Capitolo 1
T/N's pov
Oggi è il grande giorno, oggi mi sposo!
L'ho conosciuto quando frequentavo la scuola superiore.
Non avrei mai immaginato che questo giorno sarebbe arrivato, e invece eccomi qui in abito da sposa.
Chi l'avrebbe mai detto, nemmeno io sinceramente, e invece è successo.
Ma andiamo per gradi, come sono finita in questa situazione?
Cinque anni prima
Che bello primo giorno di superiori... mi sono trasferita in giappone ed ora la mia vita ricomincia da zero.
Sono abbastanza triste di ciò, abbandonare tutto a 15 anni non mi sembra il massimo.
Per fortuna, visto che avevamo già in programma da tempo questo progetto, i miei genitori mi hanno iscritto ad un corso di giapponese, ci sono voluti due anni, ma n'è valsa la pena.
L'uniforme è orribile, in italia non avevo uniforme nella mia scuola e questa idea non mi va a genio.
Sono anche in ritardo, e non ricordo il nome del mio liceo, koroso- karo- karasuno! Giusto!
Esco di casa con l'uniforme un po' stropicciata, ma non mi interessa se ne faranno una ragione.
Arrivata finalmente al liceo, non c'è nessuno, sono entrati tutti, a parte un tipo strano.
Ha i capelli laccati all'insù con un ciuffo biondo, anche lui è in ritardo.
Entriamo insieme nella scuola e lui per correre mi urta.
«OOh, non si chiede scusa!» dico io.
«Ah, si scusa, devo scapparee!» risponde lui.
Che stronzo, nemmeno mi ha guardata in faccia mentre si scusava.
Entro nella mia classe e tutti mi guardano stupiti.
«Fate una foto se volete.» dico con sorriso finto.
«Lei è la signorina T/C?» Mi chiede la prof, credo.
«Si, sono io.» rispondo.
«Ah perfetto, ragazzi lei è la ragazza italiana di cui vi ho parlato siate cordiali con lei.» Dice la professoressa.
«Puoi sederti vicino al banco di Kageyama.»
Continua lei.
«Ehm, sarebbe?» Dico io perplessa.
«Io.» Risponde un ragazzo con la voce scocciata, ha i capelli neri e sembra uno del terzo anno.
Mi avvio per arrivare al mio banco, che è uno dei più lontani.
Mi siedo, la lezione ricomincia da dove l'avevo interrotta.
Penso a quello che aveva detto la prof, il ragazzo si chiama Kageyama come il pallavolista di quella scuola media famosa.
Lo guardo un po', e noto che è veramente lui, oddio, ma è un fenomeno nella pallavolo, l'ex re del campo.
Lo conosco grazie a mio cugino, che gestisce gli eventi di pallavolo maschili, ogni anno mi invitava a vedere le partite, ma non ho mai trovato tempo per andare a vederle.
«Scusa, ma tu sei l'ex re del campo?» domando a Kageyama.
«E anche se fosse? Tsk.»
«Oh stai calmo amico, che non ti ho detto nulla, mamma mia.» rispondo io.
«Mam m iah?» dice lui.
«Lascia stare è italiano.» Rispondo io acida.
La lezione continua e dopo qualche ora arriva l'ora di pranzo finalmente.
(Ragazze volevo una mensa e me la sono creata anche se nell'anime non c'è.)
Ci dirigiamo alla mensa e lo vedo di nuovo il tipo di stamattina col ciuffo biondo.
Ora che lo guardo meglio credo sia Nishinoya il libero di quella scuola media figa.
«Ehi tu, libero.» Dico io.
Lui si gira si scatto con un sorriso. Mi rendo conto solo ora di quanto sia basso.(sorry noya io ti amo.)
«Ehm ciao, ma chi sei?»
«Io? Forse quella a cui hai dato uno spintone stamattina?»
«Aah scusa ancora ero di fretta.» dice grattandosi la nuca.
«Che c'hai i pidocchi?»
«Cos.»
«Zitto pidocchioso. Ti chiamerò così.»
«Oook...» Risponde lui.
Che belle le mie figure di merda, ma sono così devo dare soprannomi alla gente.
«Comunque, tu come ti chiami?» Continua lui.
«Io? T/N T/C piacere»
«Piacere mio Nishinoya Yuu.»
«Ok pidocchioso, ciao.» Dico io altezzosa.
Nishinoya's pov
Che figa.
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