per sbloccarlo.

(11.06) Tara:

No, non lo è davvero. Almeno Candice è stata utile con il suo suggerimento.

Digito rapidamente una risposta.

(11.06) Io:

Scusa! Ti adoro! Basta fare quello che ha detto Candy, indossa qualcosa di hot. Devon sarebbe uno sciocco a rifiutarti.

"Perché stai sorridendo? A chi stai scrivendo?" Hunter chiede sporgendosi per vedere il mio telefono.

Non lo allontano, se vuole vedere, può. Non gli piacerà però.

"Per l'amor del cielo Em, non voglio leggerlo!" Si contorce dopo aver letto quello che penso sia il primo messaggio. Rido della sua reazione e metto in tasca il mio telefono.

"Non essere così dannatamente ficcanaso allora" replico con un sorriso. "Sbrigati, mi annoio, ho bisogno di scoprire qual è questo segreto".

* * *

Hunter POV:

Il mio cuore batte a mille mentre ci dirigiamo verso l'edificio. Declyn mi ha mandato un messaggio per dirmi che Sophie e le ragazze stanno aspettando dentro. Non credo di essere mai stato così eccitato ma spaventato allo stesso tempo, nemmeno quando ho fatto la proposta.

Posso vedere gli ingranaggi lavorare nella mente di Emily mentre pago il tassista. Apro la porta e salgo, aiutando Emily nel mentre.

"Cosa ci facciamo qui?" Chiede guardando il grande grande edificio. È davvero bello, anche se non è quello che avevo immaginato.

"Sai quanto ti amo, giusto?" Le chiedo, la mia voce trema leggermente. "Sai che farei qualsiasi cosa per te e se non vuoi farlo, allora dillo e torneremo in quel taxi in questo momento, senza che mi offenda, senza fare domande".

Indico il taxi a cui avevo chiesto di aspettare, per ogni evenienza.

"Che cosa? Hunter" Lei ridacchia e posso dire che è nervosa quanto me. "Non so nemmeno cosa stiamo facendo qui. Questo è il municipio?"

Respiro profondamente e prendo le sue mani nelle mie, faccio scorrere il pollice sul suo anello di fidanzamento. "Sposami Em, qui, oggi." La guardo dritto negli occhi, facendole sapere che sì, sono mortalmente serio e no, non sto impazzendo. Voglio solo che sia mia, ufficialmente. Non voglio più aspettare.

"Ora?" Lo shock che prova è scritto su tutto il viso, non voglio che si senta sotto pressione o costretta.

"Ti amo Emily, voglio sposarti, il prima possibile. Se vuoi il grande matrimonio in bianco con centinaia di ospiti e un grande vestito, allora dimmelo e ce ne andremo subito, ma mi piacerebbe molto, molto se diventassi mia moglie oggi".

Aspetto in attesa di sentirla parlare. Sembra passare un'eternità prima che lei risponda.