CAPITOLO X.
- Wow! Questo è un vero campo da allenamento di Quidditch!- esclamò Shoyo, guardandosi intorno con aria estasiata.
- Cerca di non perderti per il campo- lo richiamò Daichi; per fortuna, essendo in tanti, erano riusciti a prenotare il campo grande già dal primo giorno di allenamento.
- Bokè, stanno arrivando i professori, vieni qui!- gli urlò Tobio.
- Oh! Arrivo!- esclamò Shoyo, raggiungendoli.
- Però, siete un bel po'- mormorò Keishin; aveva lasciato a Takaeda la parte pratica, per cui non si aspettava di trovarsi di fronte... Dodici giocatori e due manager.
- Buongiorno- disse Daichi, inchinandosi.
- Buongiorno- lo imitò il resto della squadra.
- Buongiorno ragazzi- disse Ittetsu con un lieve sorriso.
- Ecco, prima di iniziare... In che ruoli giocavate?- chiese Keishin, osservandoli. Tranne i suoi anni da giocatore, non aveva mai avuto molta esperienza...
- Portiere!- esclamò Yu con un sorriso.
- Io come Battitore- dichiarò Shoyo.
- Anche noi- disse timidamente Tadashi.
- Anche noi due- mormorò Kazuhito, mente Kinnoshita osservava i ragazzi del primo anno: erano un po'...
- Noi quattro invece come Cacciatori- dichiarò Daichi, indicando lui, Asahi, Tanaka ed Ennoshita.
- Io come Cercatore- affermò Tobio.
- Anche io- dichiarò Koushi.
Ukai li guardò e annuì: c'era abbastanza per costruire una buona squadra...
- Bene. Abbiamo portato delle Ninmbus 2001 per tutti voi: iniziate a salire e farmi vedere come volate, mentre noi tiriamo fuori le palle. Voi del primo anno avete già fatto lezione di Volo con me: ve la cavate bene, ma non esagerate- disse.
- Va bene- risposero i ragazzi, prima di dirigersi verso le scope a poca distanza da loro.
- Voi due siete Shimizu e Yachi giusto?- chiese Ittetsu, voltandosi verso le due ragazze, che annuirono, la minore leggermente spaventata.
- Potreste salire anche voi e controllare come se la cavano i vostri compagni nel volo?-.
- Certamente. Io ho dei vecchi dati della squadra dell'anno scorso: volete che ve li mostri?- chiese Kyoko.
- Farebbero comodo, grazie- rispose Keishin. La ragazza tirò fuori dalla tunica alcuni fogli e glieli porse, prima di dirigersi insieme a Yachi verso le scope rimaste.
- Qualcosa di interessante?- chiese Ittetsu; lui seguiva poco il Quidditch, quindi non conosceva molto i tecnicismi.
- Si... Sono una squadra con bravi giocatori, ma non hanno avuto molta occasione di spiccare. Vedremo con i nuovi membri se andrà bene- mormorò.
Le regole del Quidditch erano diverse da quelle che si sentivano nella leggenda: i battitori potevano fare goal con la puffa, anche se ovviamente era molto rischioso decidere di fare una mossa simile, e anche il Cercatore poteva intervenire, anche se non facendo punti con la Pluffa, per dirigere i compagni.
Questo rendeva il gioco ancora più di squadra, ma anche alcuni ruoli molto più complicati...
- A volare stanno andando tutti bene- affermò Ittetsu. Ukai alzò la testa e li osservò: anche quelli del primo anno erano parecchio bravi...
- Lanciagli una Puffa, voglio vedergli fare qualche passaggio- affermò.
Takaeda annuì e si diresse verso la palla.
- Ragazzi- chiamò, e la squadra gli si avvicinò in un attimo, lasciandolo leggermente sorpreso; erano molto educati e attenti...
- Ecco... Fate alcuni passaggi con questa- disse.
