1. You ready for this?
POV Hunter:
Sospiro al telefono. Non penso di essere mai stato così nervoso in tutta la mia vita.
Mi tremano le viscere e l'ansia mi fa rivoltare lo stomaco e sentire come se dovessi vomitare. In senso positivo ovviamente.
Con un piccolo aiuto da parte dei miei genitori e di Devon, che stranamente è diventato come il fratello minore che non ho mai avuto, sto facendo una sorpresa ad Emily alla sua laurea.
Non sa nemmeno che sono qui, il che sarà già di per sé uno shock.
"Tara, mi rendo conto che Emily è triste e non mi scuserò mai abbastanza con lei, ma ci sto provando." le dico, anche se ha già sentito queste parole un milione di volte nelle ultime settimane.
Ho pensato di dirle la verità, ma mia sorella è una bugiarda peggiore di Emily e di sicuro si sarebbe lasciata scappare qualcosa.
L'unica cosa che le ho detto è stata la questione del ballo di fine anno a sorpresa per Emily e anche quella volta Tara ha rischiato un paio di volte di lasciarsi scappare tutto.
"È la sua laurea Hunter. Lo sai che non ha nessun altro se non noi".
Sento una fitta di dolore attraversarmi il cuore, ma faccio del mio meglio per ignorarla. Potrebbe essere triste ancora per un paio di ore ma quando mi vedrà spero sarà estasiata e sollevata, e che si dimenticherà delle mie bugie.
"Per favore, non farmi sentire più in colpa di quanto non mi senta già" la supplico mentre entro a casa dei miei genitori. Mi hanno nascosto loro negli ultimi giorni, con Tara al college con Devon e Emily nel nostro appartamento era il posto più sicuro senza essere scoperto.
"Sì, dovresti sentirti in colpa"
"E lo faccio" rispondo alzando gli occhi al cielo. "Devo tornare a lavoro Tara" dico trovando una scusa per chiudere il telefono mentre giro l'angolo verso il soggiorno.
"Va bene, ma non prendertela con me quando Emily ti prenderà a calci in culo perché sei uno stronzo" riattacca il telefono senza aggiungere altro e la cosa mi fa ridere.
I miei genitori sono seduti sul divano, raggianti di orgoglio, Devon è sdraiato sulla poltrona e picchietta sul suo telefono. Quando entro si mette dritto, appoggiando il telefono sul tavolino davanti a lui.
"Sei pronto per questo?" chiede con un sorriso.
Più che pronto.
Annuisco mentre i miei occhi si posano sulla scatola nera di velluto contenente gli anelli, posta sul tavolo.
* * *
Mi nascondo, assicurandomi di non essere visto né da Tara né da Emily. Quando il preside della Connecticut University ha chiamato il suo nome, ero così felice per lei che volevo iniziare a gridare, ma mi sono trattenuto sapendo che avevo passato quasi due mesi a pianificare questo giorno e niente potrebbe rovinarlo.
Vedo Devon che si attiene al piano tra il pubblico, distribuendo pugni di coriandoli a gente a caso. Spero che stiano al gioco e mi aiutino.
Guardo i miei genitori applaudire e gridare a squarciagola, e sono orgoglioso e soddisfatto che amino Emily tanto quanto me.
Dato che suo padre non può essere qui e sua madre è ancora quella che è, la mia famiglia e i nostri amici sono qui a sostenerla.
Secondo Emily, sua zia Karen e suo zio Stephen hanno viaggiato da Chicago per essere qui, ma io non li ho ancora visti.
Riesco a vedere il sorriso finto che Emily si è imposta sul viso e fa male sapere che ne sono io la causa, ma volevo davvero, davvero sorprenderla con questo, e spero che ne varrà la pena.
Lei esce dal palco e so che è il mio segnale per prepararmi.
Un messaggio da Devon conferma il mio pensiero.
(12:17) Devon:
È tutto pronto amico, buona fortuna!
Aspetto che l'ultima persona venga chiamata per l'attestato di laurea e il cuore inizia a battermi forte nel petto mentre mi alzo dal sedile posteriore e scendo le scale verso il punto in cui è seduta Emily.
I miei occhi guizzano ai miei genitori, mio padre mi strizza l'occhio e mia madre con le lacrime che già le scendono dagli occhi, mi mima che mi ama. Sorrido con gratitudine prima di continuare per la mia strada.
Una volta arrivato davanti, salgo sul palco, e il preside mi sorride. È un buon amico di mio padre per fortuna.
Mi giro in tempo per vedere un enorme sorriso formarsi sul viso stupendo della mia ragazza mentre mi vede. Sembra così felice, sollevata, spensierata, il contrario di come appariva solo pochi minuti fa.
È seduta proprio di fronte a me, circa quattro file indietro. È stupenda, anche con quel ridicolo berretto addosso.
