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Capitolo 9

IV giorno

Dopo la telefonata di Normani, Camila ricevette un messaggio da Lauren. La sua macchina non partiva e chiedeva alla ragazza un passaggio.

"Cosa pensi sia successo alla tua auto?" chiese Camila, strofinandosi il viso con la mano libera.

Il viso di Lauren sembrava molto stanco, ma chiunque lo sarebbe, svegliato alle 3:45 del mattino da una telefonata. "Ieri ho dimenticato di fare benzina. Appena ho un minuto libero vedrò di rimediare."

Camila accennò un piccolo sorriso, fermando poi la macchina al punto che le era stato indicato da Normani. Quando scesero dalla macchina, si avvicinarono al gruppo di persone che aveva accerchiato la scena.

"Oh ma andiamo. Chi è che sta sveglio a quest'ora ad osservare?" brontolò Camila.

"I giornalisti, no?" rispose Lauren, facendosi largo tra la folla. "Andate via, non c'è nulla da vedere qui."

Le due ragazze scavalcarono la striscia di separazione, avvicinandosi al resto degli agenti. "Allora Ally, che cosa abbiamo qui?" Camila si avvicinò alla ragazza che era vicino ad una macchina.

"C'è il sangue di Lucy Cooke nel bagagliaio e data la quantità posso dire con certezza che è lì che è morta." disse Ally, alzando lo sguardo verso la Detective. "Lo so, non è una bella notizia ma è il nostro lavoro questo,"

"Sì Ally, lo so. C'è dell'altro?" mormorò Camila, rilasciando un piccolo sospiro.

Nel frattempo, Lauren e Dinah si avvicinarono alle due ragazze. "Abbiamo trovato altro sangue," incominciò Ally. "Potrebbe essere del guidatore dell'auto,"

"O di un'altra vittima," continuò Lauren, arricciando di poco il naso.

"Speriamo di no." Camila si portò una mano alla tempia, per poi mordersi l'interno della guancia. "Sai scoprire a chi appartiene il sangue?"

Ally scosse di poco la testa, alzando le spalle. "Purtroppo è troppo poco per essere identificato. Però la scientifica sta controllando se ci sono impronte e posso vedere che cosa riesco a fare, ma non prometto nulla."

Sia Camila che Lauren annuirono, girandosi poi verso Dinah che aveva tutta l'aria di dover dire qualcosa.

"Stanno ricercando il proprietario dell'auto, ma probabilmente è stata rubata da qualche deposito visto che manca la targa anteriore." Dinah passò il caffè ai due Detective. "Per voi, ho pensato vi avesse fatto bene un po' di carica in più."

"Come hai fatto ad averlo? Le caffetterie sono tutte chiuse a quest'ora," disse Lauren incredula, afferrando velocemente il bicchiere.

Dinah rise rumorosamente. Camila ormai ci aveva fatto l'abitudine alle diverse stranezze della collega. "Io ho le mie riserve," rispose semplicemente Dinah, scrollando le spalle. "Comunque, porteranno l'auto in laboratorio e avremo tutte le informazioni più tardi,"

Camila sorseggiò il suo caffè, guardandosi intorno. "Sì, conviene tornare in centrale. Non abbiamo più nulla da fare qui," disse e incominciò ad incamminarsi verso la macchina.

"Spiegami questa cosa delle riserve, perché---"

"Lauren, andiamo!" mormorò Camila, senza girarsi ma continuando a camminare semplicemente.

"Devo andare," borbottò Lauren, portandosi il bicchiere alle labbra per fare un altro sorso veloce. "Il Capo chiama," e senza aggiungere altro, incominciò a camminare velocemente, raggiungendo Camila.

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"Ma questa non è la strada per il distretto," disse Lauren guardandosi intorno confusa. Erano in macchina da quasi venti minuti, dato che ormai a quell'ora la città si stava svegliando.

Camila, sentite quelle parole, alzò gli angoli delle labbra in un ampio sorriso. "Lo so," ridacchiò rumorosamente, svoltando a destra. "Ti sto portando a casa."

Lauren girò lo sguardo verso la ragazza, visibilmente confusa da quella risposta. "Perché? Non mi vuoi tra i piedi oggi?"

La ragazza al volante rise più rumorosamente, scuotendo la testa "Sai, penso che ultimamente dici cose senza senso," nel frattempo che parlava, parcheggiò la macchina sotto casa di Lauren e scese, lasciando lo sportello aperto.

Lauren scese velocemente, con un espressione sempre più confusa sul viso. Vide Camila aprire il bagagliaio e si mise al suo fianco, osservandola tirare fuori una tanica di benzina. Subito realizzò che era tornata sotto casa sua solo per aiutarla con la macchina. "Cam.." incominciò, stendendo le labbra in un sorriso.

"Sai, ho anche io le mie riserve," disse Camila, chiudendo il bagagliaio con una mano e si avvicinò all'auto di Lauren. "Forza, facciamo il pieno a questa bellezza. Anche se ti conviene sempre venire con me, lasciala ferma ancora per un po'."

Lauren annuì, ampliando il sorriso sulle labbra e si avvicinò alla ragazza.