- Va bene- Daichi prese la palla - li facciamo vicino agli anelli?-.
- Si, voglio vedere come se la cava anche il Portiere- affermò Keishin - non fate tirare i Cercatori ma fategli passare la palla-.
- Va bene; andiamo ragazzi- disse Daichi, dirigendosi verso gli anelli.
Nishinoya si mise in porta, più che pronto, e gli altri ragazzi iniziarono a lanciarsi la palla.
Kageyama, curioso di vedere le capacità di Hinata, gli lanciò la Pluffa; il ragazzo la prese in un attimo e sfrecciò verso Nishinoya, ma quando provò a tirare rischiò quasi di volare dalla scopa e il tiro andò totalmente da un'altra parte.
- Ma sei una schiappa!- sbuffò Tobio - Almeno prendi la mira!-.
- Non è colpa mia se non ho mai giocato!- ribattè Shoyo.
- Esistono campi di allenamento apposta- fece notare il moro.
- Nella mia scuola mica c'erano, era una scuola normale!-. Kageyama lo fissò per un attimo: quindi non aveva mai giocato...
- Tsk, stai vicino alla porta, ti passo io la palla- affermò.
- Non passerete!- dichiarò Yu con un sorriso, mentre parlava un colpo di Tanaka, facendogli la linguaccia.
- Tsk, anche quando è distratto è troppo bravo- borbottó Ryunosuke, mentre la palla tornava in gioco.
- Fatevi sotto!- esclamò il più basso con un sorriso - Asahi-san, non ti risparmiare!-.
- Eh? Certo- mormorò il ragazzo; anche se si sentiva un po' in soggezione ad avere in quel modo i Coach che lo fissavano...
Ripresero a fare dei passaggi, e quando Hinata vide la palla volare tra le braccia di Kageyama scattò verso la porta e alzò la mano.
Kageyama gli lanciò la Pluffa, facendogliela finire in una posizione più che comoda per lui... E scomoda per Nishinoya, che riuscì a parare per un pelo.
- Però, che miglioramento...- mormorò Ittetsu.
- Già...- sussurrò Keishin; ma gli stava venendo il dubbio che...
- Adesso liberiamo i Bolidi; Shimizu, Yachi, per favore passate le mazze ai Battitori- disse.
Le ragazze annuirono e scesero a prendere cinque mazze, per poi passarle a Hinata, Tsukishima, Yamaguchi, Kinnoshita e Narita.
Takaeda si avvicinò ai Bolidi e li liberó: le due palle scattarono in aria.
- Continuate a fare i passaggi, ma attenti ai Bolidi- urlò Keishin, osservando i ragazzi; se veramente era come credeva...
Per un attimo andò tutto bene, poi vide un Bolide avvicinarsi a Hinata. Il ragazzo provò a colpirlo, ma lo sfiorò appena con la mazza e lo mancò totalmente.
- Ok stop- urlò Keishin - scendete. Mi puoi recuperare i bolidi?- si voltò verso Takaeda, che annuì, mentre i ragazzi tornavano verso terra.
- Hinata, in base a cosa hai deciso che sei un Battitore?- chiese.
- Mh? Perché è un ruolo super figo! Posso fare punto e anche aiutare i miei compagni! Mi hanno sempre detto che con i miei riflessi sarei stato perfetto per questo!-.
Per un attimo ci fu silenzio.
- Tu sei... Davvero incredibile!- sbuffò Tobio: quel ragazzo era assurdo.
- Perché?- chiese Shoyo, confuso.
- Bè Hinata, i bolidi fanno parecchio male, non è il caso di...- mormorò Koushi.
- Di improvvisarsi in un ruolo così pericoloso- sbuffò Daichi, che aveva uno sguardo anche più omicida di quello di Kageyama.
- Io lo trovo coraggioso!- esclamò Yu.
- Anche io- affermò Ryunosuke.
- Non avevo dubbi- borbottó Daichi.
