Questo capitolo me lo aveva chiesto qualcuno con tanto di amorevole nota "ti vengo a cercare sotto casa se non continui questa storiAAHHAGAGAHAH" tralasciando questo (ily persona ) non sono felice di come sia venuta, ma non avevo altre idee.
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«DAICHI SENPAI!!»
Una furia con i capelli c/c camminava a passo spedito tra le mura della scuola karasuno.
Cercava in continuazione Sawamura , non ne poteva più!
Era la 5 volta che rispiegava a Shoyo come applicare la regola dei verbi al futuro ed era la 5 volta che lui non la capiva.
Cosa c'era di tanto difficile??
Fatto sta che oramai, T/n, si era decisamente stancata.
«MI SONO STANCATA DI FARE DA TUTOR A HINATA BOKE!TROVATENE UN ALTRO.»
Con quello T/n prese i suoi libri e le sue cose e uscì dalla scuola.
Era quasi uscita dai cancelli della scuola Karasuno quando una furia dai capelli arancio la fermò per il braccio.
«T/n -chan scusami!!!Per perdonarmi perché non prendiamo un gelato questo pomeriggio?»
«H-Hinata B-Boke!!Io-»
«Allora ci vediamo qui alle 17:00, ciao T/n -chan!»
«Non ti ho nemmeno detto sì, Boke...»
L'ultima frase di T/n era più un sussurro però , perché Shoyo era già distante.
T/n camminava  lungo sentiero che la portava a casa, composto da bellissimi  fiori di ciliegio che cadevano e delle volte si infilavano fra i suoi capelli.
Se ne stava completamente fregando di quello che aveva detto Hinata.
Tanto probabilmente sarebbe stata una delle solite cose che dici ma poi ti dimentichi di fare, no?
A Shoyo cosa poteva importare di una ragazza severa e pignola come T/n?
Sembrava un Tobio Kageyama al femminile.
Un po' la irritava essere paragonata ad un'altra persona, specialmente se quest'ultima era scorbutica e antipatica.
In fondo lei lo sapeva.
Non era così.
Allora perché non riusciva a mostrare il lato migliore di sé agli altri?
Tutti i suoi pensieri vennero interrotti da un bambino che la chiamava in lontananza facendo rumore.
«T/n-san!T/n-san!»
"Questi maledetti bambini rompi coglioni" pensò T/n.
«T/n-san!Ti sei scordata che dovevamo uscire?»
«H-Hinata?Non pensavo volessi uscire con me..»
«Se te lo dico ci sarà un motivo , T/n-chan!Tu mi piaci!Ma adesso andiamo voglio portarti in una pasticceria molto famosa in città , io la adoro!»
«O-Ok!N-Non che tu mi piaccia o cose simili , naturalmente...»
Hinata non si conteneva piu dalla gioia .
Stava trascinando quella povera crista di T/n per tutta la città , facendola correre su e giù .
«Shoyo!Sei scemo?!Evita di farti investire!»
«Scusa T/n - chan!»
Finalmente dopo 20 minuti di corsa, T/n e Shoyo erano arrivati a destinazione.
I 2 si sedettero al tavolo.
Mentre T/n beveva/mangiava (cibo preferito o bevanda) , Shoyo la guardava ammaliato.
Non riusciva a staccare gli occhi da lei.
Di T/n amava tutto, dalla testa ai piedi.
Amava i suoi capelli c/c che facevano da cornice al suo volto, che secondo lui, per quanto bello esso era si  sarebbe potuto mimetizzare con i quadri del Louvre.
«Shoyo, qualcuno ti ha mangiato la lingua ?Poi potresti smetterla di fissarmi?Sei inquietante..»
«Scusami T/n-chan...Sei solo così bella..T/n il motivo principale  per cui ti ho chiesto di uscire è che vorrei chiederti una cosa importante..Vorresti diventare la mia fidanzata?»
T/n arrossì e si girò dall'altra parte del tavolo, in modo che Hinata non la potesse vedere.
«B-Baka!Anche tu mi p-piaci..Ma non prenderlo come un complimento!Sei solo carino, tutto qua..»
Una volta usciti dalla pasticceria Shoyo riaccompagnò a casa T/n.
Davanti alla porta della casa i due si scambiarono un tenero e lungo bacio, con tanto di insulto finale da parte di T/n.
Extra:
Dopo il bacio tutto procedeva a gonfie vele ...
Se non fosse che da dentro casa le sorelle più piccole e grandi di T/n stavano spiando.
Appena aperta la porta di casa T/n si sarebbe dovuta prepara ad un interrogatorio ...inoltre conoscendo le sue sorelle anche i suoi genitori sarebbero venuti a saperlo...