Capitolo 9
ODIO IL LUNEDÌ PIÙ DI ME STESSA.
Per fortuna riuscii ad arrivare a scuola appena in tempo senza scontrarmi con nessuno.
Riguardo a ieri per fortuna sia Bokuto che Kuroo soprattutto, non andavano nella mia stessa scuola, Yachi l'avevo già avvisata, l'unico problema era Tsukishima ma per lui non ero molto preoccupata.
Entrai in classe e il prof ancora non c'era!!
Ma Kageyama si, ovviamente.
«T/N, io mi sono altamente rotto il cazzo del tuo comportamento. Io ti chiedo per piacere di: non sbraitare, non urlare, non emettere suoni troppo alti, ovvero STAI ZITTA.» Mi disse prima che io aprissi bocca.
«Okayy, Tobio-chan!» Gli risposi con tutta la gioia del mondo.
Lui arrossii e solo in quel momento mi accorsi di quanto fosse carino, non avevo mai pensato a Kageyama in questo modo però... DOPO QUESTA STORIA DI KUROO I MIEI ORMONI SI SONO ATTIVATI MA IO NON LO SO.
«Scusa Kageyama... Ti andrebbe di venire questo pomeriggio a casa mia per studiare?» Dissi io sorridendo.
Lui divento ancora più rosso e ancora più carino.
Annuì con la testa e la lezione proseguì.
Dopo scuola
Invitai Kageyama a seguirmi verso casa mia.
«Agli ordini.» Disse lui avvivinando la mano alla testa come fatto i soldati, che idiota, mi misi a ridere.
Arrivati a casa come al mio solito sbraitai contro mia madre dato che era uscita ed era rimasta con le scarpe in casa.
«ORMAI SIAMO IN GIAPPONE LE SCARPE LE DEVI LASCIARE DAVANTI ALLA PORTA COGLIONA.»
«COL CAZZO CHE MANGI.» Tutta questa discussione fu in italiano in modo che Kageyama non capisse.
«MI SPIACE CARISSIMA MA C'È UN MIO COMPAGNO DI CLASSE, NON VUOI DARE DA MANGIARE ANCHE A LUI?» Le risposi a tono.
«QUANDO SE NE VA TE LA FACCIO PAGARE.» Continuò a gridare ignorando che era ad 1 metro da noi, facendo a Kageyama un sorriso, mentre lui era incurante della discussione che si era tenuta a sua insaputa.
«Intanto andate in camera tua.» Disse continuando a sorridere.
Condussi Kageyama in camera mia e con mio stupore notai il suo interesse per i miei poster, al contrario dell'ultima persona che era entrata nella mia stanza... Oikawa...
«Segui l'attacco dei giganti?!» Mi disse
«Ovviamente!» Gli risposi con stupore, finalmente un appassionato!
«Non ti facevo una tipa da anime.»
«Sarà che non mi conosci abbastanza. » Gli risposi in tono di sfida.
«Dovremmo cambiare le cose...» Mi rispose lui in modo... pervertito, anche se la cosa non mi dispiaceva.
«Credo che tu abbia ragione.» Gli risposi sorridendo.
«A TAVOLAAA!» Gridò mia madre da giù. Rovina sempre tutto.
Io e Kageyama scendemmo le scale e arrivammo in cucina mano per mano, senza accorgercene.
Mia madre mi guardo con una faccia diversa dal solito, anche lei con uno sguardo del tipo: mi devi dire qualcosa? hai fatto colpo?
Mamma baka.
Iniziammo a mangiare, credo che mia madre non starà zitta.
«Non mi hai ancora detto come si chiama il tuo "amico". » Disse lei.
«Kageyama Tobio, piacere.» Rispose lui con indifferenza.
«Scusa se sono diretta... Siete fidanzati?» Entrambi diventammo paonazzi in viso.
«MAMMA.»
«Scusa tesoro era per sapere, non c'è bisogno di essere così scortese.» Disse lei con irrillevanza.
«Comunque siete una bella coppia.» sussurrò lei.
«SMETTILA BAKA.»
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