- Cercate di non incoraggiarlo finché il coach non avrà deciso- mormorò Asahi.
- Bè, a parte la sorpresa... È vero che con i suoi riflessi sarebbe un bel ruolo per lui, soprattutto visto che ancora la sua mira è scarsa, ma ci dovremo allenare parecchio. Riprovate- Keishin si voltò verso Kageyama e Sugawara - libererò anche il boccino a un certo punto, state attenti-.
I due annuirono e i ragazzi tornarono sulle scope.
- C'è qualcosa che ti preoccupa?- chiese Ittetsu.
- A parte le follie di un paio di persone, sembrano tutti promettenti; questo è un bene ma... Spero che non si trasformi in una maledizione- mormorò Keishin.
Takaeda tornò a guardare i ragazzi: in effetti, non tutti loro avrebbero potuto giocare...
- Però, come hai detto sono bravi, e mi sembrano anche uniti: aspettiamo, prima di giudicare- disse con un sorriso.
Ukai annuì.
- Mi preoccupa che anche Nekomata, Irihata e Whasijio abbiano una squadra già completa... Nekoma, Aoba Joshai e Shiratorizawa sono sempre state molto forti- mormorò Keishin.
Solo Bokuto e Akashi erano andati da Yamiji; Oiwake aveva Aone, Futakuchi, Moniwa e Koganegawa, mentre Norimune aveva Kita, Aran, Atsumu, Osamu e Suna.
Erano bravi, doveva starci attenti, ma era ovvio che ragazzi già abituati a stare nella stessa squadra sarebbero stati più difficili da battere già da subito...
Takaeda fece un sorriso.
- Dicevi di non voler avere nulla a che fare con il Quidditch ma li hai studiati bene eh?- commentò, e il biondo arrossì appena.
- Bè, in fondo... Certe passioni non vaniscono facilmente- mormorò.
- Suppongo di no- affermò Ittetsu - non preoccuparti, vedrai che la tua passione verrà ripagata. Li batteremo tutti!-.
Anche Ukai sorrise.
- Di certo- affermò. Avrebbero fatto in modo di portare la squadra alla vittoria.
- Questa squadra vincerà- affermò Tanji, fissando i ragazzi di fronte a lui - non accetterò altri risultati. Vi sto allenando io in persona, quindi nessuna sconfitta è accettata. Eravate una grande squadra alla Shiratorizawa, e adesso lo sarete ancora di più. Chiaro?-.
- Chiaro- affermarono i ragazzi.
- Bene. Ushijima, Reon, Goshiki, sarete i Cacciatori; Tendou, Taichi, sarete i Battitori. Shirabu, sarai il Cercatore. Semi, sarai il Portiere-. Il ragazzo sbarró gli occhi.
- Professore... Ne è sicuro? Ho sempre giocato da Cercatore...- mormorò Eita.
L'uomo lo fissò.
- Da quando sei diventato il Cercatore di riserva, hai aiutato i tuoi compagni ad allenarsi in tutti i ruoli: non te la cavi male come Portiere, in fondo dovrai solo prendere qualche palla in più. Sempre che tu voglia giocare- commentò.
- Certo!- dichiaró Eita; non avrebbe sprecato quell'occasione per nessun motivo.
- Bene. Allora, iniziate a riscaldarvi-.
- Non vedo l'ora di vederti fare da portere, Semi Semi!- esclamò Satori con un sorriso, mentre saliva sulla sua scopa.
- Metticela tutta- gli disse Wakatoshi, seguendolo.
- Buona fortuna Senpai!- esclamò Tsutomu.
- Grazie- mormorò Eita.
- Tutto bene?- gli chiede Kenjiro, avvicinandosi. Il maggiore annuì.
- Avrò l'occasione di giocare- fece un sorriso e si voltò verso di lui - lo farò più che volentieri. Ma tu vedi di continuare a impegnarti, altrimenti ti soffierò il ruolo-.