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Una volta al distretto, Camila si sedette dietro la sua scrivania, esaminando tutte le prove che Dinah e gli altri agenti avevano trovato sul campo. C'era il sangue di Lucy, quindi la ragazza era stata lasciata morire lì e poi spostata dentro la casa. Probabilmente aveva cercato di difendersi e ferito il suo aggressore? Perché la macchina era lì e da quanto?

Quando era andata insieme a Lauren ad interrogare la famiglia Hill era passata per quella strada, ma c'era troppo traffico per notare una macchina ferma a lato della strada. Camila sospirò rumorosamente, passandosi una mano tra i capelli.

"Mila," Dinah risvegliò la ragazza dai suoi pensieri. "Sono arrivati i risultati dal laboratorio. Il sangue trovato nel bagagliaio corrisponde con il DNA di Lucy Cooke e dalla quantità è stato possibile stabilire che è stata lasciata morire lì dopo il colpo di pistola." la ragazza fece una pausa assicurandosi che Camila avesse chiaro tutte le informazioni che stava dando. "Per quanto riguarda l'altra traccia di sangue, non si ha nessuna corrispondenza. Ally aveva ragione, è troppo poco per poter essere analizzato e al momento non si può fare altro."

Camila annuì lentamente a quelle parole. "Va bene, almeno sappiamo qualcosa in più sulla ragazza." abbassò di poco lo sguardo, incominciando a mordersi il labbro inferiore. "Novità sull'auto?"

Dinah scosse leggermente la testa. "Dalla targa nulla, adesso incomincio a cercare se qualcuno ne ha denunciato il furto o la vendita," disse, alzando gli angoli delle labbra in un piccolo sorriso.

"Fammi sapere presto," rispose Camila, alzandosi velocemente dalla sedia. "Hai visto Lauren?" chiese, guardandosi intorno.

Dinah annuì, puntando verso la stanza dove si facevano le fotocopie. "Stava fotocopiando qualcosa, non lo so, l'ho vista di sfuggita." rispose, alzando leggermente le spalle.

"Grazie," mormorò Camila, dirigendosi verso la porta. Bussò più volte per poi aprirla leggermente. "Lauren, scusami, avrei bisogno di--"

"Ho delle novità sulle pistole utilizzate dall'assassino." disse la ragazza velocemente, alzando un foglio verso il viso di Camila. "Quando ero a Los Angeles, poco prima di essere trasferita, era arrivata la notizia di alcune armi trafugate da una fabbrica prima che venissero immesse nel circuito distributivo e alcune anche durante un trasporto. Penso che le pistole che il nostro lui o lei sta utilizzando siano queste. La prima, quella di Lucy, non penso sia una revolver, ma una semiautomatica. Come tu sai, i revolver tengono i bossoli nel tamburo anche dopo aver sparato, le semiautomatiche lo espellono, quindi il proiettile non è stato rimosso, penso che sia proprio rimasto nel tamburo." nel mentre che parlava, mostrava tutte le foto delle due pistole ipotetiche che facevano parte del loro caso.

Camila ascoltava attentamente le parole della ragazza, osservando le foto tra le sue mani. "Hai ragione, potrebbe essere così. Bisogna dire ad Ally di confermare se il proiettile è stato rimosso o no." la ragazza sistemò i fogli e li passò nuovamente a Lauren. "È una buona teoria, complimenti! Vediamo cosa riusciamo a scoprire,"

"Vado subito ad avvisare Ally," disse velocemente Lauren, afferrando i fogli e sparendo nel corridoio.

La Detective accennò un piccolo sorriso, alzando leggermente le spalle alla vista della collega che correva via. Decise di andare ad aiutare Dinah con la sua ricerca, così camminò nuovamente verso il corridoio e poi verso la scrivania dell'amica. "Hai bisogno di aiuto qui?" chiese prendendo una sedia libera e sistemandosi vicino a lei.

Dinah spostò di poco lo sguardo dal suo computer. "Nessuno ha denunciato il furto dell'auto, ho fatto una ricerca per immagini e non corrisponde niente. Ci sono diversi annunci, ma non corrispondono con la nostra auto," gesticolò di poco con le mani, per poi riprendere a digitare.

"Okay, calma. Fammi vedere, " Camila si avvicinò di più al monitor del computer, osservando quello che la ragazza stava scrivendo. "Hai provato a scrivere i primi numeri della targa? Va bene che è a metà, però quante Chrysler PT Cruiser con questa targa pensi che esistano?" disse con un mezzo sorriso sulle labbra.

Dinah rimase qualche secondo in silenzio e dopo che la ragazza finì di parlare incominciò a digitare velocemente quello che aveva detto. "Solo qui a Miami ci sono 70084 corrispondenze," le due ragazze rimasero in silenzio nel frattempo che Dinah scorreva tra le varie auto.

Ad un tratto, qualcosa attirò l'attenzione di Camila. "Aspetta un attimo," disse, bloccando la ricerca della collega. "Vai su quella," indicò l'auto che aveva attirato la sua attenzione e per qualche secondo tutto si fece chiaro. "Hai ragione, qui a Miami ci sono 70084 Chrysler PT Cruiser, ma solo una appartiene ad Aaron Billy Bennett."

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