"Ciao a tutti" dico piano nel microfono, a differenza di mia sorella, non mi piacciono le attenzioni, ma voglio che Emily sappia quanto sono orgoglioso di chiamarla 'mia', voglio che sappia quanto la amo e se significa dichiararlo al mondo intero, allora lo farò.
Sento vagamente Tara gridare "Bastardo bugiardo!" ma la ignoro. Ho in mente cose più importanti al momento.
Emily si alza, insieme ad alcuni suoi amici del college e io le sorrido, lanciandole il mio caratteristico occhiolino. "Mi chiamo Hunter Evans. Sono stato via per un po' perché lavoro a New York" parlo chiaramente alle centinaia di persone davanti a me ma i miei occhi sono puntati solo su una. "Sfortunatamente, ottenere quel lavoro ha significato che ho dovuto lasciare la mia bellissima ragazza al college".
Prendo qualche respiro mentre Emily socchiude gli occhi, sento le domande che turbinano nella sua graziosa testolina.
"Voglio che tu sappia quanto sono orgoglioso di te Em e di tutto ciò che hai realizzato. Ti amo, con tutto ciò che ho e che sono e non riesco ad immaginare la mia vita senza di te".
Vedo il rossore scaldarle le guance, mi piace quando prendono quel colore, è così bella.
"Odio lavorare così lontano da te quando invece ti vorrei tra le mie braccia ogni giorno e ogni secondo. Sei la persona più forte, premurosa e divertente che io abbia mai incontrato in vita mia" le dico sperando che ascolti tutto ciò che dico.
Voglio poterle dire queste cose ogni giorno per il resto dell'eternità.
Faccio un respiro profondo per calmare i nervi prima di continuare. "Gli ultimi tre anni e mezzo sono stati i migliori della mia vita, mi rendi la persona più felice del mondo e non potrei essere più grato di averti trovato a curiosare nella mia camera da letto quella notte." entrambi sorridiamo a questo, quando il ricordo ci torna in mente.
"Voglio passare il resto della mia vita a farti sorridere e ad amarti, Emily Carter" faccio una pausa per dare un effetto al tutto e vedo il suo sorriso. "Per favore, mi vuoi sposare?"
Registro lo shock sul suo viso ma si trasforma presto in un sorriso. È rossa come una barbabietola e si muove leggermente sulle punte dei piedi, un tratto nervoso che ho notato numerose volte negli ultimi tre anni.
Emily si morde il labbro e asciuga una lacrima che le sta scivolando sul viso mentre mi inginocchio e tiro fuori la scatola degli anelli dalla tasta dei pantaloni.
Sembra un'eternità prima che lei risponda, ma risponde con il tono più forte che le abbia mai sentito. "Sì!" urla eccitata spingendosi oltre gli altri laureati per arrivare a me.
Sale i gradini mentre mi alzo di nuovo in piedi e quando mi raggiunge mi avvolge le braccia intorno al collo, tirandomi a sé e abbracciandomi così forte che non riesco a respirare correttamente. "Sì!" ripete e io rido per la sua reazione.
Sento che l'ansia e il panico mi lasciano mentre lei pianta le sue labbra saldamente contro le mie.
È come se mi fosse stato tolto il fiato, come se questa fosse la prima volta che la bacio, quando invece l'ho già baciata migliaia di volte prima.
Quando ci separiamo, il pubblico applaude ed esulta, i coriandoli ci volano addosso da tutte le angolazioni ed Emily ride.
"Hai pianificato tutto questo?"
Alzo le spalle come se non fosse un gran problema. "Ho avuto un po' di aiuto" dico accennando al momento in cui le principesse Disney si uniscono a noi sul palco.
Cenerentola porge ad Emily un grande mazzo di gigli bianchi, i suoi preferiti.
Rapunzel ci mette un cestino di cibi da colazione davanti, ricordando il nostro primo appuntamento e la prima volta che le ho detto che l'amavo attraverso un gioco di obbligo o verità mentre Biancaneve le regala la sua felpa nera con il cappuccio.
Sono stufo che rubi la mia.
"Ti basta una favola, principessa?" chiedo con un sorriso, sperando di non aver esagerato.
Emily ama tutto ciò che è Disney, quindi ho dovuto incorporarlo in qualche modo nel nostro futuro. "Più di quanto avrei mai potuto sognare."
Si mette la felpa sopra la testa e ride quando vede il ricamo che avevo stampato sopra.
'Mrs Evans' in lettere maiuscole rosa brillante. La fissa.
"Sei incredibile" dice giocando con i capelli sulla mia nuca e mandandomi un piacevole brivido lungo la schiena. "Ti amo tanto".
La bacio di nuovo , lasciando che gli applausi del pubblico e del mondo intorno a noi svaniscano in lontananza.
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