Anche il minore sorrise.
- Prima dovresti riuscire a battermi- dichiarò, per poi salire sulla scopa. Il maggiore scosse la testa, divertito, e lo seguí.
- Pare che quei due siano sempre più affiatati eh?- commentò Satori con un sorriso.
- Già. Tu sei pronto?- chiese Wakatoshi, voltandosi verso di lui.
- Ma certo! Non vedevo l'ora di tornare a giocare!- esclamò il ragazzo con un sorriso - abbiamo il preside in persona come allenatore, non possiamo certo rischiare di sprecare questa occasione!-.
Ushijima annuì.
- Iniziamo a riscaldarci- disse; la squadra annuì e lo seguì: di sicuro, avrebbero fatto di tutto per essere i migliori anche lì.
- Noi siamo i migliori, lo ricordate vero?- disse Toru con un sorriso, osservando i ragazzi di fronte a lui.
- Certo- risposero in coro.
- Bene- Toru li squadrò per un attimo: sembravano tutti più che decisi.
- Avremo un ottimo allenatore, non lasciatevi spaventare da tutte le altre squadre presenti: che sia la Shiratorizawa o altri, non ci lasceremo battere!-.
- Certo!- urlarono gli altri.
- Vedo che siete carichi-. Oikawa si voltò mentre Nobuteru Irihata si avvicinava a loro, un sorriso calmo in volto.
- Buongiorno, coach- disse.
- Buongiorno. Voi avete fatto tutti la scuola preparatoria della Kitagawa Daichi per poi andare all'Aoba Joshai, giusto?- chiese, e i ragazzi annuirono.
- Molto bene. Che ruoli avete?-.
- Io e Yahaba siamo dei Cercatori; Watari è il Portiere; Matsukawa e Kindaichi sono Battitori; mentre Iwa-chan, Hanamaki, Kyotani e Kunimi sono Cacciatori- dichiaró Toru.
- Siete ben assortiti, mi fa piacere. Iniziate a riscaldarvi un po' in generale, poi valuterò le vostre capacità- affermò l'uomo.
- Va bene- risposero i ragazzi, prima di voltarsi e dirigersi verso le scope.
- Sei piuttosto emozionato- commentò Hajime, affiancando Oikawa.
- Naturale Iwa-chan, stiamo per riaffermare il nostro ruolo di campioni- dichiarò il castano con un sorriso: non vedeva l'ora di tornare sul campo.
Anche il moro sorrise: quel ragazzo sarà anche stato irritante ma... Di sicuro sapeva ciò che faceva, e lui non vedeva l'ora di tornare a giocarci insieme.
- Visto che ci sono tanti Cacciatori, magari non mi toccherà giocare tanto- commentò Akira.
- Non saprei, magari non tutto il tempo... Ma ricordi com'è fatto Oikawa, ti terrà probabilmente da parte per i momenti migliori- affermò Yutaro.
- Già, è una delle cose che mi piace di lui: non mi fa faticare più del necessario- dichiarò Akira. Se aveva tempo per riposare... Poi iniziava davvero a divertirsi e fare del suo meglio.
- Io invece spero di giocare parecchio- dichiarò Yutaro: avrebbe fatto in modo di mettercela tutta e mostrare il suo valore, alla sua squadra... E soprattutto a Kageyama.
- Tu giocherai- affermò Kentaro, mentre saliva sulla sua scopa. Yahaba si voltò verso di lui, leggermente confuso.
- Per un paio di punti al massimo, è Oikawa il nostro principale Cercatore, oltre che capitano- fece notare.
- Lo so, ma sarai comunque in campo, quindi... Non ti abbattere- rispose il ragazzo, prima di allontanarsi.
Il ragazzo lo fissò per un attimo, poi fece un piccolo sorriso: si... Ce l'avrebbe messa tutta.
- Mettiamocela tutta, anche se siamo in pochi: come vi abbiamo già detto potrete giocare comunque, per cui pensate a migliorare il vostro livello, dopo ci occuperemo dei vostri... Compagni- affermò Takuro Oiwake, fissando i ragazzi di fronte a lui.
- Certo- risposero i quattro giocatori della Dateko.
- Io non vedo l'ora di iniziare!- esclamò Kanji.
- Tu vedi di imparare a stare in equilibrio su una scopa- borbottó Kenji.
- Imparerò!-.
- Ti dò una mano io, così Aone e Futakuchi iniziano a riscaldarsi- affermò Kaname, avvicinandosi a lui.
- Grazie mille Senpai!- esclamò il ragazzo con un sorriso.
- Di sicuro, l'energia non gli manca- commentò Kenji, mentre lui e Aone si allontanavano in cielo.
Aone annuì.
- Tu sei emozionato?-. Il ragazzo annuì nuovamente: non vedeva l'ora... Di scoprire quali giocatori ci fossero in quella scuola.
- Certo che sono parecchio seri nonostante siano in pochi- commentò Yuji, osservandoli da lontano.
- Tu sei sicuro di non volerti mettere a giocare?- gli chiese Hana.
- Io da solo? Mi mancherebbero troppo i miei compagni- rise il biondo - ma mi infiltrerò in qualche allenamento dei miei nuovi amici, così mi diverto un po'!-.
Misaki fece un piccolo sorriso: in fondo, quel ragazzo aveva un grande cuore...
- Chissà dove sono Mika e il suo ragazzo- mormorò.
- Mh? Probabilmente staranno osservando anche loro qualche squadra- dichiarò Yuji.
- Fanno paura...- mormorò Suguro, osservando i cinque ragazzi sulle scope.
Bastava la presenza di Kita a tenere in riga la squadra, e Atsumu era un Cercatore migliore di quanto immaginasse... Purtroppo, anche Osamu e Aran come Cacciatori e Suna come Battitore parevano fin troppo bravi.
Stavano giocando solo in cinque, ma quasi non si notava la mancanza di un Portiere e un Battitore.
- Non sono esperta, ma sembrano parecchio bravi- mormorò Mika.
- Già- sussurrò Suguro, lanciando uno sguardo a Norimune Kurosu, che i cinque ragazzi avevano preso come loro allenatore: anche lui pareva parecchio soddisfatto...
- Non ti stanno simpatici?- chiese Mika.
- Non mi piace il modo in cui si comporta quel biondino, è irritante- borbottó il ragazzo - ma a parte questo... Ci sono un bel po' di squadre che non mi piacciono qui-.
- Ti riferisci a Kuroo vero?- commentò Mika.
- Quel ragazzo è uno dei peggiori- sbuffò Suguro - lui e quei gattacci... Spero di vederli cadere tutti dalle scope-. Sbarró gli occhi nel rendersi conto che forse Mika l'avrebbe presa un po' troppo male, ma sentí la ragazza ridere.
- Dopo come vi hanno sconfitti, è normale che tu ce l'abbia con loro- commentò.
- Già- mormorò il ragazzo; probabilmente, anche in quel momento si stavano allenando...
- Wow...- sussurró Lev, osservando Yaku bloccare l'ennesima Pluffa.
- Però, sei parecchio agile- commentò Yasufumi, un sorriso in volto.
- La ringrazio- rispose Yaku, voltandosi con un sorriso soddisfatto verso Kuroo, che aveva provato a fare punto - meglio che ti limiti ai Bolidi- affermò.
- Tsk, prima o poi ti batterò- borbottò il ragazzo.
- Anche io! Prima o poi farò un centro a Yaku!- dichiarò Taketora con convinzione.
- Pensa prima a imparare come tirare- lo ammoní Kenma.
- Io so tirare!- esclamò il ragazzo - è solo che... Yaku è troppo forte! E come hai fatto a prendere il boccino in così poco tempo?!-. Kenma si voltò verso di lui.
- Semplice: basta capire da dove arriva- affermò.
- Solo tu riesci a renderla così facile- borbottò Taketora.
Nekomata si voltò verso i tre ragazzi di prima, ancora a terra.
- Come vedete, alla squadra mancano un Battitore e due Cacciatori. Voi sareste due Battitori e un Cercatore vero?-.
- Esatto- risposero i tre ragazzi. L'uomo li fissò per un attimo.
- Vi farò girare i ruoli a turno: voglio capire dove sia meglio mettervi con calma, abbiamo tutto il tempo per decidere cosa fare- dichiaró.
Non c'era alcuna fretta, aveva almeno un anno per quella squadra, e lo avrebbe utilizzato al meglio.
- Va bene!- risposero i tre ragazzi.
- Iniziate a raggiungere i vostri compagni; inizia Shibayama come Battitore: non essendo abituato a usare tanto la Pluffa sarà più semplice per lui- dichiarò l'uomo.
- D'accordo!- risposero loro, salendo sulle loro scope per volare fino ai loro compagni.
- Sei emozionato al pensiero di provare un nuovo ruolo?- chiese So con un sorriso.
- Sono un po' teso, ma con un portiere bravo come Yaku-san è meglio che mi abitui a fare altro... E poi è il tuo ruolo, al massimo posso chiederti una mano- affermò Yuki.
- Esatto! Vedrai che andrai alla grande!- esclamò il più alto - sono anche molto curioso di vedere come giochi Lev, non l'ho mai visto...-.
- Yaku-san!- Lev volò verso il ragazzo, fermandosi in tempo per non andargli contro.
- Lev, cerca di non ucciderci- sbuffò il maggiore: quel ragazzo lo faceva davvero impazzire...
- Scusami Yaku-san! E che ci tenevo tantissimo a farti i complimenti!- esclamò il minore - sei davvero bravissimo! Io faccio schifo come Portiere, mi piace molto di più poter lanciare la Pluffa... Però tu sei davvero fenomenale!-.
Yaku arrossì appena.
- Ti ringrazio- mormoró, leggermente imbarazzato; quel ragazzo lo riempiva sempre di complimenti, lo mandava in confusione...
- È incredibile come tu riesca a coprire una zona così vasta nonostante la tua altezza!-.
... e subito dopo lo faceva infuriare.
- Tu dovresti davvero imparare a tenere la lingua a posto prima che ti ammazzi- ringhiò Yaku.
- Dico solo la verità! Mi insegnerai come prendere meglio la Pluffa, vero Yaku-san?! Non l'ho mai fatto in volo, con l'aiuto di una persona come te di sicuro imparerò in fretta!- esclamò Lev.
Yaku lo fissò per un attimo, poi sospirò: in fondo, non riusciva a odiarlo...
- Vedrò cosa posso fare, ma smettila di parlare della mia altezza- sbuffò.
- Ci proverò!- esclamò Lev; se avesse potuto allenarsi con lui, di sicuro sarebbe migliorato tantissimo!
- E poi mi dice di non essere interessato- commento Tetsuro, osservandoli: Yaku avrebbe già potuto ucciderlo, ma pareva che l'infantilitá di Lev stesse avendo la meglio...
- Parli di Yaku?- chiese Kenma, raggiungendolo in volo.
- Si, penso inizi a cadere preda di Lev e della sua insistenza. Tu come ti senti? Era un po' che non salivamo su una scopa- commentò Tetsuro.
- È passato poco più di un mese- mormorò Kenma - sono a posto. Dovremo allenare molto i primini, per compensare la mancanza degli altri nostri compagni...-.
- Abbiamo un grande allenatore, ci riusciremo di certo- affermò Tetsuro, e il minore annuì: lo sperava davvero...
- Bene, è il momento di iniziare- dichiarò Yasufumi, e i ragazzi si avvicinarono a lui per sentire ciò che aveva da dire.
- Bokuto-san, ascolta di più l'allenatore- disse Keiji, avvicinandosi al ragazzo, che si era fermato solo dopo aver segnato l'ennesimo punto.
- Ma sono super emozionato! Non giocavamo da tantissimo!- esclamò il maggiore.
- Abbiamo fatto una partita d'addio con il resto della squadra poco prima di venire qui- gli fece notare Keiji.
- Appunto! Tantissimo! E poi questi sostituti sono fatti super bene!- esclamò Koutaro, voltandosi e osservando i sostituti creati dai professori: se non avesse saputo che erano praticamente bambole con una vita momentanea, avrebbe pensato di trovarsi al Fukurodani...
Akashi sospirò: il professore Takeyuki Yamiji aveva accettato di allenarli, e visto che erano solo in due e che avevano gia un certo livello aveva chiesto subito i sostituti, ma quando aveva detto loro di mostrargli cosa sapevano fare di sicuro non si aspettava che Bokuto iniziasse a volare per il campo per fare più punti possibili...
- Potete scendere un attimo?- gli urlò il professore.
- Andiamo, Bokuto-san- disse Keiji, dirigendosi verso l'uomo insieme al maggiore.
- Ci dica!- esclamò Koutaro con un sorriso.
- Bè ecco... Siete entrambi molto bravi- affermò l'uomo; in effetti, non aveva molto da dire... Akashi aveva una tecnica eccellente e riusciva a gestire perfettamente Bokuto, che a parte il suo carattere particolare era veramente un ottimo Cacciatore.
- Dovrete solo allenarvi a usare i sostituti: a quel punto, potremo pensare come rendere la squadra ancora più forte- affermò.
- Certo- rispose Keiji.
- Ce la metteremo tutta! Batteremo Kuroo, e anche il mio nuovo Kohai! E tutti quanti!- esclamò Koutaro, iniziando a volare più in alto.
- Lo scusi... Sa essere molto poco attento- mormorò Keiji.
- Non è un problema, finché è un giocatore così bravo e non crea casini- dichiarò l'uomo.
Akashi annuì, ma non era totalmente certo che non ci fossero problemi: Bokuto era abituato a essere sostenuto da una squadra che lo conosceva, ma con quei sostituti... Sarebbe riuscito ad avere lo stesso effetto?
Sperava di sì, avrebbe dovuto imparare a gestire i suoi sbalzi d'umore ancora più di prima... Ma in qualche modo ci sarebbe riuscito; avrebbe fatto in modo di spianargli la strada verso la vittoria.
...
- Mi sembrano tutti piuttosto emozionati per gli allenamenti- commentò Ikkei con un sorriso, in piedi di fronte alla finestra, osservando i ragazzi che rientravano, visto che ormai era sera- abbiamo fatto bene ad aumentare i campi di allenamento, non pensi?- si voltò verso Whasijo, seduto sulla sedia dell'ufficio del preside, appena tornato dagli allenamenti con la sua nuova squadra.
- Si, il Quidditch è molto importante- affermò l'uomo, con sguardo pensieroso.
- Cosa ti preoccupa?- gli chiese Ikkei. L'uomo lo fissò.
- Tuo nipote è contrario alla scelta delle case. Tu cosa ne pensi?- gli chiese.
- Conosci la mia mentalità- Ikkei tornò a guardare fuori - abbiamo raggruppato molti ragazzi davvero interessanti, penso che saranno loro e il tempo a darci le risposte che cerchiamo- affermò.
Non vedeva l'ora di sapere come sarebbe andata la loro permanenza in quel luogo.
🏐🏐🏐
Non ho assolutamente cercato un modo per mantenere le squadre, è tutto nella vostra testa! Ma non potevo rinunciare a certe rivalità...
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